Oltre la dualità: il messaggio profondo della fisica quantistica

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Oltre la dualità: il messaggio profondo della fisica quantistica

Scienza e Fisica Quantistica

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La fisica quantistica, sin dalla sua nascita all’inizio del XX secolo, ha rivoluzionato il nostro
modo di comprendere l’universo, introducendo leggi che sfidano la nostra intuizione dando origine ad
una vera e propria rivoluzione nella storia del pensiero scientifico.

Francesca Lanza – 25/07/2024

La ragione e il buon senso, sembrano vacillare davanti ai comportamenti bizzarri degli elettroni che
compaiono e riappaiono istantaneamente in punti diversi dell’atomo di cui fanno parte, o a quello
del fotoni che, a seconda dell’apparato sperimentale con cui interagiscono, manifestano
caratteristiche e proprietà tra loro diverse e apparentemente incompatibili. Ma cosa significa tutto
questo per ciascuno di noi, nel nostro quotidiano? Di fronte ad una teoria così potente e
affascinante, viene spontaneo chiedersi quale sia il significato profondo, soprattutto rapportato al
nostro mondo macroscopico e delle nostre vite personali.

Il problema del limite di applicabilità generale dei principi della fisica quantistica è stato
dibattuto e a lungo e da molti fisici: Niels Bohr, Wolfgang Pauli, Erwin Schrödringer… Ma tale
limite esiste davvero o ci troviamo di fronte piuttosto ad un limite del metodo scientifico stesso?

In un piccolo libro da titolo tanto illuminante quanto incisivo, Cambia la tua vita con la fisica
quantistica, Chiara Zagonel, scrive:

“Potremmo anche pensare alla fisica come a una metafora dalla quale attingere degli insegnamenti per
la nostra crescita personale, lasciandoci ispirare dai suoi fenomeni e dalle sue leggi. La potenza
della metafora consiste nella sua capacità di andare ben oltre le parole e, in un certo senso, di
parlare direttamente all’anima. Le metafore celano significati profondi che in effetti non sono
veramente nascosti ma quasi espliciti, se ci mettiamo in un atteggiamento di ascolto sincero”.

Cosa significa allora passare dalla logica classica a quella quantistica? Iniziamo dall’origine, il
seme da cui è nata la fisica quantistica: il misterioso dualismo onda-particella.

Il dualismo onda-particella

Thomas Young, nel 1801, attraverso il celebre esperimento della doppia fenditura, rivelò il bizzarro
fenomeno del dualismo onda-particella. In questo esperimento, Young inviò un fascio di luce verso
una barriera con due fenditure, osservando un pattern di interferenza sullo schermo retrostante,
caratteristico delle onde. Successivi esperimenti con elettroni e fotoni hanno confermato che anche
le particelle elementari mostrano comportamenti ondulatori, mutando il loro comportamento se
osservate e formando due bande distinte. Le onde elettromagnetiche, quindi, devono possedere una
doppia natura: ondulatoria e corpuscolare, aspetti che però non sono mai osservabili
contemporaneamente.

Qual è il messaggio implicito che il dualismo onda-particella ci trasmette?

La contrapposizione tra il paradigma corpuscolare e quello ondulatorio evoca immediatamente la
dualità che pervade la cultura occidentale fin dal platonismo (V secolo a.C.). Questo dualismo è
presente ovunque, anche in biologia. Come scrive Zagonel: “il dualismo inizia con il concepimento e
si completa con il primo respiro alla nascita, quando il movimento dei polmoni determina la
divisione in due parti del cuore e l’inizio di due circolazioni. Da quel momento in poi ci separiamo
fisicamente dalla madre, abbandonando definitivamente il mondo dell’unità per entrare completamente
in quello della polarità, della dualità”.

A ben vedere la storia del mondo occidentale appare come lo scrigno di un dualismo radicale e
radicato che ha diviso il mondo in due: buono- cattivo, bello-brutto, anima-corpo, spirito-materia,
io-tu, il cui pensiero logico razionale si basa sull’aristotelico principio del terzo escluso: data
una qualsiasi affermazione vale l’affermazione stessa, o la sua negazione, e non è ammissibile una
terza possibilità. Tertium non datur.

La fisica quantistica, fin al suo principio sfida questa logica. La luce può essere interpretata
come un’onda o come un insieme di particelle, e così non sono per i fotoni ma anche per gli
elettroni. I due aspetti, corpuscolare e ondulatorio, anche se diversi, non sono contrapposti quanto
piuttosto complementi.

Questo fenomeno, dunque, ci inviata ad attuare un cambio di prospettiva: aspetti diversi possono
essere, ed effettivamente sono, espressione di uno stesso fenomeno.

La comprensione profonda del dualismo onda particella ci esorta allora a guardare oltre differenze e
alterità. La dualità, la separazione, di fatto sono solo inganni della mente.

La fisica del Novecento ci avvicina al pensier metafisico orientale in cui tutto è uno, espresso più
che tramite il concetto, tipicamente occidentale, attraverso simboli, ovvero attraverso ciò che syn
ballo: ciò che tiene insieme. Tra tutti il più conosciuto è il simbolo del Tao.

Ciò che si manifesta all’esterno non è nient’altro che una manifestazione, opposta e complementare,
di quello che manca all’interno. Non c’è più un giusto e uno sbagliato, ragione o torto, ma un
sistema complesso in cui il vero e il reale non sono dati solo dalla somma delle parti.

La grande opportunità che ci viene dunque dalla fisica quantistica è quella di abbandonare ogni
separazione, ogni dualismo fonti di un principio poco fecondo e limitato, per spostarsi al livello
superiore del processo in atto; un processo unitario che coinvolge entrambe le parti e il cui scopo
non può essere che quello di una maggior consapevolezza, un processo in cui non è più possibile
applicare il principio di causa- effetto, in cui domina invece l’indeterminazione e la possibilità,
ma questo è il secondo capitolo di una fantastica storia che ti esorta a cambiare la tua vita con la
fisica quantistica.

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