L’Universo? Una nascita a suon di musica

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L’Universo? Una nascita a suon di musica

LA SCOPERTA

L’Universo? Una nascita a suon di musica

(28 aprile 2001) – Corriere della Sera – Pagina 16

ROMA – L’ Universo neonato si dilatava velocemente, percorso da onde sonore che risuonavano come
quelle di un flauto. L’ immagine è poetica, eppure non scaturisce dalla fantasia di uno scrittore,
ma dall’ ultimo lavoro di un’ équipe internazionale di scienziati. Al progetto partecipano
ricercatori della Nasa e dell’ Esa, ma anche di istituti scientifici italiani come il Cnr, l’ Enea e
l’ Asi.

I risultati della scoperta saranno ufficialmente presentati domani a Washington dai due
responsabili, l’ italiano Paolo De Bernardis, dell’ università La Sapienza di Roma, e Andrew Lande
del California institute of technology. Anche la nuova scoperta è stata fatta grazie a un
telescopio portato fino a 37 chilometri di altezza da un enorme pallone chiamato «Boomerang», sopra
i cieli incontaminati dell’ Antartide. Questo straordinario strumento ha la capacità di raccogliere
la tenue «radiazione di fondo», cioè quel che resta dell’ intensa vampata di energia che accompagnò
la nascita dell’ Universo, circa 15 miliardi di anni fa.

Fino a pochi anni fa gli strumenti non erano in grado di discernere alcun dettaglio nella
radiazione di fondo. Poi, nel 1991, il satellite Cobe della Nasa fornì una prima, grossolana,
immagine in cui si intravedevano i grumi della materia nascente. E, nel 2000 arrivarono, pubblicate
sull’ autorevole rivista Nature, le immagini ben più nitide di Boomerang, che mostravano gli
embrioni delle galassie. Le ultimissime immagini, ancora più dettagliate, dimostrano che l’ Universo
primordiale, mille volte più caldo e un miliardo di volte più denso rispetto a oggi, era
attraversato da onde sonore. L’ onda sonora fondamentale corrisponde alle strutture più grandi
osservate, di circa un grado (una misura pari al doppio della grandezza della Luna vista dalla
Terra).

Ma, assieme alla fondamentale, sono state osservate anche delle risonanze armoniche, proprio come
quelle generate da un flauto, che corrispondono a strutture più piccole. Si potrebbe azzardare che
la materia si formava rispettando quell’ armonia musicale immaginata per primo da Pitagora. La
nuova immagine, spiega il professor de Bernardis, conferma le previsioni del modello
«inflazionario», quello secondo cui l’ Universo nascente si sarebbe dilatato rapidamente a partire
da dimensioni subatomiche.

Foresta Martin Franco

(28 aprile 2001) – Corriere della Sera – Pagina 16

ascolta il suono del Big Bang: >> tinyurl.com/5eqhdp

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