L’Effetto Mozart secondo “Parsifal”

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L’Effetto Mozart secondo “Parsifal”

(La sublime musica di Mozart per risolvere i disagi psicologici ed i disturbi psicosomatici)

Con il metodo Tomatis si possono risolvere ansia, depressione, balbuzie, dislessia, paura, insonnia ed altri disturbi.

di Enzo Califano

Il metodo Tomatis è una terapia ideata da un medico otorinolaringoiatra francese, Alfred Tomatis,
che mise in evidenza le relazioni esistenti fra l’orecchio e varie funzioni dell’organismo, come ad
esempio il linguaggio. Il metodo audiopsicofonologico ideato dal dott. Tomatis stabilisce che quando
l’orecchio non ascolta in modo ottimale si hanno ripercussioni su tutto l’organismo. Attraverso
questa metodologia terapeutica, utilizzando una macchina nota come “orecchio elettronico”, che
filtra la musica di Mozart, si apportano all’orecchio le frequenze acute che vanno a “ricaricare” la
corteccia cerebrale. L’orecchio, infatti, ha il compito di portare energia al nostro cervello, come
una dinamo che ricarica la batteria di un’auto. Tale apporto energetico è determinato quasi
esclusivamente dalle frequenze acute; tali frequenze si trasformano in stimoli nervosi, a livello
delle cellule ciliate della coclea (cellule del Corti), e provocano una dinamizzazione dell’attività
corticale, che si tramuta in coscienza, concentrazione, memoria e volontà; dopo la terapia avviene
un risveglio della coscienza e della vitalità. Inoltre la parte dell’orecchio interno detta “organo
di equilibrio” tiene sotto controllo tutti i muscoli del corpo; ecco perché una sana
“energizzazione” agisce sulla tensione corporale, su eventuali contrazioni o rilassamenti del tono
muscolare e quindi sulla postura. Osservando il sistema nervoso parasimpatico, possiamo anche
comprendere il motivo per cui le frequenze acute agiscono positivamente in varie malattie
psicosomatiche. Il nervo vago (sistema parasimpatico), tramite il nervo auricolare si inserisce sul
timpano; il vago, anche detto “nervo dell’angoscia”, risente di ogni situazione di stress o
conflitti e reagisce determinando disturbi specifici a carico degli apparati o organi innervati
(digerente, respiratorio, circolatorio, etc.). Le frequenze acute determinano una tensione del
timpano prodotta dalla regolazione dei muscoli del martello e della staffa (muscoli della cassa del
timpano). Il timpano teso al massimo, assicura un buon equilibrio neurovegetativo. Grazie al vago
tutto si può organizzare armoniosamente o squilibrarsi: in quest’ultimo caso appaiono somatizzazioni
varie: paura, ansia, angoscia. Un orecchio chiuso allenta la muscolatura del martello che non
sollecita più la muscolatura della staffa; così la membrana del timpano allentata in un movimento
ampio eccita il ramo auricolare del vago, con reazioni nella sfera vegetativa. La microginnastica
dell’orecchio permette al soggetto di stendere il suo timpano: così l’eccitazione del vago cessa e si verifica un rilassamento globale.

La prima fase della terapia è rappresentata dal test di ascolto, il momento diagnostico, che viene
effettuato attraverso un audiometro attraverso il quale vengono inviati al soggetto segnali sonori .
In seguito ai dati ricevuti, vengono tracciate le curve dell’ascolto aereo e dell’ascolto osseo. In
base al test e ad un colloquio, lo specialista personalizza il programma d’ascolto. Il test d’ascolto da un’immagine dell’aspetto mentale e corporale del soggetto.
La base musicale del metodo Tomatis è la musica di Mozart che è ricca di alte frequenze e non è
stancante. Si utilizzano anche in misura minore i canti gregoriani, che mettono in sintonia i ritmi cardiaci e respiratori.
Il programma sonoro si prefigge lo scopo di far seguire al paziente una progressione di ascolto
ideale, simile a quella che avrebbe dovuto sviluppare dal momento del suo concepimento; la qualità
del suo ascolto e di conseguenza la comunicazione con l’ambiente sono la risultante di tutto ciò che non è “filato liscio” da quel momento in poi.

