Perche’ e’ cosi’ difficile cambiare? di A. Lucato

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Perché è così difficile cambiare?

(di Antonella Lucato)

Alcuni preferirebbero morire piuttosto che cambiare. Siamo tutti un po’ pigri e di rado ci sforziamo
davvero, a meno che qualcosa non ci costringa, o che soffriamo a tal punto da essere disposti a fare
qualsiasi cosa per alleviare il dolore, sia fisico o mentale, emotivo o finanziario.

Quando parliamo di cambiamenti vorremmo sempre fossero gli altri ad attuarli, non noi. Vogliamo che
gli altri lo facciano, regalandoci così una vita diversa. In realtà, qualsiasi cambiamento deve
invece venire da noi stessi. L’unico modo per cambiare è guardare in noi stessi e decidere di agire.

CAMBIAMENTI PER IL NUOVO ANNO

Che cosa possiamo fare di positivo per noi quest’anno che non abbiamo già fatto nei precedenti? Che
cosa vorremmo cambiare nella nostra vita? Di quali situazioni vogliamo ora liberarci? E soprattutto,
siamo disposti a cambiare?

Se lo siamo davvero, troveremo molti spunti per farlo. Poiché è l’energia emotiva che permette di
superare le barriere erette dalla mente, fare il primo passo è importantissimo. Può essere un libro,
un corso, un seminario, un incontro, una persona, un’osservazione molto significativa per noi in
quel momento.

A volte può succedere che, in seguito al nostro cambiamento, la situazione, inizialmente, invece di
migliorare, peggiori, almeno in apparenza. E’ un segno che qualcosa si sta muovendo. Può essere il
passato che affiora. Lasciamo che emerga continuando a ripetere affermazioni positive e a rafforzare
il nostro nuovo modo di pensare.

Tutto è un processo. Ce lo insegna la natura. Dal momento in cui si semina una pianta passa del
tempo prima di vedere il fiore, il frutto. Allo stesso modo, dal momento in cui decidiamo di operare
un cambiamento al momento in cui otteniamo un risultato passa del tempo: viviamo una fase di
transizione, oscillando fra vecchio e nuovo, ed è un processo naturale .

E’ necessario del tempo per sentirsi forti e sicuri del cambiamento effettuato. Quanto, dipende solo
da noi.

Sapere cosa fare e farlo è ben diverso. Il cambiamento richiede l’azione. Ricordiamoci di
gratificarci per ogni passo avanti compiuto, anche il più piccolo. Se non facciamo altro che
rimproverarci per quelli all’indietro, l’idea di cambiare diventerà un peso invece che
un’opportunità. Cerchiamo di usare tutti i mezzi a disposizione per progredire rassicurandoci e
confortandoci.

REALIZZARE I PROPRI DESIDERI

Quando siamo disposti a cambiare veramente, possiamo farcela. Ma nessuno può agire per noi: ognuno
ha dentro di sé l’energia per realizzare ciò che desidera. Se viviamo esperienze non positive
cerchiamo di comprendere come sono state originate per poterle trasformare.

Quando accettiamo ciò che non possiamo cambiare e ci impegniamo a cambiare ciò che è nelle nostre
possibilità, siamo già sulla buona strada. Il primo passo è essere disposti a trasferire l’energia e
gli sforzi che prima si impiegavano nel tentativo di cambiare gli altri o le situazioni, dirigendoli
ora al cambiamento di se stessi. Inoltre, ricordate che quando si sta veramente cercando di cambiare
non si perde tempo a parlarne. Si è troppo occupati a farlo.

Molte persone preferiscono la quiete dello status quo alla sfida del cambiamento che potrebbe
migliorare la qualità della loro vita. Cambiare può significare liberarsi dal senso di colpa, di
isolamento, di separazione o solitudine di rabbia, paura o dolore: da sentimenti ed atteggiamenti
che causano diffidenza verso il futuro e che condizionano la nostra mente e ci creano difficoltà
invece di condurci verso la conquista di nuovi obiettivi. Vogliamo veramente cambiare o preferiamo
continuare a lamentarci di ciò che non abbiamo nella vita o per ciò che non siamo?

Solo in apparenza questo è un risparmio “psico-energetico”, in realtà la nostra mente continua a
creare sogni e desideri che, repressi, generano pensieri ed energie negative che, a loro volta,
alterano l’equilibrio psico-fisico, il nostro benessere e la possibilità di crearci una vita piena
di successo, serenità e gioia.

Se vogliamo cambiare la nostra vita, è importante lavorare su noi stessi, sul nostro atteggiamento
mentale, e aprire i nostri cuori. Se non cambiamo noi, è improbabile che le condizioni esterne
cambino davvero.

