rivelate da lui medesimo”
Brani da:
Paramahansa Yogananda
Il Divino Romanzo
Ricordo bene le mie passate incarnazioni. Alla Torre di Londra, ad esempio, ho
scoperto molti luoghi che avevo conosciuto in una vita precedente, e di cui i
custodi non sapevano niente. Poiché in una incarnazione passata ho vissuto in
Inghilterra, da bambino in India preferivo mangiare con la forchetta e il
coltello. Quando i miei familiari mi domandarono come mai preferivo servirmi
delle posate, invece di usare le mani, secondo le consuetudini indiane, risposi:
“Me lo ricordo dal passato”. Essi non capirono, ma io sapevo di aver mangiato
così in precedenza. Mentre progredirete spiritualmente, Dio vi concederà qualche
fugace visione delle vite precedenti. E quando sarete meno curiosi e la vostra
mente sarà permeata soltanto di Dio, ne saprete ancora di più.
Ricordate che siete stati inviati sulla terra per cercare sia di distruggere le
tendenze e le abitudini cattive che avete portato con voi dalle vite precedenti,
sia di evitare di crearne altre nell’attuale incarnazione, affinché riusciate a
trovare Dio. Allora potrete lasciare questa vita dicendo:
“Signore, lo scopo della mia esistenza è compiuto. Non sono più costretto a
reincarnarmi, a meno che tu non voglia farmi tornare sulla terra per servirti”.
Gesù ha detto: “Chi vince, lo farò colonna nel tempio del mio Dio, e non ne
uscirà mai più”.
Voi dovreste cercare Dio adesso; non aspettate di trovarlo in altre
incarnazioni. Potete conoscerlo in questa vita, ora. E prima lo conoscerete, più
bella sarà la vostra esistenza. Siete sciocchi, se non lo cercate; perché non
esiste niente altro che vi appagherà. Se avrete lui, avrete tutto.
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Quando ci svegliamo la mattina, siamo esattamente gli stessi che eravamo prima
di essere andati a dormire. Analogamente, quando noi e i nostri Cari ci
svegliamo nel mondo astrale, dopo la morte, siamo sempre gli stessi e, in
genere, abbiamo un aspetto più giovanile e sano.
Non diventiamo angeli solo perché siamo morti. Se siamo angeli sulla terra,
saremo angeli anche nell’aldilà. Se siamo personalità oscure e negative sulla
terra, lo saremo anche dopo la morte. Nel mondo coesistono tuguri e splendidi
paesaggi naturali, e anche nell’aldilà accade la stessa cosa. Nel regno astrale
andrete in una regione bella, o in una più oscura, a seconda del modo in cui
avete vissuto sulla terra, dove avete condotto una vita buona e pura, o
un’esistenza meschina e cattiva. Anche Gesù ha fatto riferimento a queste
regioni quando ha detto: “Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore”.
I piani astrali sono caratterizzati da atmosfere, o vibrazioni diverse, e tutte
le anime provenienti dalla terra sono attratte da quel tipo di atmosfera che è
in armonia con la loro specifica vibrazione. Proprio come i pesci vivono
nell’acqua, i vermi nella terra, gli uomini sulla superficie terrestre e gli
uccelli nell’aria, così nel mondo astrale le anime vivono nella sfera più
consona alla loro vibrazione. Più gli esseri umani si comportano nobilmente e
spiritualmente sulla terra, più alta è la sfera da cui saranno attratti e più
grandi saranno la libertà, la gioia e la bellezza che percepiranno.
La vita sui pianeti astrali non dipende dall’aria, o dall’elettricità. Gli
esseri astrali vivono di raggi di luce multicolore. Nel mondo astrale la libertà
è più grande di quella che si può avere nel mondo fisico. Le ossa non si possono
rompere perché non esistono corpi solidi; tutte le cose sono fatte di raggi di
luce, e tutto avviene per mezzo del potere del pensiero. Ad esempio, quando le
anime astrali desiderano un giardino si limitano a volerlo; il giardino, allora,
si manifesta e dura finché l’anima lo desidera e si dissolve quando l’anima
vuole farlo scomparire.
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Comunicare con le anime del mondo astrale non è facile. E’ una scienza custodita
segretamente dalla natura. Dio non vuole che il nostro amore sia riservato
solamente ai familiari, ma desidera che impariamo ad amare il mondo intero. E
affinché ciascuno di noi possa apprendere questa lezione, i nostri cari ci
vengono tolti uno per uno; riusciremo, allora, ad amare anche agli altri. Ma se
il nostro amore è puro e altruistico, e ci evolviamo spiritualmente, possiamo
imparare la scienza segreta che ci consente di rimanere in contatto con i nostri
cari anche dopo la loro morte.
Il cuore umano è così forte e spesso così irragionevole! Un ragazzo incontra una
ragazza; si innamorano, crescono, si sposano, hanno dei figli, e pensano:
“Questi bambini ci appartengono”. Il senso di possesso fa dimenticare agli
esseri umani che prima di conoscersi erano soltanto degli estranei, che la morte
spezzerà il loro legame, che i figli non sono una loro proprietà, ma vengono
affidati ai genitori esclusivamente perché se ne prendano cura nel corso di una
sola esistenza. Quando la morte rapisce le persone amate, gli esseri umani si
disperano e cominciano a domandarsi che senso abbia la vita.
La forza degli affetti umani è tale che la perdita delle persone care suscita
una profonda e dolorosa nostalgia e, spesso, un sentimento di ribellione
interiore. Benché fossi ancora un bambino, sapevo nel profondo del cuore –
molto tempo prima della sua morte – che mia madre doveva andarsene. Quando
morì, mi disperai moltissimo. La cercai dappertutto, ma non riuscii a trovarla.
