Masaru Emoto: la Coscienza dell’Acqua
di Vincent Gambino
Intervista a Masaru Emoto e trailer del DVD “La Coscienza dell’Acqua” edito da Macro Video.
La seguente intervista a Masaru Emoto è apparsa su Scienza e Conoscenza n. 17.
Masaru Emoto, il rinomato ricercatore giapponese torna in Italia dopo una lunga turneè mondiale,
rendendosi disponibile per degli incontri aperti al pubblico nelle città di Vicenza – dove l’ho
incontrato per S&C – e Venezia, città sullacqua(non a caso). Ho passato assieme lui e gli altri
partecipanti una giornata molto interessante in cui ho potuto conoscere Emoto come persona e non solo come uomo di scienza.
Sempai Emoto mi è apparso essere un’anima semplice ed aperta, anche se nascosta da un’apparente
impassibilità Zen, tutta giapponese. Ho avuto la fortuna di sedergli accanto per pranzo (dove ho
scoperto che oltre ad essere esperto di acqua è anche un grande estimatore del vino!) e di parlare
con lui della sua vita e delle sue esperienze. E apparso molto soddisfatto dellaccoglienza da
parte del mondo del messaggio che porta col suo lavoro e per questo si sente fiducioso per il
futuro. Uno dei progetti che ha più a cuore infatti è quello di stampare diversi milioni di copie di
libri per bambini sul tema dell’acqua (e della pace) da distribuire gratuitamente in tutto il mondo.
Così che le nuove generazioni possano avere la possibilità di un approccio differente all’acqua e
alla vita e siano in grado di dar corpo e vita a quei cambiamenti sperati che le generazioni passate non sono state in grado di realizzare.
Il nostro incontro è terminato con una benedizione alle acque di una fonte delle montagne venete e con l’intervista che segue.
S&C: Dott. Emoto la ringrazio per questa intervista e le do il “bentornato” in Italia. Vorrei iniziare chiedendole che cosa l’ha spinta ad iniziare il suo studio sulle acque.
M.E.: Inizialmente ho cominciato ad occuparmi di acqua per lavoro, avevo una piccola compagnia commerciale che trattava acqua.
Ma dopo poco sono rimasto stregato dall’acqua, dal suo fascino e dalle sue caratteristiche; così
ho cambiato la mia impostazione ed anziché proseguire con l’attività commerciale ho deciso che l’acqua sarebbe stato il tema dei miei studi e della mia vita.
Si è mai interessato agli studi di altri ricercatori a riguardo? Qualcuno è stato fonte d’ispirazione per lei?
No, non ho avuto nessun riferimento specifico nel campo scientifico, in quanto io non vengo da questo settore. Ho iniziato da solo.
Una cosa che si apprende dai suoi studi e che mi ha affascinato molto è come l’acqua abbia una forte “ricettività”. E’ corretto secondo lei dire che l’acqua ha una natura magnetica?
Sì, penso sia una giusta definizione. L’acqua è molto sensibile, impressionabile da ogni cosa e da tutti.
Ma l’acqua, a livello vibrazionale, ha una propria “impronta” o è semplicemente un veicolo che si carica di vibrazioni da altre fonti?
Io penso, noi pensiamo, che l’acqua sia il mezzo per eccellenza per trasmettere quella che noi chiamiamo Hado, ovvero la vibrazione.
Dai suoi studi si vede come l’acqua si cristallizzi in modo differente a seconda della fonte a cui
viene esposta, ad esempio un brano musicale. Lei pensa che un brano musicale possa avere una sua
natura oggettiva, ovvero che produca la stessa risposta vibratoria in chiunque l’ascolti, o che
dipenda dallo stato di coscienza dell’ascoltatore o di chi fa, come in questo caso, l’esperimento di cristallizzazione?
E’ una buona osservazione. Infatti abbiamo notato che la condizione dell’operatore che esegue la
cristallizzazione influisce sul risultato dell’esperimento. Ad esempio la sinfonia numero 40 di
Beethoven a me piace tantissimo mentre ad altri operatori può piacere meno. Quindi i cristalli non
saranno mai identici, cambiano a seconda della risposta al brano da parte di chi fa l’esperimento.
