Le Stanze di Dzyan di Hlena Petrowna Blavatsky

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Le Stanze di Dzyan

di Hlena Petrowna Blavatsky

L’EVOLUZIONE COSMICA, secondo

LE STANZE DI DZYAN

STANZA I

1 – L’Eterna Genitrice, ravvolta nelle sue sempre invisibili Vestimenta, era rimasta sopita ancora
una volta per Sette Eternità.

2 – Il tempo non era, poiché giaceva dormente nel Seno Infinito della Durata.

3 – La Mente Universale non era, poiché non vi erano Ah-hi per contenerla.

4 – Le Sette Vie alla Beatitudine non erano. Le grandi Cause del Dolore non erano, poiché non vi era
alcuno per produrle ed essere preso.

5 – L’Oscurità sola riempiva il Tutto illimitato, poiché Padre, Madre e Figlio erano Uno una volta
ancora, ed il Figlio non s’era ancora desto per la Nuova Ruota e per il suo pellegrinaggio.

6 – I Sette Signori Sublimi e le Sette Verità avevano cessato di essere e l’Universo, figlio della
Necessità, era immerso in Paranishpanna, pronto ad essere esalato da ciò che è, eppure non è. Nulla
era.

7 – Le Cause dell’Esistenza erano abolite: il Visibile che fu e l’Invisibile che è, riposavano
nell’Eterno Non-essere, l’Essere Unico.

8 – Sola l’Una Forma d’Esistenza si stendeva illimitata, infinita, incausata, nel sonno senza sogni
e la Vita pulsava inconscia nello Spazio Universale, attraverso quella Onni- Presenza che è
percepita dall’Occhio aperto di Dangma.

9 – Ma dov’era Dangma quando l’Alaya dell’Universo era in Paramârtha, e la Gran Ruota era Anupadâka?

STANZA II

1 – . Dov’erano i Costruttori, i Figli Luminosi dell’alba Manvantarica? . Nella Tenebra ignota, nei
loro Ah-hi Paranishpanna. I Produttori della Forma della Non-Forma – la Radice del Mondo – Devamâtri
e Svabhâvat, riposavano nella beatitudine del Non-essere

2 – . Dov’era il Silenzio? Dove gli orecchi per percepirlo? No, non eravi né Silenzio, né Suono;
nulla salvo l’incessante Alito Eterno che non conosce sé stesso.

3 – L’Ora non era ancora scoccata; il Raggio non aveva ancora dardeggiato nel Germe; la Mâtripadma
non era ancora divenuta turgida.

4 – Il Suo Cuore non s’era pur anco aperto per lasciare entrare il Raggio Unico e quindi cadere,
come il Tre nel Quattro, nel grembo di Mâyâ.

5 – I Sette non erano ancora nati dalla Trama della Luce. La Tenebra sola era Padre, Madre,
Svâbhâvat; e Svâbhâvat era nella Tenebra.

6 – Questi Due sono il Germe, ed il Germe è Uno. L’Universo era tuttora celato nel Pensiero Divino e
nel Seno Divino.

STANZA III

1 – . L’Ultima Vibrazione della Settima Eternità freme attraverso l’Infinitudine. La Madre si
gonfia, espandendosi dall’interno all’esterno, come il bocciuolo del Loto

2 – La Vibrazione trascorre, toccando con la sua rapida ala L’intero Universo ed il Germe, che
dimora nella Tenebra, la Tenebra che alita sulle sopite Acque della Vita

3 – La Tenebra irradia la Luce, e la Luce lascia cadere un Raggio solitario nelle Acque, nella
Profondità-Madre. Il Raggio dardeggia attraverso l’Uovo Vergine, il Raggio causa un fremito
nell’Uovo Eterno ed esso lascia cadere il Germe non-eterno che si condensa nell’Uovo del Mondo.

4 – I Tre cadono nel Quattro. L’Essenza Radiante diventa Sette all’interno, Sette all’esterno L’Uovo
Luminoso, che in sé stesso è Tre, si coagula e si espande in Grumi bianco-latte per le Profondità
della Madre, la Radice che cresce negli Abissi dell’Oceano della Vita.

5 – La Radice rimane, la Luce rimane, i Grumi rimangono e ancora Oeaohoo è Uno.

6 – La Radice della Vita era in ogni Goccia dell’Oceano dell’Immortalità e l’Oceano era Luce
Radiante, la quale era Fuoco e Calore e Moto. La Tenebra svanì e non fu più; essa disparve nella
Propria Essenza, il Corpo di Fuoco e d’Acqua, del Padre e della Madre.

