Lettere sulla Crescita Spirituale

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Lettere sulla Crescita Spirituale

del Dr. Rizzi

PRESENTAZIONE

Riteniamo che la crescita spirituale sia un argomento assai delicato e
personale. Abbiamo perciò deciso di realizzare quest’opera utilizzando
brani di autori diversi al fine di offrire un materiale scelto che
pre­senti, nel contempo, una facile consultazione ed un’ampia
panoramica dei pensatori che nei secoli hanno preso in considerazione
l’anima dell’uomo ed i mondi spirituali.

Siccome il presente lavoro è rivolto ad un pubblico che è stato
istruito nella religione Cattolica inizie­remo il nostro cammino
fornendo le informazioni necessarie per poter comprendere ed accettare
quanto in seguito verrà trattato. Infatti, gli argomenti che
tratteremo (costituzione sottile dell’uomo, vita post mortem,
rinascita, legge del Karma, ecc.), potrebbero essere scartati in
partenza da coloro che, avendo studiato i fatti delle spirito nella
religione Cattolica, non ne hanno mai sentito parlare.

Dimostreremo, con l’aiuto di validi e riconosciuti pensatori, che
anche nel Cristianesimo, così come in tutte le grandi religioni, è
esistito un insegnamento segreto; insegnamento che pensiamo sia a
disposi­zione della Chiesa ufficiale ma che non è oggetto di alcuna
forma di divulgazione.

Andremo poi alla scoperta di questo insegnamento per comprendere la
complessa costituzione dell’uomo, il suo destino su questo pianeta, i
mondi invisibili, come sia possibile crescere spiritual­mente e tanti
altri argomenti relativi a quella che viene definita “Filosofia
esoterica”, ovvero riservata.

Quest’opera è stata concepita per tutti, anche per coloro che si
definiscono atei ma che, in realtà, non lo sono. Cercheremo di offrire
il materiale affinché, tutti coloro che lo vorranno, possano disporre
degli strumenti atti a procedere sul sentiero dell’evoluzione
spirituale.

Oggi, purtroppo, questo sentiero non ha una segnaletica ben precisa;
spesso, infatti, viene confuso con altri magari più facili e
appariscenti. Per questo gli uomini, affannati dai tanti problemi
della vita quo­tidiana, gli passano accanto senza neppure notarlo.

Sono più di cent’anni che alcuni grandi iniziati ci hanno indicato la
strada. Ne citiamo qualcuno omet­tendo gli altri per brevità: H.P.
Blavatsky, Annie Besant, W.C. Leadbeater, Alice Bailey, R. Steiner,
Max Heindel, Paramansa Yogananda, P. Ubaldi, Krisnamurti, Omraam
Mickhael Ainvanhov, Sai Baba, ecc. Ad essi vadano i nostri più sentiti
ringraziamenti per averci messo a disposizione le indica­zioni
necessarie per un giusto cammino.

Nel vangelo Gesù ci dice che la verità ci renderà liberi. Qualcuno
potrebbe chiedere “Liberi da che cosa?”. Liberi non certo nel senso
normalmente conosciuto, bensì nella concezione di libertà interiore;
una libertà di cui troviamo un esempio lasciato da tanti saggi nei
secoli: è una libertà mentale, morale e materiale. E’ la libertà di
colui che riesce a non desiderare nulla se non il necessario per
vivere gior­nalmente.

Ci auguriamo che quest’opera possa aiutare coloro che intendono
conoscere e vivere quanto proposto dagli Insegnamenti di saggezza.
Siamo consapevoli che il nostro lavoro è ben povera cosa al confronto
di quanto il mondo attuale offra a coloro che amano la conoscenza. Per
questo motivo abbiamo cercato di aiutare coloro che desiderano
approfondire qualche argomento ponendo accanto ai vari capitoletti un
numero che, utilizzato con il riferimento riportato nelle Note
Bibliografiche, ne permette di rintracciare la fonte originale.

