Mozart fa crescere bene l’uva
Siena, la musica nei vigneti
Le vigne crescono più rigogliose grazie alle note di musica classica, in particolare mozartiana.
Un imprenditore senese vede riconosciuta la musicoterapia applicata alla viticoltura e la presenta in Brasile
Siena, 3 giugno 2011 – Mozart fa bene alle uve pregiate. Strano ma vero, anzi verissimo. A dirlo
sono il consiglio euro-brasiliano di sviluppo sostenuto e l’agenzia Habitat che riconoscono
ufficialmente il metodo fondato da un imprenditore senese che dal 2008 fa letteralmente “ascoltare” musica classica alle sue vigne.
Quest’esperienza sarebbe una delle 100 migliori sperimentazioni al mondo e a questa è dedicato il
“Bright Green Book”, il libro verde del XXI secolo presentato ufficialmente oggi a Rio De Janeiro.
Il produttore di Brunello senese è volato in Brasile accompagnato da una delegazione italiana
guidata dall’Istituto fiorentino Ibra (Istituto per la promozione delle relazioni sociali,
economiche e culturali tra Italia e Brasile) per presentare il suo progetto basato sulla biosonorità.
Carlo Cignozzi di Montalcino (Siena), questo il nome del produttore del “Brunello musicale” accoglie
con soddisfazione il riconoscimento che avviene dopo la clamorosa scoperta che le sue vigne crescono
più rigogliose grazie alle note di musica classica, in particolare mozartiana, diffuse 24 ore al
giorno da 80 casse acustiche posizionate strategicamente tra i filari. La sperimentazione è partita
con il supporto scientifico di Stefano Mancuso, dell’Università di Firenze, e proseguita più
recentemente con l’Università di Pisa. Nel frattempo, è intervenuta anche l’assistenza tecnica di un esperto del suono come Amar Bose, famoso per lo sviluppo degli amplificatori.
Questo esperimento, che potrebbe sembrare dettato da una suggestione, ha in realtà anche una valenza
scientifica. Si è constatato infatti che, in base agli studi effettuati in laboratorio, la musica,
ad una certa frequenza, avrebbe un effetto benefico sulle piante, agendo sulla fotosintesi al punto
di incrementare sensibilmente la produzione dell’uva. Risultati più recenti, inoltre, hanno rilevato
che le onde sonore funzionerebbero anche come repellente per insetti e animali predatori. La Toscana
allora si conferma leader nella produzione del buon vino, anche quando si tratta di innovazione.
lanazione.it/toscana
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(ANSA) – RIO DE JANEIRO, 3 GIU – E’ in Val d’Orcia una delle 100 migliori esperienze mondiali di
‘economia verde’ degli ultimi 10 anni: lo hanno stabilito il Consiglio euro-brasiliano di sviluppo
sostenuto (Eubra) e l’agenzia Habitat dell’Onu. E’ il metodo, fondato sulla musicoterapia, portato
avanti a Montalcino (Siena) dove dal 2008 si sta sperimentando una viticoltura eco-sostenibile
basata sulla biosonorita’. Le vigne – e’ stato scoperto – crescono piu’ rigogliose grazie alle note
di musica classica, in particolare di Mozart, diffuse 24 ore al giorno da 80 casse acustiche posizionate tra i filari.(ANSA).
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