Perche’ avere poca memoria fa vivere meglio?

pubblicato in: AltroBlog 0
Perche’ avere poca memoria fa vivere meglio?

Scherzi della memoria? Nente paura: dimenticare è normale perché è un’abilità del cervello per
ridurre le informazioni inutili.

7 maggio 2022 – Elena Meli

Dimenticare ogni tanto dove sono le chiavi di casa o non ricordare immediatamnete il nome di quel
grande attore che ha fatto quel famoso film non deve per forza spaventarci: un po’ di oblio,
insomma, non è solo normale ma addirittura benefico.

RIMUOVERE I RICORDI. L’ultimo approfondimento su questo tema – che negli ultimi anni ha interessato
diversi riceratori – arriva con Forgetting: The benefits of not remembering (Dimenticare: i benefici
del non ricordare), l’ultimo lavoro di Scott Small, professore di neurologia e psichiatria, che
dirige il Centro di ricerca sull’Alzheimer della Columbia University a New York.

Scott Small, che ogni giorno lotta contro i vuoti di memoria dei suoi pazienti, spiega in modo
semplice ma approfondito come, per un cervello sano, l’abilità di dimenticare sia fondamentale
quanto quella di ricordare. E che rimuovere i ricordi non è un processo passivo, bensì un’azione
attiva indispensabile per ridurre il rumore di fondo delle informazioni inutili.

«La capacità di dimenticare ciò che non è essenziale aiuta il cervello a pensare meglio, a darsi
delle priorità, a prendere decisioni più in fretta e migliori, e anche ad essere più creativi. In
conclusione, la normale dimenticanza, in equilibrio con un’adeguata memoria, ci regala una mente più
flessibile», spiega l’esperto.

SINDROME IPERTIMESICA. Certo, non deve essere confusa con la perdita di memoria patologica di chi
sta scivolando in una demenza ma, non a caso, anche la supermemoria, o ipertimesia – è considerata
un problema. Conclude Small: «Chi ricorda nei minimi dettagli che cosa ha mangiato a pranzo
trent’anni fa «non è capace più di chiunque altro di ricordare un numero di telefono o dove abbia
messo le chiavi, perché la memoria di ferro è solo quella autobiografica, quella sui fatti della
vita. E averla non è un vantaggio: ricordare ogni dolore, rimpianto, esperienza traumatica
imprigiona in un’esistenza sofferente».

da focus.it

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *