Per avere successo nelle vostre preghiere

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Per avere successo nelle vostre preghiere

DHYANA YOGA – MEDITAZIONE

di Furio Sclano

La preghiera scientifica

L’universo è un continuum spaziotemporale in cui esistiamo insieme a
tutta la materia e l’energia in esso contenute. I nostri sensi ci
permettono di percepire le varie forme, ma la tesi di base co­mune a
molte tradizioni spirituali orientali e ipotizzata anche dalle nuove
frontiere della fisica sostiene che esista un’unica Vita e che ognuno
di noi sia parte integrante di questo sistema perfetto. Siamo tutti
collegati tra noi in qualche modo, perché dimoriamo nell’unica
Coscienza e questa Coscienza è tutto ciò che esiste. La preghiera è
un’espressione orale o mentale con cui il credente si rivolge alla
di­vinità per manifestare la propria devozione o per richiedere
soccor­so, sostegno e protezione. La maggior parte delle persone,
quando prega, chiede qualcosa a Dio e questo è un errore
intellettuale.

Questo tipo di preghiera ha una limitazione congen­ita: Mantiene chi
prega in uno stato di incertezza. Poiché l’universo tende a
manifestare nelle nostre vite circostanze compatibili con i nostri
stati mentali e di coscienza, quando si prega senza la certezza di
avere una risposta, avere risultati è cosa abbastanza improbabile.

Il principio di funzionamento della preghiera è quello della legge di
attrazione.

Perché alcune persone ottengono risultati dalla preghiera e altre no?
Dipende da Dio? Dio dà ad alcuni e nega ad altri? Dio ha
caratteristiche della personalità e pensa: questo mi è simpatico e lo
accontentiamo e quello, invece, mi è antipatico e non lo ascolto
nemmeno?

La differenza è data da un solo fattore: la Fede. Fede sig­nifica
fiducia e abbandono. Entrambe queste cose conducono ad una convinzione
del risultato. L’universo funziona secondo leggi precise impersonali:
Ciò che funziona per una persona, funziona per tutte!! Non a caso
Paramahansa Yogananda affermò: «Quando preghi, fallo con
l’atteggiamento del figlio e non con l’atteggiamento del men­dicante»
(Il figlio sa che sarà sempre accontentato da sua madre, mentre il
mendicante ha tendenzialmente l’idea opposta).

Gesù ci ricorda nelle scritture cristiane: “Se hai fede quanto un
granello di senape, puoi dire ad un gelso: “Sii sradicato e
trapi­antato nel mare”, ed esso lo farà”. E’ la fede a fare la
differenza.

Dio non è una persona. Non ha caratteristiche umane della personalità.
Le eventuali caratteristiche della personalità che attri­buiamo a Dio
sono proiezioni emotive generate dalle nostre menti. Dio non ha
desideri e non “vuole” che gli esseri umani facciano questo o quello.
Il nostro status di “figli di Dio” (unità consapevoli individualizzate
di coscienza) si deve esprimere umanamente solo in due fattori:

1) Prosperare (eccellere in tutti gli aspetti della vita)

2) Realizzare (conoscere con esperienza) la nostra
natura spiri­tuale.

Questi sono i nostri diritti di nascita e ciò che siamo chiamati a
fare nella vita. Queste sono le uniche “volontà” di Dio per noi, se,
in un modo un po’ forzato, così possiamo definirle.

I Maestri, quando pregano per qualcuno, non lo fanno riv­olgendo
richieste a Dio. Utilizzano, invece, la loro consapevolezza dell’unità
per agire in Dio, cooperando coscientemente con le leggi
dell’universo.

Una volta fu domandato a Sai Baba come facesse a manifestare i suoi
“miracoli”. Risposte sorridendo: “Sono sicuro di me”. Illuminante,
vero?

Affermazioni e visualizzazioni sono pratiche di preghiera scientifica.
Il segreto di entrambe consiste nel credere con forza nella verità di
ciò che si afferma o visualizza. Spesso, però, l’oggetto delle
affermazioni o delle visualizzazioni che si praticano è molto distante
dalla realtà che si sta sperimentando in quel momento (esempio: se
affermo di pesare 60 chilogrammi quando in realtà ne peso 120, la
mente cosciente fa un’ovvia resistenza all’affermazione che decido di
praticare).

Per bypassare la resistenza della mente conscia all’affermazione (o
alla visualizzazione), è utile utilizzare prima della pratica un
insieme di frasi retoriche in grado di aumentare la convinzione. La
retorica è l’arte di avere ragione. Fu inventata dai filosofi greci e,
al giorno d’oggi, viene studiata e praticata da alcune figure
professionali quali gli oratori e gli avvocati. Questo sistema fu
inventato da Ernest Holmes (1887 – 1960), fondatore della chie­sa
americana “Science of Mind” (credo che oggi si chiami “Center for
Spiritual living”). Davis lo conobbe personalmente negli anni
cinquanta del secolo scorso.

Ho letto qualcosa dai suoi scritti; non credo fosse un illumi­nato ma,
sicuramente, era una persona di grande intuizione.

Prima di affermare o visualizzare, ripetete con convinzione frasi come:

· Io sono fatto ad immagine e somiglianza di Dio. In
proporzi­one posso fare tutto ciò che Dio può fare.

· Dio è il mare, io sono l’onda. L’onda ha le stesse
caratteris­tiche del mare. Io e Dio siamo uno.

· Dio crea gli universi per mezzo della volontà. La
mia volo­ntà è la volontà di Dio e può influenzare il mio mondo.

Quando vi sentite sufficientemente “forti”, iniziate ad affermare o a
visualizzare.

Lo stesso sistema si può utilizzare pregando per altre per­sone. Davis
suggerisce, quando lo si fa, di non essere mai troppo specifici,
perché non possiamo sapere che cosa sia meglio per una persona o per
un’altra. Davis afferma di visualizzare il “bene supre-

mo” generale di una persona anche quando riceve richieste speci­fiche.
Gli ho scritto qualche tempo fa per avere una definizione di questo
termine e questa è stata la risposta che ho ricevuto:

Pregare (desiderare e credere) per te stesso o per qualcun altro il
bene supremo significa desiderare e credere il benessere to­tale:
felicità, salute, condizioni armoniose, prosperità e consapev­olezza
spirituale – Roy Eugene Davis

Importante:

Per avere successo nella preghiera, non serve condizionare la nostra
mente ad accettare un ragionamento. Serve generare la co­scienza del
fatto che, essendo fatti ad immagine e somiglianza di Dio, ognuno di
noi può avere un’influenza almeno parziale sulla materia e sulle
circostanze.

Buona pratica a tutti

Furio

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