L’incantevole modo che ha Sai Baba di parlare di Dio!

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DIO È UNITA’

(ESTRATTI DAI DISCORSI DI BHAGAVAN SRI SATHYA SAI BABA)

FONDAZIONE ” SATHYA SAI SEVA”

da lista Sadhana

Capitolo primo

– Dio non si può spiegare –

La vostra intelligenza non può sondare il mistero di Dio. La sagacità, che
costituisce la parte più importante di essa, non può riuscire vittoriosa in
questa ricerca. Potete trarre profitto da Dio ma non potete spiegarveLo,
così come potete trarre beneficio dalla corrente elettrica, ma non potete
spiegarvela, né scoprire tutti i suoi segreti.

Le vostre sono solo supposizioni ammantate di frasi pompose per mascherare
l’ignoranza.

Commettete l’errore di credere che il Principio Supremo sia alla portata
della vostra intelligenza, a cui date un’importanza che non ha. Non potete
sollevare un masso restandoci seduti sopra. Non potete quindi sbarazzarvi
dell’ignoranza e dell’illusione quando siete ancora immersi in essa.

– Dio è onnipresente –

Il Signore non risiede in Paradiso, o a Kailash, o in Vaikunth, o in Swarg
(sinonimi di “Paradiso”). È una superstizione credere che per raggiungerLo
occorra andare “lassù”, o “di là”, in un luogo determinato.

Egli è in ciascuno di noi, in ogni istante, ed è il testimone di tutto. È
energia che penetra il tempo e lo spazio e si manifesta nella causalità.
Questa verità dovrebbe essere inculcata e propagandata senza timori, né
esitazioni, particolarmente in coloro che rendono servizio al prossimo.

L’essere umano deve rivelare a se stesso che Dio esiste in lui e di essere
quindi un’incarnazione di Dio. Il messaggio da mettere in pratica nella vita
di tutti i giorni e come base di ogni programma di lavoro, dovrebbe essere
l’adorazione di Dio nell’uomo e attraverso l’uomo.

Non usate la furbizia e le tattiche care ai politici quando agite. Nessuna
traccia di antipatia, né di sfiducia dovrebbe esistere fra genti di lingue
diverse, nazionalità differenti, caste, stato economico, livello di
erudizione, età e sesso diversi.

Venerate lo Spirito nell’uomo, amatelo, ne ricaverete gioia spirituale.

– Dio dimora nel vostro cuore –

Quando parlate, guardate, elaborate progetti, chi parla, vede, giudica e
decide? È l’intelligenza sola ed unica, è Dio che anima tutti gli esseri e
tutta la materia. Quando cantate i canti sacri osservate come l’Uno, il Solo
ed Unico vi anima.

La vostra voce modula ciascuna parola seguendo il tono adatto, le vostre
mani seguono il ritmo della musica, e la vostra testa si muove secondo il
sentimento che ogni parola evoca in voi e la gioia vi pervade davanti alla
bellezza di ogni immagine.

Anche una danzatrice esprime l’armonia e la melodia con gesti e movimenti
del suo corpo. Ma, la comune sorgente di queste attività è Dio, che dimora
nel profondo del cuore di ciascuno.

Nessuna vera gioia è possibile se la negate, la ignorate e ve la lasciate
sfuggire quando si presenta.

Se avete questa attitudine siete “tamasici”, cioè avete una mente ottusa, un
atteggiamento inattivo e pigro.

Se siete soggetti alle passioni ed al fanatismo siete “ragiasici”.

Se siete invece equilibrati e sereni avete la qualità “satvica”.

Dio è tutto ciò che esiste, Egli è tutti i nomi e tutte le forme; anche il
diavolo ha la lettera “D” in comune con Lui; non vi è luogo dove Egli non
sia. Il tuono è il Suo messaggio e la pioggia è la Sua Grazia. Abbiate
coscienza della Sua presenza in ogni secondo della vostra vita e non
dimenticate mai che Egli è l’artefice di tutte le circostanze.

– Dio è legge in sé –

Coltivate la vostra natura Divina con la disciplina spirituale superando gli
ostacoli, effetti provocati dalle azioni delle vostre vite anteriori. Dio
non è alla portata del vostro intelletto, né dei vostri sensi; non può
subire restrizione alcuna, né alcun metodo può costringerLo; Egli è legge in
Se’. Per darvi un’informazione ogni vostro senso compie una funzione per
volta: l’orecchio vi reca il suono, la lingua il gusto e così via. Dio è al
di là di queste sensazioni; non esiste una “tecnica” per percepire la Sua
essenza.

– Al di là dei nomi e delle forme –

Il Signore assume la forma gradita al devoto, ma Egli è al di là dei nomi e
delle forme. I bambini acquistano caramelle che hanno differenti forme di
animali: uno preferisce il cane, l’altro il cavallo ed il terzo l’elefante;
ma, quello che veramente desiderano è lo zucchero, la sostanza base delle
caramelle.

Dire che una sola forma di Dio è piacevole e che le altre non lo sono,
significa negare la Sua compassione ed ignorare il Suo desiderio di appagare
i sinceri ricercatori.

C’era una volta un devoto del Signore Krishna che era solito inneggiare al
Suo prediletto, dandogli nomi differenti per meglio descriverne lo splendore
e diceva così:

“Vieni, lascia il pascolo e corri subito da me a calmare la mia sete”
mentre, seduto sotto un albero, piangeva di nostalgia.

Un vecchio fachiro che passava di là gli si avvicinò ed il devoto gli
confidò il suo sogno più caro.

Il vecchio uomo gli rispose: “Dio è al di là di ogni forma, non è possibile
limitarLo, dandogli una figura come fai tu! Egli è tutto ciò che esiste e
più ancora! Come potrebbe apparire davanti a te sotto una forma limitata?”

Il povero devoto si disperò ancora di più nell’ascoltare le parole del
fachiro, che ebbero il solo effetto di accrescergli il desiderio di vedere
il suo Krishna.

Chi può parlare di Dio e dire che Egli può fare questo, o quello?

Nessuno può limitare la Sua libertà!

Il vecchio fachiro credeva di poterlo fare, ma Dio assunse la forma
desiderata dal Suo devoto e gli diede l’estasi che meritava.

Ricordate questa storia tutte le volte che sentite di dover denigrare gli
altri per la loro fede in una forma ed in un nome diverso da quello in cui
voi credete.

– Messaggio d’amore –

L’amore è Dio e Dio è amore. Dio si manifesta dove c’è l’amore! Amate con
sempre maggiore intensità, trasformate questo amore in servizio ed il
servizio in preghiera.

Questa è la disciplina spirituale più elevata. Non esistono esseri viventi,
privi della possibilità d’amare; anche un folle ama qualcuno, o qualche
cosa.

Bisogna realizzare che questo amore è il riflesso di Dio in voi. Non
esisterebbe nessun desiderio di amare se non si avesse questa sorgente
d’amore latente nella profondità del cuore.

Realizzatene la presenza, abbiate fede e sviluppate tutte le sue
possibilità al fine di irrigare il mondo intero con le sue acque. Non
aspettatevi nulla in cambio da coloro che amate, non coltivate l’odio e la
discordia, ma cercate di vedere il bene e Dio nel vostro prossimo.

Abbiate rispetto di voi stessi, poiché Egli dimora in voi. Purificate il
vostro cuore affinché Egli vi si possa installare.

– L’Assoluto è al di là del tempo e dello spazio –

I Profeti hanno definito la verità, sulla quale l’illusione proietta il suo
caleidoscopio, come: “Esistenza, Pura Consapevolezza, Beatitudine”.

Ma, questo non ci autorizza a concludere che l’Assoluto possiede quei tre
soli attributi.

Egli è al di là del tempo e dello spazio, è Colui che conosce e che può
essere conosciuto, è la Sorgente ed il colmo della gioia.

Quelle tre qualità indicano l’Uno, che solo l’esperienza può rivelare,
poiché la parola è impotente ed insufficiente a descriverLo.

L’Assoluto non appartiene ad una categoria, né ad un genere definito; non si
può descrivere attraverso le Sue qualità, né attraverso le Sue attività,
essendo queste ultime generate dai desideri; non è possibile spiegarLo in
termini di relazioni con altre entità, poiché Egli è l’Uno, Solo ed Unico
senza un secondo.

L’Uno non ha desideri

L’Uno è Onnicomprensivo, Esso non ha desideri, né attività da compiere. Il
Signore Krishna disse ad Arjiuna suo discepolo:

“Non vi è nulla che Io debba fare nei tre mondi (del conscio,
dell’inconscio, del subconscio)”.

Egli ha creato il mondo come Suo gioco e ha stabilito che ogni azione debba
produrre delle conseguenze, che dispensa senza esserne minimamente
influenzato. Nessuno riuscirà mai a scoprire l’inizio e la fine
dell’illusione che ha prodotto l’individuo, il mondo oggettivo e Dio,
generando così la catena “atti-conseguenze-atti”.

