Lo Yoga: unire l’Uomo a Dio

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Lo Yoga

Lo Yoga è letteralmente, l’atto di unire l’Uomo a Dio, l’io al sé, la parte più terrena e materiale
dell’individuo a quello spirituale. Lo Yoga ci insegna a vedere col cuore ed a vivere in armonia con
sé e con gli altri, attraverso una serie di posizioni e respirazioni equilibrate, che sviluppano una
maggior consapevolezza e controllo del corpo e della mente.
Le posizioni Yoga, chiamate in Sanscrito ASANA, furono inventate dagli antichi Yogi migliaia di anni
fa e ne esistono tantissime. Alcune tra le più importanti ed efficaci di queste Asana, non essendo
estremamente difficili, sono alla portata di tutti.
Le Asana non sono dei semplici esercizi ginnici o di streching, ma delle vere e proprie pratiche
spirituali in quanto, come abbiamo visto, agiscono direttamente sulle ghiandole del sistema
endocrino, determinando le secrezioni ormonali ed agendo così contemporaneamente sui piani fisico,
psichico e spirituale.

All’inizio si può cominciare a praticare le Asana tranquillamente, ma coloro che desiderassero
praticarle tutti i giorni o comunque con una certa regolarità, dovrebbero farsele consigliare da un
Maestro. Ognuno di noi infatti ha il suo equilibrio ormonale e le Asana che vanno bene per una
persona possono non andare ad un’altra: supponiamo che una persona abbia la tiroide che funziona più
del dovuto o comunque in modo sostenuto e che questa persona cominci a praticare un’Asana che
stimola questa ghiandola, finché praticherà l’Asana ogni tanto non ci saranno problemi, ma se
comincerà a praticarla regolarmente potrebbe avere dei problemi.
Durante la pratica delle Asana, bisognerebbe rimanere in uno stato di tranquillità mentale e cercare
di concentrarsi sulle sensazioni che il nostro corpo ci trasmette. Quando si individuano delle
tensioni, si cerca di rilassarle immaginando che ad ogni espirazione i nostri muscoli si sciolgono e
si allungano. Quando si entra nella fase finale della posizione si dovrebbe cercare di rilassare
tutti i muscoli che non sono coinvolti nel mantenimento dell’Asana. Potete praticare le Asana con un
sottofondo di musica rilassante.

Regole per le Asana

Ci sono inoltre dei punti da osservare, specialmente se si pratica regolarmente. Sono:

Praticare le Asana sempre a stomaco vuoto, aspettare almeno 3 ore dopo i pasti prima della
pratica. E dopo la pratica aspettare almeno mezz’ora prima di mangiare.

Le Donne devono sospendere la pratica durante il ciclo mestruale e dopo il quarto mese di
gravidanza.

Evacuare gli intestini e la vescica prima della pratica.

Prima delle Asana fare una doccia o il mezzo bagno* e eseguire le Asana in un luogo pulito.
( *serve a calmare il sistema nervoso e a rilassarsi, inoltre rallenta il ritmo cardiaco. È
consigliata prima dei pasti, prima della meditazione e prima di andare dormire.)

Non eseguire le Asana nelle correnti d’aria o al sole (eccetto all’alba o al tramonto).

Eseguire le Asana con gli indumenti intimi.

Eseguire le Asana su di una coperta o stuoia per isolarsi dal terreno.

Praticare le Asana quando è attiva la narice sinistra.

Dopo le Asana praticare il Massaggio e poi il Rilassamento.

Non toccare l’acqua per almeno 20 minuti dopo le Asana altrimenti verranno persi molti dei
benefici prodotti dalla pratica.

Respirare sempre con il naso durante le Asana e cercare di compensare i piegamenti in avanti con
dei piegamenti indietro.

Non sforzare il corpo oltre i limiti, non bisogna provocarsi del dolore fisico con le Asana.

“Tu non sei mai solo o senza aiuto, la forza che guida le stelle guida anche te.”
Baba

Tantra Yoga

La parola Tantra fa parte della lingua Sanscrita ed è composta dalla radice Tan che vuol dire
espandere e dal suffisso Tra che significa liberare, inoltre in essa è compresa la radice acustica
Ta che rappresenta l’oscurità o il legame dell’ignoranza.
Quindi il significato della parola Tantra è ciò che espande la coscienza liberandole dai legami
dell’oscurità e dell’ignoranza.
Il Tantra è una scienza spirituale antichissima che proviene dall’antica India. Le sue origini si
perdono nel tempo; circa 7000 anni fa, l’India fu invasa dal popolo Ariano che proveniva dal nord
dell’Asia occidentale. Gli Ariani durante la loro invasione, cercarono di imporre il loro sistema
sociale e la loro cultura sul popolo indiano, e i due popoli si trovarono in un grande conflitto a
tutti i livelli.