7 – Mira, o Lanù, il Radioso Figlio dei Due, l’incomparabile Gloria fulgente, lo Spazio Brillante,
Figlio dello Spazio Tenebroso, che emerge dalla profondità delle Grandi Acque Tenebrose. È Oeaohoo,
il più Giovane, il ***. Egli riluce come il Sole, egli è il Divino Drago Fiammeggiante della
Sapienza; l’Eka è Chatur, e Chatur prende a sé Tri e l’Unione produce i Sapta in cui sono i Sette,
che divengono Tridasha, le Osti e le Moltitudini. Miralo alzare il Velo e dispiegarlo dall’oriente
all’Occidente. Egli chiude fuori il Disopra e lascia il Disotto visibile quale la Grande Illusione.
Egli segna i posti per i Risplendenti e tramuta il Superiore in un Mare di Fuoco senza rive e l’Uno
Manifesto tramuta nelle Grandi Acque.

8 – Ov’era il Germe e dov’era ora la Tenebra? Dov’è lo Spirito della Fiamma che arde nella tua
Lampada, o Lanù? Il Germe è Quello è Luce, il Bianco Figlio Brillante dell’Oscuro Padre Nascosto.

9 – La Luce è Fiamma Fredda e Fiamma è Fuoco, e Fuoco produce Calore, il quale dà Acqua – l’Acqua di
Vita nella Gran Madre.

10- Padre-Madre tesse una Tela il cui lembo superiore è fissato allo Spirito, la Luce dell’Una
Tenebra, e l’inferiore al suo estremo oscuro, la Materia; e questa Tela è l’Universo, intessuto
Delle Due Sostanze, fatte in Una, la quale è Svabhâvat.

11- Si espande quando l’Alito del Fuoco gli è sopra; si contrae quando l’Alito della Madre lo tocca.
Allora i Figli di disgiungono e si disperdono, per ritornare nel seno della loro Madre, alla fine
del Gran Giorno, e ridiventare uno con Lei. Quando si raffredda diventa raggiante. I suoi Figli si
espandono e si contraggono in sé stessi e nei propri Cuori; essi abbracciano l’Infinito.

12- Allora Svabhâvat manda Fohat a consolidare gli Atomi. Ognuno è una parte della Tela. Riflettendo
come uno specchio, il “Signore che Esiste di per Sé”, ognuno a sua volta diviene un Mondo.

STANZA IV

1 – . Ascoltate, o Figli della Terra, i vostri Istruttori – i Figli del Fuoco. Imparate che havvi
primo né ultimo, poiché tutto è Un Numero, emerso da Non-Numero.

2 – Imparate ciò che noi, discendenti dai Sette Primordiali, noi nati dalla Fiamma Primordiale,
abbiamo imparato dai nostri Padri .

3 – Dal fulgore della Luce – il Raggio dell’Eterna Tenebra – balzarono nello Spazio le Energie
risvegliate; l’Uno dall’Uovo, i Sei ed i Cinque. Quindi i Tre, l’Uno, i Quattro, l’uno, i Cinque – i
Due volte Sette, la Somma Totale. E questi sono le Essenze, le Fiamme, gli Elementi, i Costruttori,
i Numeri, gli Arûpa, i Rûpa e la Forza o Uomo Divino, Somma Totale. E dall’Uomo Divino emanarono le
Forme, le Scintille, i Sacri Animali, ed i Messaggeri dei Padri Sacri i Quattro Santi.

4 – Questo era l’Esercito della Voce, la Divina Madre dei Sette. Le Scintille dei Sette sono
sottoposte e serventi del Primo, del Secondo, del Terzo, del Quarto, del Quinto, del Sesto e del
Settimo dei Sette. Questi sono chiamati Sfere, Triangoli, Cubi, Linee e Modellatori; poiché così Sta
l’Eterno Nidâna – l’Oi – Ha – Hou.

5 – L l’Oi – Ha – Hou che è Tenebra, l’Illimitato o il Non-Numero, Adi-Nidâna Svabhâvat, il O: I°
L’Adi – Sanat, il Numero, perché Egli è Uno. II° La Voce della Parola, Svabhâvat, i Numeri, perché
Egli è Uno e Nove. III° Il “Quadrato senza Forma”. E questi Tre, racchiusi dentro il O, sono i Sacri
Quattro; e i Dieci sono l’Universo Arûpa. Indi vengono i Figli, i Sette Combattenti, l’Uno, l’Ottavo
lasciato fuori ed il suo Alito che è il Fattor della Luce.

6 – . Poi i Secondi Sette, che sono i Lipika, prodotti dai Tre. Il Figlio Rejetto è Uno. I “Figlio –
Soli” sono innumerevoli.

