Ostacoli
di Marco Ferrini
Lamore é presente nella forma umana, ma è un sentimento degradato, contaminato, paragonabile
alloro in una miniera. Sappiamo dovè la miniera, troviamo loro, ma occorre larte per estrarre il
prezioso. Una volta estratto non è ancora loro che luccica, che brilla e con il quale si possano
fare monili; è un oro racchiuso nella torba da cui deve essere ripulito.
Allo stesso modo lamore è disponibile anche nelleros, negli slanci passionali, ma intorbidato dai
condizionamenti e dalle nostre tossine psichiche. Dunque, cercare di amare e incontrare degli
ostacoli è parte stessa del viaggio evolutivo della forma umana.
Gli ostacoli non devono essere visti come negatività lungo il percorso, ma uno stimolo al
superamento dei nostri limiti e debolezze umane. Ogni ostacolo sulla via dellamore è una
misericordia, una benedizione, perché induce a fare un lavoro in profondità sul nostro carattere e
se lo guardiamo in maniera corretta, scopriamo essere in realtà unopportunità per la nostra
evoluzione. Alle volte lostacolo richiede di essere sormontato, altre destrutturato, più spesso
trasformato e sublimato. Spesso gli ostacoli sono nostre proiezioni, frutto dei nostri conflitti
interiori, e aggredirli con collera e veemenza produce un effetto distruttivo, unemozione negativa
che ricade su di noi. Invece, se cominciamo ad accarezzare lostacolo, a guardarlo con benevolenza,
se ne esaminiamo la sua struttura, la sua base e vediamo dove affonda le proprie radici possiamo
fare una scoperta interessante: che noi abbiamo in gran parte creato, nutrito e fatto crescere
questostacolo attraverso le nostre tendenze, abitudini e visione distorta. Riconoscere la natura
dellostacolo ci permette di trasformarlo.
La vita umana è fatta per amare, ma questafflato è destinato a incontrare ostacoli, che non sono da
considerarsi impedimenti, tantomeno drammi, bensì da interpretare come stimolo per favorire la
nostra purificazione ed accedere allespressione più elevata dellAmore.
Non sono i fatti che hanno influenza su di noi, ma come noi li interpretiamo.
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