Tratto da:
Paramahansa Yogananda. < Il Divino Romanzo >
Le vostre tendenze attuali riflettono il temperamento delle vite passate.
La cosa più importante da sapere sulla reincarnazione è che questa vita è una nuova occasione che
Dio vi concede di distruggere il male e coltivare il bene che avete portato con voi dalle altre
vite. Tutte le vostre buone qualità sono un’eredità del passato. E le tendenze negative che sembrano
sfuggire a ogni controllo – e che persistono malgrado tutti i tentativi che fate per distruggerle
– vengono anch’esse dal passato, altrimenti non vi terrebbero in loro potere fin dalla nascita.
Naturalmente, in questa incarnazione avete acquisito nuove qualità, ma i tratti salienti del
carattere che avevate nella vita precedente vi hanno accompagnato in quella attuale. Questo è il
motivo per cui scoprite di essere vittime impotenti di certe idiosincrasie. Però potete superarle.
Dovete liberarvene ora, perché altrimenti esse vi seguiranno anche nella prossima incarnazione. La
morte non vi farà diventare un angelo, il vostro impegno personale sì.
Se avete un’indole collerica, liberatevene adesso. Se siete irritabili o soggetti al cattivo umore,
vincetevi ora. Alcune persone si arrabbiano senza motivo, per quanto siate gentili, o premurosi con
loro. Altre indulgono abitualmente al cattivo umore e ai pensieri negativi. Il modo più concreto di
utilizzare la ragione di cui Dio ci ha dotati è quello di individuare i lati del nostro carattere
che abbiamo portato con noi dal passato, e di liberarci ora dalle cattive abitudini.
E’ certo che le tendenze buone e cattive che seguono una persona fin dalla nascita non sono state
acquisite in questa vita. Da dove potrebbero essere venute se non fossero l’eredità di esistenze
precedenti? Se osservate i bambini, potete scoprire qualche tratto delle incarnazioni passate
riflesso nel loro comportamento.
Perché alcuni sono così intelligenti e altri meno?
Perché altri nascono con un grande talento musicale, o matematico? Non hanno ancora avuto occasione
di acquisirlo in questa vita; l’hanno coltivato a fondo in un’incarnazione precedente. In certi
bambini potete intuire la presenza di un’anima antica. Altri sono molto infantili e piangono per
ogni minima cosa, perché nella vita precedente erano emotivamente immaturi. E’ molto importante
educare i bambini nei primissimi anni di vita perché potete riconoscere facilmente le inclinazioni
che vanno incoraggiate o scoraggiate. Dopo i cinque anni di età, diventa più difficile distinguere
le tendenze delle vite precedenti dai comportamenti indotti dalle influenze presenti e dal crescente
risveglio del libero arbitrio.
Tutte le volte in cui ho scoperto qualcosa che mi perseguitava dal passato, l’ho eliminata. Da
bambino avevo un temperamento molto irascibile e così un giorno decisi che non avrei più accettato
di lasciarmi prendere dalla collera.
Dissi: “Basta!” e da allora non ho mai più provato un sentimento del genere.
Non dico alle persone che non sono arrabbiato; lascio, invece, che lo pensino perché talvolta può
essere opportuno dimostrare una certa animosità. Ma, interiormente, non potrei essere arrabbiato
neanche se lo volessi. E non ho mai offeso nessuno intenzionalmente. Perché dobbiamo vivere con le
cattive abitudini che ci accompagnano da una vita all’altra? Perché non dovremmo sconfiggerle?
Questo è il motivo per cui siamo venuti al mondo.
– Dovete coltivare la vostra natura divina –
Ricordate, siete figli di Dio e, quindi, dovete coltivare la vostra natura divina. Non permettete
che gli aspetti materiali della vita condizionino la vostra felicità. Questa è la prima lezione che
insegnano negli eremitaggi in India. In Occidente volete che tutto sia comodo e perfetto. Ma dovete
essere capaci di rinunciare a qualsiasi cosa senza che la vostra felicità ne sia turbata. Imparate a
essere imperturbabili, indipendentemente dalle situazioni che si presentano ogni giorno.