STANZA V

1 – I Sette Primordiali, i Primi Sette Aliti del Drago di Sapienza producono alla loro volta, dai
loro Santi Aliti Roteanti, l’Igneo Turbine.

2 – Essi fanno di lui il Messaggero della loro Volontà. Il Dzyn diviene Fohat: il Rapido Figlio dei
Figli Divini, i cui figli sono i Lipika, corre incombenze circolari. Fohat è il Corsiero e il
Pensiero è il Cavaliere. Egli passa come il fulmine attraverso le ignee nubi; egli fa tre e cinque e
Sette passi attraverso le sette Regioni di sopra e di sotto. Egli alza la sua Voce e chiama le
innumerevoli Scintille e le unisce insieme.

3 – Egli è lo Spirito che le guida e le dirige. Quando le Scintille del Regno Inferiore che
ondeggiano e fremono di gioia nelle loro dimore raggianti, e ne forma i Germi delle Ruote. Egli le
colloca nelle Sei Direzioni dello Spazio e Una nel mezzo – la Ruota Centrale.

4 – Fohat traccia linee spirali per unire la Sesta alla Settima – la Corona. Un Esercito di Figli
della Luce sta a ciascun angolo; i Lipika nella Ruota Meridiana. Essi dicono: “Questo è buono”. Il
Primo Mondo Divino è pronto; il Primo, il Secondo. Allora il “Divino Arûpa” si riflette in Chhâya
Loka, il primo Vestimento di Anûpadaka.

5 – Fohat fa cinque passi e costruisce una Ruota alata ad ogni canto del quadrato, per i Quattro
Santi . e i loro Eserciti.

6 – I Lipika circoscrivono il Triangolo, il Primo, il Cubo, il Secondo ed il Pentacolo dentro
all’Uovo. E il Cerchio chiamato “Non passare”, per coloro che discendono ed ascendono; che durante i
Kalpa progrediscono verso il Gran Giorno “Sii con Noi” . Così furono formati l’Arûpa ed il Rûpa:
dall’Una Luce, Sette Luci; da ognuna delle Sette, sette volte sette Luci. Le Ruote invigilano il
cerchio .

STANZA VI

1 – Per la potenza della Madre di Misericordia e di Sapienza, Twan-Yin – il Triplo di Kwan-Shai
-Yin, che risiede il Kwan-Yin-Tien, – Fohat l’Alito della loro Progenie, il Figlio dei Figli, avendo
fatto uscire dall’Abisso inferiore la Forma Illusoria di Sien-Tchan ed i Sette Elementi.

2 – Il Rapido e Raggiante produce i sette Centri Laya, contro i quali niunno prevarrà fino al Gran
Giorno “Sii con Noi”; e asside l’Universo su queste Fondamenta Eterne, circondando Sien -Tchan con i
Germi elementari.

3 – Dei Sette – prima Uno manifesto, Sei celati; Due manifesti, Cinque celati; Tre manifesti,
Quattro celati; Quattro mostrati, Tre nascosti, Quattro e Uno Tsan rivelati: Die e Un – mezzo
celati; Sei da esser manifestati, Uno messo da parte. Finalmente Sette Piccole Ruote che girano, una
dando origine all’altra.

4 – Egli le costruisce a simiglianza delle Ruote più antiche, collocandole sui Centri imperituri.
Come le costruisce Fohat? Egli raduna la Polvere Ignea. Egli fa Globi di Fuoco, corre attraverso e
intorno a loro, infondendovi la vita, indi li mette in moto; alcuni in un modo, altri in un altro.
Essi sono freddi, Egli li fa roventi. Sono asciutti, li rende umidi. Essi brillano, Egli,
ventilando, li raffresca. Così agisce Fohat, da un Crepuscolo all’altro, durante Sette Eternità.

5 – Al Quarto, ai figli è detto di creare le loro Immagini. Un terzo rifiutano – due obbediscono. La
Maledizione è pronunziata. Essi nasceranno nella Quarta, soffriranno e faranno soffrire. Questa è la
Prima Guerra.

6 – Le Ruote più antiche rotearono all’ingiù e all’insù . Gli Uovoli Materni riempivano il tutto. Vi
furono battaglie combattute fra i Creatori e i Distruttori, e Battaglie combattute per lo Spazio; il
Seme appariva e riappariva continuamente.

7 – Fa i tuoi calcoli, o Lanoo, se vuoi sapere l’età precisa della tua Piccola Ruota. Il suo Quarto
Raggio è la Nostra Madre.

Raggiungi il Quarto frutto del Quarto Sentiero di Sapienza che conduce al Nirvana, e comprenderai,
perché vedrai .

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