Lo scopo principale della meditazione e i risultati benefici di una pratica assidua

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Lo scopo principale della meditazione e i risultati benefici di una pratica assidua

Tratto da La strada maestra per la meditazione e la crescita spirituale di Roy E. Davis

Comprendere il processo della crescita spirituale

La soluzione definitiva a tutti i problemi umani – e l’unica sorgente di reale appagamento – è dentro di noi. Per quanto possiamo tentare di soddisfare il nostro bisogno di libertà personale e la soddisfazione dell’anima ricorrendo soltanto a mezzi esterni, il successo ci sfuggirà sempre.

Ai livelli più profondi del nostro Essere, il vero Sé esiste in totale purezza. Qui, non toccato da eventi mondani e da condizioni transitorie, sperimenta pace indisturbata, estasi pura, conoscenza perfetta, e consapevolezza illimitata di libertà assoluta. Questa nostra realtà permanente si può sperimentare in modo cosciente con semplici, simultanee azioni di comprensione e accettazione. Agendo in questo modo, otteniamo la realizzazione del Sé: ossia stabili nella limpida consapevolezza della nostra reale natura di esseri spirituali, radicati in un piano di pura Coscienza-Esistenza privo di qualsiasi legame. Questo piano altro non è che l’essenza di noi stessi. Scegliere di volgere l’attenzione alla nostra essenza ci permette di sperimentare la meditazione contemplativa in modo efficace e di risvegliarci a realtà trascendentali.

Per far sì che la meditazione si sperimenti con efficacia, si dovrebbe comprenderla per ciò che è, e praticarla alla luce di questa comprensione. La procedura è semplice da imparare e piacevole da praticare. Facile poiché naturale; piacevole poiché dona la soddisfazione del raggiungimento della pace infinita, man mano che le innate qualità e capacità spirituali si svelano. Essa permette un accesso diretto ai livelli più elevati e sottili della consapevolezza e ai piani di conoscenza corrispondenti. La partecipazione al processo meditativo agevola risultati benefici, proporzionali all’attenzione che vi si pone. Il fattore decisivo sulla validità dei risultati è una sensibilità attenta alle rivelazioni che possono palesarsi. Grazie al rilassamento fisico e alla quiete mentale, si sperimenteranno benefici marginali, in modo tale che perfino chi è alle prime armi si accorgerà di sensibili miglioramenti nei propri atteggiamenti mentali e di un generale benessere. Un approccio più utile consiste nel porre tutta l’attenzione ai processi di crescita spirituale, in modo che possano palesarsi e manifestarsi i più alti benefici.

Per quanto si proclami in modo stravagante il contrario, non si deve concepire la meditazione come un rimedio istantaneo ai problemi di tutti i giorni che solitamente si affrontano nel corso di un’ordinaria vita consapevole, poiché neppure alcune settimane o mesi di pratica potranno sfociare in una piena illuminazione spirituale. I benefici soddisfacenti e il miglioramento delle circostanze personali, che emergono da una routine di meditazione quotidiana, possono essere una ricompensa personale, ma anche una prova rassicurante dell’utilità della pratica. La conoscenza del modo in cui vivere con successo con fini illuminati, in ogni caso, si raggiunge solitamente solo dopo un certo periodo. Il mutamento psicologico e il venire a patti con gli stati di coscienza risvegliati, spesso esigono l’apprendimento di nuovi modi di relazionarsi al mondo. Essi debbono essere sperimentati anche nell’ambito del piano del tempo, se si vuole dimostrare con i fatti un’autentica crescita spirituale. Se così non fosse, il Pianeta Terra sarebbe già popolato da milioni di esseri umani illuminati, mentalmente sani, e liberamente funzionali. È ancora necessario qualche migliaio d’anni di progresso evolutivo, prima di poter giungere ad una vera e propria Era Illuminata.

La meditazione, com’è qui presentata, non deve essere praticata per evocare stati d’animo soddisfacenti, per sognare ad occhi aperti, per indurre stati mentali alterati illusori, o per sforzarsi di ottenere poteri eccezionali per fini egoistici o fuorvianti. La meditazione, praticata correttamente con regolarità, libera la consapevolezza dalle condizioni limitanti di ogni tipo e la riporta all’innato stato di puro Essere. Ogni rivelazione che migliora la vita, risultante dalla pratica, altro non è che un beneficio marginale che si manifesta in virtù di cambiamenti fisici e psicologici e delle influenze del risveglio spirituale della coscienza. Queste rivelazioni devono essere accolte con garbo e accettate; non sono da afferrare con forza e non si deve considerarle di valore primario.

Iniziare (o ricominciare) l’autentico percorso spirituale

È utile, alla crescita spirituale di ciascuno, essere consapevoli del fatto essenziale che, in quanto esseri spirituali che si esprimono attraverso corpo e mente, il nostro Sé è sempre estraneo al giogo del tempo e delle circostanze, perfino quando continuiamo a relazionarci ad esse, identificandoci con le dimensioni materiali. La nostra completezza e purezza innata si rivelano spontaneamente in proporzione a quanto siamo reattivi all’inclinazione dell’anima verso l’apertura e alla rimozione, trasformazione, o trascendenza delle costrizioni fisiche e mentali.

La rimozione, trasformazione o trascendenza degli ostacoli fisici, mentali ed emotivi, che permette alla consapevolezza dell’anima di fluire liberamente, si può raggiungere in molti modi. Possono essere utili un’onesta autoanalisi e una scelta determinata. Potrebbero verificarsi trasformazioni spontanee, messe in moto da sforzi costruttivi per vivere con finalità più elevate. Le azioni dirette delle forze supercoscienti, influenti durante la meditazione, possono diventare strumentali in altre occasioni ed effettuare cambiamenti costruttivi. Si vivono spesso azioni inaspettate della grazia. I casi di grazia redentrice sono gli sviluppi degli eventi di supporto e delle circostanze, che si manifestano perché l’impulso dello Spirito è sempre incline a contribuire al nostro benessere e alla crescita spirituale. Le azioni della grazia non sono arbitrarie: si manifestano ovunque vi siano vie d’espressione.