In quel momento storico apparve Shiva un uomo con una personalità eccezionale. Egli capì che la
cultura indiana correva un grave pericolo, e si diede da fare per rinforzarla. Raccolse tutte le
conoscenze spirituali e scientifiche che il popolo indiano possedeva a quel tempo e aggiunse tutto
ciò che mancava per rendere queste conoscenze complete.
Shiva rivelò molte conoscenze nel campo della medicina, dell’arte, delle scienze sociali, ma la base
dei suoi insegnamenti era sicuramente la spiritualità.
In questo modo egli diede origine alla cultura Tantrica, e gli Ariani non furono in grado di imporre
la loro cultura (la cultura Vedica) senza essere a loro volta essere influenzati dal Tantra. Al
tempo del loro ingresso in India gli Ariani avevano raccolto tutte le loro conoscenze in tre grandi
opere, i Veda (Rik Veda, Sam Veda e Yaur Veda).

Ma quando si resero conto della grandezza della cultura Tantrica, inglobarono parte di questa
conoscenza nel loro sistema, e compilarono un quarto veda (Atharva Veda), e infatti è nell’ultimo
dei Veda che troviamo la scienza medicina indiana l’Ayurvada.
In seguito alla fusione di queste due culture diede vita allIinduismo, la principale religione
indiana. Quando poi nel corso dei secoli l’Induismo si trvò in un periodo di decadimento, nacquero
nuove filosofie e religioni come il Buddismo ed il Jainismo.
In tutte queste culture troviamo ben marcata la presenza del Tantra. Fin dalle sue origini in Tantra
fu divulgato in tutto l’aAsia, e viaggiando raggiunse la Mongolia dove venne chiamato Taota, e più
tardi ancora divenne il Tao.

Tuttavia ancora oggi è possibile trovare il Tantra nella sua forma originale, cioè così come era
prima di incontrarsi con le altre culture, grazie ai maestri Tantrici che lo hanno tramandato di
generazione in generazione. E’ importante capire che il Tantra non è una religione ma una cultura ed
una scienza spirituale priva di dogmi e credo imposti.
Un punto fondamentale della cultura Tantrica è la pratica dello Yoga. Ma cosa significa Yoga? La
parola yoga è composta dalla radice del verbo Yunj, che vuol dire unire e dal suffisso Ghain che ne
trasforma il significato in unione, e secondo il Tantra, lo yoga è l’unione tra la coscienza
individuale e la Coscienza Cosmica o Dio. “Samyoga yoga ityukta jiivatma paramatma nah”.
Lo yoga alle sue origini comprendeva molti aspetti che col tempo vennero coltivati e praticati
separatamente, assumendo diversi nomi e dando origine alle principali forme di yoga: Bhakti Yoga,
Karma Yoga, Jinana Yoga, Raja Yoga, Hatha Yoga.

Astanga Yoga

Le pratiche dello Yoga riprendono le esperienze millenarie di grandi maestri vissuti in India. Per
semplificare e rendere il più popolare questa disciplina, il famoso maestro Yogi Patanjalii (vissuto
nell’800 a.C.) introdusse l’Astanga Yoga, detto lo “Yoga degli otto rami” cioè :

1. Yama: Etica o condotta morale da applicare nel rapporto con il mondo esterno.

2. Niyama: Etica o condotta morale da applicare nel rapporto con il sé interiore.

3. Asana: Posizioni Yogiche che aiutano a migliorare il funzionamento del sistema Neuro-endocrino,
scheletrico, muscolare, digestivo, circolatorio per la preparazione alle pratiche psico-spirituali.

4. Pranayama: Praticha di respirazione per controllo dell’energia vitale (prana) nel corpo.

5. Pratyahara: Ritirare la mente dagli stimoli esterni e trasformare l’energia psichica in energia
spirituale attraverso la ripetizione del Mantra.

