Occhi e cervello, vista ed emozioni

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Occhi e cervello, vista ed emozioni

Gli emisferi cerebrali sono coinvolti in modo diverso nell’elaborazione di stimoli visivi positivi e
negativi: bendando l’occhio destro, l’emisfero sinistro fatica a riconoscere qualcosa di piacevole.

10 AGOSTO 2019 | LETIZIA ALLEVI

Gli animali si emozionano? Certo: l’accelerazione del battito cardiaco o la variazione nella
pressione sanguigna indicano, appunto, risposte fisiologiche legate a un cambiamento di stato
emozionale. Ma non dicono nulla sul tipo di emozione che ha scatenato la reazione né sul modo in cui
essa è elaborata dal cervello. Ora, uno studio condotto da ricercatori di due istituzioni tedesche,
il Leibniz Institute for Farm Animal Biology e l’Università di Rostock, ha sfruttato la
lateralizzazione degli emisferi cerebrali per chiarire in che modo le due metà processano emozioni
piacevoli o fastidiose.

Il concetto di lateralizzazione si riferisce al fatto che i due emisferi del cervello sono
simmetrici, ma non identici, e ciascuno svolge ruoli diversi integrandoli con quelli della
controparte. Siccome nei vertebrati le vie nervose si incrociano, accade che stimoli nervosi
percepiti da un lato del corpo arrivino all’emisfero del lato opposto, dove sono elaborati. Secondo
una teoria corrente, le emozioni positive che arrivano da destra sarebbero elaborate prevalentemente
dall’emisfero sinistro, e viceversa. L’ipotesi di partenza dei ricercatori era che bloccando gli
stimoli provenienti da un lato del corpo, dovrebbe cambiare anche l’attività cerebrale dal lato
opposto.

Per verificarlo, i ricercatori hanno inizialmente addestrato un campione di giovani maiali a stimoli
visivi positivi e negativi: una palla arancione con del cibo era assai gradita, mentre un sacchetto
agitato davanti all’animale suscitava avversione. Poi hanno bendato l’occhio destro di un gruppo e
il sinistro di un altro, lasciando libera la vista di un gruppo di controllo, e hanno ripresentato
gli stimoli, ottenendo risposte interessanti.

La visione monoculare, hanno scoperto, non suscitava particolare effetto nei maialini condizionati
negativamente. In quelli condizionati positivamente (occhio destro bendato), invece, induceva
cambiamenti importanti nel comportamento: gli animali impiegavano più tempo prima di avvicinarsi
all’oggetto, forse perché dal cervello – che non riceveva gli stimoli visivi del lato destro –
l’oggetto era percepito come meno interessante. Inoltre vocalizzavano di meno, forse come riflesso
di un maggiore stato di attenzione, ed esploravano di meno anche l’ambiente. Queste reazioni, nel
complesso, indicano un ruolo attivo dell’emisfero sinistro nel riconoscimento degli stimoli
positivi.

Lo studio, che potrebbe anche essere esteso all’uomo, aveva l’obiettivo di offrire spunti
interessanti per la zootecnia, per migliorare le condizioni di vita e la gestione del bestiame.

www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0003347219301952

da focus.it

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