Manuale di meditazione 5f

pubblicato in: AltroBlog 0
Manuale di meditazione 5f

“Manuale di meditazione” – (di Tolle – Chopra – Watts – Krishnamurti) –

(quinta parte e fine)

Il Corpo di Dolore è un campo energetico, quasi un’entità, che si è
installata nel vostro spazio interiore. Energia vitale rimasta
intrappolata, energia che non sta fluendo più. Ogni volta che sentite
crescere in voi la Negatività, causata da un fattore esterno, da un
pensiero o da nulla di cui siate consapevoli, guardatela come una voce
che dice: “Attenzione. Qui e Ora. Risvegliati. Esci dalla tua mente.
Sii presente!”. Non resistete al cambiamento afferrandovi mentalmente
alla situazione. La vostra pace interiore non dipende da questo. (T)

Voi dimorate nell’ESSERE
immutabile, senza tempo e senza fine.
Non dipendete più dalla realizzazione o dalla felicità
che proviene dalle FORME
costantemente fluttuanti del mondo esterno.

La Meditazione

La pratica della meditazione non è quel che comunemente s’intende per
pratica, nel senso di ripetizione intesa a preparare a una qualche
prova futura. È una pratica priva di scopo nel futuro immediato o
lontano, poiché

è l’arte dell’essere completamente centrati nel qui e ora. (W)

Limitatevi a stare seduti, chiudere gli occhi e ascoltare tutti i
suoni che possono essere nell’aria, senza provare a identificarli o
definirli. Ascoltate come ascoltereste la musica. Se vi accorgete che
il dialogo mentale continua, non cercate d’interromperlo con la
volontà. Limitatevi a lasciare la lingua rilassata, abbandonata e
comoda nella mascella inferiore e ascoltate i vostri pensieri come
ascoltereste gli uccelli che cinguettano fuori dalla finestra, puro
rumore nella vostra testa; i pensieri alla fine si placheranno da
soli, come uno stagno agitato e fangoso si calma e torna limpido se
non lo si disturba. (W)

La meditazione è la fine del pensiero. Solo allora si ha una
dimensione diversa al di là del tempo. (K)

Ancora, prendete coscienza del vostro respiro e lasciate che i polmoni
funzionino al ritmo loro più congeniale. E per un po’ restate
semplicemente ad ascoltare e sentire il respiro. Ma, se possibile, non
chiamatelo così. Limitatevi a vivere l’evento non verbale. (W)

Esca allo stesso modo di quando vi abbandonate in un letto
accogliente. Lasciatelo semplicemente andare, andare, andare. Non
appena c’è un minimo sforzo, fatelo semplicemente rientrare come un
riflesso, senza pressione o strappi. Non pensate all’orologio. Non
pensate a contare. Mantenete semplicemente questo stato tanto a lungo
quanto dura il senso di beatitudine che dà. (W)

Ciò che importa veramente è rendersi conto che il futuro non esiste, e
che il vero senso della vita è l’esplorazione dell’eterno presente.
Fermatevi, guardate e ascoltate!

Non c’è mai stata, non c’è e non ci sarà mai altra esperienza che
quella del presente.

Non pensate a niente tranne quello che adesso realmente ascoltate,
vedete, sentite, e odorate. Pensate che non state andando in altro
posto che qui, e che non c’era, c’è o ci sarà altro tempo che non
adesso. Semplicemente, siate consapevoli di quello che realmente è
senza dargli un nome e senza giudicarlo, perché voi adesso state
sentendo la realtà stessa invece delle idee e delle opinioni che la
riguardano. Non vale la pena di cercare di sopprimere il balbettio
delle parole e delle idee che continuano in molti cervelli adulti,
perciò se non si fermerà, lasciatelo andare come vuole, ed ascoltatelo
come se fosse il rumore del traffico o il chiocciare delle galline.
(W)

La meditazione è l’arte di sospendere, temporaneamente, il pensiero
verbale e simbolico.

Lasciate che le vostre orecchie ascoltino quello che vogliono
ascoltare; lasciate che i vostri occhi vedano qualunque cosa vogliano
vedere; lasciate che la vostra mente pensi qualunque cosa voglia
pensare; lasciate che i vostri polmoni respirino seguendo il proprio
ritmo. Non aspettatevi nessun risultato speciale perché in questo
stato senza parole e senza idee, dove può essere passato e futuro, e
dove una qualunque nozione di scopo? Fermati, guarda, e ascolta… e
aspetta un po’ prima di andare avanti nella lettura. (W)

La meditazione è un’avventura, la più grande avventura che la mente
umana possa intraprendere. Meditazione è semplicemente esistere, senza
far nulla: nessuna azione, nessun pensiero, nessuna emozione. Esisti
semplicemente ed è pura gioia. Dove ha origine questa gioia se tu non
fai nulla? Viene dal nulla o, meglio, viene da ogni cosa, dal tutto.
Non ha bisogno di una causa perché l’esistenza si compone della
sostanza chiamata gioia. (Rajneesh)

Nella Meditazione si deve scoprire se la conoscenza può aver fine, se
può esservi libertà dal conosciuto.

Quando cadono tutti i tuoi sforzi, all’improvviso insorge la
meditazione: la sua benedizione, la sua beatitudine, la sua gloria.
Appare come una presenza luminosa che ti circonda e sovrasta ogni
cosa. Colma tutta la terra e tutto il cielo. Questa meditazione non
può essere prodotta dallo sforzo umano: lo sforzo dell’uomo è troppo
limitato. Quella beatitudine è così infinita che non la puoi creare
con le tue azioni: può accadere solo quando ti sei totalmente arreso.
Quando non ci sei più, allora può accadere. Quando sei un non-sé,
privo di desiderio, senza meta; quando sei semplicemente qui e ora,
non fai nulla di particolare, semplicemente sei: allora accade. E
insorge come un’onda e le onde diventano marea. Viene come una
tempesta e ti rapisce verso una realtà assolutamente nuova. (Rajneesh)

L’immensità del silenzio è l’immensità della mente in cui non esiste un centro.

La meditazione è insieme e il mezzo e il fine.

Senza meditazione non c’è conoscenza di sé e senza conoscenza di sé
non c’è meditazione. Quindi dovete cominciare a conoscere che cosa
siete. Non potete andare lontano, se non cominciate da dove siete, se
non capite in che modo funzionano ogni giorno in voi pensiero,
sentimento e azione. In altre parole il pensiero deve capire il
proprio funzionamento; osservando voi stessi in azione, vi renderete
conto che il pensiero è un continuo movimento nell’ambito del
conosciuto. Non potete pensare a quello che non conoscete e quello che
conoscete non è reale, perché e relegato nel tempo. (Kris)

La meditazione è semplicemente una quieta consapevolezza, senza
commenti, di qualunque cosa si verifichi qui e ora.

