Manuale per Sopravvivere dopo la Morte
Esperienze di un viaggiatore astrale
di Ensitiv
“Lo scopo di questo testo è conoscere a che cosa vanno incontro le anime quando i corpi subiscono
determinati tipi di morte. In quel dato periodo, l’aver letto o meno questo libro farà la differenza”
-Ensitiv
La morte accomuna tutti, ma il tipo di morte divide e direziona le anime ed è opportuno essere a
conoscenza, fino a che siamo nel corpo, di cosa incontreremo in quel fatidico momento che segna la
fine della vita terrena. Un libro semplice pieno di pratici consigli, dove la complessa filosofia
delle dottrine spirituali è messa da parte, per dar modo a chiunque di apprendere al meglio il processo di trasformazione successivo alla morte.
In questo libro scoprirai:
Come sei influenzato dai tuoi spiriti guida
Come i defunti comunicano con i viventi
Il piccolo segreto per morire con serenità
Perché è difficile aCCettare La ProPrIa morte
Cosa succede all’anima dei bambini nel mondo astrale
Indicazioni pratiche per chi lascia il corpo
In questo libro scoprirai perché chi ti ha amato e chi hai amato non ti ha lasciato solo perché è morto.
Anteprima – Manuale di Sopravvivenza dopo la Morte…
Leggi in anteprima la premessa dell’autore e i primi 3 capitoli del Manuale di Sopravvivenza dopo la Morte di Ensitiv
Premessa: Perchè un manuale
A molti sembrerà già strano parlare di sopravvivenza dopo la morte e, più avanti, avremo modo di
capire il significato di questa dicitura, ma perché chiamarlo manuale? Testi esoterici e
spirituali parlano della vita oltre la morte, di anime vaganti in chissà quale luogo o spazio… io
lascio a loro tutte le ipotesi più complesse e filosofiche e, semplicemente in base alla mia
esperienza, cercherò di rendere alla portata di tutti largomento, e tenterò di farlo con questa
specie di manualetto che, se letto da vivi, vi ritornerà utilissimo da morti. Per un periodo più o
meno lungo, lEssenza Vitale o se preferite lAnima, ha una precisa collocazione e porta con sé
tutto il bagaglio delle esperienze terrene e della propria cultura. In questa Dimensione, definita
da me da ora in poi Astrale e, prima che avvenga il misterioso processo di reincarnazione, giudizio
o purificazione (scegliete voi in che cosa credere), lanima resta in attesa di direttive, un po a
contatto con il Mondo Reale, un po con questo nuovo mondo dove è stata appena proiettata, notevolmente spaesata, ma con una piacevole sensazione di libertà.
Lo scopo di questo testo è capire e conoscere a che cosa vadano incontro le anime quando i corpi
subiscono determinati tipi di morte, che cosa provino, che cosa vedano e soprattutto come possano
accelerare il percorso verso la purificazione. In quel dato periodo, laver letto o meno questo libro farà la differenza.
Sapere come provare a interagire con i propri cari rimasti nel mondo terreno, come non violentarsi
nel cercare di ritornare, o come non spaventarsi per limpossibilità di comunicare, vi garantisco saranno insegnamenti preziosissimi.
Sinceramente non so se tutti i miei consigli vi torneranno utili, ma so per certo che quanto leggerete in questo libro non lo dimenticherete nemmeno da morti.
Sarà un manuale per aiutarvi in un passaggio difficile e traumatico di una morte improvvisa, per
darvi la possibilità di concludere nel migliore dei modi la vostra vita terrena nel caso, invece, di
una morte annunciata, o semplicemente per rispondere alle domande su che cosa provi e che cosa senta
un vostro caro nel momento in cui passa a miglior vita. Un libro di curiosità ed esperienze
paranormali (anche se, ad oggi, mi permetto di ritenere normale un Viaggio Astrale e paranormale
una fila alle Poste) o semplicemente una sorta dautobiografia di una persona comune che un giorno
ha ascoltato quello che gli altri non volevano sentire. Un testo scritto senza la presunzione di
voler insegnare, ma con lumiltà di chi vuole condividere le mete raggiunte dopo un lungo cammino di
studi ed esperienze. Nessun lungo e noioso capitolo, ma brevi paragrafi supportati da esempi e
battute per far sì che largomento appaia digeribile e meno drammatico. Uno spunto per chi vuole
approfondire, scoprire e capire uno dei tanti misteri che affascina il genere umano o, nella
peggiore delle ipotesi, un libro da utilizzare come spessore per livellare un mobile traballante.
