Onde cerebrali e cicli del sonno
Il cervello affronta vari stadi, sia nel periodo di veglia che in quello dedicato al sonno.
Le onde cerebrali, indicano i vari stati e vengono misurati tramite lelettroencefalogramma (EEG) e
si possono riassumere in quattro gruppi distinti:
– Beta (maggiore o uguali a 14Hz).
Le onde beta, sono proprie delle normali attività di veglia o fase REM del sonno, indicano che
la corteccia cerebrale è attivata.
– Alfa (8 13 Hz).
Le onde alfa sono associate a uno stato di veglia ma rilassata. La mente è calma e ricettiva. E
lo stato ideale per lo studio o la meditazione/visualizzazione di obiettivi.
– Teta (4 – 7 Hz).
Le onde teta sono tipiche di uno stato meditativo profondo e/o in alcuni stati di sonno. In
questo intervallo di frequenze, lindividuo è concentrato sugli stimoli interni e linterazione
tra i due emisferi cerebrali è elevata. Questa fase è tipica del dormi/veglia.
– Delta (inferiori a 4 Hz).
Il ritmo delta è molto lento ed è caratteristico del sonno profondo.
Anche se ci sono ancora numerosi aspetti da chiarire riguardanti il sonno e il perché sogniamo, sono
chiare invece le varie fasi del sonno.
Queste sono state approfondite dalla seconda metà del ‘900, attraverso lelettroencefalogramma, che
registra lattività delle onde cerebrali, lelettrooculogramma, che rileva i movimenti oculari e
lelettromiogramma che registra lattività muscolare.
Lindividuazione di movimenti rapidi degli occhi durante il sonno, ha permesso di suddividerlo in
due fasi distinte: il sonno REM ed il sonno non-REM.
Il sonno REM, acronimo di rapid eye movement, rappresenta la fase in cui si registrano e si
osservano tali movimenti.
La fase REM si presenta, nel corso della notte, allincirca ogni 90 minuti con una durata di pochi
minuti, mentre nellultima parte del sonno cè unintensificarsi della frequenza di comparsa e della
durata.
Circa il 75% del sonno, viene passato nelle fasi non-REM ed il rimanente 25% nella fase REM.
Il sonno REM è caratterizzato da una intensa attività cerebrale che paradossalmente assomiglia a
quella della veglia, ovvero onde cerebrali rapide e di bassa ampiezza, un aumento della frequenza e
pressione cardiaca ed un incremento del metabolismo e della temperatura cerebrale.
Nella fase REM si fanno dei sogni particolarmente vividi tanto che sono state avanzate alcune
ipotesi sul rapido movimento degli occhi, una di queste ritiene che si muovano così velocemente per
inseguire le scene immaginate nel sogno.
Il sonno non-REM è suddiviso in quattro fasi distinte:
1°- dura pochi minuti ed è un sonno di transizione. LEEG è in fase teta ed il movimento degli occhi
è circolare e molto lento.
2°- è leggermente più profondo rispetto al primo e può durare 5-15 minuti, il movimento lento degli
occhi si arresta quasi completamente.
3°- qui il ritmo cerebrale diviene molto lento ed entra nella fase delta. Il lieve movimento degli
occhi si arresta completamente.
4°- siamo nel sonno profondo e le frequenze dellEEG sono molto basse (ritmi delta).
Cicli del sonno.
Così il sonno inizia dalla 1° fase fino ad arrivare alla 4° fase del non-REM, nella quale
lindividuo permane per circa 20-40 minuti. Poi il sonno comincia a diventare più leggero e passa al
2° stadio del non-REM per 5-10 minuti e poi improvvisamente si passa alla fase REM. Terminato questo
stadio, il ciclo ricomincia.
Con lavanzare della notte cè una parziale diminuzione del sonno non-REM (in particolare del 3° e
4° stadio) ed un aumento dei periodi REM, fino ad arrivare a permanenze in questa fase di 30-50
minuti.
Inoltre sembrerebbe vi sia un periodo refrattario tra ogni fase REM consecutiva, ovvero tra due
periodi REM devono trascorrere almeno 30 minuti circa.
Qui sotto, è possibile vedere lEEG relativo alle varie fasi del sonno.
Per approfondire:
– NEUROSCIENZE, ESPLORANDO IL CERVELLO, di M.F. Bear, B.W. Connors, M.A. Paradiso, Masson.
– NEUROSCIENCE, third edition D. Purves, G.J. Augustine, D.Fitzpatrik, W.C. Hall, A.S. LaMantia,
J.O. McNamara, S.M. Williams Sinauer Associates Inc., Massachusetts U.S.A.
– SLEEP AND DREAMING, E. Pace-Scott, M. Solms , M. Blagrove, S.Harnad CambrigeUniversity press.
da altopotenziale.it
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