di Ghislaine Gualdi
“INDIVIDUALITA’, DESIDERIO E VOLONTA'”
Questa straordinaria conferenza “spirituale”, tenuta da Ghislaine
Gualdi il 25/11/1990 (1° parte), viene proposta dal Gruppo Teosofico
Sarmoung ed è dedicata a tutti coloro che si sentono attratti, anche
solo per curiosità, a migliorare ed espandere la propria coscienza.
Traduzione dal francese: Maria Luisa Montanelli
°°°°
Buonasera…
Buonasera. Porgo a tutti il benvenuto e come dico ad ogni incontro, ma
è sempre cosa buona ripe¬terlo, vorrei parlarvi non a livello di
dialogo, non per un rapporto basato sull’intelletto, ma piuttosto da
“cuore a cuore”. So, che dal momento che utilizzerò solo le parole è
difficile parlare di un rap¬porto da “cuore a cuore”, anche se sarebbe
opportuno sforzarci per creare un tale rapporto piuttosto che uno da
“testa a testa”.
Un rapporto da “testa a testa” si verifica quando leggete un libro,
quanto ascoltate delle parole che pos¬sono esclusivamente parlare
all’intelligenza, Le parole si rivolgeranno solo all’intelletto a
causa della loro struttura, a causa della loro energia specifica. Mi
auguro che nei nostri incontri si crei un rapporto da “cuore a cuore”
perché questo è lo scopo del mio lavoro.
L’intuito permette di svelare i segreti
Come ho già detto altre volte non sono venuta per fornire delle
informazioni particolari; per creare un nuovo insegnamento; per dare o
svelare dei segreti. Un segreto, in effetti, non sarà mai svelato a
delle persone che non abbiano ancora superato le prove dovute. In
realtà nella vostra vita vi sono sempre delle prove, piccole o grandi
che siano. Qualche esempio: un motivo per non venire all’incontro;
qual¬che tensione emotiva o mentale, per mettere alla prova la vostra
posatezza o il vo¬stro cuore eterico.
Quasi certamente voi non avete seguito una preparazione speciale, come
una serie di meditazioni. Penso che non abbiate neppure preso delle
bevande speciali per purificare il corpo. Per questo mo¬tivo non
potete ricevere un segreto come spesso vorrebbe chi si interessa di
esoterismo o di occulti¬smo.
Dovete sapere che tutti i segreti vengono svelati al cuore. Anche se
ora non ve ne svelo neppure uno, se riesco a risvegliare una
vibrazione nel vostro cuore, se riesco a favorire l’apertura del
vostro cuore, al¬lora vi metto nella condizione in cui, durante una
meditazione o uno studio particolare, il vostro cuore un po’ aperto
potrà attingerà dalla vostra aura qualche segreto.
Questo significa che quando il cuore si è aperto una volta, per dare
ad un individuo una certa capa¬cità intuitiva, si potrà aprire anche
in seguito. Queste aperture saranno determinate da voi stessi, tramite
una meditazione o uno studio particolare. Quello che io vi posso
offrire è proprio questa possibilità di aprire il vostro cuore.
Lasciate che il vostro cuore si apra all’intuito
Per far questo non si tratta di avere fiducia in me, di prendere parte
attiva alla conferenza e di cre¬dere a ciò che vi dico, non è un
rapporto basato sulla fiducia che si deve installare tra voi e me.
In¬fatti, anche se non ascolterete quello che dico, cercate di fissare
la vostra coscienza sul chakra del cuore. Così fa¬rete un utile
esercizio per il vostro cuore. Lasciate perciò che la vibrazione delle
mie parole lavori sul vostro cuore, anche se non comprenderete quello
che dico ed anche se vi trovate in disaccordo sull’argomento trattato.
L’importante è che il cuore cominci a risvegliarsi. Una volta aperto,
anche se non ascoltaste più nessuna conferenza, se non apriste più
nessun libro, potreste sempre ricorrere al vo¬stro intuito.
Questo non significa che voglio favorire la vostra intuizione, non
esiste infatti un vantaggio parti¬colare nel diventare un canale per
le ispirazioni. Essere un canale è una responsabilità. L’individuo che
funge da canale assume un compito, proprio come un medico o una
segretaria. Occorre perciò sapere che es¬sere un canale è anche una
responsabilità che, come tale, verrà considerata.
Se essere un canale è un’attività, avere un cuore intuitivo è invece
un dono di natura; una qualità a cui tutti hanno diritto. Quindi
quando vi dico aprite il vostro cuore, per ricevere le informazioni
che vi sono necessarie, non è per far di voi dei canali. Non dovete
assumere per forza questa funzione. Al contrario, nel momento
opportuno potreste essere un canale per voi stessi e l’intuizione così
ri¬svegliata vi fornirà il giusto orientamento. Vi potrà guidare nella
vostra vita, negli studi, nei rap¬porti con gli al¬tri.
Dilatare questa capacità di intuizione non è cosa facile, ed è per
questo che a volte occorrono più in¬carnazioni. Ciò vale tanto di più
quanto le persone appartengono alla massa materialista dell’umanità.
Quando dico che occorre molto tempo è per farvi comprendere che non
dovete avere premura. Quanto tempo? Non lo so, perché il tempo
necessario cambia da persona a persona. Per una persona occorrono
dieci minuti, per un’altra dieci anni, per un’altra ancora dieci
incarnazioni. Perciò bisognerà essere pa¬zienti ed evitare di
chiedersi “Chissà se devo aspettare dieci minuti, dieci anni o dieci
incarnazioni?”.
Al posto di pensare al numero di ore o al numero di vite, pensiamo a
qualcosa di più utile, per esempio ad aumentare la nostra pazienza.
Spesso, quando si pensano cose al di fuori della nostra portata, ci si
trova su un ponte scivoloso e si fa’ il contrario di ciò che la
spiritualità si aspetta da noi. Quando invece si utilizzano bene il
nostro tempo ed i nostri pensieri, non solo ci si trova “arricchiti”
sul piano spiri¬tuale ma ci si stacca anche dagli oggetti dei nostri
desideri.
Spesso è grazie a questo distacco, che si può guadagnare in poco tempo
ciò che avrebbe richiesto di¬verse rinascite. A partire dal momento in
cui l’uomo si distacca dagli oggetti dei suoi desideri, av¬viene una
sorta di purificazione istantanea, di liberazione immediata della
coscienza, ed una certa qualità spi¬rituale viene acquisita così
parecchio tempo prima. Suggerisco quindi che il discepolo faccia un
lavoro minuzioso oltre che sul corpo del desiderio anche su quello
della volontà.
Non è facile sviluppare la volontà
Non è certo facile, perché quando si invita un discepolo a sviluppare
la volontà bisogna anche dar¬gli un motivo che lo stimoli, e questo
motivo può essere soltanto un desiderio da realizzare. In tutti i casi
in cui una persona comune dimostra della volontà dimostra pure che ha
un traguardo da rag¬giungere, ad esempio: voler essere migliori di
qualcun altro; voler essere dei buoni cristiani o dei validi filosofi;
voler fare certi esercizi o delle meditazioni; voler trasformarsi al
fine di eliminare un vizio o un’abitudine, ecc..
Nel caso di un discepolo, le cose avvengono diversamente, egli si
accorge ben presto che la sua volontà non potrà essere animata dal
desiderio, non potrà, ad esempio, voler essere migliore di un altro
solo perché lo desidera. Questa volontà, infatti, non sarebbe motivata
dal suo Sé Superiore bensì dall’orgoglio creato dalla sua personalità.
Pertanto egli non dovrà mai lavorare per poter un giorno af¬fermare:
“Io sono un iniziato, mentre gli altri non lo sono ancora”.
Perciò, quando un discepolo inizia a lavorare seriamente, comincia a
rendersi conto che deve ag¬grapparsi a due “fili” molto delicati, uno
di essi è la volontà, senza la quale niente è possibile e l’altro è il
desiderio, senza il quale la volontà non può avere luogo.