Scegliete voi cosa vedere in queste pagine e, se vi saranno state utili, me lo verrete a dire…
appena morti. Terminerò ogni capitolo con una frase di quelle che sul web si chiamano post, un po
riassuntiva, un po conclusiva. Qualcuna avrà laspetto di un saggio consiglio, qualche altra di un
sibillino presagio, ma non dirò nulla in più di ciò di cui vorrei veniste a conoscenza e, soprattutto, spero di non… annoiarvi a morte.
Chi sono
Mi chiamo Ensitiv, ho compiuto il mio primo Viaggio Astrale (lingresso semicosciente nella
dimensione in cui si ritrovano le anime dei defunti) alletà di circa tredici anni, senza rendermi
conto di quello che mi stesse succedendo, e rimanendo per tanto tempo con il dubbio che fosse stato
semplicemente un sogno. In seguito ad altre esperienze simili e a un cammino evolutivo che mi ha
portato a diventare una sorta di guida spirituale per molte persone, ho ritenuto opportuno creare
questo manuale per sdrammatizzare il mito della morte e aiutare i miei fratelli e sorelle a essere
sereni e consapevoli di ciò a cui andranno incontro dopo il trapasso. Come dovrebbero esserlo tutti
i manuali, questo è un libro di facile lettura, alla portata di chiunque abbia la pazienza di
leggerlo, pur affrontando concetti profondi e complessi. Che si voglia o no, la morte accomuna
tutti, pertanto, non è certo un testo délite o settoriale. Ho cercato di evitare riferimenti
religiosi, ho scavalcato teorie di reincarnazione o simili, ho tralasciato paradisi, inferni e
purgatori, limitandomi semplicemente a prepararvi a un mondo che probabilmente non avete mai
visitato, che sicuramente vi spaventa e dove ovviamente non sarete per nulla contenti di andare.
Vi ho descritto le mie esperienze, controllate, verificate e confermate da chi, come me, ha la fortuna/sfortuna di condividere e subire lo stesso fenomeno.
Ho tentato, con molta umiltà, di trasmettervi quelle poche cose che ho capito riguardo alla Vita,
alla Morte, allo Spiritismo e alle capacità spirituali umane. Agli amici che mi seguono sul web e
nella vita dico sempre che non amo fare il sensitivo annunciando ritorni amorosi, separazioni
imminenti ecc. Amo trasmettere quel poco che ho imparato, quel poco che ho visto, e amo indicare non
già una strada da seguire, bensì come seguire la propria strada. Non ambisco neppure al ruolo di
maestro di vita, come qualcuno ama considerarmi e chiamarmi, ma desidero semplicemente condividere
quella luce di pochi watt, che un bel giorno è entrata nella mia vita e che oggi mi piacerebbe
dirigere anche su di voi. Da molti anni frequento questo posto chiamato astrale e anche se non
basterebbe una morte per capirlo tutto, posso comunque darvi qualche preziosa indicazione. Quando si
visita una città straniera è buona cosa procurarsi una cartina, una guida turistica, o fare una
piccola sosta allufficio informazioni; di fatto ci preoccupiamo di acquisire nozioni minime per non
perderci in luoghi pericolosi o inutili, per visitare le zone caratteristiche e rendere il più
possibile gradevole il nostro soggiorno. Ebbene, immaginate cosa può accadere a unanima, uno
spirito o in qualunque modo lo vogliate chiamare, non appena si stacca dal corpo fisico e viene
proiettata in questa sconosciuta città. Insieme, cercheremo di raccogliere tante utili informazioni
da dare al nostro spirito come se stessimo per fare un corso di sopravvivenza per morti. Strano, eh?
Ma nessun esempio renderebbe meglio lidea di quello che ci approntiamo a fare. Molti di voi non
credono affatto a una vita dopo la morte, altri si aspettano chissà quale esagerata forma di
trasformazione o evento, altri ancora che il buio o la luce delleternità siano in funzione dei propri peccati.
Vi dico con estrema sincerità che nulla è più vivo dellanima di un morto, che spesso il mondo cosiddetto astrale è più reale di quello di tutti i giorni.
Facciamo insieme questa filosofica considerazione: cosa sono i novanta-cento anni di vita reale in
confronto a una eternità? Sono paragonabili ai cinque anni della scuola elementare nei confronti del
resto della vita? Bene, se mi concedete il paragone, vi dirò che in parte è così. Non sono nulla
considerando il fattore tempo, ma sono essenziali per la formazione del nostro carattere e delle
basi della nostra cultura, per poi consentirci unevoluzione sempre maggiore. Se facciamo bene le
elementari, riusciremo nelle medie, poi nelle superiori e così via. Se viviamo bene la nostra vita,
riusciremo meglio nella seconda prova, nella terza… La vita non è altro che una scuola che vi
prepara al raggiungimento delleternità, e come in tutte le scuole ci sono i ripetenti. Ho avuto
modo di verificare la validità delle mie esperienze, non perché voglia o debba convincere qualcuno
ma perché, ritenendomi una persona normalissima, il primo da convincere ero e sono io stesso. Ho
incontrato anime così impaurite o desiderose di comunicare che il minimo che io possa fare è cercare
di preparare le nuove future anime a non spaventarsi più. Ho scoperto che la serenità non è il
premio della vita, ma è la comprensione della morte e, per questo, negli innumerevoli consulti che
faccio predico sempre questa serenità, non data dalla salute, dal denaro o dal raggiungimento dei
propri obbiettivi, ma dalla consapevolezza che la vita è come un film e va vissuta per ogni scena
che ci si prospetta davanti. Proprio come nel cinema, ci sono film romantici, comici, avventurosi,
drammatici e addirittura horror, ma sono solo film… e che siate attori o spettatori dovete
goderveli per quello che sono, una storia con cui passare un po di tempo, magari imparando qualche cosa; questa storia o questo film se preferite, si intitola semplicemente Vita.
Siate gli attori della vostra esistenza e non comparse della vita di qualche dun altro.
Che cos’è l’anima
Ormai spero che perlomeno la questione dellesistenza o meno dellanima sia da ritenersi un capitolo
chiuso e archiviato. LAnima esiste, non è uninvenzione della religione, non è una prerogativa
della Chiesa, non necessita di nessun pastore, sacerdote o rabbino. È unentità a sé stante
integrata e cresciuta dentro un corpo pilotato da una mente in stretto rapporto, ma allo stesso
tempo in conflitto, con lanima stessa. Come può un essere umano spiegarsi se non è il creatore di
se stesso? Possiamo limitarci a descriverci per quello che vediamo e conosciamo, ma non andare
oltre, poiché non siamo creatori di noi stessi, né di tutto quello che si trova al mondo.
Conseguentemente a questa riflessione, ritengo che ci sia praticamente impossibile comprendere
lesatto meccanismo del sistema Corpo-Anima-Mente, ma analizzando il tutto in modo distinto possiamo
risalire al funzionamento più probabile. Procediamo per gradi: il Corpo non è altro che un veicolo,
un contenitore del nostro Io, una macchina insomma che concede a questa entità di sopravvivere nel
mondo reale. Come gli astronauti per sopravvivere nello spazio hanno bisogno della loro tuta
spaziale, così lanima ha bisogno di questa macchina per muoversi liberamente nella dimensione
terrena. Il corpo ha proprie esigenze tutte facenti parte del mondo materiale, quali mangiare, dormire, bere ecc.
Cresce in stretto rapporto con lanima, la quale lo rifornisce dellenergia adatta alle funzioni
essenziali, ma per trasmettergli questa energia, ha bisogno di un codificatore che selezioni e
orienti questi impulsi energetici nella centrale di smistamento. La centrale di smistamento impulsi
non è altro che il cervello, altro fantastico marchingegno che serve per saldare la materia allo
spirito. Spesso però, per saldare due diversi metalli, cè la necessità di inserire un terzo
metallo, compatibile con entrambi, in modo da fonderlo insieme e ottenere così una saldatura
perfetta. Per fare un esempio comprensibile a tutti e non solo ai saldatori esperti, facciamo finta
di dover mettere in comunicazione due persone di lingua, usi e abitudini completamente diversi; per
di più, queste persone dovranno lavorare insieme a un progetto, uno dovrà dirigerlo, laltro dovrà
realizzarlo materialmente. Bene: la cosa più ovvia è far intervenire una terza persona che capisca
entrambe le lingue in modo che chi dovrà realizzare possa comprendere le precise direttive di chi
dirige. Questo traduttore non è altri che la Mente, non da intendersi però come cervello, poiché
questi è in realtà solo la mappa del progetto, ovvero il custode materiale delle nozioni, il block
notes dove la mente elabora il suo lavoro di traduttrice. Essa, la mente, cresce e si forma sia con
il corpo che con lanima, si radica nella seconda e condiziona il primo, è la direttrice di ogni
azione perché è lunica che comprende il linguaggio di entrambi. Lanima è un alieno dentro un corpo
terrestre; la mente è lo strumento che fa sì che luno non rigetti laltra, ma che comunichino.
Nei secoli passati, il lavoro della mente era perfetto, illustrava i dettagli del progetto e il
corpo realizzava le sue più belle opere. Pitture, sculture, poesie, musiche, danze ecc. Lanima è
unentità molto sensibile e adora esprimersi in talenti e virtù, è incline al bene poiché Goccia
Divina (non tutte, ma questo è un altro argomento) e, come tale, opera per la realizzazione di
progetti utili allumanità e alluniverso tutto. È perennemente mossa da uno spirito di fratellanza
nei confronti di tutte le creature, poiché consapevole di avere la medesima provenienza. Con il
passare del tempo però, la voce dellanima e, di conseguenza, le direttive per il progetto, sono
state sempre più ignorate dalla mente, che ha ritenuto opportuno dirigere lei stessa le opere del
corpo senza preoccuparsi minimamente di che genere fossero. Mettere in comunicazione la mente con
lanima non è certo un procedimento facile, le due entità crescono insieme e imparano a dialogare
attraverso leducazione, letica, la morale. Nel momento in cui mancano questi procedimenti, è più
difficile per le due entità comprendersi, e dunque tradurre le indicazioni al corpo: ed ecco il
mondo attuale! La mente è distratta, intasata da messaggi inutili e devianti, la materia ha preso il
sopravvento sullo spirito e i messaggi dellanima rimangono una voce lontana in un caos di pensieri
relativi al corpo e alle insidie della psiche. La goccia divina, essendo cresciuta con la mente, ma
priva dei procedimenti adatti, è di conseguenza anchessa una vittima delle direttive mentalmente
elaborate, una prigioniera dentro un corpo che non lascolta perché il traduttore non riesce o non
vuole più sentirla, una schiava del bagaglio di esperienze e sentimenti che insieme hanno costruito, non per cattiveria o superficialità, ma soltanto per incapacità di comunicare.
Solo nel momento in cui lanima si libererà dal corpo ripartirà un dialogo con lIo mentale. Questo
avviene, ad esempio, con la creazione di scenari e visualizzazioni nel mondo astrale, ma è una fase
che dura solo per un breve periodo poiché, quando non ci sarà più bisogno del traduttore, lo spirito
inizierà il processo di purificazione proprio per dimenticare tutte le esperienze memorizzate nel
periodo di convivenza e, a seconda del superamento di questa sorta di esame che è la vita, lanima
tornerà nellAssoluto, o nuovamente sui banchi di scuola. A questo punto, sarebbe opportuna una
vostra domanda (tanto convincermi che mi avete seguito e capito), e la mente? Che fine fa? Oramai,
ridotta a un mero bagaglio di esperienze e ricordi, rimane vacante nella dimensione astrale come
energia spirituale, qualcuno la chiama anche spettro o fantasma. Sempre per dimostrami la vostra
attenzione, i più svegli dovrebbero farmi una seconda domanda: ma se il fantasma è la mente, lanima
cosè? Ricordatevi che si parla di energia, di conseguenza una divisione di energia può
tranquillamente avvenire senza che nessuna delle due forme cambi il proprio stato.
Riassumendo: lenergia anima più corpo mentale si stacca dal corpo fisico e finisce nella
dimensione astrale; qui, prima di iniziare il processo purificatorio, questa forma energetica di due
elementi può tradursi in un fantasma, unanima errante, o addirittura salire a qualche piano più alto.
Nel momento in cui inizia però il processo di purificazione, parte di questa energia viene presa e
dirottata verso altri piani lasciando nellastrale o in altre dimensioni quel residuo di energia che
contiene tutte le informazioni e le esperienze relative agli anni vissuti sulla terra e dentro un
corpo. Come se avessi due copie di un cd: uno lo lascio in archivio, laltro lo porto a formattare.
La Gentilezza è la voce dellanima, date modo agli altri di ascoltarla.
Dalla vita alla morte, dalla morte alla vita
«Dalla Vita alla Morte, dalla Morte alla Vita» recitava una vecchia formula wiccan o, se preferite,
stregonesca. Se dunque le amiche streghe fin dai tempi dei tempi consideravano la morte una
rinascita, perché ancora ci poniamo il dubbio sullesistenza di un qualcosa oltre la morte?
Purtroppo, lunica dimensione che conosciamo, o meglio che ricordiamo, è quella terrena, ma il fatto
di non aver memoria di altre, non vuol dire che queste non esistano. Fondamentalmente durante la
nostra esistenza fisica, facciamo un po come i bambini quando si coprono gli occhi convinti che,
non vedendo ciò che li spaventa, automaticamente questo scompaia; anche noi, abbiamo coperto i
nostri occhi, ma per essere più preciso direi che li abbiamo distratti. Abbiamo catalogato tutte le
esperienze più belle giustificandole come sogni, intuizioni, talenti, virtù, senza per nulla
preoccuparsi di comprendere da dove provengono e perché. La scienza o la religione hanno solitamente
appagato i nostri dubbi e, tranne qualche raro caso di illuminazione, ci siamo nuovamente immersi a
tempo pieno nel caotico mondo creato per lasciarci dormienti e innocui. Una volta liberati del
bagaglio fisico, colei che ci suggeriva le scelte migliori, che ci rendeva abili in unarte, o
profondamente altruisti, trova finalmente il suo spazio. Smette di dover sopportare linutile e
costante brusio della televisione, di dover respirare la fetida aria dello smog cittadino o, peggio ancora, di avvelenarsi con le sigarette.
