Non importa quante volte fallirai…Continua a tentare!…

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Non importa quante volte fallirai…Continua a tentare!…

Tratto da:

“Il Divino Romanzo”

(di Paramahansa Yogananda)

– Nulla è impossibile quando la volontà diventa dinamica –

Scegliete uno scopo buono, sano e costruttivo e poi decidete di
raggiungerlo. Non importa quante volte fallirete: continuate a tentare.
Qualunque cosa accada, se avete deciso in modo inalterabile: “La terra
potrà andare in frantumi, ma io continuerò a fare del mio meglio”, voi
riuscirete, perché state usando volontà dinamica. Questa volontà dinamica è
quella che rende un uomo ricco, un altro forte e fa di un altro un santo.

Non soltanto Gesù e pochi altri hanno conosciuto Dio. Se fate il giusto
sforzo, voi stessi troverete Dio. A cosa serve usare oggi la volontà
dinamica per essere un grande medico, o un efficiente uomo d’affari, se
domani potete morire? Per questo Gesù disse: “Cercate prima il regno di
Dio”. Matteo, 6, 33.

Usate la vostra volontà per conoscere innanzitutto Dio; allora Egli
dirigerà il vostro cammino nella vita.

Voi usate volontà dinamica quando, giorno e notte, sussurrate dentro di voi:
“Signore, Signore, Signore!”, col più profondo desiderio di trovarLo.

E’ meglio che usiate la vostra volontà per cercare Dio piuttosto che
per qualsiasi altra cosa. Sono così felice ch’Egli mi abbia benedetto con la
divina volontà che il mio Guru, Sri Yukteswarji, ha risvegliato in me.

Prima d’incontrare il Maestro esercitavo quel potere della volontà a
destra e a manca per cose inutili. Ma anche allora, ogni volta che mi
impegnavo in qualche cosa, usavo volontà dinamica per portarla a termine.

Ricordo la prima volta che usai volontà dinamica per aiutare qualcun
altro. Il mio amico ed io eravamo, allora, soltanto due ragazzini. Un
giorno gli dissi: “Daremo da mangiare a cinquecento persone”.
“Ma non abbiamo un centesimo!”, esclamò l’altro. “Lo faremo lo
stesso”, assicurai. “E credo che il denaro ci verrà per mezzo tuo”.

“Questo è impossibile!”, mi schernì. Una convinzione intuitiva mi
spinse a dire: “Non offendere in alcun modo tua madre. Fa’ tutto ciò che
ti chiede di fare”.

Il giorno dopo arrivò di corsa e mi raccontò la sua storia. “Stavo
facendo il bagno e la mamma mi chiamò. Stavo per rispondere: ‘Non
seccarmi proprio ora che sto facendo il bagno’, ma invece le domandai
cosa volesse. Mi disse di andare a vedere mia zia che abitava lì vicino. ‘Va
bene’, risposi.

“Quando arrivai da mia zia, la prima cosa che mi disse, fu: ‘Chi è quel
matto al quale ti accompagni? Sei uscito di senno? Cos’è questa cosa che
ho sentito dire, che darete da mangiare a cinquecento persone?’. Mi sono
arrabbiato e le ho detto: ‘Ora devo andarmene’ e ho fatto per andar via.
Ma lei mi ha fermato, dicendo: ‘Il tuo amico sarà matto, ma la sua idea è
buona. Eccoti venti rupie”‘.

Il ragazzo era quasi svenuto dalla sorpresa. Corse subito da me per
darmi la notizia. Quando andammo a comperare il riso e le altre cose, la
gente del vicinato aveva già udito parlare del nostro piano e aggiunse
altro cibo. Alla fine demmo da mangiare a duemila persone! La stessa
volontà, caricata divinamente, ha anche portato in esistenza la prima
biblioteca da me fondata, la Saraswat Library a Calcutta.

