Masaru Emoto, l’uomo dell’acqua
(di Roberta Piliego)
Masaru Emoto ha messo a punto una tecnica che ha consentito di scoprire e di
ammirare i molteplici segni del linguaggio figurativo con cui l’acqua
risponde agli stimoli esterni.
Attraverso tale tecnica è possibile fotografare i cristalli ottenuti dal
congelamento di acqua sottoposta alle vibrazioni non solo di parole o brani
musicali, ma anche di pensieri e stati d’animo. L’acqua è infatti in grado
di registrare la vibrazione di una energia estremamente sottile, definita
nella cultura giapponese Hado. I risultati degli esperimenti condotti da
Masaru Emoto dimostrano che i cristalli dell’acqua modificano la propria
struttura in relazione dei messaggi che ricevono. L’acqua sottoposta alle
vibrazioni di parole e pensieri positivi forma dei cristalli bellissimi
simili a quelli della neve, l’acqua sottoposta alle vibrazioni di parole e
pensieri negativi reagisce creando strutture amorfe e prive di armonia.
Hado, la più piccola unità di misura dell’energia, e la nascita del
cristallo.
Ci racconta?
Hado è una parola giapponese che significa “cresta dell’onda”. Questo
termine indica la vibrazione energetica estremamente sottile che è
all’origine della creazione. Grazie all’incontro con il dottor Lorenzen e
all’utilizzo della M.R.A. (Magnetic Resonance Analyzer), una macchina in
grado di misurare l’intensità di Hado, ho potuto dimostrare che l’acqua può
migliorare le condizioni fisiche delle persone. Successivamente la mia
ricerca si è focalizzata sulle immagini dei cristalli di acqua ghiacciata.
Il cristallo d’acqua è il segno che rende visibile l’influsso di questa
sottile vibrazione, non visibile all’occhio umano, ma in grado di
influenzare la materia.
L’acqua ci ascolta, memorizza sul suo nastro magnetico le vibrazioni dei
nostri pensieri e delle nostre emozioni e ci risponde nel linguaggio
figurativo dei suoi cristalli.
Questo dialogo con l’acqua consapevolizza e porta a galla l’immagine di ciò
che siamo ?
E’ difficile accettare che l’uomo comune possa credere al concetto di
dialogo con l’acqua, in realtà questo dialogo esiste. La Terra, chiamata
anche il Pianeta d’Acqua, è coperta per il 70% della sua superficie di
acqua, la stessa proporzione presente in un corpo umano. La neve, che cade
sulla Terra da milioni di anni, contiene cristalli simili tra loro, ma
diversi uno dall’altro. Ogni cristallo porta in sé un’informazione. Più
precisamente, la geometria del cristallo è l’informazione stessa che si
cristallizza. L’acqua, attraverso la creazione e la contemplazione dei suoi
cristalli, rende possibile un dialogo con l’uomo elevando la sua
consapevolizzazione.
E’ uscito il suo secondo libro ‘Messaggi dall’Acqua’, Volume II. In questo
lavoro lei ha attribuito particolare attenzione all’aspetto delle relazioni.
Le immagini dei cristalli riflettono il risultato delle esperienze
interpersonali all’interno di nuclei quali la famiglia, la scuola e i gruppi
di preghiera.
Sì, in questo libro mi sono dedicato in modo particolare all’esperienza
della preghiera e all’energia che la preghiera produce. L’esperienza della
preghiera ha in sé le vibrazioni del sentimento e dell’emozione che
accompagnano la parola. La risultante è una vibrazione sottile in grado di
intervenire sulla materia modificandola. A questo proposito voglio ricordare
l’incantesimo provocato dall’energia della preghiera sulle sponde del lago
Biwa, in Giappone.
Il 25 luglio 1999, alle ore 4.30 del mattino, 350 persone si sono riunite di
fronte al lago inquinato per offrire le proprie preghiere all’acqua.
L’intenzione delle persone che pregavano insieme era sintonizzata su
pensieri di armonia e gratitudine. Il risultato è stato sbalorditivo!
L’acqua prelevata dal lago inquinato prima di essere sottoposta alla
vibrazione della preghiera non ha prodotto alcun cristallo, mentre l’acqua
prelevata dopo la preghiera è stata in grado di produrre bellissimi
cristalli per oltre sei mesi, fino a gennaio del 2000.
E’ stata l’acqua stessa a guidare la mia ricerca verso questa direzione.
L’intuizione, nel mio lavoro, è essenziale… mi capita di svegliarmi nel
cuore della notte con l’intuizione di ciò che devo trasmettere.
Il pianeta sta andando incontro ad un processo di deterioramento pressoché
inevitabile.
A questo proposito lei si è fatto promotore di un progetto che invita le
persone ad inviare sentimenti di amore e gratitudine nei confronti
dell’acqua che scorre in zone del mondo particolarmente a rischio. Questa
sua proposta porta il nome di Progetto di Amore e Gratitudine all’Acqua…
Io sono convinto che è la coscienza di ognuno di noi che crea il nostro
mondo.
La vibrazione dell’amore e della gratitudine possono essere trasmesse,
attraverso la nostra intenzione, ai corsi d’acqua che attraversano i paesi
devastati dai conflitti e dalle guerre. Le faccio un esempio.
Immaginiamo di inviare la nostra preghiera, il nostro pensiero d’amore al
fiume Giordano, sulle cui sponde vivono israeliani e palestinesi. L’acqua,
informata da questa altissima vibrazione di luce, armonizzerà la terra e
coloro che la berranno.
Naturalmente sono molte le regioni nel mondo dove dimorano guerra e povertà,
come India, Pakistan, Irak e alcuni stati africani. Per sostenere e
divulgare questo progetto ho creato un sito, www.thank-water.net, che sta
avendo un grande seguito. Attraverso questo gesto di preghiera all’acqua è
come se operassimo una trasfusione al pianeta sostenendolo con la vibrazione
più potente, quella dell’amore.
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