Arriva dunque il suo momento: niente più invidie o rancori, niente più bestemmie o ipocrisie,
fantasticamente libera di dare sfogo alle sue qualità… ahimè però, senza quel indispensabile mezzo
con cui poteva realizzarle. Ha bramato durante tutta la vita di poter avere un ruolo maggiore nel
piano fisico, ma è rimasta nascosta, ignorata e quando, finalmente, giunge il suo momento si accorge
di non aver più mani per dipingere, voce per cantare né gambe per danzare. Non abita più nel mondo
dove è cresciuta prigioniera, ma è stata rispedita in un viaggio che la riporterà nella sua terra di
origine. Un po come un cucciolo di leone nato nella gabbia di uno zoo e riportato da adulto nella
sua savana. Istintivamente sa che è il suo ambiente, sente che i profumi gli sono famigliari e,
anche se non conosce la giungla, è appagato da un profondo senso di libertà. Contemporaneamente, è
però spaesato e impaurito, sente la nostalgia dellambiente dove è cresciuto e rimpiange qualche
volto a cui si era ormai affezionato. Così accade alla nostra anima nel momento in cui viene
liberata dal corpo. Libera ma spaesata, felice ma nostalgica, protetta ma spaventata. Più repentino
e inaspettato è questo passaggio e più disorientata sarà questa anima. Come il leone, cercherà gli
odori che gli erano famigliari, si avvicinerà alle case e alle persone, ma quello ormai non è più il
suo mondo e ciò che creerebbe sarebbe solo paura e panico; ed ecco il motivo per cui vorrei
insegnarvi a non fare i fantasmi. Compreso che non è il caso di spaventare la gente, al nostro leone
non rimane che esplorare il proprio habitat, gustarsene i colori e i profumi, dimenticando quello
che è stato il suo mondo fino a quel momento. Potrebbe succedere che, per nostalgia o
preoccupazione, gli amici umani di questo leoncino tornino a cercarlo e a chiamarlo in mezzo alla
foresta, ma anche se sarà difficile ignorare il richiamo dei sentimenti, io gli consiglierei di
proseguire il suo viaggio. Magari potrebbe giusto concedersi un velato saluto in ambiente onirico,
per comunicare che va tutto bene e che è ansioso di scoprire il mondo da solo, per poi proseguire obliando ogni legame con il passato.
Qualche lacrima da entrambe le parti, e infine il tempo cancellerà le amarezze causate dal distacco.
Se la nostra anima-leoncino continuasse a rispondere ai continui richiami, il nuovo adattamento
risulterebbe notevolmente ritardato, mentre dallaltra parte non verrebbe accettata lidea della
perdita, con la conseguenza di un sempre maggior dolore, depressione ecc. La morte non è mai giusta
agli occhi degli umani: arriva sempre troppo presto, difficilmente si presenta in modo piacevole e
indolore, e tocca sempre alla persona sbagliata… ma è lesatto scopo della nostra vita ed è un
passaggio fondamentale per la nostra crescita spirituale. Dovete smetterla di guardarvi come corpi
dove forse dentro cè qualcosa chiamata anima; imparate a guardarvi come Anime ricoperte da qualcosa
chiamato corpo. Quando e se, anche solo in parte, riuscirete a digerire questo concetto, il vostro
rapporto con la morte e con la vita migliorerà notevolmente. Il dualismo tra anima e corpo sarà
protagonista senza che ve ne accorgiate, di tutta la vostra esistenza terrena. La mente si
coalizzerà con il corpo per razionalizzare le ottime intuizioni, demotivare le velleità artistiche,
sminuire il talento e, laddove ne abbiate la possibilità, ostacolare i viaggi astrali. Ricordo a
questo proposito un faticoso pomeriggio nel quale stavo cercando di uscire dal corpo per verificare
alcune sensazioni avute la sera precedente. Era tutto predisposto nel migliore dei modi: ambiente
tranquillo, nessun rumore fastidioso, telefoni spenti e la giusta motivazione a rilassarsi. Era
unuscita per me molto importante, non sto a spiegarne i motivi precisi, ma basti sapere che, grazie
a quella sperimentazione, avrei raggiunto una conoscenza più profonda sul lavoro della mente prima
del viaggio astrale. Dopo pochi minuti di rilassamento iniziarono le famose vibrazioni (vero e unico
sintomo dello sdoppiamento) e la totale indifferenza nei confronti dellambiente circostante.
Sarei uscito dal corpo nel giro di due minuti al massimo se non fosse stato per un fastidiosissimo
prurito che mi costrinse a grattarmi e, di conseguenza, a interrompere il processo appena iniziato.