Quando avete deciso di fare delle cose buone, le porterete a termine se
userete volontà dinamica per compierle. Quali che siano le circostanze, se
continuerete a tentare, Dio creerà i mezzi per cui la vostra volontà
riceverà la dovuta ricompensa. Questa è la verità alla quale si riferiva
Gesù quando disse: “Se avrete fede e non dubiterete … se direte a questo
monte ‘levati e gettati nel mare’, ciò avverrà”. Matteo, 21, 21.
Se userete la vostra
volonta continuamente, quali che siano le difficoltà che sopraggiungeranno,
essa produrrà il successo, la salute e la facoltà d’aiutare altre
persone; e soprattutto, produrrà la comunione con Dio.

Questo è il tipo di volontà che dovete sviluppare: quella volontà che
prosciugherà l’oceano, se sarà necessario per compiere ciò che è bene. La
masslma volontà dovrebbe essere usata per meditare. Il Signore vuole che
noi scopriamo la nostra volontà divina e che la usiamo per trovarLo.

Sviluppate questa volontà dinamica per cercare Dio. Non sono le parole
profonde che vi daranno la liberazione, ma i vostri propri sforzi
attraverso la meditazione.

Cercate Dio adesso!

———————-

– Metodi pratici per ottenere uno sviluppo uniforme –

Questi sono alcuni metodi pratici per sviluppare uniformemente il
corpo, la mente e l’anima:

Includete nella vostra dieta quotidiana latte e latticini e una buona
percentuale di cibi crudi e di frutta fresca; bevete un grande bicchiere di
succo d’arancia in cui avrete mescolato delle noci finemente macinate.

Mangiate meno carne, evitate del tutto le carni di manzo e di maiale.

Leggete e seguite un buon libro moderno di dietetica.

Digiunate un giorno alla settimana bevendo solo succo d’arancia e
usate un lassativo naturale appropriato, prescritto dal vostro medico.

Ogni mattina e ogni sera, con profonda attenzione, camminate
energicamente, correte o usate qualche altro tipo di esercizio, vigoroso
quanto vi permetta la vostra costituzione, finché non sarete sudati.

Leggete qualche passo ispirante della Bibbia o della Bhagavad Gita
e meditate su di esso.

Leggete Shakespeare e altri classici e parti adatte di libri pratici che
trattino chimica, fisica, fisiologia, storia delle filosofie orientale e
occidentale, religioni comparate, etica e psicologia. Non sprecate il vostro
tempo in letture di poco valore. Leggete un buon periodico medico e
un’ispirata rivista spirituale. Quando leggete il giornale includete nella
vostra lettura gli articoli di fondo e quelli di carattere igienistico, non
leggete soltanto i fumetti e la cronaca scandalistica.

Visitate chiese e templi: protestanti, cattolici, buddisti, ebraici,
induisti e così via, per sviluppare la stima e la comprensione per tutte le
fedi. Considerate ciascuno come il Tempio del nostro Unico Dio.

Onorate Dio non soltanto nei templi fatti dall’uomo, ma imparate a
adorarLo e a comunicare con Lui nel tempio interiore del silenzio.

Praticate la meditazione per un’ora al mattino e un’ora alla sera, seguendo
i metodi scientifici insegnati dai grandi Maestri della Self Realization
Fellowship. Non lasciatevi fuorviare e attirare nelle foreste di credenze
cieche, non comprovate, e della teologia; imboccate la strada maestra
della realizzazione del Sé che conduce rapidamente a Dio.

Non siate schiavi dei sensi. Questi non hanno lo scopo di irretirvi
con i desideri materiali, ma quello di servirvi mediante percezioni del
bene che riflette Dio.

Assistete a spettacoli o a film solo occasionalmente, scegliendo
quelli della più alta qualità.

Obbedite alle divine leggi di Dio riguardo alla famiglia, al paese e a
tutte le nazioni.

Dite il vero con bontà e comprensione, e rispettate la verità
ovunque la troviate.

Espandete il vostro amore per la famiglia e per la patria includendovi
l’amore e il servizio per la gente di tutte le nazioni. Vedete Dio in
tutti gli uomini, di qualunque razza o religione siano.

Spendete di meno e abbiate di più, eliminando l’abitudine al lusso.

Risparmiate quanto più possibile dei vostri guadagni, in modo da poter
vivere, in parte, degli interessi dei vostri risparmi senza dover intaccare
il capitale.

