di Swami Kryananda
Vivete in questo mondo come un ospite. La vostra vera casa non è qui.
Quello che fate alla casa in cui vivete può essere scritto a vostro
nome, ma di chi era prima che la acquistaste? E di chi sarà dopo la
vostra morte? È solo un’osteria lungo la strada, un luogo di breve
sosta nel lungo viaggio verso la vostra casa in Dio.
“Consideratevi dunque ospiti sulla terra. Naturalmente, finché siete
qui, cercate di essere un buon ospite. Seguite il vostro miglior
comportamento. Agite responsabilmente. Prendete cura delle cose che
Dio vi ha dato perché le usiate. Non dimenticate tuttavia nemmeno per
un momento che sono Sue e non vostre.
“Come sono sciocchi gli uomini nel dedicare tutto il loro tempo a
viziare il loro corpo, ad accumulare ricchezza, ad ammassare possessi!
Quando la morte li colpisce, devono lasciarsi tutto alle spalle.
“La gente ricorre a infinite scuse. ‘Non ho tempo per meditare’,
piagnucolano. ‘Ho tutti questi appuntamenti’. Bene, quando Dio li
chiamerà, dovranno trascurare molti altri impegni! La morte è l’unico
“appuntamento” che essi non possono cancellare.
“Perché sprecare tanto tempo per cose che non sono durevoli? O ciechi!
Svegliatevi!
“Dio vi chiama da oltre i piccoli piaceri della vita. Vi chiama da
oltre il dolore, gemello del piacere. ‘Cercami’, grida. ‘Trova in Me
la gioia immutabile che hai cercato così a lungo nelle onde del
mutamento. Tutto quello che hai voluto per le tue incarnazioni lo
troverai per sempre in Me solo’”.
***
Swami Kryananda, “L’ESSENZA DELL’AUTOREALIZZAZIONE.
La Saggezza di Parahamansa Yogananda esposta da un suo discepolo,
Edizioni Mediterranee, pag. 181-182
Lascia un commento