Omraam Mikhaël Aïvanhov

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Omraam Mikhaël Aïvanhov

Il Maestro Omraam Mikhaël Aïvanhov (1900-1986), filosofo e pedagogo
francese nacque in Bulgaria. Nel 1937, venne in Francia dove ha
trasmesso l’essenziale del suo insegnamento. La sua vita è tuttuno con
la sua opera.

Nel leggere le sue opere la caratteristica che maggiormente colpisce
è la molteplicità dei punti di vista dai quali presenta il tema
dominante: l’uomo e la sua evoluzione.

Qualunque sia il soggetto trattato, questo viene immancabilmente
svolto in funzione dell’uomo e dell’uso che ne può fare per una
migliore comprensione di sé e per una più adeguata condotta di vita.

«Quando l’uomo conoscerà la sua vera struttura psichica e le sue
immense e straordinarie possibilità creatrici, si trasformerà
completamente e modellerà se stesso e la sua vita»”

Libri:

Omraam Mikhaël Aïvanhov et le chemin de lumière, par Louise-Marie Frenette

Omraam Mikhaël Aïvanhov, a biography”, by Louise-Marie Frenette,
Editions Suryoma

——

Piccola biografia d’Omraam Mikhaël Aïvanhov

1900 – Nascita di Mikhaël Ivanov in un piccolo villaggio della Bulgaria.

1915 – Prima estasi che lo spingerà a dedicare venti anni della sua
vita agli esercizi spirituali assidui, pure restante ancorato bene nel
reale.

1917 – A Varna, Città situata in riva al mare Nera, incontra il
Maestro Peter Deunov (1864-1944) che ha fondato la scuola della
Fratellanza Bianca in Bulgaria, ne ha composto i canti e la
paneuritmia, e dato i metodi ed esercizi di base.

Alle sue attività spirituali, dopo avere finito i suoi studi
universitari Mikhaël Ivanov diventa parallelamente insegnante, poi
direttore in un liceo.

1937 – Parte in Francia, inviato per Peter Deunov, per propagare lì
l’Insegnamento della Fratellanza Bianca Universale e metterlo al
riparo dal comunismo. Durando vicino a 50 anni, darà delle conferenze
di cui i primi sono stati stenografati.

1944 – Decesso del Maestro Peter Deunov (Beinsa Duno)

Peter Deunov (Beinsa Duno) (1864 – 1944)

Fondatore della scuola della Fratellanza Bianca in Bulgaria (nel 1900)

1945 – Prima conferenza dato in Svizzera, a Losanna (Lausanne).

1958 – Viaggio in India, dove visita di numerosi ashrams ed incontri
parecchi maestri spirituali. Uno di essi, Maharaja Nimcaroli Babaji,
gli dia il nuovo nome di Omraam Mikhaël Aïvanhov. A partire dal suo
ritorno, le sue conferenze improvvisate vengono registrate su cassette
magnetiche.

1971 – Creazione in Svizzera degli Edizioni Prosveta, che pubblicano
poco a poco il contenuto delle numerose conferenze. I libri sono
tradotti poco a poco in numerose lingue (Inizia la traduzione dei
circa 74 libri in più di 25 lingue). La collezione delle “Opere Omnia”
in francese è stata rivista interamente e è stata corretta da Omraam
Mikhaël Aïvanhov.

1979 – Le conferenze improvvisate sono registrate oramai anche su del
cassette video.

1986 – Omraam Mikhaël Aïvanhov ha lasciato il suo corpo fisico il
giorno di Natale del 1986.

2000 – Centesimo compleanno della scuola e dell’insegnamento della
Fratellanza Bianca Universale.