Vedete la vita come divisa in quattro periodi; durante ciascuno di
tali periodi l’attenzione sia posta, in massima parte, nell’aumentare
l’efficienza nelle attività proprie a quel periodo di vita.

Nota. E’ questa un’applicazione generale dell’antico ideale Vedico di
dividere la vita dell’uomo in quattro stadi, conosciuti come i quattro
ashrama.

1 Educazione fisica, mentale, morale e spirituale dello studente celibatario
(Brahmacharya).

2 Svolglmento delle responsabilità terrene di capofamiglia (Grihastha).
3 Ritiro dal mondo in isolamento o in un ashram per dedicare più tempo
ai perseguimenti spirituali e al pensiero di Dio. (Vanaprastha).

4) Rinuncia completa esteriore e interiore a tutti
i legami del mondo (Sannyas). Benché la rinuncia completa facesse parte
generalmente del quarto ashrama, non
era limitata a questo stadio, ma era raccomandata anche nei primi stadi
della vita per coloro che provavano il supremo desiderio di Dio solo.

Seguendo i quattro ashrama, l’uomo imparava l’arte di vivere e quella del
giusto comportamento; gli veniva data l’opportunità di soddisfare le sue
ambizioni e le sue responsabilità materiali; inoltre gli veniva dato il
tempo per contemplare la propria vita spirituale e
compiere uno sforzo maggiore verso la realizzazione del Sé, e
l’incoraggiamento a dare la sua
vita e tutto di sé restituendolo a Dio, da Cui provengono tutti i doni
della vita e la vita stessa. Fine nota.

1) Dai 5 ai 25 anni: l’educazione del bambino deve essere concentrata sulla
formazione del carattere e devono essergli instillati ideali e abitudini
spirituali. Mentre cresce e diventa adulto, dovrebbe ricevere un’educazione
generale, imparare l’efficienza mediante lo studio e l’osservazione,
e cercare un addestramento specializzato in qualche lavoro per il quale si
senta adatto.

2) Dai 25 ai 40 anni: l’adulto adempia i propri obblighi verso la
famiglia e verso il mondo, mentre si sforza di mantenere un equilibrio
spirituale.

3) Dai 40 ai 50 anni: durante questo periodo l’adulto viva più quietamente,
studiando letture ispiranti, mantenendosi aggiornato sul progresso
delle arti e delle scienze e meditando più a lungo.

4) Dai 50 anni in avanti: si dovrebbe passare l’ultima parte della
propria vita meditando profondamente per la maggior parte del tempo e,
mediante la saggezza e la spiritualità così acquisite, si dovrebbero rendere
servizi sociali e spirituali agli altri.

– Siate attivi in modo tranquillo e tranquilli in modo attivo –

In breve, non pensate continuamente solo a far denaro. Fate esercizio,
leggete, meditate, amate Dio e agite pacificamente, sempre. Imparate ad
essere attivi in modo tranquillo e tranquilli in modo attivo, portando
nelle vostre attività quotidiane la calma accumulata nell’attività
spirituale della meditazione. Nella Gita, Bhagavan Krishna insegna:

“Rimanendo immerso nello yoga, compi tutte le azioni abbandonando
l’attaccamento (ai loro frutti).
Rimani indifferente al successo e all’insuccesso (mentre compi tutte
le azioni). La serenità mentale durante tutti gli stati di attività
(che risultino in successo o fallimento) è chiamata yoga”. Bhagavad Gita,
secondo, 48.

Unitevi a me in questa preghiera per una vera fratellanza sotto la
Paternità di Dio:

“Padre Celeste, aiutaci a creare gli ‘Stati Uniti del Mondo’, con la Tua
Verità per presidente e capo, che ci porti a vivere in vera fratellanza e ci
spinga a sviluppare corpo, mente e anima in modo perfetto perché il Tuo
regno di Pace Celeste, che è dentro di noi, si possa manifestare negli atti
della nostra vita quotidiana.

“Rendici sani, efficienti, perfetti sotto ogni aspetto, cosicché possiamo
ispirare tutti i nostri fratelli umani a manifestare la loro vera natura di
nobili figli Tuoi.
“Padre Celeste, possa il Tuo amore risplendere per sempre sul santuario
della nostra devozione, e possiamo noi essere capaci di risvegliare il
Tuo amore in tutti i cuori”.