UN “CAMBIAMENTO DEL CUORE”

Il cambiamento avviene attraverso una nuova presa di coscienza, un “cambiamento del cuore” che
permea la nostra vita d’amore.

Ciò che manifestiamo con i nostri comportamenti è il riflesso di ciò che proviamo dentro di noi: le
nostre convinzioni sul nostro valore, sul nostro diritto ad essere felici, su ciò che meritiamo
dalla vita. Quando queste convinzioni cambiano, cambia anche la nostra vita.

Quando rinunciate a prendervela con gli altri e iniziate ad assumervi la responsabilità delle vostre
scelte, vi si aprono tutte le possibilità che vi erano precluse quando vi consideravate vittime
degli altri. Ciò vi spinge a cambiare abitudini o comportamenti che non sono più soddisfacenti o
gratificanti, ad abbandonare sentieri che sono diventati troppo stretti e a intraprendere percorsi e
progetti nuovi.

Cercare di cambiare qualcuno è frustrante e deprimente, al contrario impegnarsi in proprio per
determinare cambiamenti nella nostra vita è stimolante. Tanto, si cambia comunque sempre nella vita,
anche quando i cambiamenti non sono per nulla desiderati ma avvengono apparentemente per caso,
oppure nostro malgrado.

La chiave sta nel trovare il valore positivo che ogni avvenimento apparentemente negativo nasconde.
Il nostro “ego” vive come un affronto gli avvenimenti che percepisce come negativi e, come
“accecato”, non riesce a vedere nella situazione alcun aspetto positivo.

TRASFORMARE IL “NEGATIVO” IN POSITIVO

Si può utilizzare l’energia che gli avvenimenti vissuti come negativi producono per imparare a
riconoscere quei semi che ogni avversità porta con sé e farne benzina per il motore del cambiamento.
Può portare un beneficio almeno tanto grande quanto lo è stata la difficoltà vissuta. Nessuna
situazione può essere considerata una sconfitta, un fallimento, se riusciamo a cambiare, a vedere
anche l’altro lato, quello che di positivo possiamo trarne e dare un nuovo senso alla nostra
esistenza. L’attitudine al cambiamento ci rende più sereni, più disponibili e più aperti al futuro.

Vi sono delle persone introverse che dipendono da un mondo interno molto forte, per le quali il
cambiamento parte da una modifica della propria convinzione intima. Altre persone, più estroverse,
sono aperte all’influenza del mondo esterno e, a volte, fin troppo suggestionabili.

Solamente riconoscendo i propri limiti, oltre che le proprie qualità e i propri successi, invece di
proiettarli sugli altri, è possibile avviarsi sulla strada di un cambiamento efficace. A volte
quando le persone ci lasciano, le situazioni si modificano o le cose cambiano, ce ne addoloriamo o
temiamo di non poterci rassegnare e non siamo in grado magari di vedere il bene maggiore che ci
attende.

Se decidete davvero di cambiare, avete bisogno di tempo e del vostro incondizionato impegno, di
sviluppare le potenzialità dell’immaginazione e della creatività: le vie per riprogettare noi stessi
e la nostra vita.

I cambiamenti che apportate alla vostra vita producono un cambiamento anche delle persone che vi
stanno accanto che potrebbero fare resistenza. Può essere necessario riuscire a non cedere alle loro
proteste, che rappresentano semplicemente un tentativo di riportarvi al vostro vecchio
comportamento, perché voi facciate per loro ciò che potrebbero e dovrebbero fare da soli. Spesso,
infatti, con il nostro cambiamento cambiano anche i nostri schemi di comportamento relazionale e le
persone che scegliamo di frequentare.

In conclusione, qual è il principale ostacolo al cambiamento? Senza dubbio, è la paura dell’ignoto.
Non lasciate, dunque, che la paura di allontanarvi da tutto ciò che avete da sempre conosciuto,
fatto e vissuto vi impedisca di trasformarvi in una persona migliore, più sana e gioiosa e aperta
alla vita.

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L’AUTORE

Antonella Lucato Comunicatrice, studiosa praticante e insegnante di Discipline psico-corporee
occidentali ed orientali per il Ben Essere di mente corpo anima emozioni. Dopo gli studi
Universitari in Relazioni Pubbliche, per oltre dieci anni è stata Responsabile della Comunicazione
di note Aziende. Ha alle spalle anche anni di studio e pratica di Psicosomatica e Discipline
Psico-Corporee Occidentali ed Orientali tra le quali: Dance Therapy Espressione Corporea, Qi Gong,
tecniche di rilassamento di meditazione e visualizzazione. Attualmente, organizza e conduce
incontri, corsi e seminari esperienziali Inoltre, collabora con varie testate, scrivendo articoli e
saggi su temi legati al Ben Essere di mente corpo anima emozioni.

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