Ringraziamo tutti gli autori, antichi e moderni, che con il loro
lavoro hanno permesso questa raccolta e ci scusiamo qualora, per
impossibilità, errore o distrazione, abbiamo mancato di citare la
fonte origi­nale di quanto proposto.

Vorremmo anche ricordare ai lettori, desiderosi di vivere nella luce,
questa breve e luminosa invoca­zione:

Divina presenza in me, possa la tua Saggezza dirigere ogni mia azione,
il tuo Amore guidare i miei pensieri, la tua Luce illuminare il mio
cammino. Avvolgimi nella tua radiosa Presenza ora e sem­pre. Amen.

Avvertimento al saggio (1)

Il fondatore della Religione Cristiana formulò una massima occulta
quando disse: “In verità vi dico: chiunque non riceverà il Regno di
Dio come un fanciullo, non vi entrerà” (Mc 10,15). Ogni occulti­sta
riconosce la profonda importanza di questo insegnamento del Cristo e
cerca di viverlo giorno per giorno.

Quando una nuova filosofia si presenta al mondo, essa viene accolta in
maniera diversa secondo le di­verse persone.

Una si impadronirà avidamente di qualunque nuovo tentativo filosofico
per verificare fino a qual punto esso possa essere di sostegno alle
sue idee personali. Per una tale persona, la filosofia in sé è di
secon­daria importanza, essa sarà infatti tanto più valida quanto più
potrà servirgli come sostegno alle sue idee. Se l’opera filosofica
viene incontro alle aspettative di quella persona, essa l’adotterà con
entusiasmo e vi aderirà con un fanatismo che non ha niente a che fare
con la ragione, al­trimenti, la stessa persona, getterà via con sdegno
quell’opera con l’impressione che l’autore abbia quasi voluto farle un
affronto personale.

Un’altra persona adotterà un atteggiamento di scetticismo se scoprirà
che l’opera contiene qualcosa che essa non ha prima né letto, né
udito, né scoperto nel suo proprio pensiero. Questa persona
respinge­rebbe sdegnosamente come del tutto ingiustificata l’accusa
che il suo atteggiamento mentale sia il colmo dell’autocompiacimento e
dell’intolleranza. Nondimeno è proprio così, ed essa in tal modo
chiude la mente all’accettazione di qualsiasi verità che potrebbe
eventualmente essere nascosta in ciò che viene da lei respinto senza
cercare di comprendere.

Queste due classi di persone volgono le spalle alla luce. Le idee
preconcette le rendono inaccessibili ai raggi della verità, “un
fanciullo”, da questo punto di vista, è proprio l’opposto delle
persone colte. Egli non è imbevuto di un opprimente sentimento di
conoscenza superiore, né si sente obbligato ad apparire saggio od a
nascondere la sua ignoranza intorno a qualsiasi argomento, dietro un
sorriso od una smor­fia.

Il fanciullo è francamente ignorante, libero da opinioni preconcette e
quindi eminentemente ricettivo. Accetta tutto con quel magnifico
atteggiamento di fiducia, che potremo chiamare “fede ingenua”, nel
quale non esiste ombra di dubbio. Così il fanciullo si attiene
all’insegnamento ricevuto, fino a che esso si dimostri giusto o
errato.

In tutte le scuole di occultismo si comincia col richiedere al
discepolo, quando gli si impartisce un nuovo insegnamento, di
dimenticare ogni altra cosa e di non lasciarsi influenzare da
preferenze e pre­giudizi, mantenendo il suo spirito in uno stato di
attesa calma e ponderata. Come lo scetticismo ci na­sconderebbe le
verità nella maniera più completa, così questo calmo e fiducioso
atteggiamento della mente permetterà all’intuizione, questa scienza
innata, di divenire consapevole della verità contenuta in quanto
proposto. E’ questa l’unica via che permetta di discernere il vero dal
falso.