Se prenderete contatto e comunicherete con Dio nel tempio interiore
del silenzio, avrete padroneggiato la vera arte di vivere. Allora salute,
prosperità, saggezza, amore e gioia vi saranno dati in soprappiù.

—————-

– Il mondo cercherà d’ingannarvi -.

Ogni cosa nella vita vi tenta cercando di allontanarvi da Dio. All’inizio
molti devoti cadono, perché non usano la loro volontà divina e rimandano la
meditazione. Giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, essi
rimandano. Voi sapete che volete amare Dio, sapete che dovreste darvi
da fare facendo lo sforzo adesso eppure continuate a rimandare. Rammento un
periodo della mia infanzia, nel quale sprecai un mucchio di
tempo in questo modo. Meditavo già tutti i giorni, e avevo deciso di
meditare ogni giorno assai più a lungo. Eppure continuavo a rimandare
finché improvvisamente mi resi conto che era passato un anno. Allora
rammentai la storia del gatto e del passero.

Il gatto aveva acchiappato un passero, ma il passero era furbo. Ricordò
al gatto che era conveniente che prima si pulisse il muso e le zampe per
prepararsi al suo pasto a base di passero. Al gatto questo sembrò giusto,
perciò mollò il passero e prese il suo tempo per lavarsi. Nel frattempo il
passero volò via e andò a posarsi su un ramo alto. Finalmente il gatto
disse: “Ora puoi venir giù. Sono pronto per il pranzo”. Ma il passero
cinguettò: “Che peccato! Ora sono in cima all’albero”. Così, il gatto
risolse: “D’ora innanzi, mangerò prima il mio passero e mi laverò dopo”.

Le cose principali devono venire prima. Quando vi svegliate al mattino,
meditate. Se non lo fate, tutto il mondo si affollerà intorno a voi per
reclamarvi e dimenticherete Dio. La sera, meditate prima che il sonno vi
reclami. Io ho fissato in me così saldamente l’abitudine della meditazione
che persino la notte, dopo essermi coricato per dormire, mi accorgo che
sto meditando. Non posso dormire nel modo comune. L’abitudine di
essere con Dio viene per prima cosa.

– L’immagine di Dio sta nella vostra volontà –

Forza di volontà significa libertà. Forza di volontà significa il Paradiso.
Se non permetterete che la vostra volontà venga indebolita dalle attrazioni
del mondo, raggiungerete il vostro divino traguardo. Molti di voi
però, hanno permesso che la loro volontà venisse indebolita dalle cattive
abitudini. Molti di voi vi indulgono tutti i giorni: fumo, alcol, linguaggio
sgarbato. Voi pensate di non poter fare a meno di queste cose; ma ci fu un
tempo in cui non sapevate cosa fosse il fumo, o l’alcol, o l’ira. Avete
rinunciato alla vostra libertà formandovi queste abitudini. Dovete proprio
rimanerne schiavo? Come potete trovare Dio se non liberate la
vostra volontà eliminando queste abitudini mondane e usando invece
quella volontà per meditare?

Qualsiasi cosa accada al vostro corpo, meditate. Non andate mai a
dormire la sera finché non avete comunicato con Dio. Il vostro corpo vi
rammenterà che avete lavorato sodo e avete bisogno di riposo, ma
quando più ne ignorerete le esigenze e vi concentrerete sul Signore, tanto
più arderete di gioiosa vitalità, come una sfera di fuoco. Allora saprete
che non siete il corpo. Nella vostra forza di volontà sta l’immagine di Dio.

Questa immagine è stata sconsacrata perché avete resa schiava la vostra
mente. Quando lasciai l’India per venire in America, il mio Guru disse:
“Dimentica d’essere nato fra gli indù, e non adottare tutti i modi degli
americani… Sii veramente te stesso, un figlio di Dio”. Seguendo il suo
saggio consiglio, ho mantenuto libera la mia volontà. Anche se il mondo
intero mi avversava, se io vedevo che ero nel giusto e gli altri nel torto,
non cambiavo mai idea.

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