La vita e l’opera

La terra ove è situata oggi la Bulgaria, sin dal lontano passato, è
stata importante crocevia tra Oriente ed Occidente sul piano
filosofico-spirituale. I traci furono un popolo antico che abitava le
terre dell’odierna Bulgaria e alcune regioni limitrofe. Ne accenna
ancora Omero, i cui poemi sono il primo monumento storico-letterario
in Europa. Vi dimorarono durante l’epoca greco-romana per scomparirne
approssimativamente intorno all’inizio delle incursioni slave contro
l’Impero bizantino. Insediandosi nelle nostre odierne terre, gli slavi
vi trovarono un numero illimitato di traci sopravvissuti e man mano
gli assimilarono. Nel corso di quel processo però, gli slavi subirono
immancabilmente l’influsso degli usi, dei costumi e del folclore degli
indigeni, vale a dire che sia la civiltà antica bulgara che quella
moderna contengono elementi della civiltà tracia”(cfr.ulteriori
approfondimenti).

Nel cuore sacro delle montagne di Rila e dei Rodopi, nella regione
della Tracia, fu creato molti secoli A.C. un centro mistico – la
Scuola di Orfeo – relativamente alla quale si è formata una vasta
letteratura.

Orfeo grande saggio, conoscitore dei misteri dell’Egitto e delle leggi
magiche della musica sacra creò una tradizione mistica, un movimento
che divenne il cuore di una nuova cultura. Per tale ragione, gli
antichi greci consideravano la Tracia (regione situata a sud della
Bulgaria ove è nato O.M.Aïvanhov) come un paese di Luce, patria delle
Muse. Presso le alte cime del Rila e dei Rodopi si trovava infatti il
santuario di Orfeo ove si insegnavano l’Arte Sacra, la poesia, la
musica, e si proclamavano le grandi leggi della vita.

” Certo è che per i poeti , e gli iniziati greci, come Pindaro,
Eschilo e Platone, il nome Tracia assumeva il significato simbolico di
terra della dottrina pura e della poesia ieratica…era l’insieme
delle tradizioni e delle dottrine che facevano derivare il mondo da un
intelletto divino” (cfr Schurè -I grandi Iniziati-Edizione
Newton-pag.160 e segg.).

La tradizione popolare ci presenta Orfeo con le parole di Seneca “
Alla musica dolce di Orfeo, cessava il fragore del rapido torrente, e
l’acqua fugace, obliosa di proseguire il cammino, perdeva il suo
impeto … Le selve inerti si movevano conducendo sugli alberi gli
uccelli; o se qualcuno di questi volava, commuovendosi nell’ascoltare
il dolce canto, perdeva le forze e cadeva … Le Driadi, uscendo dalle
loro querce, si affrettavano verso il cantore, e perfino le belve
accorrevano dalle loro tane al melodioso canto …”.

Il mito di Orfeo è narrato anche da Ovidio nella Metamorfosi (X, 41-60).

Diodoro Siculo scriveva” Orfeo, famoso tra i greci per le sue
conoscenze dei Misteri e delle cose sacre…Iniziato nelle scienze
sacre degli Egizi, egli riportò in una epoca più recente la nascita
dell’antico Osiride ed istituì nuove iniziazioni.”

«Orfeo…tramandò inoltre a Greci e ai barbari la venerazione per i
sacri riti segreti, e si impegnò moltissimo, secondo ogni atto di
culto, intorno alle iniziazioni e ai misteri e alle purificazioni e
agli oracoli» (Papiro berlinese 44, 1-9, cit. da Giorgio Colli, La
sapienza greca, vol I, p. 219; P. Riffard in L’esoterismo – pag.145 –
Bur-rizzoli).

Molti secoli in avanti, nel medioevo i Balcani divennero una seconda
volta focolaio importante di cultura mistica. In Bulgaria nacque un
movimento di importanza internazionale – il movimento dei Bogomili –
Il nome slavo “Bogomil”, non è altro che un semplice calco dal greco
“teofilos”, cioè “amato da Dio ” ossia “caro a Dio”. Essi proclamavano
un vita semplice, pura e santa basata sull’Amore, la Fratellanza e
l’eguaglianza tra gli uomini. Il movimento aveva un carattere non solo
spirituale, esso aspirava anche a realizzare riforme sociali. Furono
però perseguitati ed esiliati; fuggirono in varie parti dell’Europa ed
esercitarono una influenza importante sui movimenti iniziatici dei
Templari e dei Catari (cfr.Feuerstein in Le Mystère de la Lumière –
pag. 270 e segg).