Non lasciatevi limitare dalla consapevolezza di essere un uomo o una donna: voi siete un’anima fatta
a immagine di Dio. Molte anime nate come donne in questa vita erano donne anche nell’incarnazione
precedente. Tuttavia, se in questa vita manifestano forti tendenze maschili, è probabile che in
precedenza siano nate in un corpo maschile. Se un uomo ha una personalità spiccatamente virile,
nascerà ancora come uomo. Se volete essere un uomo nella prossima incarnazione, coltivate
maggiormente la ragione e gli interessi tipicamente maschili; e se volete essere una donna,
coltivate i sentimenti e gli interessi più palesemente femminili. La linea di condotta più saggia è
quella di ricordare sempre: “Non sono, né uomo, né donna; sono Spirito”. Allora vi libererete della
limitante coscienza di entrambe le tendenze; realizzerete il vostro più alto potenziale divino, che
vi siate incarnati come uomo o come donna.
– Cercate la risposta al mistero della vita e della morte –
Per noi sono particolarmente importanti tre tipi di anime incarnate: i nostri amici e i nostri cari;
le grandi anime come Abramo Lincoln e i giganti spirituali; e infine noi stessi. Ogni cento anni
muoiono nel mondo circa millecinquecento milioni di persone. Scompaiono e vengono tutte dimenticate,
tranne i nostri cari, e le grandi figure che lasciano una traccia indelebile nella storia. Rimaniamo
in contatto con loro per mezzo del pensiero, e così continuano a vivere tra noi. Ma dove si trovano
realmente? Dove sono i santi che hanno realizzato Dio e i grandi cittadini del mondo vissuti nel
passato?
Dio mi ha mostrato le incarnazioni attuali, o future, di molti di essi: alcuni oggi recitano sulla
terra una parte simile a quella precedente. Ma a Dio non piace che si parli troppo di questi
argomenti, perché così distruggeremmo il mistero affascinante del suo spettacolo e gli attori
interpreterebbero il loro nuovo ruolo con poca naturalezza.
Forse, più che altro, noi vogliamo sapere ciò che è accaduto ai nostri cari.
Dove si trovano? Perché sono stati portati via? Un breve addio, e poi scompaiono dietro il velo
della morte. Ci sentiamo così tristi e impotenti, e non possiamo farci nulla. Sebbene tutte le anime
nascano in una famiglia di estranei, pure i loro genitori le amano, senza sapere perché. Queste
anime ci vengono mandate soltanto per amarle e soffrire quando la morte le rapisce. E se è così, non
è forse una follia amare? Non è una follia affezionarsi?
Infatti non sapete quando i vostri cari vi verranno tolti, o quando la morte vi strapperà a loro.
Chi sta per morire, anche se non può parlare, esprime un desiderio nella sua coscienza: “Sto per
lasciare i miei cari; li rivedrò mai?”. E anche coloro che rimangono pensano: “Sto per perderlo. Si
ricorderà di me? Ci incontreremo ancora?”. Tutto ciò è naturale. Ora, non avremmo potuto pensare
queste cose, se non fosse esistita una risposta capace di soddisfare la nostra anima. Non trovate
una risposta soltanto perché è molto difficile comprendere queste verità.
Quando persi mia madre in questa vita, promisi a me stesso che non mi sarei mai più affezionato a
nessuno. Ho amato soltanto Dio. Questa mia prima esperienza con la morte è stata molto dolorosa, ma
mi ha insegnato tante cose.
Per mesi e anni cercai, senza scoraggiarmi, finché non trovai la risposta al mistero della vita e
della morte, e all’interrogativo se le anime si reincarnino o no. Per voi è solo un pensiero, un
semplice atto di fede, perché non avete prove al riguardo. Ma io non vi parlo in nome di un atto di
fede; ho le prove che la vita dopo la morte e la reincarnazione esistono. Perciò posso parlarvi in
tutta sincerità. Ho sperimentato ciò che vi dico. Ho incontrato in questa vita molte anime che
conoscevo già. Intendevo dire proprio questo nella mia poesia “On Coming to the New-Old Land of
America” (In viaggio verso la nuova, antica terra d’America), quando scrissi: “I ricordi sopiti
degli amici di un tempo, che avrei ritrovato ancora, mi vennero incontro sul mare…”.
Io so riconoscere le anime che ho già conosciuto in altre vite. Forse vi domanderete come è
possibile: Dio mi ha dato questo potere perché prima ho cercato e trovato lui.