In un primo momento non detti molta importanza al fatto e ricominciai a rilassarmi in attesa di
nuove vibrazioni. Puntualmente tornai al momento cruciale di uscita e puntualmente ricomparve il
prurito, localizzato in unaltra parte del corpo. Pur non credendo al caso, lo considerai un evento
casuale e, senza spazientirmi, ripetei le operazioni di rilassamento. Anche il terzo tentativo sfumò
con una serie di fitte pungenti che martoriarono la mia pancia senza un motivo apparente. Controllai
accuratamente se questa situazione non derivasse dalla presenza di insetti o di qualche altra cosa,
ma tutto risultò normale e, pertanto, procedetti con un quarto tentativo. Questa volta
laggressione si manifestò con prurito e punture, quasi in un crescendo di sensazioni rivolte
proprio a farmi desistere dal continuare. La mia mente lavorava sul corpo per ostacolare la mia
uscita: era possibile tutto ciò? Decisamente sì. Spesso mi ero ritrovato a combattere tra la volontà
spirituale e quella materiale. Di conseguenza ero a conoscenza degli ostacoli che la nostra mente
oppone ai desideri spirituali, ma avere un riscontro così fisico del dualismo tra anima e corpo era
una novità anche per me! Per quella sera vinsero i pruriti e le punture, poiché riuscirono a
spazientirmi e a rimandare lesperimento, ma da quel giorno in poi, la battaglia si sarebbe fatta
ardua e costante, tanto da sfociare nel classico gesto del dito, che indirizzai al mio corpo in una
delle mie successive uscite; già in pratica avevo mandato a quel paese me stesso, contento di averlo battuto con uno stratagemma che vi racconterò in uno dei capitoli seguenti.
Spesso amate mentire sulla vostra età per apparire ciò che non siete: è ridicolo! Siamo eterni e al mondo da migliaia di anni. Che senso ha toglierne quattro o cinque?
Indice del libro
Premessa: perché un manuale?
1. Chi sono
2. Che cos’è lanima
3. Dalla vita alla morte, dalla morte alla vita
4. I miei primi viaggi astrali
5. Il progetto Ensitiv
6. Che cosa troverai nel piano astrale
7. Corpo fisico, corpo mentale e corpo astrale
8. Come funziona il tuo corpo mentale
9. Il corpo astrale: come ho ritrovato i miei nonni
10. Il corpo fisico
11. Comunicare con i viventi
12. Cos’è il mondo astrale
13. La tua anima in comodato duso
14. Perché è difficile rendersi immediatamente conto della propria morte 15. Il problema della morte improvvisa
16. La morte improvvisa da trauma
17. La morte improvvisa da infarto
18. A chi non piacerebbe scegliere dove morire?
19. La morte annunciata: il piccolo segreto per morire con serenità 20. La morte per cause naturali e la sensazione di beatitudine 21. La morte per annegamento o soffocamento
22. La morte avvolti dalle fiamme
23. La morte per avvelenamento o shock anafilattico
24. Incapacità di accettare la propria morte
25. Coma o stato vegetativo
26. Il suicidio e la sofferenza eterna
27. La morte in seguito a lente agonie
28. La morte degli animali e il mondo astrale
29. La morte di parto e la morte in sala operatoria
30. Nel mondo delle anime,nessun bambino viene mai lasciato solo 31. La morte di un nascituro
32. Il legame invisibile: come puoi comunicare con i defunti 33. Stragi o morte di più persone contemporaneamente
34. La morte per overdose
35. La morte nel sonno
36. Chi è il medium
37. Angeli e demoni
38. Cos’è la morte
39. Morte di soggetti malati di mente
40. Il vero e unico nemico della morte è lAmore
41. Il mio rapporto con le anime
42. Il famoso tunnel e la morte apparente
43. I magici poteri della dimensione astrale
44. È giunto il momento: indicazioni pratiche per chi lascia il corpo 45. Incontro al vostro Dio
Conclusioni
Postfazione di Dario Marcello Soldan
LAutore
Ensitiv
Manuale per Sopravvivere dopo la Morte – Libro >> http://goo.gl/DIbZMA Esperienze di un viaggiatore astrale
Editore: Uno Editori
Data pubblicazione: Febbraio 2014
Formato: Libro – Pag 184 – 14×20 cm
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__manuale-per-sopravvivere-dopo-la-morte-libro.php?pn=1567
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