Uno studioso moderno ha dichiarato, ad esempio, che il bogomilismo è
stato ” the first European link” di una catena millenaria, che è
iniziata con la predica di Mani in Mesopotamia nel III secolo per
giungere sino alla Crociata degli Albigesi in Francia meridionale nel
secolo XIII.

All’inizio del XX secolo con l’arrivo di Peter Deunov, Maestro di
Omraam Mikhaël Aïvanhov, la Bulgaria diventa ancora una volta centro
di una nuova cultura spirituale internazionale: l’Insegnamento
iniziatico della Fratellanza Bianca Universale, l’insegnamento
dell’unità spirituale rivolto a tutti i popoli e a tutte le religioni.

Questo Insegnamento, ispirato ai Principi trasmessi nei Vangeli da
Gesù e quindi alla Tradizione Iniziatica di Melkisedec, (“il grande
sacerdote realizzatore di pace e di giustizia” di cui parlano i testi
sacri) rende la scienza iniziatica con parole semplici accessibile a
tutti e vi aggiunge i metodi per realizzare nella vita individuale i
valori spirituali più elevati. Tutti i grandi Maestri che hanno
portato civiltà e luce ai vari popoli nel corso deI secoli provengono,
secondo la Tradizione, dall’ordine di Melkisedec.

Questo Insegnamento si manifestò dapprima in Bulgaria con Deunov, poi
si sviluppò con l’opera di O.M.Aïvanhov in Francia e quindi nel resto
del mondo.

Deunov sosteneva che aveva avuto inizio l’era dell’Acquario (Le
Verseau et l’evenemant de l’Age d’or) l’epoca rappresentata
simbolicamente da un vecchio Saggio che versa l’acqua e cioè una nuova
saggezza, una nuova linfa vitale per l’umanità; durante questa epoca
il Terzo Testamento (Feuerstein op.cit. pag.255) sarebbe stato
rivelato all’umanità (“Voi siete dèi”,Vangelo di Giovanni 10.34 –
coll. sintesi).

La missione di Deunov doveva essere quella di aiutare la nascita di un
nuovo ciclo spirituale nell’ambito del quale le verità di sempre,
quelle dei Vangeli e di tutti i grandi Testi Sacri sarebbero state
finalmente comprese e realizzate concretamente grazie alla diffusa
conoscenza ed alla applicazione costante dei metodi impartiti dalla
scienza iniziatica.

Doveva, invece, essere compito di Aivanhov, approfondire ed esprimere
compiutamente la nuova direzione spirituale ed incarnare tale
finalità, estremamente concreta e nel contempo elevata: il suo
Insegnamento si caratterizzerà, infatti, sia sul piano del linguaggio,
particolarmente semplice e accessibile anche nel trattare le verità
più elevate, sia sul piano dei metodi iniziatici innumerevoli e
argomentati per venire incontro alle diverse caratteristiche
soggettive dei singoli individui (cfr. La nuova Terra). Pertanto,
l’ideale che anima Deunov e Aïvanhov è quello di aiutare l’umanità a
realizzare sulla terra e nei comportamenti dei singoli, gli ideali
divini affinchè possa al più presto realizzarsi una nuova età dell’Oro
che tutti i profeti, i santi e gli uomini di buona volontà invocano da
secoli! (cfr. Le Verseau et l’evenemant de l’Age d’or).

Si può pertanto affermare con la Lejbowicz, che Aïvanhov abbia
ereditato dall’esprit del popolo bulgaro, il sogno che dimora nelle
radici profonde della sua coscienza: instaurare una civiltà universale
nella quale possano fondersi l’Oriente e l’Occidente riconciliati.

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