Se mancano i desideri manca pure la volontà
Poiché, in un primo tempo, dovrà studiare i meccanismi della volontà,
osservandola al lavoro, si ren¬derà conto ben presto che essa si basa
sul fuoco del desiderio. Senza un desiderio (avere una pelle più
bella, essere felice, godere di buona salute, ecc.) la volontà non può
esistere. Così il desi¬derio di godere di una salute migliore, lo
potrebbe far decidere di smettere di bere alcoolici o di fumare,
oppure di an¬dare a letto prima alla sera. Senza questo desiderio di
godere di buona salute, la sua volontà non sa¬rebbe motivata.
Questi primi passi di un discepolo saranno abbastanza delicati, in
quanto si ritrova circondato da una moltitudine di desideri, per
esempio, potrebbe desiderare di vivere libero, di essere un
illumi¬nato, di non dover più rinascere, di avere tutti i chakra
aperti, di dirigere gli altri oppure di poter salvare il pia¬neta
intero.
Però, quando comincia a lavorare, e diventa necessaria l’azione, si
accorge presto che la propria volontà non risponde come si sarebbe
aspettato. Egli vorrebbe salvare il mondo, ma si ritrova poi incapace
di gestire la propria vita o di eliminare una brutta abitudine. E’ in
quel momento che co¬mincia a meditare sulla natura della volontà; si
domanda allora, cos’è questa volontà? Sono animato da molti desideri,
tuttavia non riesco a trovare qualche minuto al giorno per fare una
meditazione, mi manca la volontà.
Dovete sapere che, in un primo tempo, egli sarà animato esclusivamente
dal proprio desiderio e la spi¬ritualità stessa rappresenterà un
desiderio in mezzo a tanti altri. E’ questo il problema sentito
all’inizio da molti discepoli: il fatto di desiderare la spiritualità
per poter influenzare tutte le persone che ne sono sprovviste. Essi
desiderano utilizzare la loro spiritualità per offrirla alle persone
che in¬contrano, non sapendo che questo loro desiderio non farà altro
che aumentare il loro bisogno di evasione. Non farà altro che
amplificare questo desiderio, creando ogni volta nuovi sogni e nuove
utopie.
Quindi, quando la spiritualità nella vita di un discepolo fa’ parte
dei suoi stessi desideri, egli diventa soggetto di una moltitudine di
illusioni. Egli potrà pensare, per esempio, che la meditazione sia
qual¬cosa che si possa apprendere in un corso di qualche giorno o in
tre week end; che si possa es¬sere ini¬ziati pagando una certa quota;
che si possa ottenere la spiritualizzazione con tre benedizioni oppure
fa¬cendosi rimagnetizzare il cuore dal profeta X oppure Y.
Volete del danaro, pensate positivo… e lavorate!
Anziché ricercare la spiritualità in questo modo il discepolo dovrebbe
lavorare per migliorare le sue conoscenze e la sua condizione, ciò gli
permetterà di essere più utile e produttivo a livello sociale. Egli,
ad esempio, dovrebbe intrattenere solo pensieri positivi, in modo da
creare pace e benessere in lui ed intorno a lui.
Chi crede che il solo pensiero positivo possa attirare del denaro, non
conosce le vere qualità della mente umana, poiché, se le conoscesse,
saprebbe che il solo pensare positivo non basta ad attrarre del
denaro, in effetti bisogna anche lavorare per ottenere del denaro. E’
questo l’ingranaggio posi¬tivo che crea del denaro: lavoro, produco,
quindi incasso.
Alcune Scuole insegnano a pensare in modo positivo ed affermare che
Dio è un padre grande e ge¬neroso. Esse insegnano che, qualora
invocato, Dio creerà le occasioni per fornirci del denaro, senza
al¬cuna azione da parte nostra. Io vi dico che in questo modo non
otterrete mai del denaro, e magari pen¬serete che il vostro fallimento
sia dovuto al fatto che non possedete ancora la necessaria abilità per
contattare Dio.