La vostra vita è nelle vostre mani (2)

Ricordate sempre che la vostra vita è nelle vostre mani. Non potrete
mai raggiungere la salvezza attra­verso la sofferenza di un altro. La
morte di Cristo sul Calvario stava a simboleggiare il vostro diritto a
tentare di nuovo ciò che in passato non vi era riuscito . Ma siete voi
a dover agire; voi dovete scalare la montagna del progresso spirituale
con le vostre forze; voi dovete proten­dervi verso Dio poiché, anche
se Egli vi attende sempre a braccia aperte, ciò non basta a salvarvi
dal male da voi stessi generato.

Infine, ricordate che l’universo fu creato per Amore. Il Dio di Tutto
ciò che Esiste creò le anime in modo da poter meglio sentire il Suo
Amore Divino. E questo può avvenire solo quando le Sue creature gli
resti­tuiscono quell’amore.

Tutte le anime e le entità che dimorano sul piano dal quale queste
parole provengono, sentono profon­damente il dolore dei loro fratelli
umani in questa epoca, mentre le ombre del Grande Giudizio si
al­lungano sul pianeta. Sappiamo quali prove si avvicinano; sappiamo i
rischi che si corrono; sappiamo il dolore e la sofferenza che
incombono sul genere umano.

Vi inviamo il nostro amore, i nostri pensieri, la nostra forza.
Chiedete di essere toccati da queste vibra­zioni che inondano la terra
e lo sarete. Non importa se nelle vostre preghiere vi rivolgerete al
vostro angelo, a Gesù, a Dio o a qualche altra entità. Tutte le
creature, grandi e piccole, sono emanazioni di un Unico Creatore.
Quando chiedete ad una di esse di aiutarvi, Dio sa che lo state
chiedendo a Lui.

Rimanete saldi nelle cose in cui credete. Reputate la vostra verità
superiore a quella proveniente da qualunque altra fonte, sia che si
tratti di psicologi, di medium, di scritture o di questo libro stesso.
La vostra verità, è scritta nelle pagine del vostro cuore, poiché è lì
che dimora il Dio Vivente. Tutto ciò che dovete cercare di fare è di
vivere quella verità, di percorrere il sentiero che sapete distendersi
da­vanti a voi, di tenere alta la vostra luce, in modo che coloro che
brancolano nel buio possano vederla.

Rimanete fedeli a voi stessi, se credete nel giusto e se ponete a
vostra mano nella mano di Dio, allora nessun male, nessun lolore e
nessuna sofferenza durevole potranno mai colpirvi.

Possano la pace e la benedizione di tutti gli esseri superiori, che
hanno a cuore la lotta dell’umanità, es­sere con voi per sempre.

OM MANI PADME HUM

(Io sono Colui che È)

ALCUNI PRESUPPOSTI DI BASE

Alla riscoperta di antiche verità (3)

Viviamo in un’epoca di estremismi e di contrasti impressionanti in cui
le più straordinarie scoperte scientifiche nel Regno Materiale
coincidono con quelle ancora più sorprendenti del futuro della
Coscienza. Ma se le prime sembrano reali scoperte, le seconde non sono
altro che riscoperte della Cono­scenza degli Antichi.

Infatti realizziamo poco alla volta che gran parte di questa
conoscenza scartata dai razionalisti come semplice superstizione, non
può essere ignorata o negletta in modo così sistematico e che i
fenomeni supernormali (paranormali), prima attribuiti all’intervento
sporadico della divinità, erano solo manife­stazioni di forze
naturali, in mano a coloro che le sapevano manipolare o facoltà
percettive ancora so­pite nella maggior parte degli uomini.

Così, quello che una volta era chiamato con devozione “miracolo”, è
oggi considerato più freddamente come un caso di chiaroveggenza,
chiaru­dienza, mesmerismo ipnotico, guarigione metafisica o
magne­tica, secondo le circostanze.