Questa consapevolezza è accompagnata dalla più intensa sensazione di
“non-differenza” fra se stessi e il mondo esterno, fra la mente e il
suo contenuto: i vari suoni, le varie visioni, e le altre impressioni
del mondo circostante. Naturalmente questa sensazione non sorge dallo
sforzo di provarla; essa viene proprio da sé, quando si è seduti e si
contempla senza uno scopo nella mente, perfino senza lo scopo di
liberarsi dello scopo. (Watts)

La morte che la meditazione porta con sé è l’immortalità del nuovo. (Kri)

Quello che conta non è pensare all’inconoscibile, ma essere liberi
dalla rete del tempo, perché il pensiero non potrà mai avvicinarsi
all’inconoscibile. Le risposte che esaudiscono le vostre preghiere
provengono tutte dal conosciuto. Se la mente vuole ricevere
l’inconoscibile, deve essa stessa farne parte, deve diventare
inconoscibile. La mente è un prodotto del tempo, e frutto del processo
del pensiero, ed è proprio questo processo che deve finire. La mente
non può pensare all’eterno, a quello che è al di là del tempo; quindi
deve essere libera dal tempo; qualsiasi processo mentale che abbia a
che fare col tempo deve finire. Solo quando la mente è libera dal
passato e smette di usare il presente come mezzo per proiettarsi nel
futuro, può ricevere l’eterno… (K)

La Meditazione è scoprire se c’è un campo che non è stato già
contaminato dal conosciuto.

Lo scopo della meditazione è conoscere noi stessi, non solo
superficialmente, ma nelle più recondite profondità della coscienza.
Se non vi rendete conto di tutto questo e non vi liberate dal
condizionamento che il funzionare nel tempo comporta, non avete alcuna
possibilità di oltrepassare i limiti della mente. Per questo è
necessario che il pensiero si dissolva, e il pensiero può finire solo
con la conoscenza di noi stessi. Così la meditazione è il principio
della saggezza, che consiste nel capire la propria mente e il proprio
cuore. (Kris)

La meditazione è quell’attività, quella scienza che non ha una meta,
che non cerca un obiettivo nel futuro.

Meditare, che equivale a osservare la mente nella sua realtà, ci fa
vedere come nascano di continuo fantasie su come dovremmo o non
dovremmo essere, come gli altri dovrebbero o non dovrebbero essere,
come ci siamo comportati in passato e come ci comporteremo in futuro,
su come manipolare le cose per ottenere quel che desideriamo. (Joko
Beck)

Quando la mente è calma e tranquilla si può scorgere, anche solo per
un attimo, la sua illimitata profondità. (Regi)

Nella meditazione non può esserci alcun pensatore; questo significa
che deve finire il pensiero, che è alimentato dal desiderio di
ottenere un risultato. La meditazione non ha nulla a che fare con il
conseguimento di un risultato, non dipende dal respirare in un
determinato modo, dal concentrarsi sul proprio naso o dal risvegliare
l’energia che consente di ottenere certe prestazioni. Tutte queste
sono assurdità infantili… La meditazione non è separata dalla vita.
Mentre guidate la vostra automobile o siete seduti in autobus, mentre
state chiacchierando senza fine o quando passeggiate da soli in un
bosco e osservate una farfalla delicatamente trasportata dal vento,
essere consapevoli di tutto questo, senza considerare una cosa più
importante di un’altra, fa parte della meditazione. (Kris)

Quando un uomo medita, tutto il mondo medita, e per ciò stesso si
trasforma. (Dogen)

Vivere nel momento è meditazione, essere semplicemente qui e ora è
meditazione. Chi vive semplicemente qui e ora è con me in questo
momento: è in meditazione. Questa è la meditazione: il lontano
richiamo del cuculo e l’aeroplano che passa, e i corvi e gli uccelli,
e tutto è silenzio e non c’è nessun movimento nella mente. Non state
pensando al passato e non state pensando al futuro. Il tempo si è
fermato. Il mondo si è fermato. L’arte della meditazione sta tutta nel
fermare il mondo. E vivere nel momento significa vivere nell’eternità.
Gustare il momento senza concetti, senza mente, è gustare l’eternità.
(Rajneesh)

La Meditazione è una terra senza sentieri.

Guardiamoci attorno, limitandoci a guardare, senza interpretare.
Osserviamo la luce, le forme, i colori, le strutture. Prendiamo
consapevolezza della presenza silenziosa di ogni cosa, dello spazio
che consente ad ogni cosa di esistere. Ascoltiamo i suoni, ma senza
giudicarli; ascoltiamo il silenzio dietro i suoni. Tocchiamo qualcosa,
qualunque cosa, e percepiamone e riconosciamone l’Essere. Osserviamo
il ritmo della nostra respirazione; percepiamo l’aria che entra ed
esce, percepiamo l’energia vitale dentro il nostro corpo. Consentiamo
a ogni cosa di esistere, dentro di noi e al di fuori. Consentiamo
l’essere così di tutte le cose. Entriamo in profondità nell’adesso.
(Tolle)

Tutte le miserie dell’uomo derivano dalla sua incapacità di isolarsi
in una stanza e restare in pace da solo. (Blaise Pascal)

Meditare significa essere consapevoli, senza giudizio né commento, di
ciò che realmente sta accadendo in questo momento, sia fuori di noi,
sia dentro di noi, rimanendo in ascolto anche dei nostri pensieri
involontari come se non fossero diversi dal rumore della pioggia.
Questo è possibile solo quando è chiaro che non c’è altro da fare, e
neppure una strada per proseguire o tornare indietro. Poiché qui, dove
non c’è né passato né futuro, le porte della percezione sono
trasparenti e possiamo vedere tutto com’è realmente, cioè infinito…
(Watts)

La Meditazione è l’arte di sospendere temporaneamente il pensiero
verbale e simbolico. (W)

Conoscere se stessi – scoperte stupefacenti; ma, capite, tutto ciò
viene spazzato via se attribuite importanza a voi stessi… Perché la
scoperta e la comprensione si realizzano attraverso l’autoconoscenza,
osservando il funzionamento della mente. (K)

Quello che dite del prossimo, il vostro modo di parlare, di camminare,
di guardare il cielo e gli uccelli, di trattare le persone, di
tagliare un ramo – tutte queste sono cose importanti, poiché agiscono
come specchi che vi mostrano come siete e, se fate attenzione,
scoprirete ogni cosa come fosse nuova attimo per attimo. (K)

Tu conosci il tuo volto perché lo hai spesso visto riflesso nello
specchio. Ebbene, c’è uno specchio in cui puoi vederti riflesso per
intero – non solo il volto, ma tutto ciò che pensi e che senti, le
motivazioni, i desideri, i bisogni e le paure. Questo è lo specchio
dei rapporti. Ogni rapporto è uno specchio in cui puoi vedere te
stesso, non come vorresti essere, ma come sei.

Se non conoscete voi stessi, siete estremamente stupidi. Conoscere se
stessi è il fine ultimo dell’educazione. Se non c’è autoconoscenza, il
semplice fatto di raccogliere dati o prendere appunti in modo da
superare gli esami è una maniera assai stupida di esistere… Nel
momento in cui cominciate a conoscere voi stessi, anche se poco, si è
già messo in moto uno straordinario processo di creatività. Ė una
scoperta vedervi all’improvviso così come siete: avidi, attaccabrighe,
irascibili, invidiosi, stupidi. Osservate tale dato senza cercare di
alterarlo, osservare semplicemente ciò che siete davvero, è una
rivelazione sbalorditiva.

A partire da questo potete andare sempre più in profondità,
all’infinito, poiché non c’è fine all’autoconoscenza… E cominciate a
scoprire cos’è Dio, cos’è la verità, cos’è quello stato che è
atemporale… L’autoconoscenza è l’inizio della saggezza.
Nell’autoconoscenza è contenuto l’universo intero; esso abbraccia
tutte le battaglie dell’umanità. (K)

Una mente intelligente impara in continuazione, non giunge mai a una
conclusione… Una mente intelligente è una mente che indaga, una
mente che osserva, impara, studia. Cosa significa questo? Se anche
poteste leggere tutti i libri del mondo, questo non vi darebbe
comunque l’intelligenza. (K)

L’intelligenza è qualcosa di molto sottile; non è ancorata a nulla. Si
realizza soltanto quando comprendete il processo della mente nella sua
totalità – non la mente secondo questo o quel filosofo o maestro, ma
la vostra mente. La vostra mente è il risultato dell’umanità intera e,
quando la comprendete, non c’è più necessità di studiare neanche un
libro, perché essa contiene l’intera conoscenza del passato. (K)

Dunque l’intelligenza si realizza attraverso la comprensione di sé; e
potete comprendere voi stessi solo in relazione all’universo delle
persone, delle cose e delle idee… Nasce da un’immensa ribellione,
ossia, in assenza della paura – il che significa, in effetti, che
nasce quando c’è amore. (K)

Quando non c’è paura, infatti, c’è amore.

Avete mai provato a star seduti a occhi chiusi, nella calma più
assoluta, a osservare il movimento del vostro pensiero? Avete mai
osservato la vostra mente all’opera – o meglio, la vostra mente ha mai
osservato se stessa all’opera, giusto per vedere quali sono i vostri
pensieri e sentimenti, come guardate gli alberi, i fiori, gli uccelli,
la gente, come rispondete ai suggerimenti o reagite alle nuove idee?
Lo avete mai fatto? Se la risposta è negativa, vi siete persi
un’esperienza notevole. Sapere come funziona la propria mente è un
fine essenziale dell’educazione. Se non sapete come reagisce la vostra
mente, se la vostra mente non è consapevole delle proprie attività,
non potete effettivamente comprendere che cos’è la società, poiché la
mente è parte della società, anzi, è la società… (K)

Provateci: non prima o poi, in un futuro vago e remoto, ma domani, o
magari oggi stesso. Se ci sono troppe persone nella vostra stanza, se
la vostra casa è piena di gente, allora andate da qualche parte da
soli, sedetevi sotto un albero o sulla riva di un fiume e osservate
con calma come funziona la vostra mente. Non correggetela, non dite
“Questo è giusto, questo è sbagliato”, ma limitatevi a guardarla come
si guarda un film. (K)

È davvero molto interessante, molto più interessante di qualunque
film, poiché la mente è il precipitato del mondo intero e contiene
tutto ciò che gli esseri umani hanno vissuto. (K)

Capite? La vostra mente è l’umanità intera e, quando percepite questo,
proverete un’immensa compassione. Da tale comprensione deriva una
grande capacità di amare; e allora, vedendo cose belle, saprete
davvero cos’è la bellezza. (K)

Lo sport preferito dall’uomo

Gli uomini amano, sopra ogni cosa, esprimere giudizi. Criticare e
denigrare gli altri dà molta soddisfazione all’ego. In questo modo la
mente si rafforza approfondendo il fossato che la separa dagli altri e
dal resto del mondo. E più ci isoliamo maggiore diventa il Male di
Vivere, la sensazione di essere soli e separati dal resto del mondo.
(Regi)

La Mente è fatta per esprimere giudizi; più viviamo nella mente, meno
siamo in grado di perdonare.

Per capire quanto sia profondamente radicata la nostra abitudine di
esprimere giudizi, osserviamo cosa diciamo o pensiamo durante la
giornata. Ci accorgeremo che la nostra occupazione principale è
proprio quella di giudicare in continuazione. Proviamo ad ascoltare le
persone che ci stanno vicine e divertiamoci a contare quante volte
esse esprimono dei giudizi su cose, fatti o persone; c’è da rimanerne
stupiti. Del resto la mente è fatta proprio per questo, per esprimere
giudizi; è il suo compito principale. Quanto più viviamo nella mente,
meno siamo in grado di perdonare.

Il passatempo segreto che la gente gioca in continuazione per
difendere se stessa è quello di umiliare gli altri. (Watts)

È un gioco davvero malvagio, se pensiamo che ogni essere vivente è una
manifestazione del creato. È ciò che veniva chiamato Dio nel
linguaggio religioso.

Possiamo vedere ognuno come un essere divino che si presenta davanti a
noi sotto diversi aspetti; invece, ciò che facciamo è cercare di
impedire al nostro prossimo di realizzare questo fatto, mettendo in
evidenza, nei modi più scaltri, i suoi limiti. (Watts)

Giudicare gli altri significa esprimere una condanna, negare il nostro perdono.

Quando giudichiamo qualcuno o qualcosa significa che, in qualche modo,
esprimiamo una condanna, neghiamo il nostro perdono. Quando
giudichiamo gli altri rafforziamo l’ego, allarghiamo il solco che ci
separa dal mondo e diamo più potere alla mente. Diamo potere a ciò che
separa e divide, alla causa del dolore e della solitudine nella quale
viviamo. D’altro canto, se accettiamo ciò che esiste, se evitiamo di
giudicare e condannare gli altri, ci liberiamo dalla tirannia della
mente e apriamo la porta alla pace. Smettiamo di giudicare il prossimo
e perdoniamo tutti, compresi noi stessi. Questa è la strada che porta
alla felicità e all’amore.

Quando esprimiamo un giudizio negativo su qualcuno, in verità,
significa che non ci siamo perdonati.

Ogni volta che esprimiamo un giudizio nei confronti di qualcuno
rafforziamo il nostro personale senso di colpa; significa che non ci
siamo ancora perdonati. Il senso di colpa è un’autocondanna che
emettiamo dopo aver fatto una cosa che riteniamo sbagliata. Ha un
effetto terribilmente negativo sulla nostra vita, poiché richiama
sempre una punizione. Non ci si può sentire in colpa senza aspettare
di essere puniti. Maggiore è il senso di colpa e più cercheremo di
attaccare noi stessi e gli altri. Questo può avere conseguenze fisiche
sul corpo attraverso depressioni o malattie vere e proprie.

