Meditazione Vipassana, Trascendentale e sciamana

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Meditazione Vipassana, Trascendentale e sciamana

da: Meditazione per tutti
di Franca Silvani
Edizioni Gruppo Futura

Meditazione Vipassana

Nasce dalla tradizione buddista e fonde gli insegnamenti più ortodossi del Buddismo, in particolare
del Piccolo Veicolo, ritenuto il più moderno, con la psicologia, mostrando così che dalla fusione
tra Oriente e Occidente possono nascere i più efficaci strumenti di Meditazione.
Uno dei suoi Maestri più noti è stato Dhiravamsa, nato in Thailandia e vissuto in Inghilterra.

Vipassana in lingua Pali significa “visione profonda” o “visione intuitiva”. Questo chiarisce meglio
il concetto che la mente non deve essere incanalata, focalizzata o forzata, ma va lasciata scorrere
liberamente, mettendosi ad osservare tutto ciò che da essa sgorga spontaneamente. Non è necessario
concentrarsi su un oggetto esterno per raggiungere uno stato di quiete mentale, ma piuttosto bisogna
cercare di vedere la realtà com’è nella sua totalità.

E’ una tecnica detta della “presenza mentale” in cui si cerca di essere consapevoli di sensazioni,
pensieri, atteggiamenti, desideri, sentimenti e reazioni, nonché delle posizioni del corpo e di ogni
movimento, interno o esterno.
Per prima cosa bisogna seguire i movimenti del respiro, senza influenzarlo. Quando la mente si
distrae, si riporta l’attenzione al respiro, tornando al presente, qui e ora. La Vipassana non
esclude nulla: non è impoirtante l’oggetto dell’attenzione, ma l’attenzione stessa.

E’ necessario comprendere tutto ciò che avviene per non esserne dominati. Così una costante
penetrazione intuitiva degli eventi e la consapevolezza che ne deriva, sono un importante strumento
di trasformazione, che portano a scioglie il karma. Poco a poco la Meditazione Vipassana ci porta a
lasciare il piano degli impulsi, per portarci su quello della coscienza e come primo effetto ci
libera dal desiderio, trasformandolo in energia creativa. Possiamo fare questa Meditazione in
qualsiasi circostanza della nostra vita, non solo in momenti, situazioni e posizioni dedicate. La
sua modernità è evidenzíata dal fatto che ci invita a vivere costantemente nel presente, ad
abbandonare schemi, categorie, pregiudizi, opinioni, ideologie, tutto ciò che non viene dalla nostra
personale esperienza e sperimentazione.

Libri consigliati:
Dhiravamsa – La via dinamica alla meditazione – Ubaldini Ed.
Joseph Goldstein – L’esperienza della Meditazione Ed. Laterza

Meditazione Trascendentale

La Meditazione Trascendentale (MT), detta anche “Scienza dell’intelligenza”, è stata fondata e
divulgata da Maharishi Mahesh Yogi. Egli sostiene che se il 10% della popolazione meditasse, questo
potrebbe portare a una svolta importante per il miglioramento della vita sul pianeta. Questa
Meditazione è insegnata in corsi, che vengono integrati da incontri.

Il sé individuale si identifica in stati particolari dell’essere, in una coscienza condizionata,
mentre il Sé Universale è pura coscienza. Così il meditante si pone l’obiettivo di raggiungere lo
stato di puro essere, cioè la coscienza trascendentale, che non è accessibile all’attività mentale,
perché “L’Essere è eterno e immutabile nel suo stato assoluto ed è eternamente mutevole nei suoi
stati relativi”. Quindi il principio della MT è: “Portare l’attenzione ai livelli più profondi della
coscienza come chiave per sperimentare una maggiore felicità”.
La tecnica si basa sulla ripetizione di un mantra che viene assegnato individualmente e che deve
rimanere segreto. Unica funzione di questo mantra è quella di escludere i pensieri indesiderati, di
concentrare il pensiero e di creare uno stato di rilassamento. Compito fondamentale della
meditazione è la ricerca del benessere.

La MT favorisce il benessere psicofisico e l’integrazione sociale, è molto naturale e per questo non
è faticosa. Studi e ricerche condotti dalla organizzazione della MT hanno dimostrato che la MT porta
numerosi effetti benefici anche fisici e della personalità.
Praticando questa Meditazione è bene tener presente di non portarsi troppo sulla psicologia, finendo
per trascurare l’importanza della dimensione trascendente.

Libri consigliati:
Maharishi Mahesh Yogi – La scienza dell’essere e l’arte di vivere – Ed. Astrolabio
Jack Forem – Meditazione Trascendentale – Ubaldini Ed.
Philip Goldberg – Programma di MT – Ed. Mediterranee

Meditazione secondo Castaneda e lo Sciamanesimo

La figura dello sciamano è antica quanto l’uomo. Egli è un mediatore di forze occulte e rappresenta
un punto di confluenza tra il mondo magico e il mondo religioso. Troviamo riti di tipo sciamanico in
molte culture e religioni, dove ci sono riti e oggetti pressoché identici, tanto che si potrebbe
anche dire che queste sono “rivalutazioni di antichi motivi sciamanici, integrati in un sistema di
teologia ascetica dove il loro contenuto ha subito una radicale modificazione”, secondo quanto
sostenuto da Mircea Eliade.

Gli sciamani usano sostanze psicotrope, riti, canti, visioni, elementi naturali,
invocazioni-evocazioni, offerte, poteri magici, miti cosmogonici e la possessione da parte del dio.
Durante il rito viene usata una “bevanda divina” e il fungo allucinogeno, che viene chiamato “Carne
del dio”, che servono a mette l’uomo in contatto con la trascendenza.

Una teoria sostiene che chi cerca di uscire dai condizionamenti cercando una diversa realtà più
autentica, non è compreso, né accettato. Poco a poco si sentirà diverso ed estraneo. Facilmente
attraverserà dei periodi di crisi psico-spirituali che porteranno con sé anche problemi di salute e
di denaro. Tutto questo lo indurrà a sentire ancora di più la futilità di una esistenza normale,
assopita. Sogni premonitori, intuizioni e fenomeni vari gli faranno intravedere squarci di un mondo
diverso, di un’altra dimensione della realtà, e si sentirà chiamato ad una vita diversa. Dopo un
periodo di isolamento, Meditazione e istruzione, questo individuo diventa una guida e facilmente
anche un guaritore di corpi ed anime. A questo punto egli avrà trasformato una situazione di disagio
e disadattamento in una situazione accettata socialmente. Questo è il percorso di molti sciamani in
diverse tradizioni.

Più che ricercatori di se stessi o della realtà, gli sciamani si muovono nel vasto mondo intermedio
di tutto ciò che consente un certo dominio sulla natura. La guarigione spirituale in questo caso è
una guarigione attraverso spiriti della natura, non dello “Spirito” in senso assoluto. Ma i poteri
che yogi e sciamani possono ottenere, in definitiva risultano un ostacolo all’evoluzione spirituale,
in quanto li legano ancora di più alla realtà fenomenica. Spesso questi poteri sono il risultato di
sforzi intenzionali, che possono essere fatti individualmente o seguendo un Maestro. Per gli Indiani
del Nord America, lo spirito, che si trova dappertutto , può manifestarsi attraverso minerali,
piante, animali o luoghi.

Una eccezionale testimonianza del mondo sciamanico ci è data da Carlos Castaneda, antropologo
americano che ha vissuto un lungo percorso di conoscenza e iniziazione presso sciamani messicani e
che ha trasmesso le conoscenze cosi acquisite attraverso numerosi libri. Nella sua esperienza
sembrano confluire, oltre a conoscenze del mondo sciamanico messicano, anche conoscenze derivate da
tecniche orientali di Meditazione. Questa è una testimonianza in più dei punti di contatto tra le
diverse culture.

Prima meta del suo percorso è spezzare la visione ordinaria della realtà per poi penetrare in un
mondo di forze occulte che di volta in volta lo contrasteranno o aiuteranno nel cammino verso la
liberazione finale. Ciò è fatto attraverso due tecniche: la prima privilegia la ricerca del silenzio
interiore, l’altra è quella del sogno lucido, cioè del contatto consapevole con una realtà diversa.

Libri consigliati:
Castaneda – A scuola dallo stregone – Ed. Ubaldini
Castaneda – Una realtà separata – Ed. Ubaldini
Mircea Eliade – Lo sciamanesimo e le tecniche dell’Oriente e l’estasi – Ed. Mediterranee

Approfondimento sul sito www.sublimen.com

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