Dopo anni di ricerche e studi clinici contrastanti, un dettagliato rapporto dell’Oms sembra
finalmente sfatare ogni dubbio: l’uso prolungato dei telefoni cellulari comporta un significativo
aumento del rischio di tumore al cervello.
L’indagine dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha analizzato studi compiuto su 12.800 persone
in 13 paesi, e ha scoperto che il rischio di cancro, in particolare di glioma, il più frequente
tumore cerebrale, aumenta notevolmente dopo un uso del telefonino di oltre dieci anni. Un dato
confermato da sei degli otto studi vagliati, promossi da Interphone. La coordinatrice dell’indagine
Oms, Elisabeth Cardis, specifica che alla luce di questi studi si dovrebbero varare delle norme più
restrittive per l’uso dei cellulari da parte dei bambini e degli adolescenti. È un messaggio di
salute pubblica – sottolinea Cardis – perché anche se ancora gli studi non sono definitivi le
precauzioni sono molto importanti.
I consigli per limitare l’effetto nefasto delle radiazioni emesse dal telefonino sul cervello sono
principalmente tre: inviare sms piuttosto che telefonare; utilizzare l’auricolare tenendo il
telefono più lontano possibile; evitare di telefonare se il segnale è debole. Lo studio, costato
oltre 20 milioni di sterline, verrà pubblicato nei prossimi mesi da un giornale scientifico, anche
se, riporta il Daily Telegraph, l’uscita è ritardata perché non ci sarebbe stato disaccordo tra i
ricercatori su quale chiave dare ai risultati dell’indagine: se si prova con discreta certezza la
nocività del cellulare dopo dieci anni, infatti, alcuni studiosi leggono in positivo il fatto che un
uso non eccessivo e non troppo prolungato nel tempo non sembra comportare rischi per la salute.
Fonte: salute.agi.it
Lascia un commento