Lateralizzazione per evitare la strada più lunga

“Bisogna essere destroidi fino alla sinistra” è quanto afferma e ripete Tomatis, a sostegno della
ricerca dell’individuo ad essere destroide non solo nella mano o nel piede, ma anche nell’audizione,
nella parola. Gli impulsi che partono dal cervello si ripercuotono per l’elaborazione di un suono a
livello della laringe, grazie alla Quale avviene la comunicazione. A questo livello c’è
un’asimmetria: la semi laringe destra beneficia di un nervo ricorrente motore (ramo del vago) più
corto di quella sinistra, per cui il tempo degli impulsi neuronici è differente. L’orecchio destro è
quindi più vicino agli organi fonatori e al cervello di quello sinistro, il cervello destro ha una
funzione di controllo e di integrazione, quello sinistro è esecutore. Per questo è importante che
l’informazione sia ricevuta dall’orecchio destro, in quanto se è invece II sinistro a riceverla,
sarà il cervello destro ad attuare l’esecuzione e quindi non potrà occuparsi adeguatamente del controllo.
Col training si lateralizza progressivamente a destra, in questo modo, l’ascolto, passando da
sinistra a destra, determina un miglioramento del rendimento cerebrale del soggetto ed
un’armonizzazione generale. Se la laterizzazione è una scelta dell’individuo perché alcuni scelgono
quella più difficile? La scelta, che è inconscia, è legata all’elaborazione del linguaggio del
soggetto, il piccolo comunica già con sua madre e nella fase del balbettio non c’è ancora
differenziazione degli orecchi, in seguito il bambino “incontra” il padre che è il vettore del
linguaggio socializzato; per comprenderlo dovrà tendergli il giusto orecchio .Se le relazioni tra
padre e bambino non sono buone, quest’ultimo ha probabilità di tendergli l’orecchio sinistro per tenersi l’interlocutore a distanza.

L’orecchio elettronico

L’audiopsicofonologia utilizza l’orecchio elettronico che è un apparecchio costituito da un
amplificatore, da filtri e da un gioco di bilance elettroniche. L’orecchio elettronico modifica il
messaggio sonoro offrendo due canali possibili verso le cuffie: il primo canale mette sotto tensione
i muscoli del martello e della staffa; II secondo canale provoca il loro allentamento; in questo
modo si provoca un movimento di tensione e distensione dei muscoli dell’orecchio medio e quindi una microginnastìca.
Il metodo Tomatis è un metodo innovativo che può risolvere, in maniera soddisfacente, vari disturbi
psicologici e psicosomatici. È comunque molto efficace anche nei problemi di apprendimento, di
mancanza di concentrazione ed è anche d’aiuto a bambini e adolescenti con difficoltà scolari. Grazie
all’energia che l’orecchio apporta al cervello, il pensiero è molto attivato e quindi anche le facoltà creative sono ampliate.

Altre applicazioni particolari:

a) Educatori: dall’insegnante al genitore, migliorando il proprio benessere, si comunica in maniera più soddisfacente e produttiva.
b) Managers: hanno bisogno di alte qualità sia a livello fisico che mentale; hanno bisogno di avere
una macchina nervosa agile, impeccabile e rapida. Una corteccia che invecchia fa sì che i processi
mentali si sclerotizzino, la memoria diminuisca come anche la concentrazione. L’energia apportata
dalla dinamizzazione dell’attività corticale con l’uso del metodo Tomatis determina forza
energetica, creatività, eliminazione dello stress ed ampliamento della coscienza.
c) Insegnamento lingue straniere: è possibile, con il metodo Tomatis, restringere o estendere a
volontà la “banda passante” o banda di selettività specifica che è responsabile dell’apprendimento
più o meno ottimale di una lingua: per esempio l’orecchio francese oscilla tra 1000 e 2000 Herz
mentre quello italiano tra 2000 e 4000 Herz. Con l’orecchio elettronico è possibile sbloccare l’orecchio e creare la ricettività che gli manca.
d) Musicisti e cantanti: per cantare o suonare uno strumento è importante mettersi in ascolto con se
stessi o col suono prodotto dallo strumento, al fine di controllarli meglio, un miglioramento
dell’ascolto da parte di un soggetto gli permette di avere una più ampia padronanza della sua voce o del suo strumento.

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