Nel suo libro parla anche del potere delle parole. Ad esempio riferisce di come alcuni idiomi
nascano da suoni onomatopeici, come accade con il giapponese. Shakespeare scrisse che la Rosa
avrebbe avuto lo stesso colore e lo stesso profumo anche se noi le avessimo dato un nome differente.
Le parole quindi hanno un valore oggettivo o dipende dall’intenzione con cui le pronunciamo? Grazie,
per esempio, lo si può dire per convenienza, anche sentendo l’opposto nel cuore, non crede?
Si, credo infatti che l’acqua sia intelligente e capisca l’intenzione con cui si dicono le parole
come “grazie” o “amore”. E’ per questo che noi scriviamo su dei fogli queste parole, per poter comunicare esattamente il messaggio che trasporta una parola all’acqua
Un’altra cosa che mi ha colpito dei suoi esperimenti è come l’acqua si cristallizzi in modo
differente anche se esposta a fotografie. Non si potrebbe allora pensare che anche la pellicola
fotografica, la carta su cui si stampano le foto, tutte queste cose possano caricarsi
vibrazionalmente come l’acqua? Che differenza c’è allora tra l’acqua e queste cose? Qual’è la particolarità dell’acqua?
E’ chiaro che esponendo l’acqua ad una fonte come una fotografia che, a differenza di una parola
scritta, è più elaborata, questa riceva una gamma più vasta di informazione e di emozione. Per
questo il cristallo che ne risulterà sarà più particolare e sicuramente più complesso
Personalmente ragionando su questa cosa ho pensato che tutto sia in realtà un’unica “cosa”, un unico
“spirito”, che assume stati e forme differenti. Lei nel suo libro mette in relazione i 108 elementi
chimici conosciuti con le 108 emozioni che prova l’uomo, secondo la dottrina buddista. Si può
supporre che l’acqua sia l’elemento principe che mette tutti gli elementi in relazione gli uni con gli altri?
Io penso che l’acqua “rappresenti” tutti questi 108 elementi, di questo sono sicuro. E quindi penso
anche che senza acqua non possa esserci niente, nessuna vita. Sì, l’acqua ha a che fare con tutti gli elementi esistenti, e li può “contenere” tutti.
Infatti credo, ad esempio, che anche un diamante contenga l’acqua.
Mi ha anticipato, infatti volevo proprio parlarle di questo. Conosciamo oggi il potere vibrazionale,
o meglio radioattivo di alcuni elementi, come i minerali. Tradizionalmente si è sempre conosciuto il
potere dei vari elementi, ad esempio delle pietre che possono portare un messaggio proprio, ma
possono anche caricarsi di vibrazioni, come fa l’acqua. Lei cosa ne pensa? Possono esistere altri elementi che hanno caratteristiche simili a quelle dell’acqua?
Sì, credo proprio che le pietre, in special modo quelle che chiamiamo preziose, possano essere un
ottimo elemento di trasmissione della Hado (vibrazione) ed anche dei sentimenti. Infatti l’acqua è
molto influenzata dall’ambiente, dalle rocce in cui scorre. Penso che la differenza stia nel fatto
che l’acqua, essendo un liquido possa essere molto più influenzabile, mentre le pietre come solidi siano più portatrici di un messaggio proprio, una propria Hado.
Una cosa interessante che lei cita nel suo libro è uno studio della Nasa riguardante l’origine
dell’acqua sulla terra. Dott. Emoto, da dove proviene l’acqua secondo lei e questo che cosa ci dovrebbe far comprendere?