“Madre divina”, pregavo, “se ci sei, devi rispondermi. Perché hai voluto che
amassi tanto la mia mamma e poi me l’hai tolta? L’hai fatto per punirmi e
torturarmi?”. E un giorno, la Madre cosmica mi rispose dicendo: “Chi ti ha dato
un padre e una madre? Sono io che ti ho dato la tua bellissima mamma”.
Quando compresi che dipendeva da Dio se avevo avuto una mamma così meravigliosa,
pensai: “Solo Dio possiede la chiave del mistero della vita”, e cominciai a
cercare dentro di me e a pregare. La Madre divina rispose e mi disse perché la
mamma mi era stata tolta: “Sono stata io a prendermi cura di te, una vita dopo
l’altra, nella tenerezza di molte mamme! Contempla nel mio sguardo gli occhi
neri, quegli splendidi occhi perduti che cerchi!”.
Dopo aver trovato la Madre divina, nel mondo astrale ho trovato anche la mia
mamma terrena e ho parlato con lei. E’ possibile comunicare con i nostri cari
che ci hanno lasciato. Voi potete trasformarvi in uno strumento ricevente e
trasmittente al tempo stesso. Se cercate uno dei vostri cari scomparsi,
meditando profondamente e ininterrottamente su quell’anima, riceverete una
risposta. Ma se il vostro desiderio non è abbastanza forte, i pensieri
irrequieti disturberanno la concentrazione della vostra meditazione. Se i vostri
pensieri corrono di qua e di là, mentre inviate a un’anima il messaggio del
vostro cuore, la trasmissione si interromperà. Dovete avere un fortissimo
desiderio e una concentrazione davvero molto intensa per mettervi in contatto
con un’anima che è andata nell’aldilà. E dovete inviare i vostri pensieri a
quest’anima senza interruzione. Inoltre, coloro con cui cercate di comunicare
devono essere abbastanza evoluti per ricevere il vostro richiamo e riuscire a
rispondere. E’ più facile mettersi in comunicazione con le anime che sono al
vostro livello di coscienza e con cui avete avuto una profonda affinità e
stretti legami affettivi. Per comunicare con le anime molto evolute è necessaria
una concentrazione di gran lunga più potente.
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Per comunicare con i vostri cari scomparsi, meditate intensamente su Dio. Quando
sentite dentro di voi la sua pace, concentratevi profondamente sul centro
cristico, il centro della volontà situato tra le sopracciglia, e inviate il
vostro amore ai cari scomparsi. Visualizzate nel centro cristico la persona con
cui volete comunicare. Mandate alla sua anima le vostre vibrazioni di amore, di
forza e di coraggio. Se lo farete senza interruzione, e se il vostro interesse
nei confronti della persona cara non diminuirà, la sua anima riceverà certamente
le vostre vibrazioni, che le daranno un senso di benessere e le faranno sentire
di essere amata. I vostri cari non vi hanno dimenticato, proprio come non lo
avete fatto voi. Nella loro coscienza permane un lontano ricordo delle persone
amate che hanno lasciato sulla terra.
Se volete avere una risposta da queste anime, concentratevi sul centro del
cuore. Quando vi concentrate molto profondamente, inizialmente i vostri cari
possono apparirvi nei sogni, perché sono in grado di farlo. In qualche caso
potete fare più volte lo stesso sogno significativo. Infatti, non tutti i sogni
sono privi di significato. Se la vostra mente è calma e in sintonia, saprete che
qualcuno sta cercando di mettersi in contatto con voi attraverso quel sogno. Se
continuate a progredire spiritualmente, i vostri cari potrebbero apparirvi
durante la meditazione, e quando sarete molto evoluti, potrete vedere le loro
anime proprio davanti a voi. San Francesco vedeva Gesù Cristo in carne e ossa,
ogni notte. Ma prima di poter avere un’esperienza del genere dovete essere
veramente molto evoluti. Dio vi mostrerà tutte queste cose, se mediterete
profondamente su di lui.
Invece di piangere e di provare un senso di sconforto dopo la morte dei vostri
cari, inviate loro il vostro amore. In questo modo aiuterete la loro anima a
progredire ed essi potranno aiutare voi. Non tratteneteli con sentimenti
irragionevoli di dolore e di attaccamento egoistico. Dite semplicemente: “Ti
amo”.
Mandate ai vostri cari pensieri di amore e di comprensione, quando ne sentite il
desiderio; ma fatelo almeno una volta l’anno, ad esempio in occasione di qualche
ricorrenza speciale. Dite mentalmente: “Un giorno ci incontreremo ancora e
continueremo ad approfondire il nostro amore divino e la nostra amicizia”. Se
continuate a inviare loro pensieri di amore, certamente un giorno li
incontrerete ancora. Saprete che questa vita non è la fine, ma soltanto un
anello dell’eterna catena che vi lega ai vostri cari.
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Anche se non ricordiamo nulla di preciso sui rapporti che abbiamo avuto nelle
vite precedenti, l’amore – o anche un forte sentimento di odio – attira le
anime, l’una verso l’altra, vita dopo vita. Ecco perché in questa incarnazione
vi siete sentiti fortemente attratti da alcune persone e non da altre. Venite
attirati naturalmente da coloro che avete conosciuto in precedenza e non è
possibile stabilire un rapporto di profonda amicizia con qualcuno, se non lo
aveste già incontrato nelle vite precedenti. Questo è certo. Quando pensate a
qualcuno come a un vero amico è perché avete conosciuto quell’anima nel passato,
e il vostro rapporto precedente vi fa sentire più vicini. Cercando di conoscere
e di capire gli altri, passando da un’incarnazione all’altra, arricchiremo il
nostro forziere di amici e di persone care.
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