Qualcuno ci dice qualcosa di sgarbato o con l’intento di offendere.
Invece di passare a una reazione inconsapevole e alla negatività, come
attacco, difesa o ritirata, lasciamo che ci attraversi. Non opponiamo
resistenza. È come se non vi fosse più nessuno a offendersi. Questo è
perdono. In questo modo diventiamo invulnerabili. (T)

Le Relazioni

La dualità è sempre stata un’illusione. Non c’è nessuno che ti sta
aspettando là fuori. Ci siete solo tu e l’amore che rechi a te stesso.
Nello spirito sei unito con tutte le altre anime, e il solo scopo
della separazione è che tu raggiunga quell’unità. (Chopra)

Spesso ci chiediamo se abbiamo un amico, qualcuno sul quale contare
nei momenti difficili, un vero compagno al quale confidare gioie e
dolori; e questa domanda ci lascia spesso insoddisfatti, con la
sensazione di trovarci soli sul sentiero della vita. Ma forse ci siamo
posti la domanda sbagliata. Perché preoccuparci se esiste veramente
una persona che ci sia amica? Non sarebbe meglio chiederci invece: “Io
sono un vero amico per gli altri? Conosco l’amicizia? Mi comporto da
amico, oppure cerco sempre un tornaconto nelle mie relazioni?” Se
rovesciamo la domanda e ci chiediamo se siamo un vero amico per gli
altri, scopriremo molto sul nostro conto.

Chiediamo sempre qualcosa agli altri. Siamo perennemente nell’attesa
che qualcuno o qualcosa venga a salvarci. Vogliamo che amici e parenti
ci diano amore, considerazione, stima e benessere. Viviamo aspettando
che Dio venga in nostro soccorso e risolva i nostri problemi. E se non
c’è nessuno che risponde alle nostre domande, ci sentiamo soli e
separati dal resto del mondo. Vi sentite così anche voi? Pensate che
il mondo non vi dia abbastanza? Forse non avete affrontato la vita nel
modo giusto. Perché chiedete sempre qualcosa e v’arrabbiate se non la
ottenete? Avete provato a rovesciare la cosa per vedere ciò che
succede? Vi siete mai posti la domanda: “Cosa posso fare io per gli
altri?” Cosa potete fare voi per accrescere la gioia del mondo?

Nello scambio di pensieri d’amore e di bene è sempre presente Colui
che abita gli spazi infiniti. Potremo così creare relazioni magiche e
indistruttibili e comunicare senza usare le parole che sono sempre
limitanti e stonate. Quando due anime entrano in risonanza sarà
possibile scoprire nuove realtà e provare emozioni ignote; in questo
dialogo silenzioso saremo in grado di vivere momenti d’intensa gioia
di sublime comunione perché, come dice Giulietta: “Messaggeri d’amore
dovrebbero essere i pensieri; volano via dieci volte più veloci dei
raggi del Sole che fugano le ombre della Terra.”

Tutte le relazioni sono, in definitiva, relazioni con Dio.

Finché sarete inconsapevoli dell’ESSERE, la realtà degli altri esseri
umani vi sfuggirà. Questo perché non avete ancora trovato la vostra.
Una vera relazione diviene possibile quando vi è CONSAPEVOLEZZA
DELL’ESSERE.

Vivete con amore la natura della
COMPASSIONE …
La compassione è la consapevolezza del profondo legame
Tra voi e tutte le creature.

Poiché gli esseri umani si identificano sempre di più con la propria
mente, i rapporti affettivi per la maggior parte non sono radicati
nell’Essere e pertanto si trasformano in una fonte di dolore e
giungono a essere dominati da problemi e conflitti.

Milioni di persone vivono da sole o soltanto con i figli, essendo
incapaci di stabilire un rapporto amoroso o non più disposte a
ripetere il dramma folle delle relazioni passate. Altre persone
passano da una relazione all’altra, da un ciclo di piacere e di dolore
all’altro, alla ricerca della meta sfuggente dell’appagamento
attraverso l’unione con la polarità opposta. Altre continuano a stare
insieme in un rapporto disfunzionale per amore dei figli o della
sicurezza, per la forza dell’abitudine, per paura della solitudine o
altro.

Tuttavia, ogni crisi rappresenta non soltanto un pericolo ma anche una
occasione. L’occasione che si cela in ogni crisi non si manifesta
finché tutti i fatti non verranno conosciuti e accettati pienamente.

Per comunicare con altri è necessario non solo trasmettere, ma anche
ascoltare: è uno scambio reciproco. Ma per ascoltare è necessario far
tacere la mente. Il silenzio della mente è la condizione per ricevere
ciò che ci viene comunicato. (Voldben)

A ogni creatura che avvicini, dà la sensazione del calore. Che
ciascuno senta in te un’anima sorella. Il calore è vita. E chi ti
avvicina ha bisogno di calore perché gli uomini vivono troppo spesso
nella indifferenza reciproca che è aridità, apatia e freddezza. Molti
hanno bisogno di calore per svegliarsi all’amore, e quando lo
avvertono in chi tratta con loro, sentono dentro accendersi quella
scintilla che è in ciascuno. Sii portatore di questa fiaccola che
accende l’amore per gli altri, per tutti coloro che avvicini. (A.
Voldben)

La comunione tra due anime è la vera espressione dell’amore, e si può
realizzare quando esiste una concordanza di fondo, quando si è giunti
al medesimo livello di consapevolezza. Nessun ostacolo materiale può
impedirla perché a livello profondo siamo un’unica armonia. Pur
mantenendo la nostra individualità, possiamo sperimentare l’Anima
universale che sta alla base d’ogni essere vivente. La Vita è un unico
flusso nel quale concorrono i diversi aspetti di ognuno. Le divisioni
sono solo apparenti ma nella sostanza non esiste alcuna separazione
tra noi e gli altri, tra noi e la vita. (Voldben)

Quando pensi a qualcuno, tu sei in contatto con lui. Può darsi che lui
stia pensando a te in quel momento e per questo tu lo pensi. Ricambia
sempre in bene il suo pensiero, anche se da parte sua non fosse buono.
Sii stazione trasmittente di onde di Luce e di Amore verso tutti gli
esseri. Dalla tua mente e dal tuo cuore partano in continuazione onde
di pensieri e sentimenti di bene verso tutto ciò che esiste. (A.
Voldben)

Il fatto è che ognuno di noi emana, dall’intimo di sé, sia fisicamente
sia psichicamente, correnti di energia che, pure impercettibili ai
sensi, riflettono tuttavia la nostra personalità e i nostri stati
d’animo e incidono sull’ambiente circostante non meno delle azioni o
delle parole. Questo significa che, se siamo positivi, se l’occhio
della mente è sano, già per questa semplice attitudine interiore
dell’animo irradiamo attorno a noi forze altamente benefiche e
guaritrici, anche se non ci sarà mai detto grazie, poiché si tratta di
un modo di beneficare gli altri quasi nel segreto e nel più grande
silenzio. (Dio nel silenzio)

Il mondo, anche se sembra formato da cose e fatti apparentemente
separati, è in effetti la manifestazione di un’unità assoluta in cui
tutto è strettamente legato. Appare quindi di particolare importanza
trovare il modo di inserirci nella fitta trama di relazioni che unisce
tra loro tutti i viventi e di muoverci seguendo la misteriosa danza
della vita. La forza che mantiene unito il mondo è l’amore e, il
nostro compito, è quello di entrare in sintonia con questa
meravigliosa realtà. (Regi)

