Meditazione Camminata

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Meditazione Camminata

del Ven. Sujiva

Potete immaginare la quantità di cose coinvolte con il camminare?
Camminate per andare in ufficio, per fare esercizio, per una
passeggiata panoramica, per andare verso il tavolo, per calmarvi e per
tante altre meravigliose quanto innominabili ragioni. Ma uno può
pensare e sentirsi in modo del tutto diverso camminando su una
spiaggia isolata nella luce dell’alba rispetto al camminare verso la
poltrona del dentista. La differenza sta tutta nello stato della
mente. E ricordate, lo stato della mente può determinare dove finirete
e cosa vi accadrà. Se camminate senza consapevolezza, potrete finire o
all’ospedale o nella tomba. Naturalmente molta gente al giorno d’oggi
taglia corto rispetto al camminare, loro vanno su ruote. Alla velocità
che la moderna tecnologia può permettere, potreste aver bisogno anche
di una maggior consapevolezza per assicurarvi la sicurezza. Lasciate
che vi offra alcuni consigli per iniziare con la vostra meditazione
camminata:

– Per imparare a camminare con consapevolezza, dovete trovare un luogo
tranquillo con una distanza sufficiente, almeno di trenta passi.
Preferibilmente dovrebbe essere un percorso diritto pulito e piano
senza nessuno attorno a guardare quello che state facendo. In mancanza
di questo potrà andar bene qualsiasi distanza fino a dieci passi.

– Per prima cosa dovrete provare a sperimentare la chiara
consapevolezza della vostra postura in piedi. Non è visualizzazione,
ma sentire il proprio corpo così come è, la tensione, la fermezza e
forse un po’ di oscillazione. Assicuratevi di essere rilassati con una
postura eretta. Tenete le mani insieme o incrociatele per aiutarvi a
restare composti. Potete chiudere gli occhi e rendere la mente libera,
calma, rilassata e felice. Imparate a lasciare andare tutti i vostri
problemi e pensieri. Essi non sono così importanti da attaccarcisi
tutto il tempo. Date una pausa alla vostra mente. Solamente restate
nel momento presente e attenti.

– Ora dopo aver ottenuto una calma compostezza, cominciate a
camminare, mantenendo l’attenzione alla parte inferiore del piede che
si muove, al disotto dei polpacci. Camminate con naturalezza (con gli
occhi aperti) con un passo che vi faccia sentire a vostro agio e
rilassati. Per aiutarvi a mantenere l’attenzione ai piedi, potrete
ripetere mentalmente destro sinistro o camminare, camminare o
qualsiasi parola preferite. Ma ricordate, non pensate, solamente
mantenete la mente nel momento presente.

– Quando è il momento di girare, siate consapevoli dell’azione di girare.

– Ogniqualvolta la attenzione si rivolge ai pensieri, dovrete
richiamare la vostra presenza mentale, notando consapevolmente
pensare, pensare e poi ritornate all’osservazione dei passi. Se si
presentano tensione o noia, dovrete fermarvi ancora e riportare la
consapevolezza come avete già fatto. Mentre siete fermi notate
consapevolmente tensione o noia, prima di riprendere la meditazione
camminata.

– Vi consiglierei di camminare ad un certo ritmo che la mente può
mantenere. Una volta preso questo ritmo, avrà la tendenza a fluire.
Allora mantenete il ritmo per il tempo restante.

– Quando vi sentite più calmi o un poco stanchi, allora potete
rallentare l’andatura, essendo allo stesso tempo ancora più rilassati
mentalmente e fisicamente. Le persone che hanno raggiunto la
concentrazione in questo modo possono camminare per un ora o più e
sentirsi come se solo un minuto sia passato. Essi si sentono come
senza peso e come se camminassero sulle nuvole. Potrebbe finire che vi
sentirete molto felici.

– C’è comunque una cosa da aggiungere. Quando vi sentite veramente
rilassati, mantenete la vostra mente vivacemente attenta mentre segue
i passi. Cercate di sentire o percepire le sensazioni mentre accadono,
le tensioni, le forze che tirano o che spingono, la leggerezza o la
pesantezza e alla fine il contatto delle piante dei piedi con il
suolo.

– Per aiutare il principiante ad avere una più acuta percezione di
questo, gli insegnanti hanno escogitato un metodo che suddivide ogni
passo in varie fasi cominciando da due fino a sei. Sebbene tre fasi
sono sufficienti per la maggior parte delle persone, possono essere
aumentate progressivamente, ma solamente quando uno è pronto per
questo.

– Durante un ritiro intensivo o un esercizio formale di meditazione,
la procedura standard è di fare un’ora di meditazione camminata,
dividendola in tre periodi: i primi venti minuti camminata in una
fase, i secondi venti minuti camminata in due fasi, e i rimanenti
venti minuti (fino a raggiungere un’ora) per la camminata in tre fasi.
– Il principio dietro a ciò è di portare gradualmente la mente ad una
attenzione più concentrata il che può avvenire con il rallentare il
movimento e con una osservazione più precisa. Il tipo più adatto di
camminata, sarà quello che farà sorgere maggiore consapevolezza.

– Le varie fasi dei passi da uno a sei sono:
1. sinistra/destra
2. sollevare, appoggiare il piede
3. sollevare, spingere avanti, appoggiare
4. alzare (il tallone) , sollevare (tutto il piede) , spingere avanti,
appoggiare
5. alzare, sollevare, spingere avanti, abbassare, appoggiare
6. alzare, sollevare, spingere avanti, abbassare, appoggiare (la punta
del piede) pressare (il peso sul piede). […]

– Ad ogni fase di un passo, quando si osserva da vicino, saremo in
grado di percepire le sensazioni o le forze che saranno presenti.
Potremo veramente sperimentarlo come un flusso di tensione, forze che
spingono o una estensione di durezza quando appoggiamo il piede.

– Per completare il quadro dovremo anche notare consapevolmente le
intenzioni che sorgono prima di ogni passo, le intenzioni di fermarsi
e girare.

– Se riuscirete a fare questo, potrete davvero arrivare ad un punto in
cui vi dimenticherete completamente di voi stessi e ciò che rimarrà
sarà il processo di consapevolezza con i suoi oggetti. Allora avrete
cominciato il viaggio all’interno, il sentiero per realizzare la
Natura di Chi e Che Cosa siamo realmente. Allora tutti i conflitti con
la Realtà, dovuti all’ignoranza, che è il problema radice della
sofferenza potranno finalmente vedere la fine.

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