Si tratta, se ben ricordo, degli studi risalenti al 1998, del professor Franck dell’università
dell’Iowa ed i suoi collaboratori. Una notte osservarono un gran numero di meteoriti neri che si
dirigevano verso il pianeta. Il fatto li mise in allarme, poi si accorsero come questi si
distruggevano a contatto con l’atmosfera. Scoprirono infatti che si trattava di grandi masse di
ghiaccio. All’incirca 10 milioni di meteoriti, alcuni dei quali di oltre 100 tonnellate. Questo
diede il via allipotesi che l’acqua provenga, in realtà, dallo spazio, vista la frequenza con cui
questo fenomeno accade e calcolandolo su i quattro miliardi e mezzo di anni della terra. Questa
stessa scoperta ed affermazioni sono state fatte anche dall’università delle Hawaii, ma ancora oggi
l’ambiente scientifico stenta ad accettarlo. Per me è una scoperta grandiosa. Io concordo sul fatto
che all’inizio, sul pianeta Terra non c’era acqua e che è arrivata dallo spazio. E’ chiaro che non
si vuole accettare questo nell’ambiente scientifico, se così fosse si dovrebbero ripensare il 95%
delle scoperte e delle teorie precedenti, diventeremmo come gli odierni Galileo o Copernico!
Coi suoi studi ha mostrato quanto l’acqua sia sensibile a stimoli di natura sottile, come la
consapevolezza umana. Infatti lei invita le persone a pregare e ringraziare l’acqua. Dott. Emoto, se
la sente di darci una sua definizione di quell’arcano che è la consapevolezza umana?
E’ molto semplice: non dobbiamo fare all’acqua quello che non vorremmo fosse fatto a noi. Tutto qui, è molto semplice.
Dobbiamo considerare l’acqua come parte di noi. Anche quando le facciamo fare compiti meno nobili,
come quando andiamo al bagno. Dovremmo pensare “Mi dispiace farti fare questo ma è necessario”. Dovremmo rispettare profondamente l’acqua.
(Emoto qui sembra voler evitare la domanda…)
In alcune tradizioni e nella floriterapia odierna, secondo le indicazioni di Edward Bach, si
espongono i fiori di diverse piante immersi in acqua alla luce del sole o della luna per
preparazioni curative. Secondo lei che differenza c’è tra il messaggio vibratorio che può
trasmettere una pianta, il sole o la terra stessa e quello di un essere umano? Secondo lei anche il
sole potrebbe avere una forma di coscienza che comunica all’acqua e da questa a noi?
Sono convinto che ogni cosa nel creato abbia una propria Hado e sicuramente una propria forma di
emozione o sentimento. Certo, anche una pianta o una pietra. Pensiamo alle piante in particolare. Il
polline delle piante ad esempio trasporta una certa Hado che può essere in risonanza con lansia
tipica di alcune persone. Per questo quando entra in contatto con certi individui questa vibrazione innesca una reazione allergica.
Secondo lei è giusto allora rivalutare la concezione contemporanea di vita? Non è la vita una cosa molto più vasta di quello che noi oggi pensiamo?
Sicuramente, la vita è ovunque, nel mondo organico e non. Noi in Giappone abbiamo una Dea che si
chiama Cannon, questa parola in ideogrammi significa “Vedere il Suono”. Sta a significare il sentire
la vibrazione ovunque, anche in un sasso che troviamo per strada. E voglio ora aggiungere una cosa:
pensate alla macchina fotografica Canon, viene da Can-non, ovvero la divinità che “Vede” il suono – o Hado della vita – ovunque.
Cito il suo libro “I cristalli che l’acqua ci mostra sono le porte d’accesso per altre dimensioni”.
Come intende lei il concetto di dimensioni sottili, oggi contemplato dagli studi davanguardia, e che le più svariate tradizioni spirituali hanno sempre affermato?
Scrivendo così intendevo che esistono più dimensioni, ad esempio si può pensare che dopo la morte si
acceda alla quarta dimensione, o alla quinta, non so con precisione. Questa è una cosa che non posso spiegare, ma che sento istintivamente.
Ad esempio, sono convinto che quando osserviamo un cristallo esagonale questo ci parli della terza
dimensione, mentre uno ottagonale sia tra la terza e la quarta o forse già la quarta, spero mi
possiate comprendere. Io penso che la forma cristallina perfetta sia un cerchio (non per niente il
cerchio in molte tradizioni è simbolo del “Cielo-Spirito”), chissà, sarà dopo la trentesima dimensione!
