La presenza delle monoammine è fondamentale. Per tale ragione, in questo articolo ne descriviamo le funzioni. Scopritele!
I neurotrasmettitori sono fondamentali per il nostro benessere. Grazie a essi, ad esempio, il cervello comunica con le altre parti del corpo. Le monoammine rientrano nella classificazione neurofisiologica dei neurotrasmettitori.
Le monoammine sono distribuite in tutto il sistema nervoso centrale e in tutto il sistema nervoso periferico. In sostanza, sono neurotrasmettitori che svolgono diverse funzioni di neuromodulazione.
Ricevono e rilasciano materiale sinaptico, il quale contiene informazioni per ciascuna delle complesse attività che eseguiamo abitualmente. Nonostante le dimensioni microscopiche, le monoammine regolano funzioni importanti come l’attenzione, gli stati emotivi e le funzioni viscerali.
Le monoammine e la loro funzione
La regolazione dei neurotrasmettitori nel gruppo monoamminico si interrompe in una gran varietà di disturbi psichiatrici e, di fatto, molte sostanze psicotrope (che influenzano il comportamento e l’umore) influenzano una o più fasi della loro sintesi, immagazzinamento e degradazione.
In tal senso, alcuni antidepressivi agiscono come inibitori della monoammina ossidasi (IMAO), un enzima essenziale per il catabolismo delle monoammine.
Le monoammine sono prodotte da vari sistemi di neuroni nel cervello. I neuroni monoamminergici servono dunque a modulare la funzione di vaste regioni del cervello, aumentando o diminuendo determinate attività cerebrali.
Catecolamine, indolammine e altri tipi
Le monoammine si dividono in due sottoclassi: catecolamine e indolammine. All’interno delle catecolamine, a sua volta, abbiamo tre neurotrasmettitori: noradrenalina, dopamina e adrenalina. Nella categoria delle indolammine si trova solo la serotonina.
Catecolamine
Le catecolamine sono derivati del metabolismo della tirosina. I due principali enzimi coinvolti nel catabolismo della catecolamina sono la monoammina ossidasi (MAO), presente nelle terminazioni nervose, e la catecol O-metiltransferasi (COMT), presente in tutti i tessuti. Questi due enzimi sono alla base di molti trattamenti psicotropi.
Dopamina (DA)
La dopamina è un neurotrasmettitore sintetizzato da alcune cellule nervose della tirosina, un amminoacido (un componente delle proteine alimentari). È coinvolta nel movimento muscolare, la crescita dei tessuti e il funzionamento del sistema immunitario.
Le reti dopaminergiche del cervello sono strettamente legate ai comportamenti di esplorazione, vigilanza, ricerca del piacere ed evitamento attivo della punizione. La bassa attività dopaminergica si riscontra nelle depressioni malinconiche, caratterizzata da una diminuzione dell’attività motoria e dell’iniziativa.
Al contrario, i prodotti e le attività che provocano piacere, come l’eroina, la cocaina e il sesso, attivano determinati sistemi dopaminergici. Pertanto, le sostanze che aumentano la dopamina, come la L-dopa o le anfetamine, aumentano anche l’aggressività, l’attività sessuale e l’iniziativa.
Adrenalina (A)
L’adrenalina, nota anche come epinefrina, è una delle sostanze polivalenti utilizzate dall’organismo per regolare diversi meccanismi.
È un ormone, in quanto viaggia attraverso il sangue per raggiungere le diverse aree del corpo e svolgere il suo compito negli angoli più remoti dell’organismo, ma è anche un neurotrasmettitore, il che significa che agisce da intermediario nella comunicazione tra neuroni.
L’adrenalina è l’ormone e il neurotrasmettitore presente in quelle situazioni in cui bisogna essere vigili e attivi. In altre parole, l’adrenalina ci prepara organicamente a reagire in fretta. In particolare, viene secreta di più quando si rileva una minaccia.
Noradrenaline (NA)
I principali neuroni noradrenergici si trovano nel locus coeruleus e nel nucleo del tronco encefalico che si proietta diffusamente sul mesencefalo e sul telencefalo. Questi neuroni rivestono un ruolo importante nella modulazione del sonno.
Nei topi, la distruzione del locus coeruleus, sede dei neuroni della noradrenalina, porta a una totale scomparsa della paura. Nell’uomo, la diminuzione della noradrenalina influisce sull’acquisizione di nuove conoscenze e associazioni. Mentre la caffeina, che aumenta la noradrenalina nel cervello, migliora la capacità di svolgere compiti ripetitivi, noiosi e senza ricompensa.
La somministrazione di tirosina in pazienti depressi aumenta la secrezione di noradrenalina. Questo trattamento migliora la componente edonica della depressione.
Per concludere, la noradrenalina sembra creare un terreno favorevole per il risveglio, l’apprendimento, la socializzazione, la sensibilità ai segnali emotivi e il desiderio sessuale. Al contrario, quando la sintesi o il rilascio di noradrenalina viene interrotto, possono manifestarsi astinenza, distacco, demotivazione, depressione e calo della libido.
Indolammine
Le indolammine sono neurotrasmettitori che contengono un gruppo indolico. In questo gruppo sono presenti serotonina e melatonina.
Serotonina
La distruzione delle regioni cerebrali ad alta densità di neuroni serotoninergici porta a una disinibizione del controllo riflessivo sul comportamento: la cavia lascia il posto agli impulsi, indipendentemente dalle conseguenze delle sue azioni.
Quando vengono applicate delle scosse elettriche a un topo in cerca di cibo, esso smette dopo 12 test. Tuttavia, in presenza di bassi livelli di serotonina, può continuare fino a 200 scariche.
Topi e ratti generalmente convivono in gabbia senza particolari problemi. Tuttavia, quando i livelli di serotonina sono anormalmente bassi, i ratti uccidono i topi. L’esaurimento della serotonina porta anche alla disinibizione dell’attività sessuale.
Nell’uomo, bassi livelli di serotonina sono generalmente correlati a comportamenti impulsivi, aggressivi e persino molto violenti. Ciò è particolarmente vero nelle forme violente di suicidio.
Il team del Dr. Markus Kruesi (Università dell’Illinois, Chicago) ha scoperto che bassi livelli di serotonina in un bambino con disturbi è stato il miglior predittore di comportamenti criminali o suicidi.
Melatonina
La melatonina è un ormone presente nel corpo che influenza il sonno. La produzione e il rilascio di melatonina nel cervello sono legati all’orario della giornata: aumenta con il buio e diminuisce con la luce. La produzione di melatonina diminuisce con l’età.
La melatonina è anche disponibile sotto forma di integratori; in genere, come compresse da assumere per via orale. La maggior parte degli integratori a base di melatonina vengono prodotti in laboratorio. La melatonina viene comunemente utilizzata per disturbi del sonno quali insonnia e jet lag.
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