Leonardo Da Vinci – Capitanata e Quartet Salzburg Orchestra
di Serena Colombo e Sergio d’Alesio – auraweb.it
I tesori di Leonardo
di Sergio d’Alesio
In un momento storico del tutto privo di riferimenti culturali e spirituali i media avvertono
inconsciamente il desiderio di riscoprire il mondo dellarte e di nutrirsi, di perdersi e
dimmedesimarsi nel mondo dei colori e nelle vibrazioni dellanima create dai geni della pittura.
Quasi fossimo alle soglie di un nuovo rinascimento dellumanità.
La sensibilità unica del pittore e compositore Capitanata crea un ponte virtuale tra le opere
pittoriche di Leonardo da Vinci e il visitatore della mostra regalando un pass che ha il sapore
dellalchimia. Basta porsi di fronte a lAnnunciazione, lAdorazione dei Magi e Il Battesimo di
Cristo accompagnati dal suono dellorgano e dalle atmosfere sacrali della sua musica per accedere ai
tratti purpurei, ai colori austeri, alle simbologie e ai fasci di luce alieni del geniale e
polivalente artista.
Le timbriche medioevali dellarpa e del liuto e i leggiadri contrappunti del violino, della viola,
del flauto e delloboe si trasformano in altrettanti tasselli sonori che impreziosiscono un percorso
interattivo arricchito da altri cinque movimenti sonori neoclassici ispirati a La Vita di Leonardo,
La Gioconda, Dama con Ermellino, Il Cenacolo e La Madonna del Garofano.
La straordinaria peculiarità esoterica dei tesori di Leonardo custoditi agli Uffizi si specchiano
nellorgano a canne di Capitanata novello trovatore sui generis di un mondo di ombre, di luci e di
misteri al contempo antichi e moderni in gran parte inesplorati sposati alla cultura universale del
Maestro.
Comprendere meglio la nostra stessa umanità
di Serena Colombo
Gli occhi. Ecco cosa colpisce di Leonardo da Vinci nel celebre Autoritratto di Torino. Quello
sguardo intenso, che non conosce posa, che tanto ha visto e sperimentato. Perché, come lui stesso
sostiene, locchio, dal quale la bellezza delluniverso è specchiata dai contemplanti, è di tanta
eccellenza che chi consente alla sua perdita si priva della rappresentazione di tutte le opere della
natura
Quegli occhi, specchio dellanima, sono il riflesso di una mente curiosa, affascinata dallarmonia
del mondo e tesa a comprendere le ragioni e gli effetti di ogni fenomeno, bramosa di bere alla fonte
della conoscenza e di indagare le leggi della natura e il profondo e inarrestabile mutamento della
vita.
Pittore, disegnatore, sperimentatore, teorico delle arti, filosofo e scienziato, studioso di
anatomia e del cosmo, del volo degli uccelli, della circolazione del sangue e del ritmo delle maree,
architetto e inventore delle macchine del futuro, non cè aspetto della realtà a cui Leonardo sia
riuscito a disinteressarsi.
Dai fiori dei campi, resi con lenticolare precisione nellerbario dellAnnunciazione ai gorghi
dacqua del Battesimo di Cristo degli Uffizi; dallanatomia di cavalli e uomini della Battaglia di
Anghiari ai paesaggi toscani, fatti di atmosfera, luce e aria, restituiti con pochi tratti rapidi
come lenze o con passaggi sfumati, morbidi e avvolgenti; fino allo studio dei meccanismi della
percezione nellocchio e alla resa, poetica e scientifica insieme, ma nella sostanza ribollente di
umanità, dei moti dellanimo dei discepoli di Cristo nel Cenacolo milanese: tutto può esprimere la
pittura.
Poiché, ciò che è nelluniverso per essenza, frequenza e immaginazione, il pittore lo ha prima
nella mente e poi nelle mani; e quelle sono di tanta eccellenza, che in pari tempi generano una
proporzionata armonia in un solo sguardo, qual fanno le cose. In questo senso Leonardo pittore è
genio e artista universale.
Ispirate alle sue opere, le musiche di Capitanata fanno da ponte tra i dipinti e il riguardante,
aiutano a penetrare in profondità lessenza della ricerca leonardesca e a comprendere meglio la
nostra stessa umanità.
Lascia un commento