L’energia mentale non è in grado di attirare le cose
Le energie mentali, non sono in grado di attrarre qualcosa come il
denaro, il successo o la salute. Molte persone perdono del tempo
prezioso a visualizzarsi sane, come se la salute potesse essere
conquistata solo con il pensiero positivo. Esse si visualizzano sane
ma dopo dieci minuti vanno a bersi una ciocco¬lata; un caffè; del the
o dell’alcool o a fumarsi qualche sigaretta. Magari fanno an¬che delle
critiche su un amico, sul governo o sul mondo in generale. In questo
modo esse neutraliz¬zano il benefico effetto dei pensieri positivi.
Chi vuole la salute ed il benessere deve coltivare pensieri positivi e
deve anche agire in modo tale da aiutare queste condizioni ad entrare
nella propria vita. Volete essere sani? Ebbene, non fumate più, non
mangiate cibi grassi o elaborati ed imparate a respirare. Inoltre
cercate di mantenervi bene, usate vestiti ampi affinché il corpo possa
aspirare il prana, toglietevi le scarpe di tanto in tanto, du¬rante la
giornata, in modo da scaricare il prana utilizzato nel suolo. Cercate
di avere un po’ di amore nel cuore, un po’ di speranza nella testa e
vedrete che queste cose saranno molto più valide di tutte le
visualizzazioni che potete fare nei riguardi della vostra salute. E’
infatti meglio passare all’azione piuttosto che ricorrere all’energia
del pensiero.
Sono quasi certa che qualcuno vi ha insegnato che l’energia del
pensiero è “magica”, che vi per¬mette di ottenere qualsiasi cosa e,
magari, condizionare anche il futuro. Vi hanno insegnato che se vi
pensate in buona salute, sarete in buona salute. Non è così?
Volete godere di una buona salute?
Io vi dico che se volete godere di una buona salute dovete agire in
modo tale da creare le condi¬zioni necessarie per un buona salute. Ciò
vale mille volte di più. E non preoccupatevi troppo per ciò che
ri¬guarda la vostra salute. Fate semplicemente le cose che vi possono
portare armonia; armonia per tutto ciò che vi appartiene: cuore,
anima, personalità e divinità.
E’ molto importante coltivare l’armonia su tutti i livelli, un’armonia
che sarà utile per il benessere delle vostre cellule, per la vostra
personalità, per la vostra mente e per la vostra anima. E’ molto più
valido sviluppare questo tipo di armonia piuttosto che ripetere mille
volte “sono sano e sto bene” al fine di saturare tutte le cellule di
questo pensiero positivo. Oppure ripetere “Dio mi illumina” per
riempire l’aura con questo pensiero positivo al fine di avvicinare il
giorno in cui poter ricevere una iniziazione o incontrare il Maestro
che desiderate.
Non è possibile utilizzare l’energia mentale per ottenere queste cose.
No, ciò non porta nessun frutto. Vedete, l’energia mentale ha una
natura completamente diversa. In realtà si utilizza l’energia mentale
allo stesso modo in cui i maghi utilizzano l’energia astrale. Si fa
una grande confusione tra queste due energie.
Quando si consiglia ad una persona di essere positiva se vuole uscire
da un determinato problema, di lavorare seriamente se vuol riuscire
nella vita, non gli si fa’ utilizzare l’energia mentale, proprio per
niente. In questo caso si utilizza unicamente dell’energia astrale.
Per fortuna non avete accesso all’energia mentale
Niente può essere predeterminato utilizzando il “potere della mente”.
L’uomo ordinario, infatti, non ha alcun accesso all’energia mentale,
neppure a quella del semplice pensiero cerebrale, per niente. Questa è
una fortuna perché, se avesse accesso a questa energia, ne sarebbe
folgorato all’istante.