– Come riconoscere le anime che avete già incontrato –
Esiste un modo che permette anche a voi di riconoscere coloro che avete già incontrato. Ad esempio,
possiamo frequentare tutti i giorni alcune persone, eppure non le conosciamo mai veramente e non le
sentiamo vicine; nei confronti di altre persone, invece, proviamo immediatamente un senso di
profonda simpatia fin dal primo momento. Non si tratta di una reazione fisica, è un ricordo del
passato. In America, in India e in altri paesi ho incontrato moltissime persone che avevo conosciuto
in incarnazioni passate. La nostra amicizia ora è anche più profonda. Non era finita nelle vite
precedenti, e così ha continuato a fiorire in questa. L’amicizia è la forma più sublime dell’amore e
come tale è destinata a evolversi nella divina manifestazione dell’eterno amore di Dio. L’amicizia è
il rapporto più sublime perché in essa non esiste costrizione alcuna; nasce infatti dalla libera
scelta del cuore. E’ Dio che richiama le anime a unirsi in lui. L’amore divino consiste nella
capacità di essere amici di tutti, incondizionatamente.
In questo mondo pochi trovano dei veri amici, con i quali non dobbiamo tuttavia confondere i
conoscenti. L’attaccamento non fa parte della vera amicizia, che non si fonda sull’egoistico amore
umano; l’amicizia è un rapporto che si instaura senza condizioni fra due o più persone, che possono
essere membri della stessa famiglia, coniugi, o non avere rapporti di parentela.
Raggiunge la più alta espressione fra le anime che cercano o hanno trovato Dio. Tale era l’amicizia
che legava Cristo e i suoi discepoli. Diversamente, il rapporto si trasforma in attaccamento e
rimane sul piano dell’amore umano, distogliendo l’anima dalla sublime amicizia con Dio.
La vera amicizia può nascere tra donna e donna, tra uomo e uomo, o tra uomo e donna. La condizione
fondamentale è che si fondi sulle qualità spirituali, non su quelle propriamente materiali, o
sull’attrazione fisica. Questo rapporto può determinarsi solamente quando vi liberate dalla
coscienza di essere un uomo o una donna.
Se cercate amici del genere, pregate così: “Signore, conducimi dai miei amici del passato affinché
la nostra amicizia, che si è interrotta con la separazione della morte, possa continuare. Fai che io
incontri gli amici del passato perché voglio aiutarli con i miei pensieri spirituali”. E’ un ideale
meraviglioso! Coltivate l’amicizia non per indulgere in chiacchiere vane, o in passatempi inutili,
ma per sviluppare la suprema amicizia con Dio. Solo sul piano della sincera amicizia troverete la
felicità vera con le altre anime.
Non impegnatevi in troppi incontri mondani. Vanno bene una volta ogni tanto, ma se diventano
eccessivamente frequenti finiscono per assorbire il vostro tempo prezioso. Scambiate con gli amici
pensieri edificanti. Dedicate il vostro tempo a Dio. Se trovate delle anime disposte a condividere
questo obiettivo, allora potrete inebriarvi di Dio, bevendo insieme dal calice della divina
amicizia. Il dovere supremo che Dio vi ha assegnato è quello di cercare di diventare sempre più
consapevoli della sua presenza e di aiutare i veri amici a fare altrettanto. Fino a quando la vita
canterà dolcemente all’unisono con Dio, renderà felici voi e gli altri. Perciò gli amici con i quali
instaurate un rapporto spiritualmente armonioso sono molto importanti. Quali che siano le differenze
di opinioni, la comprensione e l’intesa non verranno mai meno.
In un rapporto del genere, indipendentemente dai diversi punti di vista, vi rispetterete
reciprocamente e la vostra amicizia sarà più importante di ogni altra cosa. L’amicizia vera, che
trae la propria origine da Dio, è l’unico rapporto che durerà nel tempo.
Una volta, mentre viaggiavo in treno, la mia attenzione fu attratta da un uomo che beveva e giocava
a carte. Mi sentii stranamente spinto a parlare con lui, perché avevo la sensazione di averlo già
conosciuto. Gli rimasi seduto vicino per un poco e sentii il richiamo del suo cuore. Appena mi alzai
e cominciai ad avviarmi lungo il corridoio, mi guardò e disse: “Posso parlarle?”. Ci sedemmo in un
piccolo scompartimento vuoto e conversammo per un’ora. Alla fine gli dissi: “Dio la benedice”.
Piangendo rispose: “Non seguirò più la via del male!”.
