Nella mente, lontano dal Sé

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Nella mente, lontano dal Sé

di Urankhatauli Sonia Savini

Lo sviluppo del piano mentale senza la guida e la connessione con il nostro Sé, crea una personalità
incentrata sull’egoismo e sulla paura.

Lo sviluppo del piano mentale porta ad una comprensione limitata e duale della realtà e delle
relazioni intorno a noi, creando molta confusione che allontana dal Sé e dalla sua autenticità
originale. I Maestri spirituali affermano che la mente mente!

La falsità che produce la mente, genera la Maschera o personalità che molti esseri usano per
nascondersi, anche a sé stessi, ostacolando il processo di liberazione che porta a scoprire la
propria vera natura che è il Sé. La falsità della visione mentale fa vedere “lucciole per lanterne”
e attraverso la fantasia e l’immaginazione crea paure e insicurezze di ogni tipo, ed infine porta
all’ipercriticità e al giudizio spietato e crudele, che non ha respiro, nel senso che non sente la
vibrazione del cuore perché la mente è fredda e calcolatrice. L’uso smoderato della mente e della
sua attività copre ed ostacola l’energia che viene così repressa e di conseguenza genera malattie
sia mentali che fisiche.

Nella ricerca del Sé attraverso le pratiche spirituali, la meditazione e il respiro possiamo
percepire l’energia che ci vivifica al di là della mente, e potenziandola scopriamo la
consapevolezza profonda di noi stessi. In altre parole cominciamo a comunicare con la nostra anima
che può guarire ogni disagio spontaneamente. La meditazione serve proprio a calmare la mente, che
come una radio accesa costantemente ci disturba e ci distrae.

Inoltre la visione mentale duale limita la comprensione del mondo e delle relazioni che viviamo,
distorce il percorso e porta a prendere decisioni sbagliate. Il respiro, attraverso uno stato di
calma, aiuta a controllare la mente e a rilassarsi, per far fluire meglio l’energia nel nostro corpo
rendendolo sano. La personalità è creata dalla mente, e se ci si identifica troppo con la Maschera
si perde di vista sé stessi, si diventa materialisti, asettici e spietati, freddi giudicanti di un
mondo materiale senza cuore e senza anima.

In altre parole si diventa egoisti e si pensa erroneamente di essere gli unici protagonisti della
vita che si vive, come se gli altri non esistessero veramente. Da qui nasce il concetto di falsità
di comprensione che genera la visione errata, le illusioni e di conseguenza le disillusioni, e in
alcuni casi estremi “crea” entità che si impossessano della persona e della sua volontà.

La crisi mistica è proprio la scoperta che la mente da sola non dà la corretta visione del mondo e
delle sue dinamiche energetiche autentiche, e si comincia a ricercare, attraverso l’amore e la
meditazione, stati di consapevolezza nuovi e ricchi di risposte, che nutrono l’anima oltre che il
corpo. Troveremo la chiave che cerchiamo nel cuore, con il respiro dell’amore incondizionato per noi
stessi e per tutti gli esseri della creazione.

Nei tempi che viviamo, l’uso smoderato della mente ha portato molta confusione e sviluppato paure di
ogni tipo e sul piano umano ha originato forti personalità. Personalità pericolose, che hanno
modificato il corso della storia, assoggettato popoli e generato guerre insulse e senza significato
reale, causate da strategie create dalla mente di persone senza scrupoli perché disconnesse dal
proprio Sé e dall’umanità intera.

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