Perche’ ci piace ascoltare musica triste?

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Perche’ ci piace ascoltare musica triste?

L’ascolto di melodie tristi suscita spesso sensazioni di benessere e di conforto. Uno studio mostra
come questo effetto risieda nelle capacità evocative della musica. Ma questo non è vero per tutti:
per alcuni ascoltare musica triste può rappresentare un’esperienza dolorosa

22 LUGLIO 2016

di BARBARA ZAMBELLI

Affrontare i momenti tristi ascoltando musica malinconica. Lo abbiamo fatto tutti e, almeno qualche
volta, ci siamo sentiti meglio. Le ragioni di questo fenomeno, a prima vista paradossale, risiedono
nella capacità della musica di evocare ricordi piacevoli o memorabili. Tuttavia, il risultato non è
per tutti lo stesso e dipende dal tipo di memoria che, individualmente, associamo alla melodia.

Le canzoni tristi provocano spesso emozioni positive. Capita infatti che, quando siamo infelici,
ricerchiamo l’ascolto di armonie che rispecchiano il nostro stato d’animo. E queste, invece di
rinforzare il nostro sentimento negativo, talvolta migliorano il tono dell’umore. Un gruppo di
ricercatori della Durham University nel Regno Unito e dell’University of Jyväskylä in Finlandia si è
interrogato sui motivi di questo duplice effetto della musica, analizzando, tramite un sondaggio, le
emozioni in un campione di 2.436 persone.

I risultati dello studio, pubblicato su Plos One, mostrano che una melodia triste suscita, nella
maggioranza degli individui, benessere e conforto. Questi sentimenti sono correlati sia al piacere
estetico suscitato da una bella melodia, sia ai bei ricordi che essa fa emergere. “Le persone
utilizzano la musica per regolare il loro stato d’animo. La musico-terapia si basa proprio su questi
effetti di conforto, sollievo e piacere che la melodia esercita su di noi”, spiega Tuomas Eerola,
uno degli autori dello studio.

Lo stesso studio ha evidenziato che, in un numero limitato di persone, le canzoni tristi provocano
invece una sensazione di dolore, collegata anch’essa alle memorie riportate dalla musica, quali
momenti drammatici come divorzi o lutti. “Molte persone trovano conforto nella musica malinconica,
ma quando riproduce eventi traumatici della vita, diventa contenitore di emozioni negative. Il
terapista musicale deve tenerne conto” spiega il Jörg Fachner, dell’Anglia Ruskin University di
Cambridge, esperto in musico-terapia. Ma quali sono i meccanismi che sono alla base dell’effetto
confortante della musica triste?

Secondo studi recenti, la musica influenza profondamente l’attività cerebrale, stimolando il
rilascio di ormoni e neurotrasmettitori legati al piacere, come la prolattina o la dopamina e sono
queste molecole a produrre nel nostro cervello una sensazione di benessere e di appagamento.

journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0157444

www.dur.ac.uk/news/newsitem/?itemno=28329

da galileonet.it

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