E in che caso ha visto un cristallo che si avvicinava a questa forma? Ho avuto modo di osservarlo nell’Acqua Santa.
Benissimo, volevo giusto parlarle di questo. Secondo alcuni studi, come quelli di Samuel Goldsmith o
George Ullembek che nel diciannovesimo secolo si occuparono di acque Mariane, ovvero dove avvennero
apparizioni della Madonna, la particolarità di queste acque sta nel fatto che gli elettroni in esse
presenti stranamente presentano uno spin che consente di ricevere un messaggio particolare. Al di là
di questo, lei cosa pensa? Da dove ricevono la loro singolare Hado le acque che in tutto il mondo
sono considerate sacre? E perché queste hanno capacità curative così grandi, miracolose in alcuni casi?
Credo che queste acque, ad esempio quelle Mariane, siano così potenti perché hanno una continua
benedizione, anche da tutti i pellegrini che le vanno a visitare e quindi portano tutti i loro
ringraziamenti. Ma ci si dovrebbe anche chiedere come mai una persona si ammala. Le persone
sviluppano una predisposizione alla malattia dovuta ai pensieri o sentimenti che hanno, alle proprie
intenzioni. Molte persone così diventano più “sporche” o cattive. Per questo poi si ammalano.
Quindi bevendo queste acque che durante i secoli si sono caricate, questi possono guarire prima di tutto il proprio spirito e quindi di conseguenza il corpo.
Dott. Emoto crede che possa esistere un aspetto della realtà che è divino? Una sorta di
consapevolezza che abbraccia tutte le altre? Oggi in conferenza stampa le ho sentito dire che prima
di iniziare questo lavoro era ateo. Poi, successivamente, grazie ai cristalli, si è avvicinato al
concetto di Dio o Divino. Come dovremmo porci rispetto a questo e che cosa ci insegna l’acqua a riguardo?
Dio esiste in ogni cosa. Forse la parola ateo non era corretta. Credevo in Dio, ma non mi sentivo molto vicino al divino.
Dopo questi studi però l’ho sentito molto vicino, parte di me e di tutto. Questo tipo di coscienza
dovremmo essere capaci di vederla in tutte le cose, organiche e non. Questa è una cosa fondamentale.
Che cosa si aspetta per il futuro? Si augura che le persone prendano il suo messaggio più con il
cuore o con la mente? Quali sono i cambiamenti che spera di vedere nel mondo e come crede verrà visto il suo lavoro dal mondo scientifico?
Non vorrei essere presuntuoso, ma desidererei diventare una guida per le future generazioni affinché
queste possano più di noi godere della vita e saper scambiare energia positiva col mondo e con
l’acqua. Infatti voglio portare avanti il mio lavoro e studio con la stampa di un libro per bambini,
di cui oggi ho parlato in conferenza. Così le future generazioni potranno capire meglio e godere in
tutto e per tutto della loro vita. Noi usiamo solo il tre percento del nostro DNA, questo significa
che il novantasette percento di noi stessi è ancora da scoprire, o meglio, da ricordare. Forse un
giorno potremmo viaggiare nel tempo grazie all’acqua, viaggiare in altre dimensioni o scoprire cosa
c’è dopo la morte. Lo so che tutto questo, oggi, ci appare come utopia, ma io desidero gettare un ponte per le generazioni future.
Masaru Emoto
Il Vero Potere dell’Acqua
Mediterranee
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__il_vero_potere_dell_acqua.php?pn=1567
Masaru Emoto
L’Insegnamento dell’Acqua
Il suo messaggio
Mediterranee
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__linsegnamento_dellacqua.php?pn=1567
La Coscienza dell’Acqua – DVD
I cristalli dacqua rivelano linfluenza dei pensieri sulla realtà fisica Masaru Emoto
Macrovideo – Luglio 2010
http://www.macrolibrarsi.it/video/__la-coscienza-dell-acqua-dvd.php?pn=1567
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