L’oscuro sentiero dell’ignoranza – Osho

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L’oscuro sentiero dell’ignoranza

di Osho

Tratto da:
“Il Canto della Meditazione”
Commento di Rajneesh al
Canto della meditazione – di Hakuin

– L’oscuro sentiero dell’ignoranza –

Cos’è l’oscuro sentiero dell’ignoranza? Guardare all’esterno. Più
lontano guardi, maggiore sarà l’oscurità. Poiché la luce arde dentro
di te. Più vicino guardi, più c’è luce. Ecco perché noi chiamiamo un
Buddha “illuminato” – egli è giunto a conoscere e realizzare la
propria luce. È una luce perpetua – senza combustibile che la
alimenti, non si può consumare. Il sole si consumerà, la luna e le
stelle si consumeranno, ma la luce che arde dentro di te come
consapevolezza è inesauribile. È eterna.

Il gioiello che possiedi è la Comprensione. Non puoi aggiungergli
bellezza nascondendolo o alludendo al fatto di possederlo, e nemmeno
indossandolo per vantartene. La sua bellezza viene dalla
consapevolezza che gli altri hanno della bellezza stessa.

I Buddha ti donano qualunque cosa abbiano realizzato, condividono in
continuazione. Perché la bellezza sta nella condivisione. Ecco perché
Hakuin ha cantato questo canto. Ecco perché io sono qui, a condividere
il mio essere con voi, la mia gioia con voi, la mia celebrazione con
voi. È qualcosa che dev’essere condiviso per rimanere vivo. È qualcosa
che dev’essere donato. Più ne doni, più ne possiedi.

Non essere mai avaro del tuo amore e della tua comprensione. Condividi
l’amore. E ne avrai sempre di più. Non accumularlo altrimenti lo
perderai. Condividi il tuo amore con chiunque. Non porre condizioni al
tuo amore; e il modo migliore per farlo è condividere la tua
comprensione, condividere la tua meditazione.

La causa del nostro vagabondare attraverso i sei mondi È che viviamo
nell’oscuro sentiero dell’ignoranza.

Di oscuro sentiero in oscuro sentiero, quando sfuggiremo al binomio
nascita-morte?

Liberarsi dalla nascita e dalla morte significa liberarsi dal corpo
fisico. Ma come puoi liberarti dal corpo fisico? Se non conosci il
secondo corpo non ti puoi liberare dal corpo fisico. Quindi il punto
non è liberarsi dal corpo fisico; la questione fondamentale è come
entrare nel secondo corpo. Una volta che sei nel secondo, sei libero
dal primo. E una volta che sei nel terzo sei libero anche del secondo.

Il primo corpo, il corpo fisico, è il corpo dell’infelicità. Se rimani
attaccato al corpo fisico, resti infelice. Il secondo corpo è il corpo
della beatitudine. Una volta che lo hai raggiunto, ogni infelicità
scompare, tu sei beato. Ma la beatitudine è l’opposto dell’infelicità
– è parte della dualità. Il corpo della verità va al di là di
entrambi, è trascendentale. L’infelicità è scomparsa – quindi che
senso ha la beatitudine? Quando non c’è infelicità la beatitudine non
ha senso. Quando la povertà è scomparsa, che senso ha la ricchezza? Ci
si può privare anche della ricchezza. Quando tutte le dualità
scompaiono – piacere e pena, felicità e infelicità, giorno e notte,
vita e morte – allora, per la prima volta, tu sei Dio.

– La meditazione Zen del Mahayana –

Va oltre ogni nostra lode.

Il dare, la moralità e le altre perfezioni

Ricevere l’iniziazione, il pentimento, la disciplina

E le molte altre azioni giuste,

tutto riporta alla pratica della meditazione.

