Lo Yoga Taoista di Cosimo Mendis

pubblicato in: AltroBlog 0

Lo Yoga taoista

(di Cosimo Mendis)

Da circa seimila anni i taoisti conoscono e praticano delle discipline che hanno molti punti in
comune con lo Yoga. Il motivo per cui queste discipline non fanno ancora parte del nostro
vocabolario e’ solo di anzianita’ relativa:

in Occidente lo Yoga indiano e’ semplicemente arrivato prima.

Quando la Cina non era ancora una nazione, il buddismo non era ancora uscito dall’India e lo Yoga
era ancora molto lontano dal varcare le Alpi, i taoisti erano dei piccoli gruppi di insediamento
lungo le sponde del fiume Azzurro e del fiume Giallo. Come “arti” per curare la salute di corpo e
mente, e per sviluppare notevoli poteri spirituali (pare anche di chiaroveggenza) avevano il Nei
Gung, il Qi Gong (pronuncia “ci gung”, piu’ correttamente scritto a volte come Chi Gung), e altre
discipline che nel loro insieme erano chiamate “Arti Interne”.

Tuttavia, la Storia ha voluto che la cultura indiana varcasse i confini dell’Europa prima di quella
cinese. Lo Yoga fa parte di una trilogia che, con molta approssimazione, si puo’ riassumere cosi’:
Ayurveda, per la cura del corpo – Yoga per la cura della mente e delle emozioni – Tantra per
l’elevazione spirituale (al di la’ del significato esclusivamente sessuale che tende ad assumere
oggi). Come per gli indiani esistono Ayurveda-Yoga-Tantra, per i taoisti esistono le Arti Interne.
Chi sia nato prima e’ il famoso dilemma dell’uovo e della gallina. Quello che importa e’ capire
invece che le finalita’, e a volte i metodi, sono molto simili.

Spesso, anche persino compatibili con la nostra relativamente giovane medicina-psicologia. La scelta
di cosa adottare per vivere meglio e piu’ a lungo, e’ individuale. Nell’universo delle Arti Interne
taoiste, il Nei Gung (“abilita’ interna”) rappresenta la pietra miliare. La pietra che fa la
differenza tra il Qi Gong taoista e gli altri tipi di Qi Gong nati dopo, da radice buddista. Quella
piccola grande pietra che e’ anche parte fondamentale del Tai Chi Chuan, arte marziale, interna.
Interna vuol dire che la potenza non e’ muscolare, viene da una serie di collegamenti con le parti
piu’ profonde del corpo e dallo sviluppo dell’energia chiamata Chi (pronuncia “ci”).

Tra le varie Arti Interne, il Nei Gung e il Qi Gong sono piu’ focalizzati sulla cura del corpo
fisico, il Tai Chi ed altre (quali Ba Gua e Meditazione taoista) sono piu’ per la mente e lo
spirito, o marziali. Tuttavia la distinzione non e’ netta: nella tradizione taoista si puo’ anche
meditare e fare pratiche spirituali conoscendo solo Nei Gung e Qi Gong. Il sentiero cioe’ non e’ una
linea retta, e’ un cerchio, meglio ancora una sfera: si puo’ iniziare da un qualsiasi punto.

Si puo’ rimanere con un solo elemento, e godere gia’ di rilevanti benefici. Si puo’ ampliare via via
con gli altri elementi, e allora si ha un effetto sinergico: le prime cose che abbiamo imparato (ad
esempio, potrebbero essere il Chi Gung del Dragone e della Tigre, o il Nei Gung di “Apri le Porte
dell’Energia”) aumentano la loro efficacia se conosciamo un po’ di Tai Chi, di Ba Gua, o di
Meditazione. La sfera si fa allora sentire nel suo insieme.

Concludendo, sta ad ognuno scegliere se essere un po’ “indiano” o un po’ “taoista”.

O magari, avendo tempo, un po’ di entrambi. In fin dei conti il mondo si sta unificando, e il
soggetto ci riguarda in ogni caso: siamo noi, e la qualita’ della nostra vita.

(Cosimo Mendis)

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *