L’inconscio puo’ rilevare le bugie

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L’inconscio puo’ rilevare le bugie

Uno dei grandi paradossi del genere umano è che buona parte della sua saggezza non risiede nella
coscienza, bensì nell’inconscio. Questo insieme di conoscenza viene chiamato intuito. È un sapere
nascosto, ma che esiste dentro di noi al punto tale che la scienza ha dimostrato che l’inconscio può
riconoscere le bugie.

Anche se non ce ne accorgiamo a livello cosciente, ciascuno di noi possiede una sorta di rilevatore
interno di bugie, capace di individuare i segnali inviati dalle persone che mentono. Grazie a esso,
scopriamo che stanno cercando di ingannarci, pur non rendendocene conto. Vediamo in che modo
l’inconscio riconosce le bugie.

“Se dici la verità, poi non devi ricordarti di nulla.”
-Mark Twain-

Perché a volte permettiamo agli altri di ingannarci? Sebbene l’inconscio individui una bugia, non
sempre prestiamo attenzione ai nostri impulsi intuitivi. Per quanto può sembrare strano, talvolta
desideriamo cadere nell’inganno.

Scopriamo insieme il rapporto tra inconscio e bugie.

Non esiste la bugia perfetta

Immaginiamo che qualcuno voglia dire la bugia perfetta. Per riuscirci, per prima cosa deve elaborare
una trama minuziosamente strutturata. Ciascun pezzo deve combaciare alla perfezione, risultando
credibile. Allo stesso tempo, la versione narrata deve essere coordinata con quello che verrà detto
in un secondo momento al riguardo. Lo sforzo è enorme.

Anche nel caso in cui si riesca a costruire una storia perfettamente coerente, questo non basta. Si
dovrà mantenere un perfetto dominio sul proprio linguaggio corporeo. Non si dovrà titubare né
mostrare segnali che rivelino che si sta nascondendo qualcosa. Lo sguardo dovrà essere fermo, le
pupille calme, le mani in posizione rilassata.

Mentire alla perfezione è un’impresa sovrumana. Forse una o due persone in tutto il pianeta ci
riescono, ma per i comuni mortali sembra una missione impossibile, proprio perché l’inconscio sa
individuare le bugie. In una frazione di secondo può interpretare quei segnali che vanno oltre le
parole, percependo l’inganno.

La scienza dice che l’inconscio individua le bugie

L’Association for Psychological Science ha pubblicato una ricerca con la quale si prova la capacità
dell’inconscio di individuare bugie. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla
prestigiosa rivista Psychological Science e non lasciano spazio a dubbi.

Il primo elemento che è emerso è che la maggior parte delle persone non è per niente brava a
riconoscere le bugie in maniera consapevole. Fino al 54% della popolazione non si accorge quando è
vittima di una bugia.

Ciò nonostante, i ricercatori hanno però dimostrato che l’inconscio rivela le bugie anche quando la
persona non se ne rende conto, poiché non presta attenzione alle informazioni ricevute dalle zone
profonde della sua mente. Per provare questo dato, sono stati coinvolti 72 volontari ai quali è
stato mostrato un video su un gruppo di persone; alcune avevano rubato 100 dollari.

I personaggi del video parlavano e i volontari dovevano decidere se erano colpevoli o meno. Soltanto
il 43% ha indovinato. Ma la ricerca è andata oltre, e i ricercatori hanno valutato le risposte
inconsapevoli dei volontari messi di fronte a ciascuna delle persone del video. Così, hanno potuto
verificare che la maggior parte era effettivamente capace di associare i colpevoli attraverso parole
come “disonestà” e viceversa.

Da dove deriva questo paradosso?

Al momento non è ancora chiaro perché esiste un simile contrasto tra inconscio e coscienza.
Apparentemente ciò si deve alla nostra tendenza a dare maggior credibilità ai contenuti
dell’intelletto piuttosto che a quelli del nostro istinto.

Inoltre, in alcune situazioni la persona vittima dell’inganno vuole essere partecipe nello stesso. È
il tipico caso di alcuni episodi di infedeltà, in cui chi è stato tradito sostiene di esserne
accorto per “ultimo”. Esaminando con attenzione la situazione, si scoprono però vari indizi a cui la
persona non aveva voluto prestare attenzione. In questo caso, l’inconscio percepisce la bugia, ma
la coscienza si rifiuta di ammettere l’evidenza per eludere un’esperienza dolorosa.

Tutto questo ci porta a pensare che forse non è una cattiva idea ascoltare i messaggi che l’intuito
ci manda. Per farlo, bisogna smettere di credere che l’unica fonte di verità risieda nella nostra
ragione. L’uomo è fatto di ragione o cuore, ma anche di intuito. È in esso che si cela una gran
porzione di saggezza.

da lista mente

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