Non so se vi siete mai sentiti soli: all’improvviso vi rendete conto
di non essere in relazione con nessuno. Ve ne rendete conto non
intellettualmente, ma effettivamente… Vi sentite completamente
isolati; pensiero ed emozione si bloccano; non sapete da che parte
voltarvi. Non c’è nessuno a cui possiate rivolgervi, né dei, né
angeli. È come se se ne fossero andati tutti quanti oltre le nubi; e
quando le nubi scompaiono vi accorgete che anche loro sono scomparsi e
voi rimanete totalmente soli. (Kri) nulla a che fare con la struttura
sociale, fatta di avidità, ambizione, invidia, arroganza, quando
smette di desiderare una posizione e il successo e si libera da tutto
questo, allora si ritrova in quella solitudine, completamente diversa
dalla solitudine che ben conosciamo. Allora c’è una grande bellezza e
il senso di una straordinaria energia. (Kri)

Volete essere amati perché non amate; nel momento in cui amate, il
problema non sussiste più, smettete di preoccuparvi se c’è o no
qualcuno che vi ama. Fin quando esigete di essere amati, non c’è amore
in voi; e se non provate amore, se siete brutti e rozzi, perché
qualcuno dovrebbe amarvi? Senza amore siete una cosa morta; e anche
quando una cosa morta chiede amore, è pur sempre morta. Se invece il
vostro cuore è pieno d’amore, allora non chiedete di essere amati, non
tendete la vostra ciotola delle elemosine perché qualcuno la riempia.
Solo il vuoto chiede di essere riempito, e un cuore vuoto non potrà
mai essere riempito correndo appresso ai guru o cercando l’amore in
centinaia di altri modi. (Krishnamurti)

Il mistero dell’Amore

L’amore è l’inconoscibile.

Lo si può incontrare solo quando il conosciuto viene capito e trasceso.

C’è amore solo quando la mente è libera dal conosciuto. (K)

… Solo l’amore può trasformare la follia, la confusione,
l’aggressività. Nessun sistema, nessuna teoria di destra o di sinistra
porteranno mai pace e felicità agli uomini. Dove c’è amore, non c’è
l’istinto di possedere, non c’è invidia; ci sono pietà, compassione,
non teoriche ma reali, nei confronti di vostra moglie, dei vostri
bambini, del vostro prossimo, dei vostri servitori… Solo l’amore
porta con sé compassione e bellezza, ordine e pace. (K)

C’è amore, con la sua benedizione, solo quando “tu” smetti di esistere.

Sapete cosa significa amare qualcuno? Sapete cosa significa amare un
albero, o un uccello, o un animale domestico, cosa vuol dire
prendersene cura, nutrirlo, volergli bene anche se, magari, non vi dà
nulla in cambio, anche se, forse, non vi fa ombra, né vi segue, né
dipende da voi? La maggior parte di noi non ama a quel modo; anzi, non
sappiamo neanche cosa significa perché il nostro amore è sempre
gravato da ansia, gelosia, paura – il che significa la nostra
dipendenza interiore da qualcuno, il nostro desiderio di essere amati.
(Kris)

Non ci accontentiamo di amare, chiediamo qualcosa in cambio; e proprio
da questa richiesta nasce la nostra dipendenza. Dunque la libertà e
l’amore vanno di pari passo. L’amore non è una reazione. Se amo
qualcuno perché questo qualcuno ama me, si tratta semplicemente di uno
scambio, è come comprare qualcosa al mercato, non è amore. Si ama
quando non si chiede nulla in cambio, quando non ci si accorge nemmeno
che si sta dando qualcosa – e solo un amore così può conoscere la
libertà. Ma, capite, non siete stati educati a questo… (K)

Fin quando la mente è l’arbitro, non c’è amore, perché essa giudica
soltanto attraverso la possessività e il suo arbitrato non è altro che
la possessività sotto varie forme. La mente può solo corrompere
l’amore, non può farlo nascere, non può generare bellezza. Potete
scrivere una poesia sull’amore, ma quello non è amore. (K)

All’amore non si può pensare, l’amore non si può coltivare, non si può
praticare. La pratica dell’amore, la pratica della fraternità, resta
pur sempre nell’ambito della mente, e perciò non è amore. Quando tutto
questo è giunto a termine, nasce l’amore, e solo allora saprete cosa
sia. Quando si ama, non è questione di uno o di molti; vi è soltanto
l’amore. E quando vi è amore tutti i nostri problemi potranno
risolversi, e soltanto allora potremo conoscere beatitudine e
felicità. (Kris)

La gioia e l’amore non sono emozioni, ma un effetto della nostra
presenza, condizioni che si manifestano quando siamo consapevoli. Esse
sono inseparabili dal nostro stato naturale di sintonia interiore con
l’Essere. Barlumi di amore e di gioia, o brevi momenti di pace, sono
possibili quando si creano intervalli nel flusso dei pensieri. (Regi)

Per la maggior parte di noi, simili intervalli si presentano di rado e
solo per caso, in attimi in cui la mente rimane “senza parole”, a
volte innescati da uno spettacolo di grande bellezza, da uno sforzo
fisico o perfino da un grande pericolo. All’improvviso vi è quiete
interiore. E in tale quiete vi è una gioia sottile ma intensa, vi è
amore, vi è pace.

Il cammino verso l’amore inizia quando ci rendiamo conto che la
separazione, la solitudine e il dolore dell’isolamento non sono reali.
La dualità è sempre stata un’illusione. Non c’è nessuno che ci sta
aspettando là fuori. Ci sei solo tu e l’amore che rechi a te stesso.
Nello spirito sei unito con tutte le altre anime, e il solo scopo
della separazione è che tu raggiunga quell’unità. Nella sua natura più
profonda, ogni persona è destinata ad essere l’eroe o l’eroina di
un’eterna storia d’amore. (Chopra)

L’amore ci circonda, ci avvolge col suo calore e riempie ogni cosa.
L’amore è un modo d’essere, uno stato dell’anima che si esprime in
tutto ciò che facciamo. L’amore è ovunque anche se talvolta non
riusciamo a vederlo, permea l’intero creato e si nasconde nelle forme
e nei colori d’ogni cosa.

Che bisogno c’è di cercarlo?

esso è in noi ed è noi.

Basta uscire dalla mente per trovarci immersi nella sua gioia.

