Ogni dente sano è il riflesso di un organo sano
Esiste uno stretto collegamento fra la salute dei nostri organi interni e i denti, le gengive e tutta la nostra bocca
di Silvia Colla – 04/01/2013
La salute di bocca e gengive dipende in primo luodo dal buon funzionamento dellintestino.
Ulteriore dimostrazione che un atteggiamento olistico permette di percepire il corpo come un sistema
globale complesso, intergrato e interconnesso, e di agire in maniera più efficace per il mantenimento di un buono stato di salute.
La bocca è prima di tutto un habitat estremamente complesso al cui interno convivono in equilibrio
vari tipi di microrganismi importanti per la nostra salute. Questo ecosistema molto particolare
può subire alterazioni da parte di sostanze che vanno a modificare l’acidità della saliva facendo
proliferare microrganismi dannosi per lapparato dentario, probabile segnale del non corretto
funzionamento di altri organi. Anche per le gengive avviene un processo simile: lorgano maggiormente responsabile della salute delle gengive è l’intestino.
Come funziona lintestino
L’intestino è parte dell’apparato digerente, ha funzioni prettamente digestive ed è diviso in due parti: tenue e crasso.
Il tenue si divide a sua volta in duodeno e digiuno/ileo e la sua lunghezza è mediamente di 7 metri e la superficie interna della mucosa raggiunge, pensate, ben i 300 mq!
L’ecosistema intestinale è un insieme di cinque elementi tra loro perfettamente interagenti: la
flora batterica, la temperatura, il PH dellintestino, lepitelio mucosa, e il sistema immunitario.
Il loro corretto funzionamento determina quello dellintestino e di conseguenza dellintero
organismo. Infatti, quando una di queste funzioni subisce delle modificazioni a causa dei processi
fermentativi e decompostivi di prodotti animali o di zuccheri raffinati, inizia la compromissione
della corretta funzionalità di tutti i sistemi con la conseguente distruzione della flora batterica.
La presenza nellintestino di batteri è assolutamente indispensabile in quanto consente la perfetta
metabolizzazione e la corretta scomposizione dei cibi e delle bevande in sostanze vitali
assimilabili dalle mucose e dalle cellule dellorganismo. La flora intestinale è composta per il 90%
dalla cosiddetta flora primaria (batteri anaerobici, bifidobacterii) che svolge unazione importante
nella sintesi di alcune vitamine, nella digestione dei glucidi, dei lipidi e dei protidi, nella
trasformazione degli acidi biliari, del colesterolo e degli estrogeni, infine impedisce che i
microrganismi dannosi possano riprodursi e diffondersi; per il 10% dalla flora secondaria aerobica
(batteri coliformi, enterococchi, lattobacilli). Quando avviene unalterazione dello stato normale,
con la presenza nellintestino di microrganismi a noi nocivi, questa si definisce dismicrobismo.
L’intestino crasso si suddivide in cieco, colon e retto e provvede allassorbimento dei liquidi e degli elettroliti e allespulsione delle sostanze inutili per lorganismo.
La mucosa dell’intestino contiene tutte le specie di cellule del sistema immunitario che proteggono
le mucose stesse dalle aggressioni di agenti patogeni in grado di alterare e distruggere la flora batterica.
Il corpo attinge dal colon le sostanze nutritive prelevate dal cibo e dai liquidi, ma assorbe anche
le tossine dando così origine a una lenta, e volte progressiva, intossicazione di tutto l’organismo.
Si comprende come lo stato di salute delle gengive e del cavo orale dipenda innanzitutto da un
equilibrato funzionamento dellintestino, da una corretta assimilazione dei principi nutritivi e dalla altrettanto adeguata eliminazione delle sostanze tossiche e nocive.
Osservando l’odontone di Voll, la mappa che indica tutte le varie correlazioni tra organi interni,
denti e gengive, si rileva immediatamente come i denti sani siano il riflesso di un perfetto funzionamento ed equilibrio dellorganismo.
Quando la bocca è fresca, la lingua è pulita e le gengive sono sane, la digestione e l’assimilazione
degli elementi vitali è corretta. Invece, gengive sofferenti e alitosi sono un importante segnale
che indica unalimentazione povera di vitamine naturali e sbilanciata verso cibi troppo raffinati, i
quali favoriscono la fermentazione intestinale e la proliferazione di batteri inutili nell’intestino e di conseguenza anche nella bocca.
Le malattie delle gengive
Le malattie delle gengive (gengivite, periodontite, periodontopatie, piorrea) sono sostanzialmente
riconducibili ad una stessa patologia. Allo stadio iniziale, le gengive sono leggermente gonfie e
arrossate, sanguinano sporadicamente e in quantità moderata. Successivamente, la perdita ematica può
diventare più importante, le gengive diventano congeste, si scollano dai denti arrivando ad
infettarsi e a secernere pus. Arriviamo così a vedere i denti che si scalzano, si muovono ed infine cadono.