Si raccomanda la pratica quotidiana della meditazione a chiunque sia ragionevolmente sano di mente, e desideroso di sviluppare creatività e spiritualità latenti. Una persona di questo tipo è desiderosa di permettere il manifestarsi di cambiamenti utili, quando necessario. La pratica corretta e regolare della meditazione facilita il palesarsi di simili cambiamenti. Non appena si realizzano e si manifestano livelli di consapevolezza più elevati e mutamenti psicologici, si sperimentano modi nuovi di conoscere e percepire se stessi e di relazionarsi al mondo. Una persona che resista all’idea di cambiamenti utili, potrebbe non aver fiducia nella meditazione. Quando prevale un simile atteggiamento, si potrebbe evitare, in modo cosciente o incosciente, di seguire le linee guida raccomandate per la pratica e di apportare correzioni allo stile di vita, con lo scopo di proteggere o preservare credenze filosofiche esistenti, tratti della personalità, abitudini e comportamenti, o di stabilire relazioni che si considerano di valore, a causa di un attaccamento solidale. Se vorremo meditare con efficacia, crescere spiritualmente e vivere con successo, sarà estremamente utile un po’ di spirito d’avventura, rafforzato dal coraggio di affrontare l’ignoto.

Se siete un meditante alla prima esperienza, scegliete una pratica meglio si adatti al vostro temperamento psicologico, ai vostri bisogni personali, e al vostro desiderio di beneficiare di una crescita spirituale. Se già praticate la meditazione, leggete questo libro per riesaminare la vostra pratica e, forse, per imparare a migliorarla. Una volta compreso il procedimento, l’esperienza apportata dalla pratica intenzionale sarà sufficiente a far emergere una conoscenza intima del processo e fare in modo che vi sia una naturale apertura.
In aggiunta alla pratica regolare della meditazione, è utile adottare stili di vita coerenti con i vostri più alti ideali di realizzazione personale e d’illuminazione spirituale. In questo modo, ogni vostro pensiero, umore, azione e relazione rafforzerà il benessere radiante e l’espressione funzionale in ogni aspetto della vostra vita. Un’esistenza condizionata, egocentrica e legata alle abitudini, si oppone al bisogno innato dell’anima di riportare la consapevolezza alla sua illimitata libertà. Fate perciò tutto quello che potete, quindi, per aiutare voi stessi ad essere più consapevoli, più funzionali in modo creativo e in armonia con le tendenze evoluzioniste della natura, scegliendo di vivere nel modo più costruttivo possibile.

Non dovete essere illuminati spiritualmente per scegliere uno stile di vita sano. Tutto ciò di cui si ha bisogno è la nozione su come procedere, la volontà personale, l’impegno e la partecipazione. Vivere in modo malsano, disorganizzato e sperare che le pratiche spirituali facciano miracoli, è autodistruttivo. Vivere bene, senza coltivare una risvegliata consapevolezza spirituale, significa avere un orientamento materialista ed essere insoddisfatti. L’approccio ideale è di iniziare una equilibrata attività, mettere in moto relazioni e circostanze a supporto della stessa, ed essere costanti nelle pratiche che alimentano la crescita spirituale. La chiave principale per manifestare una crescita spirituale soddisfacente è di vivere sempre al livello delle vostre più alte competenze: mettere in pratica ciò che si sa, per poterne testare la validità. Se non si dimostrano conoscenze e abilità, come potranno successivamente svelarsi conoscenza e creatività? Una comune causa della mancanza di crescita spirituale è non praticare ciò che si conosce.

Quando fate qualcosa, chiedetevi il motivo per il quale lo fate. Domandatevi: qual è lo scopo della vita? Avrete così l’occasione di confrontarvi con voi stessi, con il vostro mondo, e con il destino dell’anima. Riuscirete a far meglio le scelte giuste, aumentare il numero delle azioni efficaci, ed evitarne d’inadeguate o impulsive, specialmente quando la scelta migliore sarebbe quella di non agire. Scoprirete come vivere in accordo con il fine principale della vita, che consiste nello svelare ed esprimere il suo pieno potenziale. Come volenteroso partecipante ai processi intenzionali della vita, sperimenterete una crescita spirituale soddisfacente con successo, e in modo più rapido.
Il corso delle vostre azioni è valido quando facilita la crescita spirituale: lo sviluppo dell’anima che porta la conoscenza del Sé e la comprensione di Dio. Tutto questo aiuta a dimostrare liberamente la vostra comprensione più elevata. Il sentiero non è la destinazione, è solo la via. Aderite ad essa e lasciate che vi aiuti e assista finché non sarete completamente risvegliati spiritualmente. Arrivati a quel punto, vivete una vita di servizio. Alcuni veri ricercatori iniziarono la “missione” con buone intenzioni, ma poi s’innamorarono così tanto del percorso da scordare il motivo per il quale l’avevano intrapreso. Essi si fermano, accontentati da una piccola porzione di pace mentale e dal piacere degli studi metafisici (e, forse, dalla soddisfazione sociale di godere la compagnia di persone che hanno la loro stessa mentalità), e rifiutano di persistere nell’aspirazione di conoscere Dio. Diverranno abili nelle pratiche, ma dimenticheranno la ragione del loro coinvolgimento. Se comprenderete chiaramente il processo di crescita spirituale, votandovi a esso, questo non vi accadrà.

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