L’amore giunge inaspettato come un temporale estivo, è un’onda
improvvisa che ci travolge. L’amore ha la forza della marea che
solleva gli oceani e nulla può deviarne il corso. È un uragano che ci
prende tra le sue braccia per trascinarci in terre lontane. L’amore è
uno stupore senza fine, un morire per poi rinascere, una continua
sorpresa. (Regi)

L’amore esiste solo in questo momento, nell’istante presente. Non si
può amare domani o ieri oppure più tardi. Questa è la caratteristica
dell’amore: esiste qui e adesso. Solo noi possiamo amare! Non possiamo
incaricare un altro che ami al nostro posto, è una cosa che possiamo
fare solo personalmente. L’amore non è una merce, non può essere
comprato o trovato, oppure regalato o scambiato. L’amore non si trova
fuori di noi, ma dentro il nostro cuore. (Regi)

Dobbiamo avere fiducia nella vita

poiché la porta dell’amore è sempre aperta. (Re)

L’essenza dell’amore non è un’emozione e nemmeno una relazione che ci
lega a qualcuno o a qualcosa. L’amore è lo stato nel quale siamo in
contatto con la forza dell’universo, la consapevolezza della nostra
unione col mondo in tutte le sue forme. Chi trova l’amore non può
avere dubbi perché è la sola condizione nella quale si è felici.
L’amore ci fa sentire vivi e in armonia con la vita, col solo
desiderio di restare immersi nella fragranza dell’universo. (Re)

Quando l’amore vi fa cenno, seguitelo, Benché le sue strade siano
aspre e scoscese. E quando le sue ali vi avvolgono, abbandonatevi a
lui. (Kahlil Gibran)

Amare è la cosa più importante della vita, l’unica che valga la pena
sperimentare. Amare è più importante che essere amati. Ma, forse, non
conosciamo il significato dell’amore. Quando amiamo qualcuno perché
questi ci ama, quando amiamo perché ne abbiamo un tornaconto, non si
tratta di amore. Il vero amore è un sentimento straordinario che
proviamo quando siamo in contatto con la Vita, quando non chiediamo
nulla in cambio. Possiamo avere grandi ricchezze o raggiungere
importanti traguardi, ottenere il potere o essere famosi ma, se non
conosciamo l’amore, il nostro cuore diventerà arido e saremo sempre
infelici. (Re)

Quando il nostro cuore è colmo di amore per tutte le creature che ci
circondano, quando ci sentiamo in armonia con l’intero universo, non
abbiamo più bisogno di essere amati; sarà l’amore che ci troverà,
ovunque noi siamo. (C)

Imparare davvero ad amare se stessi

significa imparare ad amare il proprio Sé, cioè il proprio spirito. (C)

La mente può essere addestrata all’amore di sé mostrandole
ripetutamente che il supremo Sé è un porto sicuro d’amore e di
protezione. Il supremo Sé non può proteggervi fino a che non cercate
la sua sicurezza; tale processo inizia quando dedicate tempo ed
energie all’amore per voi stessi. (C)

L’amore per voi stessi aumenta quando vi rifiutate di seguire gli
impulsi dettati dalla collera e dalla paura, avete fiducia che
l’universo stia dalla vostra parte, fate nascere i vostri desideri dal
cuore e osservate il supremo Sé portarli a compimento, siete convinti
di essere completi in voi stessi e di voi stessi, date retta alla
tenerezza e alla dolcezza del vostro amore per gli altri, ponete
l’attenzione su energie positive in ogni situazione, onorate i vostri
bisogni senza dover cercare approvazione all’esterno, e coltivate la
pace del silenzio interiore. (C)

Trasmettiamo il nostro affetto, facciamo sentire agli altri il potere
nascosto nel cuore. Il calore umano è vita, e chi è vicino a noi ha
bisogno di questo perché troppi vivono nella reciproca indifferenza. I
mali del mondo sono causati da carenza d’amore, dall’aridità e dalla
freddezza dei rapporti umani. Suscitiamo negli altri questo desiderio,
risvegliamo l’infinita nostalgia sepolta in tutti i cuori. Questo deve
essere il nostro scopo, e non perché è una cosa buona ma perché è il
solo modo che abbiamo di sentirci felici. (Re)

Doniamo amore e ne riceveremo,
che questa sia la sola preoccupazione e la nostra gioia. (Re)

L’amore arriva quando meno ce lo aspettiamo, quando non lo cerchiamo.
Andare a caccia dell’amore, non porta mai il giusto compagno, crea
solo struggimento e infelicità. L’amore non è mai fuori di noi, è
dentro di noi. (L. Hay)

L’amore non è ricordo, non è esperienza, l’amore non è pensare alla
persona che si ama perché in tal caso è solamente un pensiero. Non si
può pensare all’amore. Si può pensare alla persona che si ama o a cui
si è devoti…, ma il pensiero, il simbolo, non è quella realtà che è
l’amore. Perciò l’amore non è esperienza. Quando c’è amore, c’è
azione, non è così?. E quell’azione non è forse liberatoria? Essa non
è il risultato di un processo mentale, e non c’è divario tra amore e
azione come c’è invece tra idea e azione. (K)

Nessuna difesa è più potente dell’Amore, perché esso è la fiamma che
dissolve ogni dardo lanciato verso di noi. Soltanto chi è circondato
da un’aura di luce e di amore può essere immune da ogni contagio. Ma
quando la fede è unita all’amore, si forma intorno a te una corazza
inespugnabile. Infatti, se da te partono vibrazioni d’amore verso
tutti e tutto, tu emani tali energie che formano un’armatura di luce
che ti circonda e che nessuna forza negativa potrà mai penetrare. (A.
Voldben)

Nella fortezza dell’Amore puoi rifugiarti, sicuro che nessuno potrà
mai raggiungerti e dentro alla quale sei invulnerabile. (A. V.)

Gioia e Piacere

Se vuoi fare qualcosa di piacevole, pensi che sarai felice quando lo
farai. Puoi voler sposare l’uomo più ricco o la ragazza più bella,
oppure superare un esame, o essere elogiato da qualcuno, e credi che,
ottenendo ciò che vuoi, sarai felice. Ma è davvero felicità? Non è
forse vero che ben presto svanisce, come il fiore che sboccia al
mattino e a sera è già appassito? E tuttavia, questa è la nostra vita
ed è tutto ciò che vogliamo. Ci accontentiamo di queste cose
superficiali: avere una macchina o una posizione sicura, provare un
po’ di emozione per qualche futile episodio. Non diciamo mai:
“dedicherò il mio cuore, la mia energia, tutto me stesso a scoprire
che cosa sia la felicità”. (Kris)

Vi mettete mai seduti tranquillamente, con la schiena ben diritta,
senza muovervi, per conoscere la bellezza del silenzio? Lasciate mai
che la vostra mente vaghi, non intrattenendo pensieri futili, ma
espandendosi, spaziando, approfondendo, esplorando e, dunque,
scoprendo? E sapete cosa sta accadendo nel mondo? (K)

Quel che sta accadendo nel mondo è una proiezione di ciò che accade
dentro ciascuno di noi; ciò che noi siamo, quello è il mondo. (K)

La maggior parte di noi è in uno stato di agitazione, siamo avidi,
possessivi, gelosi, propensi a condannare gli altri; ed è esattamente
questo che sta accadendo nel mondo, ma in maniera più drammatica,
spietata. Solo se passate un po’ di tempo ogni giorno a pensare
seriamente a questi problemi, c’è una possibilità di produrre una
rivoluzione totale e di creare un mondo nuovo. (K)

E vi assicuro, è necessario creare un mondo nuovo, un mondo che non
sia una continuazione sotto altra forma di questa società corrotta. Ma
non potete creare un mondo nuovo se la vostra mente non è vigile,
attenta, consapevole, aperta; ecco perché è così importante dedicare
un po’ di tempo a riflettere su questi gravissimi problemi… da tale
riflessione deriverà, infatti, un sentimento straordinario di gioia,
di felicità. (K) dall’interno come gioia dell’Essere. È una parte
essenziale dello stato interiore di pace, lo stato che viene chiamato
“pace di Dio”. È il nostro stato naturale, non qualcosa che dobbiamo
raggiungere attraverso lo sforzo o tramite una lotta. (T)

Molti non si rendono conto che non vi può essere “salvezza” in ciò che
fanno, possiedono od ottengono. E quando raggiungiamo questa
convinzione, siamo ad un passo dalla disperazione, e a un passo
dall’illuminazione. (T)

La Felicità non dipende da cose e fatti che esistono o avvengono al di
fuori di noi. Essa è un dono della Presenza, lo stato dell’anima nel
quale ci sentiamo parte della Vita, uniti e in armonia con ogni essere
vivente.

