Per l’organismo, correre e’ piacevole come la marijuana

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Per l’organismo, correre e’ piacevole come la marijuana

07 ottobre 2015

La sensazione di benessere riferito da chi è abituato a correre a lungo non è mediata dalle endorfine, ma dagli endocannabinoidi, gli analoghi del principio attivo della Cannabis prodotti naturalmente dall’organismo. Gli effetti ansiolitici della corsa e il coinvolgimento di queste sostanze sono stati dimostrati sperimentalmente su un gruppo di topi “corridori”(red)

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Correre a lungo? E’ come fumare marijuana. A questa singolare conclusione è giunto un gruppo di ricercatori delle Università di Heidelberg e di Mainz, e del Max Planck Institut per la psichiatria a Monaco di Baviera, che illustrano il loro studio in un articolo sui “Proceedings of the National Academy of Sciences”.

Varie ricerche hanno dimostrato che negli atleti e negli appassionati di corsa sulle lunghe distanze l’attività fisica protratta determina un aumento dei livelli ematici di beta-endorfine, sostanze endogene associate a sensazioni di benessere. A queste sostanze viene spesso attribuito anche il forte senso di disagio – e talvolta di malessere – provati da chi, abituato a correre, per qualche ragione non riesce a farlo.

Johannes Fuss e colleghi hanno notato che le molecole di beta-endorfine presenti nel sangue hanno dimensioni troppo grandi per superare la barriera ematoencefalica che isola il cervello dal resto del corpo e di conseguenza non possono essere responsabili degli effetti della corsa sul sistema nervoso centrale. I ricercatori hanno quindi cercato di capire se c’erano altre sostanze coinvolte nel senso di benessere dei corridori.

Sulla scorta di ricerche precedenti, si sono concentrati su un’altra molecola rilevata nel sangue dei corridori, che – a differenza delle beta-endorfine – è abbastanza piccola da attraversare la barriera ematoencefalica: l’anandamide. L’anandamide è uno dei principali endocannabinoidi, molecole prodotte dall’organismo che si legano agli stessi recettori dei neuroni a cui si lega anche il tetraidrocannabinolo, il principale principio attivo della Cannabis.

Fuss e colleghi hanno fatto correre sulla ruota per circa 5 ore un gruppo di topi e poi li hanno sottoposti a test comportamentali per misurare i loro livelli di ansia e di sensibilità al dolore. Rispetto a un gruppo di controllo, i topi corridori hanno mostrato di avere più alti livelli ematici di anandamide e di reagire in modo meno stressato nei test comportamentali.

Inoltre, un altro gruppo di topi che aveva corso, ma a cui era stato somministrato un farmaco che blocca i recettori cerebrali per gli endocannabinoidi, non ha goduto degli effetti benefici della corsa; lo stesso è avvenuto in un ultimo gruppo di topi modificati geneticamente in modo che i loro neuroni fossero privi dei recettori per gliendocannabinoidi, confermando così la correlazione tra anandamide, benessere e corsa.

www.pnas.org/cgi/doi/10.1073/pnas.1514996112

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