L’illusione finirà quando il mondo oggettivo sarà ignorato, o negato, o
quando la sua immanenza con il Divino sarà palese.

L’Anima individualizzata, o “Jiva”, non esisterà più; Iswara, o il Dio
personalizzato sarà superato e solo Brahman sarà! Dove non c’è un bambino la
parola Madre non ha senso: quando il Dio personalizzato, l’entità separata
chiamata “Jiva” e la sua Creazione mentale, “Prakrithi”, spariscono dalla
coscienza sviluppata dell’uomo, “Maya” o illusione, che è la progenitrice
dei tre, non può persistere.

– L’Amore è la sola prova della natura divina –

A cosa serve venerare un nome, o una forma del Signore, se non si compie
alcuno sforzo per coltivare l’amore verso tutti gli esseri? Armatevi di
questo Amore, di questa pace, di questa pazienza, di questa forza d’animo e
di questa natura gioiosa.

Voi parlate dei poteri straordinari di Sai e, nei libri che avete scritto su
di Me, vi soffermate lungamente sui miracoli.

Vi prego di non dare loro alcuna importanza, ma sappiate che il più grande
dei miei poteri è l’Amore. Io posso trasformare il cielo in terra e la terra
in cielo, ma ciò non attesta il potere di Dio; solo l’Amore immutabile ed
Universale ne è la prova. Le difficoltà ed i problemi vi incalzeranno quando
tenterete di espandere questo Amore e questa forza d’animo, ma dovete
accoglierli con gioia, poiché grazie ad essi potrete esprimere il meglio di
voi stessi. Se l’oro fosse rintracciabile ovunque come la polvere, se i
diamanti fossero così facili da raccogliere come le pietre, nessuno li
cercherebbe e li raccoglierebbe. Ciò che li rende preziosi è la loro
scoperta, ottenuta a prezzo di grandi sacrifici ed enormi sforzi.

– Dio assume forma umana per salvare il “Dharma” –

Il Signore ama la condotta morale ed è per salvaguardarla e per ridarle la
purezza e lo splendore originario che Egli assume una forma umana e vive fra
gli uomini. Se volete ricevere la Sua Grazia dovete ispirare le parole, i
pensieri e le azioni al “Dharma” (condotta morale).

Dovete prendere coscienza che Dio dimora in tutti gli esseri e ciò farà
nascere in voi l’amore, la tolleranza, la simpatia ed il rispetto. Il lavoro
ispirato dal “Dharma” vi farà progredire, senza che ve ne accorgiate,
suscitando in voi un atteggiamento di devozione che vi farà raggiungere la
saggezza. Potrete gustare allora la dolcezza del Divino di cui essa è tutta
pervasa.

Il lavoro, la devozione e la saggezza corrispondono agli stadi di formazione
del frutto, della sua crescita e della sua maturità finale. Ecco le tappe
che indicano il progresso spirituale.

Quando il frutto sarà saturo di succo e di zucchero cadrà dall’albero,
perché avrà raggiunto la sua piena maturazione.

– Adora Dio in ogni forma –

Se avete l’abitudine di adorare Dio sotto qualsiasi forma, visualizzateLo
nella luce, poiché la luce è Dio e Dio è luce. Quando la luce si fonde nella
luce tutto diventa luce. Potrete intravedere lo splendore supremo se le
barriere fra “Tu” e “Lui” saranno oltrepassate. Grazie a tale splendore
potrete fare l’esperienza della Luce Suprema che penetra tutto ed è
trascendente, immanente ed illimitata. Potrete sperimentare l’Assoluto,
l’Eterno, l’Universale. Quando l’individuo trova l’Universale anch’egli
diventa Universale. “Io” più “Tu” diviene “Noi” e “Noi” più “Lui” diviene
“Lui”.

– Occhi per vedere –

Come potete vedere il Signore se siete ciechi? Se non avete coscienza della
Sua onnipresenza come potete vederLo dappertutto? Se l’ago è sporco come può
il magnete attirarlo? Quando il Signore non si avvicina ad un devoto è
perché questi non ha il cuore abbastanza puro.

Purificate il cuore e rendetelo pieno di bontà e gentilezza verso tutti;
non cercate di scoprire i difetti degli altri, credete nella loro sincerità
e rispettateli; non abbiate, né odio, né invidia e, se non potete fare a
meno di mostrare il vostro rancore, fatelo a parole, più che con le azioni.

Pentitevi dei vostri errori e prendete la decisione di non più commetterne;
pregate per avere la forza di mantenere le vostre promesse.

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