Dal momento che gli uomini sono pieni di cattivi pensieri, di angosce
e di fantasmi, se avessero ve¬ramente accesso a queste energie non
potrebbero vivere che alcuni secondi. L’energia dei loro pen¬sieri
negativi li folgorerebbe all’istante. Quindi, quando si pensa
positivamente, al fine di orientare meglio la propria vita, non si
utilizza energia mentale bensì quella astrale.
Quando pensiamo in modo positivo, quando diciamo: “Tutto andrà bene,
ho un problema davvero serio ma tutto andrà bene” e visualizziamo una
soluzione benevola, una soluzione straordinaria, una solu¬zione
divina, non è l’energia mentale che aiuta la situazione bensì quella
astrale. Nella misura in cui metteremo il cuore astrale in risonanza,
ovvero in contatto, con l’emozione generata dall’idea di una soluzione
positiva (una risorsa divina che sistemi ogni cosa), sarà proprio
l’energia di questa emozione che, a livello astrale, predisporrà la
situazione ad orientarsi in modo positivo.
Un’idea genera l’emozione che modella l’energia astrale
Non si tratta quindi dell’intervento di un pensiero ma unicamente di
energia emotiva sul piano astrale. E’ per questo che si può ottenere
un migliore orientamento della vita di un individuo. E’ per questo che
spesso si è potuto confermare la potenza delle affermazioni positive.
Non dipende dall’energia mentale messa in azione dal pensiero, ma
dall’energia astrale che si mette in azione modellata da un’emozione
positiva generata dal pensiero. Vi è quindi una grande differenza tra
il pensare positivo e l’amare in modo positivo, è una differenza
determinata dalla coscienza indivi¬duale.
Coloro che possiedono una coscienza elevata, vivono bene, pensano
bene, percepiscono il mondo in modo positivo ed emettono energia
positiva. Tutto ciò permette loro di migliorare la propria vita, di
attrarre del denaro o delle situazioni favorevoli al loro destino.
Quindi in questi casi il pensare po¬sitivo funziona bene. Quando,
invece, una persona spende dieci minuti per pensare in modo posi¬tivo
ad una situazione, ma poi viene presa da un’emozione negativa (paura,
angoscia, ecc.) è nor¬male che il suo pensiero non abbia alcun effetto
perché il suo livello mentale non è sufficientemente potente.
Con la spiegazione che vi ho appena dato, comprenderete come, quando
le cose non funzionano, non dipende dal pensiero che non è
sufficientemente forte ma dalle emozioni che sono state posi¬tive per
troppo poco tempo. Allora cercate di essere positivi in tutto e
vedrete che, anche se non vi¬sualizzerete la soluzione di un problema
sul piano mentale, si risolverà per il fatto che avrete gene¬rato
delle emo¬zioni positive e costruttive.
Quale natura ha il pensiero? Se vi dico che non è vero che l’energia
del pensiero ha un grande po¬tere non significa che siete obbligati a
credermi, voi avete il diritto di credere a ciò che volete, però, se
ana¬lizzerete ciò che riuscite ad ottenere con i vostri pensieri
potrete poi trarre le vostre conclu¬sioni.
Quello che vale per voi può non essere valido per altri
Quello che vale per voi, comunque, non è valido per altri che vivono
con un livello di coscienza di¬verso dal vostro. Ognuno dunque, ha la
propria verità. Ciò non significa che non esista una reale verità, una
verità assoluta, infatti esiste. Però, dal momento che parliamo
esclusivamente degli ef¬fetti della ve¬rità nell’universo, tratteremo
dei diversi volti della verità e quindi di una verità ogni volta
diversa a se¬conda del piano in cui ci si trova.
In questo modo persone diverse sosterranno delle verità alquanto
diverse tra loro, magari contrarie le une con le altre. Questo
permette all’uomo di fede di affermare qualcosa mentre un discepolo la
con¬traddirà ed un iniziato ne dirà una ancora differente.
