L’ossitocina, l’ormone dell’amore fa paura?

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L’ossitocina, l’ormone dell’amore fa paura?

E dire che erano già pronti spray per rendere più estroversi i timidi e rilassate le riunioni di
lavoro. L’ossitocina, ribatezzato ormone del buonumore, ha però anche lati oscuri. Li hanno scoperti
i ricercatori della Northwestern University. In un lavoro pubblicato su Nature Neuroscience gli
scienziati sono riusciti a scoprire altre interazioni sul cervello – una regione in particolare
chiamate setto laterale – che innescano emozioni negative, rinforzando la memoria di accadimenti
spiacevoli.

Studiando le reazioni dei topi, gli scienziati hanno scoperto che in quella stessa parte del
cervello l’ossitocina dà il via alla produzione un neurotrasmettitore, Erk (extracellular signal
regulated kinases), legato a emozioni sociali negative. Il collegamento con i circuiti cerebrali
della paura è quindi un meccanismo che può amplificare l’ansia.

L’ossitocina, avrebbe due volti e per i ricercatori questo significherebbe molto dal punto di vista
del suo utilizzo farmacologico. “In genere l’ossitocina è considerata un agente che riduce lo stress
– spiega uno degli autori, Yomayra Guzman -. Con questo nuova sperimentazione abbiano dimostrato
come aumenta la paura anziché ridurla”.

www.nature.com/neuro/journal/vaop/ncurrent/full/nn.3465.html

da salute24.ilsole24ore.com/

“L’ormone dell’amore causa anche ansia e paura”

Lo rivela una ricerca della Northwestern University, pubblicata su Nature Neuroscience. La maggior
parte delle risposte ai timori delle persone, passa attraverso una regione del cervello chiamata
setto laterale, che possiede un grande numero di recettori di questo neurotrasmettitore

di VALERIA PINI

CHICAGO – E’ conosciuto come l’ormone dell’amore, quello che alimenta passione e desiderio. Numerosi
studi scientifici hanno spiegato quanto sia fondamentale nelle relazioni lunghe e stabili. Ora una
nuova ricerca svela che l’ossitocina potrebbe essere all’origine anche di emozioni come la paura e
l’ansia. Lo studio della Northwestern University di Chicago è stato pubblicato su Nature
Neuroscience. Da tempo l’ossitocina è considerata un agente di riduzione dello stress. E’ coinvolta
nei legami sentimentali e nel comportamento materno, ma secondo i ricercatori statunitensi avrebbe
un doppio ruolo. Nel nuovo studio gli scienziati hanno messo in evidenza, in un modello animale,
come potrebbe rinforzare ansie e timori. La maggior parte delle risposte alla paura, infatti, passa
attraverso una regione del cervello chiamata setto laterale, che possiede un grande numero di
recettori dell’ossitocina.

“Capendo il doppio ruolo dell’ossitocina nelle situazioni che portano ansia, in futuro potremo
portare a termine trattamenti che aumenteranno i livelli di benessere negli individui e diminuiranno
comportamenti e reazioni negative”, spiega Jelena Radulovic, coordinatrice della ricerca e docente
di Disturbo bipolare alla Northwestern University Feinberg School of Medicine”.

Non solo amore quindi ma anche preoccupazioni e timori collegati a questo neurotrasmettitore. Quasi
come se si trattasse dell’altra faccia di una stessa medaglia. Gli studiosi hanno scoperto che
l’ossitocina rinforza le memorie sociali negative e le ansie per il futuro, innescando una molecola
di segnalazione, la Erk (extracellular signal regulated kinases) che si attiva per sei ore, dopo
l’esperienza sociale negativa. La Erk rende più forti i timori, stimolando i circuiti cerebrali
della paura che in gran parte passano attraverso il setto laterale. Non solo amore, quindi, ma anche
preoccupazione si nasconderebbe dietro a questo trasmettitore.

Si ritiene che l’ossitocina abbia un ruolo importante nelle relazioni sociali e nelle amicizie.
Nella donna stimolerebbe il parto, l’allattamento al seno al seno. Sia negli animali che nell’essere
umano favorisce i legami familiari e la fiducia tra persone. Secondo uno studio dell’Università di
Bonn, renderebbe fidanzati e mariti anche più fedeli.

Un gruppo di studiosi del Server autism center for research and treatment at mount Sinai School of
Medicine ha infine dimostrato che questo neurotrasmettitore, conosciuto anche come ormone del
buonumore, avrebbe anche una funzione nella memoria e potrebbe rafforzare i ricordi dell’infanzia
legati al rapporto con la madre.

da repubblica.it

L’ormone dell’amore provoca anche paura e ansia

25/07/2013 | a cura di Matteo Testa

Una ricerca ha dimostrato che l’ossitocina, detta “ormone dell’amore”, è in grado di diminuire ma
anche di aumentare lo stato di ansia

Gli scienziati sono sempre stati convinti che l’ossitocina, chiamato anche l’”ormone dell’amore”,
avesse una funzione anti-stress o fosse comunque legato a sensazione fondamentalmente positive. La
verità è che questa proteina è capace sia di stimolare l’amore e l’affetto sia la paura e l’ansia.

L’esperimento

I ricercatori della Northwestern University hanno utilizzato alcuni topi senza recettori di
ossitocina, altri con recettori extra e altri ancora normali. Gli animali sono stati posti a turno
nella stessa gabbia con altri topi dal comportamento particolarmente aggressivo. L’esperimento è
stato ripetuto a distanza di 6 ore e i ricercatori hanno fatto l’incredibile scoperta. I topi senza
ossitocina non hanno avuto particolari problemi a ritornare a stare con animali aggressivi mentre
quelli che ne assimilano di più mostravano paura ed ansia per la prospettiva di un secondo incontro.

L’ossitocina regola lo stress in positivo e negativo

Il risultato dell’esperimento permette di dire che l’ossitocina ha la capacità di ridurre lo stess e
l’ansia ma anche di aumentare la portata di queste sensazioni quando è necessario. Più l’esperienza
è positiva più “l’ormone dell’amore” ci rende euforici. Al contrario, se l’ambiente è ostile,
l’ossitocina aumenta il livello di ansia. “Il motivo è che questo ormone in realtà rafforza la
memoria sociale in una regione specifica del cervello. Questo esperimento mostra che dopo
un’esperienza sociale negativa, l’ossitocina innesca reazioni di ansia e paura di fronte al
ripetersi della situazione stressante”, spiega la ricercatrice Jelena Radulovic.

Questa scoperta permetterà ai ricercatori di creare medicinali a base di ossitocina ideali per la
cura delle malattie legate allo stress sociale coronico come depressione, ansia e autismo.

da datamanager.it

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