Hakuin dice: tutto ciò che nei secoli è stato fatto in nome della
religione può essere ridotto ad un’unica cosa. La meditazione
(dhyana). E cos’è il dhyana? Diventare consapevole del tuo corpo
fisico – questo è il primo dhyana. Il primo passo della meditazione.
Osservare il tuo corpo fisico. Osservati mentre cammini, osservati
mentre mangi, osservati mentre corri, parli e ascolti. Osserva, e
attraverso l’osservazione ti accorgerai di essere diverso dal corpo
fisico. Poiché colui che osserva non può essere l’osservato., colui
che guarda non può essere ciò che è guardato, colui che vede non può
essere ciò che è visto, colui che conosce non può essere ciò che è
conosciuto.

Osserva il corpo fisico e ti si presenterà il secondo corpo.

Esso esiste già – ma tu comincerai a sentirlo. Comincerai a
riconoscerlo, comincerà a penetrarti Questo è il primo passo della
meditazione: osservare il corpo fisico. Quindi il secondo passo, e
l’ultimo, è guardare il corpo della meditazione. Osserva la tua estasi
e improvvisamente ti renderai conto che colui che osserva non può
essere l’osservato. “L’estasi è lì, ma io ne sono molto lontano. La
beatitudine è lì, ma io sono colui che la conosce.” A questo punto
comincerai a entrare nel terzo corpo, il corpo della verità. Allora
diventi un puro testimone – sakshin. E questa è la liberazione.

Grazie a una sola seduta si distruggono innumerevoli peccati in lui
accumulati. Come potrebbero esserci sentieri sbagliati per costui?

E può accadere anche sedendosi una sola volta in meditazione. Può
accadere in un solo momento. Può accadere adesso. Non hai bisogno di
posticiparlo a domani. Chi può dirlo? “Domani” potrebbe non venire
mai. E in effetti, non viene mai. Può accadere proprio in questo
momento. Se la tua consapevolezza è lucida, se la tua consapevolezza è
presente, limpida come cristallo, può accadere proprio in questo
momento. Proprio adesso, mentre sei seduto in meditazione, tu puoi
diventare un Buddha. E nessuno ti blocca la strada, solo tu lo fai.
Nessuno ti è nemico, solo tu lo sei, e nessuno ti è nemmeno amico.

Grazie a una sola seduta si distruggono innumerevoli peccati in lui accumulati.

Non preoccuparti dei tuoi peccati e dei karma passati. Sedendoti una
sola volta a meditare, si può bruciare ogni cosa. Il fuoco della
meditazione è così potente che può bruciare tutto il tuo passato in un
solo momento. Non c’è alcun bisogno di preoccuparsi dei karma passati.
“Ho fatto qualcosa per cui devo andare all’Inferno”.

Se ci vuoi andare, allora ci dovrai andare!

Ma queste sono tutte razionalizzazioni che tu stai cercando di
trovare. Se tu lo desideri, se è il tuo desiderio, verrà assecondato.
Questa esistenza è molto compiacente. Continua a fare favori – se tu
vuoi andare all’Inferno, ti aiuta. Dice: “Vai! Io sono con te”.

Ma se decidi che “quando è troppo è troppo, ho sofferto abbastanza”,
un solo momento di meditazione è sufficiente a bruciare milioni di
vite passate e milioni di vite future. Sei libero.

Comincia a meditare. All’inizio sul corpo. Quindi sui tuoi sentimenti
interiori di beatitudine, di gioia. Continua a entrare dentro di te, e
un giorno anche dentro di te sgorgherà il canto di Hakuin. E tu
fiorirai. Se non fiorisci non hai vissuto, o hai vissuto invano. Tu
sei qui per sbocciare. E solo se produci un’infinità di frutti e
migliaia di fiori, smetterà di sfuggirti il significato della vita.

La vita non ha significato. Il significato non è una cosa che esiste
già, non è qualcosa che si compra al mercato, deve essere creato. Deve
diventare il tuo lavoro interiore. Allora esiste un significato – ed è
un significato grandioso.

Amate e meditate e realizzerete il significato. E realizzerete la
vita, una vita ricca e piena.

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