6. Dharana: Concentrazione.

7. Dhyana: Meditazione sull’Entità Suprema.

8. Samadhi: Stato di unione (trance mistico). Il Samadhi è il risultato delle pratiche precedenti.

Hatha Yoga

La parola Hatha significa: duro, forte. Ma questa parola però ha anche un significato esoterico: le
sue due sillabe Ha e Tha stanno rispettivamente per Sole e Luna, mentre yoga stà per unione, quindi
unione di questi due principi, unione di tutti gli aspetti doppi dell’esistenza. Questa è una
disciplina per conseguire l’armonia psicofisica, equilibrio mentale, ed armonia e benessere fisico.
Potenziare le proprie forze attraverso pratiche fisiche e mentali in modo di aumentare e gestire
tutte quelle energie latenti e acquisire padronanza del proprio essere. Hatha-yoga è il più diffuso
in occidente, e si presta più per le persone dinamiche. Strumento base di questa disciplina è il
corpo e proprio attraverso questo è possibile rendersi conto che da soli siamo in grado di attivare
meccanismi di cambiamento della nostra fisiologia che sarebbero possibili solo attraverso l’uso di
farmaci o stupefacenti. Sebbene l’ hatha-yoga sia applicato al corpo fisico e alla sua perfezione,
le sue pratiche sono gli strumenti per l’auto realizzazione e mira a riequilibrare l’energie interne
con l’energia cosmica.

Il Kriya Yoga autentico

Nonostante le affermazioni insistenti, fatte da altri, forse nessun’altra persona è cosi
propriamente autorizzato come Shibendu Lahiri, 63 anni, pronipote del famoso capofamiglia Yogi
Lahiri Mahasaya (1828-1895), a diffondere oggi nel mondo gli insegnamenti e le tecniche originali
del Kriya Yoga.

Tuttavia, in sincera umiltà, egli afferma che nessun saggio ha mai esercitato il diritto della
propria “autorità” e che coloro che affermano una pretesa “autorità” non sono saggi! Le
Organizzazioni danno enfasi alla propria “autorità” eppure può darsi che in esse non ci sia alcunché
di autentico. Il loro modo di agire può persino creare una mafia pur tuttavia non riuscendo ad
attingere a ciò che è autenticamente sacro. Gli -ismi non hanno posto quando si vuol trattare di
sottili e profonde realtà spirituale.

Lahiri Mahasaya (il cui nome per intero è Shyama Charan Lahiri) divenne noto ai ricercatori di
verità di tutto il mondo per mezzo del famoso libro di Paramahansa Yogananda “Autobiografia di uno
Yogi” che fu tradotto in molte lingue.

Shibendu ebbe la peculiare grazia di poter ricevere il processo originale del Kriya nella tradizione
indiana antica dei Rishi, trasmessa da padre a figlio cioè generazione dopo generazione. Cosi questo
processo si trasferì (non solo attraverso la conoscenza ma anche attraverso lo stesso patrimonio
genetico) da Shyama Charan a Tincori a Satya Charan a Shibendu che venne iniziato nel 1960 dal padre
(ora scomparso) Satya Charan nel tempio di famiglia “Satyalok” D22/3, Chousatti Ghat, Varanasi – 221
001 (India).

Kriya Yoga: Kriya significa azione e Yoga significa integrazione. Il Kriya Yoga pone tutta la sua
enfasi sul processo di integrazione della coscienza separata dell’Io (generata dall’incessante
movimento del pensiero) con la coscienza pienamente risvegliata (e quindi al di fuori dai limiti
stabiliti dalle incessanti trame della mente) attraverso una qualche azione che comporti una
percezione diretta e non attraverso processi mentali di concettualizzazione.

Il Kriya libera dai condizionamenti e dal Karma passato. Esso trasforma radicalmente il grossolano
centro dell’Ego in una sottile unità che è si individuale ma che include anche l’universalità . Esso
conduce all’armonia con l’intera esistenza riuscendo a perforare il velo di ignoranza che separa la
coscienza umana dalla comprensione del Sé. Kriya Yoga è una combinazione unica nel suo genere di
Hatha-Raja-Laya Yoga. Esso riesce a ripristinare il ricercatore nel suo stato naturale che è quello
in cui il corpo riceve ordini soltanto dalle ghiandole endocrine e dai Chakra. Il pensiero non si
intromette più in questo meccanismo e non crea problemi psicosomatici, desideri e ambizioni. Nel
Kriya Yoga autentico non c’è l’abitudine di raccontare storie oppure di spacciare notizie di
miracoli onde fornire ai ricercatori qualche misera consolazione che paralizzi la loro capacità di
seria ricerca. Le Organizzazioni che incoraggiano congetture e invenzioni sono deviazioni lungo il
sentiero della verità. Il Kriya Yoga incoraggia i ricercatori a scoprire se nella loro vita, colui
che ricerca e l’oggetto stesso della ricerca, possono diventare un unico movimento senza più alcuna
dicotomia.

Cosi come i suoi avi Shibendu Lahiri è un capofamiglia che è passato attraverso tutti gli aspetti
della vita umana: in questo il ricercatore non avrà alcun motivo per ritenere che il percorso
spirituale sia troppo arduo. Egli ha ricevuto una educazione universitaria e ha badato pienamente
alle esigenze della sua famiglia attraverso un lavoro ben remunerato. Le sue due figlie cosi come i
loro mariti sono medici specialisti mentre il suo unico figlio maschio, anche lui sposato, è un
esperto ingegnere.