Parecchi anni dopo ci incontrammo a Kansas City. Egli si alzò per presentarmi al pubblico prima che
avesse inizio la mia conferenza e piangendo davanti a tutti disse: “La più grande fortuna che ho
avuto nella mia vita è stata l’ora che ho trascorso in treno a parlare con lo Swami Yogananda”.
Non vi ho raccontato questo episodio per parlare di me, ma per spiegare quanto sia forte l’amicizia
del passato. Così, tutte le volte in cui incontrate qualcuno, state attenti. Osservate la vostra
prima reazione che vi potrà far capire se lo avete già conosciuto in passato. Non si tratta di
un’emozione. Quando provate un sentimento di profonda affinità con un’altra persona, sappiate che vi
siete già conosciuti prima.
– Aiutate i nemici del passato con l’amore e il perdono –
Ho incontrato, naturalmente, anche alcuni nemici del passato; ma, soprattutto ho incontrato molti
amici. Ricordo che in un’altra vita, secoli fa, qualcuno cui volevo molto bene mi era ostile e mi
danneggiò, ma io trionfai su di lui. L’ho incontrato di nuovo in questa vita e ancora una volta è
stato sleale. Ma io ho cercato di aiutarlo e non mi tormenterà più.
Il perdono è più potente della vendetta. Io ho perdonato tutti coloro che hanno cercato
consapevolmente o inconsapevolmente di infastidirmi, o di farmi del male. Non desidero più niente
per me: ho trovato un’immensa gioia nel mio cuore dando tutto a Dio e facendo tutto per lui. Coloro
che fanno del male bruciano a fuoco lento proprio nel loro male. Non possono nuocervi veramente a
meno che voi non glielo permettiate. Anche i nostri nemici fanno parte delle prove della vita.
Quando una persona cattiva cerca di perseguitarvi, ricordate che probabilmente ha cercato di
danneggiarvi in qualche modo anche nel passato. E’ un grave errore pensare al danno che vi ha fatto
e a quanto sia terribile. Se nutrite nei suoi confronti pensieri di odio, la persona li riceve e vi
odierà almeno il doppio. Inoltre l’odio attrae, come l’amore. Voi non volete certo attirare i nemici
con la calamita del vostro odio. Non odiate nessuno: l’amore e il perdono hanno un effetto
miracoloso su di voi e sui vostri nemici. Siate grati per tutti gli amici meravigliosi che Dio vi ha
donato.
Non cercate mai di imporvi, né di imporre la vostra amicizia a nessuno. Io amo tutti; e alle anime
che sono in armonia con me, offro incondizionatamente la mia amicizia. Quando, a mia volta la
ricevo, ne gioisco perché in quella amicizia si manifesta Dio.
– Cercate Dio: Egli vi farà intravedere il vostro passato –
Ricordo bene le mie passate incarnazioni. Alla Torre di Londra, ad esempio, ho scoperto molti luoghi
che avevo conosciuto in una vita precedente, e di cui i custodi non sapevano niente. Poiché in una
incarnazione passata ho vissuto in Inghilterra, da bambino in India preferivo mangiare con la
forchetta e il coltello. Quando i miei familiari mi domandarono come mai preferivo servirmi delle
posate, invece di usare le mani secondo le consuetudini indiane, risposi:
“Me lo ricordo dal passato”. Essi non capirono, ma io sapevo di aver mangiato così in precedenza.
Mentre progredirete spiritualmente, Dio vi concederà qualche fugace visione delle vite precedenti. E
quando sarete meno curiosi e la vostra mente sarà permeata soltanto di Dio, ne saprete ancora di
più.
Ricordate che siete stati inviati sulla terra per cercare sia di distruggere le tendenze e le
abitudini cattive che avete portato con voi dalle vite precedenti, sia di evitare di crearne altre
nell’attuale incarnazione affinché riusciate a trovare Dio. Allora potrete lasciare questa vita
dicendo:
“Signore, lo scopo della mia esistenza è compiuto. Non sono più costretto a reincarnarmi, a meno che
tu non voglia farmi tornare sulla terra per servirti”. Gesù ha detto: “Chi vince lo farò colonna nel
tempio del mio Dio, e non ne uscirà mai più”.
Voi dovreste cercare Dio adesso; non aspettate di trovarlo in altre incarnazioni. Potete conoscerlo
in questa vita, ora. E prima lo conoscerete, più bella sarà la vostra esistenza. Siete sciocchi, se
non lo cercate: perché non esiste niente altro che vi appagherà. Se avrete Lui, avrete tutto.
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