L’uomo ha scoperto che queste facoltà sono in lui e possono essere, in
parte, sia ereditate sia scientifi­camente sviluppate grazie agli
insegnamenti di un maestro qualificato. In tal caso è possibile
provare a se stesso con le sue proprie percezioni l’esistenza dei
piani superfisici, stati superiori di co­scienza, delle molteplici
entità disincarnate e dei numerosi poteri e poten­zialità di cui
aveva, fino ad allora, ignorato l’esistenza. Attendendo di posse­dere
queste facoltà, fa dipendere la sua conoscenza dalla testimonianza di
coloro che le hanno acquisite, nello stesso modo in cui accetta come
vere le testimonianze scientifi­che degli scienziati sull’astronomia,
o altri fenomeni scientifici che non ha il desiderio o la possibilità
materiale di scoprire da solo.

In una parola la scienza occulta è, nel minimo dettaglio, altrettanto
scientifica di quella della materia ed il fatto che ci siano
occultisti mediocri, indifferenti o fraudolenti non può rimettere in
ogni modo in causa la Verità stessa.

La Verità è unica (4)

… esiste una unità di fondo di tutte le religioni; non vi è
differenza fra le verità professate dalle varie fedi che il mondo si
evolve, sia esteriormente sia inte­riormente, secondo il medesimo
procedimento e che tutte le Scritture riconoscono una sola Meta.
Eppure questa verità fondamentale non è facil­mente compresa. Il
disaccordo esistente tra le di­verse religioni, e l’ignoranza umana,
rendono quasi impossi­bile sollevare il velo e intravedere questa
grande verità. Le varie confessioni religio­se alimentano l’ostilità e
le divergenze, mentre l’ignoranza accentua il divario che separa una
fe­de dall’altra. Solo po­chi esseri particolarmente dotati riescono a
sottrarsi all’influenza del proprio credo e a scorgere l’identità
perfetta delle verità sostenute da tutte le grandi religioni.

Definizione della “spiritualità” (5)

Noi diamo al vocabolo “spirituale” un significato ampio. Non parlo qui
di verità religiose; le varie for­mulazioni che ci provengono da
teologi ed ecclesiastici appartenenti alle gran­di organizzazioni
reli­giose, sia orientali che occidentali, pos­sono essere vere o
meno.

Usiamo la parola “spirituale” per in­tendere quel mondo di luce e di
bellezza, di ordine e di pro­posito, del quale parlano le sacre
Scritture, quel mondo che è oggetto di attenta ricerca da parte degli
scienziati e in cui sono sempre penetrati i pionieri della famiglia
umana, per tor­nare poi a narrarci le loro espe­rienze.

Consideriamo spirituali tutte le manifestazioni della vita, ed
estendiamo così il signi­ficato usuale di questa parola, in modo che
includa le ener­gie e le potenze che sono alla base di ogni forma
della natura e conferiscono loro le qualità e le caratteristiche
essenziali.

La vita spirituale non consiste… (6)

La vita spirituale non consiste nell’andare in chiesa, accendere ceri,
confessarsi, dare qualche spicciolo ai poveri e mormorare qualche
preghie­ra. No, la vera spiritualità è una qualità della vita e
sottin­tende un contatto con la vita celeste, pura, armoniosa,
perfetta. Infatti “spirituale” significa che lo spirito si manifesta,
che la Divinità si manife­sta.

Ora, spesso sono le forme che occupano il primo posto senza che il
contatto con lo spirito sia stabilito. Si incontrano dei sedicenti
spiritualisti che hanno tutto tranne lo spirito. In questi casi
vedrete delle commedie, delle messe in scena, ma lo spi­rito sarà
assente. Quando lo spirito si manifesta, apporta la nuova vita, una
vita che fluisce, che purifica, che risuscita. Quando un essere umano
è animato dallo spirito, anche se non fa’ nulla, anche se non dice
nulla, si sente che in lui lo spirito è presente.

Lo scopo finale (7)

… lo scopo di tutte le autentiche discipline religiose, o dello
Yoga, è condurre l’individuo al punto in cui egli vedrà, e saprà, di
per se stesso la realtà delle cose. Non è costringere la gente a ciò
che si con­sidera es­sere una buona condotta, anche se la condotta
stessa, con la crescita della conoscenza interiore, deve
inevitabilmente diventare “buona” e sociale.