Il principio fondamentale dell’universo è la sorpresa: la spontaneità
e la sorpresa sono il principio del Tao. (Watts)

Stiamo viaggiando verso l’ignoto, la magia e il mistero. Perché
privarci di tutto ciò? La vita è un viaggio nello sconosciuto, anzi
nell’inconoscibile; il mistero ci sta aspettando ed è questa la
bellezza del mondo. Non si può programmare ciò che non può nemmeno
essere compreso. (Regi)

In mezzo a tutte le cose che cambiano, cerchiamo qualcosa di saldo e
sicuro per dare significato alla nostra vita. Di fronte ai pericoli e
alle paure che minacciano la nostra sicurezza, vorremmo trovare un
asilo dove ripararci nei momenti critici. Vogliamo dare risposta ai
dubbi e alle domande che ci attraversano la mente. Cerchiamo la
tranquillità e la pace da quando abbiamo iniziato il nostro viaggio
terreno. La felicità è la meta agognata e, nella sua ricerca,
trascorriamo inutilmente la vita. Quando capiremo che questa
condizione non può essere trovata fuori di noi, quando ci convinceremo
a cercare nelle profondità più remote della nostra anima, avremo
superato l’ostacolo più difficile. (Regi)

La felicità arriva senza essere invitata. (K)

Non appena onoriamo il momento presente, ogni infelicità e ogni sforzo
si dissolvono, e la vita comincia a scorrere con gioia e serenità.
Quando agiamo sulla base della consapevolezza del momento presente,
qualunque cosa facciamo si impregna di un senso di qualità, di
sollecitudine e amore, anche l’azione più semplice. (T)

C’è felicità solo quando l’ego e le sue pretese sono messe da parte.(K)

La felicità è la nostra condizione naturale e consiste nella
conoscenza della nostra unione indissolubile con l’esistenza o, se
preferite, della nostra unione con Dio in ogni istante della nostra
vita. Noi e la vita, noi e la divinità siamo una

sola cosa e nessuna forza al mondo, se non la nostra incredulità, può
impedirci di assaporare questa certezza. La libertà, l’illuminazione
o, se volete, il paradiso, è la scoperta della divinità dentro di noi.
Questa è la sola risposta ai nostri dubbi e alle nostre domande, il
solo rifugio dal dolore e dalla sofferenza. (Regi)

La gioia non si trova possedendo una bella fuoriserie, la villa al
mare o nelle relazioni sessuali, ma solamente dentro di noi. Proviene
dalla consapevolezza di essere vivi in un mondo meraviglioso che ci
accoglie ogni giorno col suo sorriso e con promesse sempre nuove e
diverse. La felicità s’incontra sapendo cogliere la bellezza e
l’unicità di ogni attimo che viviamo e nella riconoscenza per i doni
che la vita ci offre. La gioia si trova contemplando il cielo
stellato, osservando il sole che spunta tra le cime dei monti o in un
romantico tramonto sul mare. La serenità sta nelle stagioni che
cambiano, nello scroscio improvviso della pioggia e nel canto degli
uccelli. La pace è nascosta nella carezza del vento sulla pelle,
nell’ovattato silenzio del bosco oppure nell’immensità del mare. Sta
solo a noi trovarla. (Regi)

Oggi può essere il primo giorno della nostra vita! Lasciamoci andare,
dimentichiamo tutto: i ricordi, le convinzioni e i ruoli che abbiamo
assunto. Dimentichiamo anche il nostro nome, il lavoro e l’immagine
che abbiamo di noi stessi. Siamo la Vita, siamo l’esistenza che vuole
incontrare se stessa negli altri e nella natura. Siamo il desiderio di
condividere le nostre emozioni col prossimo, col vicino, con lo
sconosciuto. Siamo la forza della vita che si rinnova in ogni istante,
in questo istante. Siamo il flusso dell’esistenza che scorre
incessantemente; siamo l’amore che lega ogni atomo dell’universo,
siamo una sola cosa con tutti gli esseri viventi. (Re)

Siamo gioia allo stato puro, siamo l’amore che esplode nell’ora e nel
luogo dove ci troviamo. Siamo la luce che illumina la nostra esistenza
e quella degli altri; e che non finirà mai, nemmeno con la morte del
corpo. In questo istante abbiamo un grande potere: quello di cambiare
il mondo, di creare cose nuove, di materializzare i nostri sogni, di
donare una parte di noi agli altri e di ricevere quello che il mondo
ha da darci. Ed è tanto, ve l’assicuro; il mondo ha tanto da donare,
basta accettare d’essere felici. D’essere felici qui, e ora, in questo
istante, sempre uguale e sempre diverso. (Regi)

Fai quello che ami fare

L’attenzione compare quando sei profondamente interessato a qualcosa,
poiché allora ami scoprire tutto da solo: tutta la tua mente, tutto il
tuo essere è presente. (K)

Quando fai qualcosa con tutto te stesso, non perché vuoi arrivare da
qualche parte o perché vuoi maggiori guadagni o risultati migliori, ma
semplicemente perché ami farlo – in quello non c’è ambizione, no? Non
c’è competizione; non stai lottando con nessuno per il primo posto.
(K)

E non dovrebbe essere compito dell’educazione aiutarti a scoprire ciò
che davvero ami fare, in modo che dall’inizio alla fine della vita
lavori a qualcosa che senti che vale la pena di lavorare e che per te
ha un profondo significato? Altrimenti per il resto dei tuoi giorni
sarai infelice. Non sapendo quello che realmente vuoi fare, la tua
mente scivola in una routine in cui ci sono soltanto noia, decadenza e
morte. (K)

Quando impari veramente, impari dalla vita; non c’è un insegnante
particolare da cui imparare. Tutto ti è di insegnamento: una foglia
morta, un uccello in volo, un profumo, una lacrima, il ricco e il
povero, coloro che piangono, il sorriso di una donna, l’alterigia di
un uomo. Impari da ogni cosa, quindi non hai bisogno di guide
spirituali, di filosofi, di guru. La vita stessa ti è maestra, e tu
sei in uno stato costante di apprendimento. (K)