Perciò è inutile cercare la verità come se fosse latitante, occorre
invece capire che ad ogni livello vi sono modi diversi di vedere e
percepire la verità. Se mi mantengo a piano terra e faccio il mio
la¬voro a questo livello, darò ragione a ciò che dice un devoto. Se,
invece, voglio salire di un gradino, saranno le parole di un discepolo
che mi troveranno d’accordo. Se voglio salire ulteriormente, tro¬verò
che è l’Iniziato ad aver ragione.
Eppure vi deve essere un punto d’accordo tra queste verità.
Nell’istante in cui riuscirete a pensare di aver trovato un punto
d’accordo a cui aggrapparvi, è come se vi foste agganciati ad una
corda lo¬gora ed inizierete a scivolare. E continuerete a scivolare
perché le vostre mani sono troppo grasse, troppo umide. Perché sono
grasse e umide? Perché siete ancora pieni di desideri, perché non
capite la vera re¬altà delle cose non essendo la vostra capacità di
discernimento sufficientemente svilup¬pata.
Per poter stare aggrappati a questa corda e salire più in alto, vi
occorrono dei nodi che vi permet¬tano una buona presa, malgrado il
grasso e l’umidità presenti sulle vostre mani. Una volta che sarete
saliti più in alto con la vostra coscienza, l’altitudine stessa
asciugherà le vostre mani e la vostra presa diven¬terà più sicura. Non
dovete mai vergognarmi di utilizzare dei nodi, anzi dovreste
diver¬tirvi con questi nodi. Divertirvi sapendo che il nodo che oggi
per voi è la verità, potrà non essere più valido domani perchè in quel
momento avrete concepito un’altra verità.
E’ proprio una verità mutevole che come i nodi, vi aiuta a vivere un
giorno dopo l’altro, a volte lo stesso nodo può servire per pochi
giorni, altre volte per tutta la vita. Guardando a chi si attiene ad
una verità per lungo tempo, qualcuno potrà dire che è troppo stabile,
troppo ancorato alla sua verità. Quelli che sono stabili, comunque,
sono spesso piacevoli da guardare, ispirano fiducia, hanno una loro
intelli¬genza, perché hanno trovato un aspetto della verità.
Non è utile avere molte opinioni nello stesso tempo
Mentre è utile saper cambiare opinione, non lo è affatto essere di
tutte le opinioni possibili allo stesso tempo. E’ questo ciò che fa la
differenza fra una persona volubile ed una che è in evoluzione. Una
vo¬lubile assumerà tutte le opinioni allo stesso tempo, crederà a
qualsiasi cosa e, da un minuto all’altro, potrà cambiare parere perché
non è in grado di discernere. Quando, invece, si vede qual¬cuno che
man¬tiene per un lungo tempo una sua opinione e poi la cambia, non
bisognerà criticarlo perché è un indivi¬duo in evoluzione. Occorre
dunque concedergli lo spazio per cambiare, per evol¬versi.
Quindi, quando qualcuno vuole avvicinarsi all’energia del pensiero,
dovrà per prima cosa superare delle prove. Dovrà meditare sulla realtà
del pensiero, sulla sua natura, e sensibilizzarsi alla sostanza del
pensiero. Non è possibile conoscere cos’è il pensiero o il piano
mentale, semplicemente ascol¬tandone la descrizione fatta da qualcuno,
non è possibile.
E’ necessario invece, creare nel discepolo una camera di risonanza,
qualcosa che io chiamo “sensibilità”; una sensibilità che può avere
sede nel cuore o nella testa. Un individuo che inizia, tramite
esperienze successive, a creare questa camera di risonanza, diventerà
così sensibile da poter assaporare la natura delle cose, anche di
quelle intellettuali come, ad esempio, il discutere sulla na¬tura del
pen¬siero. Questo discutere potrebbe sembrare solo mentale, tuttavia
se l’individuo ha svi¬luppato sufficien¬temente bene la sua
sensibilità, dissertare su questi concetti avrà un gusto, un sa¬pore
che amplierà il suo essere con un certo stato ed una certa emozione.
…
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