Molti metodi sono stati usati per addestrare la gente, ogni religione
accentuando un qualche aspet­to particolare delle direttive, e ognuna
avendo, an­che nel proprio ambito, variazioni senza fine di tali
aspetti. In tutte, però, e in qualsiasi modo ciò venga espresso,
l’essenziale è che l’essere indivi­duale deve essere cambiato in modo
che l’identità personale, così come la messa a fuoco della sua
coscienza, vengano sostituite da qualcosa che va oltre l’ego
separatista intorno al quale, di norma, sono accentrate le nostre
vite.

In taluni casi viene ri­chiesta l’osservanza di un rituale e di azioni
este­riori, anche in misura esagerata. In altri si dice che la verità
esiste e può essere trovata soltanto mediante la meditazione e una
elabora­zione inte­riore. In alcuni il tema centrale è la devozione a
un dio o a un Maestro; in altri è detto che l’igno­ranza, o la
conoscenza parziale, sono la causa del nostro “estraniamento” dalla
realtà ultima.

Comunque per tutte il punto culminante è il principio che fino a
quando viviamo focalizzati sul nostro sé personale, identificandoci a
ciò che chiamiamo l’Io e che consideriamo come scisso da una
qualun­que “esistenzialità” universale, restiamo nel buio, meglio,
rimaniamo ciechi alla Luce che è sempre presente intorno a noi.

Lo spiritualista può essere ricco quanto il Signore (8)

Se lo spiritualista ha una coscienza vasta e illuminata, è ricco
quanto il Signore, poiché si sente figlio Suo e Suo erede. Mentre il
materiali­sta che non si riconosce erede di Dio, si crede soltanto
erede di suo padre, del nonno o dello zio, ed è ben poca cosa. Lo
spiritualista è colui che si considera un erede di Dio, sapendo che la
ric­chezza si trova nella sua coscienza. Fino a che non penserete in
questo modo, sarete poveri e mise­randi.

Se amate la vita spirituale… (6)

Se amate la vita spirituale, se non l’abbandonate mai, qualsiasi
vostra difficoltà si trasformerà in suc­cesso, in vittoria. Ma se, per
sfortuna, decideste di lasciare la vita spirituale perché vi impedisce
di rea­lizzare nel mondo qualcosa di più interessante, siete
naturalmente liberi di agire come più vi piace; pre­sto però vedrete
l’enormità del vostro errore e di che cosa vi siete privati.

La vita spirituale è un contatto coi mondi superiori, un rapporto
grazie al quale imparate a progredire anche a vostra insaputa. Se
interrompete questo legame siete perduti, perché vi ponete fuori dalla
luce.

Se finora non avete ottenuto grandi vittorie, ciò è dovuto al fatto
che ancora non avete veramente spe­rimentato la potenza dello spirito.
Incominciate a credere in questo potere, e scoprirete quanto è reale.
Più tempo passerà e più lo vedrete manifestarsi in tutto il suo
splendore

Riferimenti bibliografici

1) Max Heindel, La Cosmogonia dei Rosacroce,
Edizioni Il Cigno, Peschiera del Garda (1996).

2) Hilarion, Le stagioni dello spirito, pag.123,
Edizioni Crisalide, Saturnia (LT), (1992).

3) David Anrias, Attraverso gli occhi dei Maestri, pag. 17,
Edizioni Amiedi, Milano (1932).

4) Swami Sri Yukteswar, La scienza Sacra, pag. 12,
Edizioni Astrolabio, Roma (1993).

5) Alice Bailey, Dall’Intelletto all’Intuizione, pag. 30,
Edizioni Nuova Era, Roma.

6) Omraam Mickhael Aivanhov, Un pensiero al giorno,
Edizioni Prosveta, Moiano (PG), (1977).

7) Luarence J. Bendit, Autoconoscenza, pag. 15
Edizioni Astrolabio, Roma (1969).

8) Amadeus Voldben, I prodigi del pensiero positivo,
Edizioni Mediterranee, Roma (1992).

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