C’è una rivoluzione che dobbiamo fare se vogliamo sottrarci
all’angoscia, ai conflitti e alle frustrazioni in cui siamo afferrati.
Questa rivoluzione deve cominciare non con le teorie e le ideologie,
ma con una radicale trasformazione della nostra mente. (K)

Lo scopo della Vita

Quando non hai vuoti da colmare, allora il solo fatto di essere in
questo mondo nel tuo corpo è il più alto obiettivo spirituale che puoi
raggiungere. (Chopra)

La vita è la meta

Puoi percorrere tutte le vie, ma non raggiungerai mai la meta. Perché?
Perché la vita non ha nessuna meta. È una celebrazione. Non ha nessuno
scopo, non sta andando da nessuna parte. La vita è semplice gioia per
il solo fatto di andare, non va da nessuna parte. È un gioco, è un
divertimento. (Rajneesh)

La meta del viaggio è vivere

con divina serenità,

sul possente flusso dell’energia,

come Dioniso che cavalca il leopardo

senza esserne dilaniato. (J. Campbell)

Il fine della vita è vivere

in accordo con la natura. (Zenone di Cizio)

Se ti arrendi al Tutto, ogni cosa è raggiunta: perché tu diventi il
Tutto, e il destino del Tutto diventa il tuo destino, lo scopo del
Tutto il tuo scopo. E lo scopo non è da qualche altra parte – il Tutto
è felice qui e ora, è pieno di estasi qui e ora. Soltanto tu sei
preoccupato. Soltanto tu sei preoccupato perché non stai fluendo
insieme al fiume. Stai cercando di ritagliarti dei piccoli spazi solo
per te stesso. E chi sei tu? E come pensi che ciò sia possibile? Non
potrai che fallire. (Rajneesh)

La meta del viaggio dell’eroe è se stesso,
scoprire se stesso. (Campbell)

Si dice che nel profondo di ognuno abiti la Luce che governa l’intero
universo e che questa Luce leghi tra loro tutti gli esseri viventi. Se
questo è vero, nessuno potrà mai dirsi liberato finché anche uno solo
dei nostri fratelli rimanga immerso nelle tenebre.

Ciascuno di voi deve diventare un messaggero,
un esempio. (Krishnamurti)

Coloro che sono felici sono interessati alla religione soprattutto
come mezzo per esprimere la loro gratitudine alla vita e a Dio e
mettere gli altri in grado di vedere come essi vedono; non cercano la
salvezza personale, perché non pensano a cose del genere. Ma come
possono mettere gli altri in grado di vedere come essi vedono, se è
vero che mentre coloro che hanno la felicità non la cercano, coloro
che non l’hanno non possono trovarla pur cercandola? (W)

La Vita è un flusso
un cambiamento senza fine
Non va da nessuna parte
e non proviene da alcun luogo
Per questo
è meravigliosa!

Vivere è un mistero
Stupore
di fronte alla nostra vastità
Non c’è nessuno scopo
da raggiungere
nessuna meta.

Questa è l’inafferrabile

inconcepibile

inconoscibile e misteriosa

Vita.

Realizzare in pienezza l’unione con Dio è il compimento della vita
umana. Ma, poiché Dio stesso è vita eterna ed è infinitamente
creativo, questo compimento non è una mera conclusione; porta con sé
risultati incommensurabili ed è per sempre fecondo poiché l’infinito
non può mai esaurirsi nelle espressioni finite della sua natura. Anche
se il pieno soddisfacimento dell’esperienza mistica non può venir
descritto in forme e idee finite, in parole e azioni, coloro che lo
hanno intravisto in qualche grado, cercheranno di esprimerlo e di
condividerlo con altri. (Watts)

Ciò che importa veramente è rendersi conto che il futuro non esiste, e
che il vero senso della vita è l’esplorazione dell’eterno presente.
Fermatevi, guardate e ascoltate! (W)

Non pensate a niente tranne quello che adesso realmente ascoltate,
vedete, sentite, e odorate. Pensate che non state andando in altro
posto che qui, e che non c’era, c’è o ci sarà altro tempo che non
adesso. Semplicemente, siate consapevoli di quello che realmente è
senza dargli un nome e senza giudicarlo, perché voi adesso state
sentendo la realtà stessa invece delle idee e delle opinioni che la
riguardano. Non vale la pena di cercare di sopprimere il balbettio
delle parole e delle idee che continuano in molti cervelli adulti,
perciò se non si fermerà, lasciatelo andare come vuole, ed ascoltatelo
come se fosse il rumore del traffico o il chiocciare delle galline.
(W)

Lasciate che le vostre orecchie ascoltino quello che vogliono
ascoltare; lasciate che i vostri occhi vedano qualunque cosa vogliano
vedere; lasciate che la vostra mente pensi qualunque cosa voglia
pensare; lasciate che i vostri polmoni respirino seguendo il proprio
ritmo. Non aspettatevi nessun risultato speciale perché in questo
stato senza parole e senza idee, dove può essere passato e futuro, e
dove una qualunque nozione di scopo? Fermati, guarda, e ascolta …
(W)

Nella soluzione di un problema immediato, in casi di sofferenza,
depressione e dolore, l’Accettazione è meravigliosa, ma lascia sempre
qualcosa di insoluto. Interiormente rimane una sottile, indefinibile e
sfuggente insoddisfazione:

la mancanza di Dio.

Non c’è nulla che accenda un fuoco creativo. Tutto va come deve
andare; il tran­tran quotidiano sarà forse un po’ monotono, ma non è
affatto insopportabile. I guai non mancano ma non c’è nulla di
catastrofico. Il nostro carattere è normalissimo, nessuna turba
nevrotica grave e nessun difetto morale. (W)

Ma questa non è una vita felice anche se si può affermare che lo è; è
semplice vegetare. Manca quella gioiosa risposta dell’individuo
all’universo, la quale è l’essenza della spiritualità e si esprime nel
culto e nell’adorazione. Quelli che trovano Dio sono felici perché
condividono l’estasi della creazione. In più conoscono la risposta
all’eterno interrogativo della filosofia: “Perché esiste l’universo?”.
Sanno che esiste per una ragione quasi infantile – per il gioco o
quello che gli hindu chiamano lila. (W)

La Vita è un gioco meraviglioso.

L’unica cosa reale riguardo al nostro viaggio è il passo che stiamo
compiendo in questo momento. È tutto ciò che esiste. Lo scopo
interiore del viaggio, che non ha niente a che fare con il dove stiamo
andando o con il che cosa stiamo facendo, ma riguarda esclusivamente
il come. Non ha niente a che fare col futuro ma riguarda
esclusivamente la qualità della nostra consapevolezza in questo
momento. (T)

Diventando profondamente consapevoli di questo unico passo, ci
rendiamo conto che contiene già in sé tutti gli altri. Quest’unico
passo si trasforma allora in un’espressione di perfezione, in un atto
di grande bellezza. Ci avrà condotti all’Essere, e la luce dell’Essere
risplenderà attraverso di esso. (T)

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *