MOTTI DA RICORDARE

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MOTTI DA RICORDARE

da Fraternity

Otto motti da ricordare.

Sono dei “mantra” cioè delle frasi sintetiche che convogliano e dirigono
quel tipo di energia inerente al concetto espresso.

Le civiltà più antiche se ne sono sempre servite per propiziare gli eventi;
ed anche l’attuale “civiltà dei consumi” se ne serve abbondantemente per
stimolare desideri e bisogni. Sotto il nome di “slogan pubblicitari” ci
vengono propinati messaggi che, ripetuti incessantemente, ci “obbligano” ad
omologare le nostre scelte secondo standard stereotipati. La loro efficacia
è indiscussa; ce ne rendiamo conto ogni giorno, quando fischiettiamo un
“gingle” in modo automatico, o quando, in una conversazione, inseriamo la
“frase tipica” di un certo spot.

Allora: perché non servircene per inculcare nella opinione pubblica quei
concetti che possono migliorare la qualità dei rapporti umani e della vita?

Possiamo ripetere i “mantra” nelle occasioni più disparate; possiamo “dirli”
mentalmente e visualizzare l’idea che contengono; possiamo suggerirli in
alternativa a vecchi concetti consolidati, o come momento di riflessione per
produr-re un dubbio e quindi un cambiamento.

1°- “LA DIVERSITA’ E’ L’ESSENZA DELLA VITA”.

Questo è un Principio. La Vita Una procede ed evolve attraverso la diversità
delle forme, che a loro volta concorrono a significarne l’unicità. E’
l’eterna danza che, piroettando, in-treccia e mischia, scompone e trasforma.
A volte consideriamo la diversità come attentato alla nostra tradizione e
sicurezza; così facendo, cadiamo nella separatività. Allora ci richiudiamo
in noi stessi e, come i ricci, mostriamo gli aculei. Dobbiamo imparare ad
accettare la diversità in ogni sua espressione, poiché dove c’è diversità
c’è ricchezza.

2°- “LA BUONA VOLONTA’ E’ LA BASE DEI RAPPORTI UMANI”.

Laddove si pratica la buona volontà avviene un incontro, si arriva ad un
accordo, nonostante la distanza iniziale che separa due punti di vista.
Quando vogliamo rapportarci agli altri dobbiamo trovare un punto in comune
dal quale sviluppare strategie di consolidamento della relazione, necessarie
ad ogni collettività. Occorre procedere come su binari paralleli, la cui
vicinanza è determinata dalla nostra volontà di essere complementari, di
condividere l’esperienza, di individuare obiettivi comuni.

Con la volontà di costruire punti di unione, si realizza quella rete di
legami sinergici che vien detta : “Fratellanza”.

3°- “LA RESPONSABILITA’ E’ L’ORIGINE DEL POTERE”

La capacità di pesare le cose; di rispondere alle necessità (cioè la
responsabilità; dal latino: responsum abilitas) contraddistingue da sempre
l’essere umano a cui si attribuisce potere. Il “Gran sacerdote” era colui
che deteneva le risposte alle domande, e quindi alle esigenze della
popolazione che, in virtù di ciò, lo riconosceva come sommo capo. Dunque,
servire il popolo, e non “controllarlo, è la condizione del vero “potente”,
che assume su di sé il peso delle scelte, per il benessere della
collettività. A questo nobile scopo sono ora chiamati tutti gli individui
che hanno raggiunto la consapevolezza di essere utili alla società civile
secondo la propria capacità di discriminare e portare il necessario
cambiamento.

4°- “LE RISORSE DEL PIANETA APPARTENGONO A TUTTE LE NAZIONI”.

Il pianeta Terra non conosce, né le Nazioni, né i confini di proprietà degli
Uomini. Esso cela, conserva ed elargisce i beni primari perché i Regni di
Natura più evoluti ne possano trarre sostentamento. E’ in questo spirito che
l’Umanità deve operare con scambievole collaborazione, utilizzando le
materie prime secondo il principio di equità che gli appartiene.

Sì, la “uguaglianza” nasce con l’uomo, non prima dell’uomo. E’ il Regno
Umano che, unico in natura, sulla propria auto-coscienza fonda il diritto ad
essere uguale; a riconoscersi in una “Unità senziente” (ogni uomo può
ritrovare sé stesso specchiandosi negli occhi dell’altro).
Non bestie feroci; non vittime o carnefici, secondo l’equilibrio di natura
che interviene a ristabilire la “parità”, non l’uguaglianza. Questo
principio, seppur latente, è la luce dell’anima che, da eoni, guida
l’individuo, attraverso il conflitto, la guerra, il possesso, per giungere
all’armonia: la fratellanza.

Quando l’Umanità si riconoscerà portatrice del principio di “uguaglianza”,
capirà che il benessere di tutti i popoli può essere attuato solo attraverso
una equa condivisione di tutto ciò che la Terra offre.

5°- “LA TECNOLOGIA E’ AL SERVIZIO DELL’UOMO NEL RISPETTO DELL’AMBIENTE”

Abbiamo definito, in precedenti newsletter, come la tecnologia sia il mezzo
di cui l’essere umano dispone per interagire con la Natura; strumento di
crescita e progresso. Umanità, Natura e Tecnologia costituiscono la triade
principale del pianeta, da cui si genera la totalità degli eventi e delle
manifestazioni. Da ciò si deduce come sia di vitale importanza un rapporto
ottimale tra l’Uomo e l’ambiente.

6°- “IL DENARO NON E’ UN BENE DA POSSEDERE MA UN MEZZO DI SCAMBIO CHE DEVE
CIRCOLARE”.

Anche su questo concetto abbiamo ampiamente esposto la nostra opinione;
tuttavia, è sempre bene metterne a fuoco l’aspetto fondamentale. Il denaro
rappresenta una particolare qualità, colore, o vibrazione dell’energia
universale e sistemica; ed è il più efficace mezzo di trasformazione della
materia. Se usato adeguatamente, con giusto movente, può arri-vare a
raffinarla talmente da “liberarne” lo Spirito. Infatti, Materia e Spirito,
apparentemente opposti, in realtà non so-no altro che lo stato di base e
quello eccelso della stessa so-stanza. Dobbiamo imparare a non trattenere il
flusso monetario (strumento della abbondanza e della ricchezza
dell’Umanità) per fini egoistici e speculativi; bensì a farlo fluire
continuamente, affinché tutti ne possano disporre.

7°- “LA ENERGIA SOLARE E’ LA MIGLIORE FONTE”

8°- “IL PETROLIO DEVE ESSERE USATO PER PRODURRE PLASTICA E NON CARBURANTE”

Su questi due ultimi concetti che, in realtà possono essere considerati
interdipendenti, crediamo di poter affermare che tutti dovrebbero
concordare. Tuttavia, la immensa speculazione che condiziona l’intero globo
all’utilizzo del “liquame” prodotto dalla “compressione dei secoli”,
altrimenti detto: “oro nero”, ne pregiudica la attuazione. Sappiamo tutti
che la luce del sole non inquina; anzi è strumento di crescita e benessere
per tutte le creature viventi; eppure facciamo ben poco per utilizzarla
quale fonte energetica attraverso il sistema fotovoltaico o a specchi
parabolici (il cosiddetto so-lare termo-elettrico). Si parla di costi ancora
troppo alti; quando, al contrario, già stiamo pagando a caro prezzo
l’insensato uso degli idrocarburi. E’ ormai a forte rischio la salute
individuale, l’equilibrio dell’ambiente e l’indebitamento dei paesi,
cosiddetti: sottosviluppati. Dobbiamo fare ora la “giusta scelta”; una
scelta epocale che, dall’era della “combustione” (oggi l’energia si ricava
bruciando combustibile, come milioni di anni fa), ci porti all’era della
“vibrazione” (quella della corrente elettrica per l’appunto).

Per quanto riguarda la plastica, è nostra opinione che rappresenti uno dei
più ingegnosi e duttili “materiali” creati dall’uomo. Il rischio di
inquinamento non deriva dalle specifiche caratteristiche di durabilità e non
biodegradabilità; ma dal non riciclo dei manufatti derivati.

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