No! Non è un triste bollettino di guerra; è quello che purtroppo avviene con sempre maggiore
frequenza. Dati recenti infatti, dimostrano che nei paesi più industrializzati il maggior
responsabile della perdita dei denti (parodontopatia-piorrea) non sia la carie, ma bensì le stesse
patologie che sono alla base dei disturbi intestinali, una vera e propria intossicazione da cibo mal digerito.
Curare i denti cominciando dallalimentazione
L’alimentazione deve essere preferibilmente biologica per fornire all’organismo quegli elementi
sani, sicuri e vitali di cui ha bisogno. Va appositamente approntata una dieta sulla persona, avendo
analizzato prima il tipo di metabolismo a questo scopo si esegue un esame specifico detto
mineralogramma. È consigliabile poi non mescolare i carboidrati meglio se integrali e biologici
con le proteine sia animali che vegetali, in modo da non favorire le fermentazioni intestinali.
Le verdure e i grassi possono essere invece abbinati tranquillamente sia con carboidrati che con
proteine. Ricordate che i minerali non vengono distrutti durante la cottura dei cibi, ma possono
andare in parte dispersi nellacqua e in parte non essere assorbiti a causa della interazione con
altre sostanze, mentre le vitamine vengono sicuramente distrutte. La maggior perdita di minerali e sostanze nutrizionali avviene però durante la raffinazione del cibo.
Durante la bella stagione, meglio consumare verdura e frutta fresca, possibilmente cruda e lontano
dai pasti. È vivamente sconsigliata la carne di maiale, i salumi e gli affettati di carne suina in genere, perché infarciti di conservanti dannosi per lintestino.
Sarebbe utile mangiare facendo attenzione a non eccedere noci, nocciole, anacardi, sesamo,
girasole, arachidi, papavero, vinaccioli, oli preparati a freddo e quelli di germe di grano perché
molto ricchi di vitamina F, indispensabile per una corretta assimilazione degli alimenti. Un buon
apporto idrico giornaliero è fondamentale, meglio se completato dai minerali che ad una eventuale
valutazione con il mineralogramma dovessero mancare. È necessario limitare luso di antibiotici che
potrebbero alterare la flora batterica intestinale. Quando necessario, è bene ricostruire la flora
batterica intestinale con supplementi di microrganismi “buoni” consumando yogurt e fermenti lattici.
La bella stagione consiglia di fare tanti bagni di sole sempre con le dovute protezioni che
oltre a depurare l’organismo dalle tossine attraverso la sudorazione, favoriscono la produzione di vitamine e ormoni a noi utili.
Le cure olodontiche
Nella medicina dentistica olodontica, per la cura delle gengiviti si eseguono una serie di esami
personalizzati allo scopo di individuare la terapia più adeguata: sulle deiezioni per studiare la
flora batterica intestinale, sulla saliva per conoscerne il ph, la quantità prodotta e i tipi di
batteri presenti. Per quanto riguarda le terapie, si procede alleliminazione del tartaro in modo
naturale e si effettuano trattamenti particolari utilizzando laser non chirurgici e non invasivi per
sfiammare le gengive. Inoltre, si procede con trattamenti a base di olii essenziali per abbattere la
carica batterica presente soprattutto nelle tasche. La terapia prosegue poi con l’assunzione di
rimedi omeopatici mirati, di minerali e vitamine, appropriatamente somministrati dopo una attenta valutazione del metabolismo della persona, delle sue carenze e degli squilibri.
Le cure diventano ancora più approfondite e richiedono controlli specifici da parte del dentista
olistico se si trova a dover fronteggiare un intestino molto infiammato, in questi casi ci viene in
aiuto l’idrocolonterapia, un trattamento appositamente studiato per il lavaggio dell’intestino.
È comunque molto importante prestare particolare attenzione alla psiche della persona, valutarne
quindi laffaticamento e lo stress: cause di natura psichica possono influenzare in maniera rilevante lo stato generale dell’organismo indebolendone il sistema immunitario.
Perchè si parla di olodonzia?
Il termine deriva dal greco: olos (globale) e odonto (dente). Lolodonzia considera ogni dente
collegato energeticamente con alcuni punti precisi dellorganismo, valuta il singolo dente come
parte integrante del sistema e non come una cosa a sé stante. Questa disciplina ha bandito i
materiali inquinanti, come il mercurio, e usa tecniche innovative: microtlecamere e analisi della
saliva. I cosiddetti dentisti verdi sono medici specialisti in odontoiatria e esperti in
olodonzia. Secondo lolodonzia il dente insieme con la gengiva e il suo osso portante, forma
lodontone: questo è collegato, attraverso canali energetici detti meridiani, a determinati organi e
apparati. Se quindi un dente si ammala potrebbero essere presenti disturbi nella parte del corpo corrispondente.
http://www.scienzaeconoscenza.it/data/upload_img/denti_organi.jpg
>> http://www.macrolibrarsi.it/libri/__denti-salute.php?pn=1567
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