Dal 14 Gennaio 1988 Shibendu si sta dedicando al Kriya Yoga a tempo pieno. Anno dopo anno ha
viaggiato in tutto il mondo ovunque devoti e discepoli lo invitano. Finora ha visitato gli USA
(includendo Hawaii e Puerto Rico), Canada, Australia, Spagna, Portogallo, Italia, Francia, Svizzera,
Austria, Germania, Svezia, Olanda, Inghilterra e naturalmente molti luoghi della sua nazione.

Shibendu Lahiri non ha fondato organizzazioni, istituzioni, sette o culti. Egli non desidera
esercitare influenza su alcuno. Quello che fa è invitare i ricercatori a condividere la profonda
comprensione che è fiorita, generazione dopo generazione nella dinastia Lahiri attraverso il
processo del Kriya. La sua missione è di renderci accessibile, proprio come fecero i suoi avi, la
profonda spiritualità dell’India. Il suo desiderio è vedere l’umanità vivere in pace e amicizia
senza dolore, angoscia o animosità, senza la mostruosa cultura di uccidere e venire uccisi nel nome
di qualche bandiera o di qualche strampalata idea portata avanti da fanatici.

Piccolo Yoga

L’equilibrio fra corpo e mente è molto importante anche per i bambini che hanno bisogno di esprimere
a pieno le loro grandi energie e, contemporaneamente, “gestire” anche le prime tensione emotive che
possono avere a scuola o nei rapporti parentali. Questo corso gioca con lo Yoga ma gradualmente
aiuta molto i bambini anche sul piano emotivo. La compresenza, non necessaria, ma molto gradita
anche di uno dei genitori (o di entrambi) conduce poi ad uno “Yoga della famiglia” con posizioni o
esercizi di respirazione da fare “insieme” che producono una “comunicazione profonda” che giova
enormemente al rapporto figlio-genitore.

Libri consigliati

Autobriografia di uno Yogi

(Un grande classico spirituale dal potere trasformante.
L’autore descrive la propria vita e le esperienze dei grandi yogi dell’India con uno stile fresco e
gioioso, alternando la narrazione di esperienze spirituali ad affascinanti spiegazioni sulla natura
del cosmo e della vita umana.)

di Paramhansa Yogananda

Arnoldo Mondadori Editore

Yoga Nidra

(Questo testo spiega la teoria di Yoga Nidra sia dal punto di vista yogico sia scientifico e include
la trascrizione di alcune pratiche.
Presenta anche varie applicazioni di questa tecnica versatile che è stata usata per il rilassamento
profondo, nella gestione dello stress e nella terapia, per migliorare il processo di apprendimento
in campo educativo, per armonizzare l’inconscio profondo, per risvegliare il potenziale interiore e
come tecnica meditativa.)

di Swami Satyananda Saraswati

Edizioni Satyananda Ashram Italia

I Sette Chakras (tit. or. The Sevenfold Journey)

(Un programma completo di tecniche ed esercizi per armonizzare corpo, mente e spirito e raggiungere
la salute fisica e mentale)

di Anodea Judith e Selene Vega

Gruppo Editoriale Armenia

Yoga e Ayurveda

(Autoguarigione e autorealizzazione)

di Davide Frawley

Ed. Il Punto d’incontro

Yoga per la terza età

(L’autrice di questo libro è una vivace ottantenne che nella sua vita ha avuto esperienze di
infermiera, di cantante, d’insegnante di psicodramma e tecniche di rilassamento, e infine di yoga.

Gli scogli da evitare nella terzà età, essa dice, sono tanto la rassegnazione prematura davanti ai
segni di invecchiamento, quanto la preoccupazione eccessiva per la salute.

C’è allora da chiedersi: che cosa fare? Quali attenzioni e cure prestare a noi stessi?

La risposta che l’autrice ci fornisce è: lo yoga.
Non però lo yoga “acrobatico” con la sua dura disciplina fisica, ma uno yoga essenziale, basato
sulla respirazione e la concentrazione; yoga davvero alla portata di tutti coloro che vogliono
dedicarsi alla conoscenza di sé, e al raggiungimento dell’armonia tra mente e corpo.)

di Solange Demolière

Ed. Red. (collana L’altra medicina)

Piccolo yoga

(Giochi, esercizi e favole per crescere. Un corso su misura per i bambini dai 5 ai 12 anni)

di Clemi Tedeschi

Macro Edizioni

da www.yogamilano.it/yoga.htm

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