MENS SANA IN CORPORE SANO

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MENS SANA IN CORPORE SANO

di Andrea e Alessandro

Cominciamo a pensare a mente e corpo come ad un unico insieme…

E’ una frase in latino che ci siamo sentiti ripetere mille volte e suona in
italiano “mente sana in corpo sano”, ma niente ci impedisce di intenderla al
contrario e di dedurre che puo” essere la mente, il cervello se vogliamo, a
controllare, almeno in parte, il benessere dell’organismo. Ma ci sono le
evidenze di una possibile influenza della psiche sul nostro star bene o
male?

“E’ dimostrato che ridurre i livelli di ansia e di stress – ci spiega
il professor Gian Luigi Cessa, direttore del Centro per la Neurofarmacologia
del CNR di Cagliari e dell’Istituto di Neuroscienze dell’Università di
Cagliari – puo’ far aumentare la resistenza dell’organismo alle malattie
infettive. Al contrario, depressione e stress possono persino favorire
l’insorgere di tumori. Nel nostro istituto abbiamo dimostrato, attraverso
studi su animali di laboratorio, che in soggetti depressi o ansiosi, il
tumore compare nel 30% dei casi in più”.

I DISTURBI DEI DEPRESSI

Il sistema nervoso e quello immunitario – spiega lo scienziato – hanno
alcune straordinarie capacità in comune, tra cui quella di reagire a tutti i
nuovi eventi in modo specifico, per esempio a una domanda o a un virus
rispettivamente con una risposta o un anticorpo. Possono inoltre memorizzare
tale reazione in modo da essere piu’ veloci e piu’ efficaci quando la stessa
situazione dovesse ripresentarsi. Funzionano insomma come un “cervello
periferico”.

Il sistema nervoso periferico innerva poi ampiamente gli organi
linfatici, mentre i linfociti (le cellule che ci difendono dai virus N.D.R.)
e altre cellule del sistema immunitario hanno la capacita’ di riconoscere
l’adrenalina, quella sostanza prodotta dal nostro organismo in situazioni di
eccitazione o stress. Esperimenti di vario tipo hanno dimostrato che proprio
l’adrenalina puo’ modificare tutte le fasi della risposta immunitaria,
alterando la risposta degli anticorpi, che ci difendono dalle malattie. In
parole povere, tali anticorpi non funzionano in modo normale in presenza di
eventi negativi o di disturbi dell’umore”. Tra i disturbi dei depressi ci
sono due sintomi che sembrano influenzare particolarmente il sistema
immunitario: i disturbi del sonno e la scarsa attivita’ fisica e
intellettuale. Altri studi hanno notato che le persone dal temperamento
“forte” sono anche piu’ resistenti a certi tipi di malattie, quelle
infettive
per prime.

FEDE E GUARIGIONE

Ma c’e’ dell’altro, se pensiamo ai recenti studi americani su fede e
guarigione. Da queste ricerche statunitensi risulta che avere un credo
religioso di qualunque tipo, che richieda un impegno costante di
raccoglimento e preghiera, oppure dedicarsi alla meditazione trascendentale,
zen e training autogeno compresi, puo’ far migliorare sensibilmente lo stato
di salute. “Di come si verifichi questo particolare fenomeno – spiega il
professor Gessa – non abbiamo ancora evidenze scientifiche, ma apre nuove
strade alla psiconeuroimmunologia, quella branca della medicina, nata circa
15 anni fa, che studia i collegamenti tra le funzioni del sistema nervoso,
endocrino e immunitario”.

*Effetto placebo: le mamme lo conoscono bene*

“Quando la medicina ufficiale vuole valutare l’efficacia di un nuovo
farmaco – spiega Gessa – lo studio deve essere condotto parallelamente con
farmaco e placebo. In pratica, si somministrano a caso a un gruppo di
pazienti farmaco attivo o “placebo”; cioe’, una sostanza non attiva, per
esempio l’amido, ma identica al farmaco nell’aspetto. Ne’ il medico, ne’ i
pazienti sanno qual’ e’ il farmaco vero. Il farmaco e’ promosso se alla fine
dello studio risultera’ più attivo dei placebo. La guarigione da “effetto
placebo” dipende dalla suggestionabilita’ dei pazienti, dal carisma dei
medico, dal colore e perfino dal costo della medicina. Ecco perche’ sono
efficaci anche molte medicine “alternative”. Ma l’effetto placebo e’
arrivato ancor prima delle medicine alternative. Basti pensare alle mamme che fanno
scomparire il mai di pancia al bambino con una coccola e lo fanno dormire
con la ninna nanna”.

La resistenza alle malattie dipende in primo luogo dalle nostre condizioni
psico-emotive. Le ricerche hanno evidenziato come negli stati depressivi
cali la capacita’ di “resistere” alle malattie. E’ del resto gia’ noto da
anni che eventi molto stressanti si accompagnino a una diminuzione di resistenza
alle malattie. Si sa, per esempio, che un vedovo o una vedova tendono ad
ammalarsi dopo il lutto, e non e’ inconsueto che che qualche anziano “segua”
dopo breve tempo, il compagno o la compagna di vita scomparsi. Ma quali sono
i meccanismi che influenzano queste reazioni? Un grosso ruolo nella
guarigione dalle malattie e’ giocato dal cosiddetto “effetto placebo”, altro
fattore dovuto alla psiche, che fa guarire in 30 casi su cento.

Qualunque sia il meccanismo dell’effetto placebo, e qualunque sia il nome
con cui lo vogliamo chiamare, crediamo che esso giochi un ruolo molto
importante nella guarigione dalle malattie, e che troppo spesso sia
sottovalutato in campo medico. Ci auguriamo che la Psiconeuroimmunologia
riesca a metterlo nella sua giusta rilevanza, e che la medicina ufficiale si
interroghi sul perchè di quei 30% di casi di autoguarigione.

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