Perché la gente crede quasi a tutto (seconda parte)

pubblicato in: AltroBlog 0

Perché la gente crede quasi a tutto (seconda parte)

Di Tim O’Shea

Caratteristiche della buona propaganda

Non appena la scienza del controllo di massa si evolse, l’industria del PR sviluppò ulteriori guide
per un’efficace azione sociale. Qui ci sono alcuni gioielli:
– de-umanizza la parte sotto attacco etichettandola e chiamandola per nome.
– parla con generalità brillanti usando parole positive che emozionano.
– quando nascondi qualcosa, non parlare con un inglese fluente; fermati per un pò: distrai.
– ottieni approvazione da persone celebri, dalle chiese, personaggi sportivi, l’uomo della strada.
– chiunque a portata di mano che non abbia alcuna esperienza sul soggetto.
– usa l’espediente «persona normale»: noi miliardari siamo come te. – quando minimizzi uno scandalo,
non dire nulla di memorabile.
– quando minimizzi uno scandalo, indica i benefici di quanto è appena successo.
– quando minimizzi uno scandalo, evita argomentazioni morali.
Tieniti questa lista. Inizia ad osservare queste tecniche. Non sono difficili da riscontrare –
guarda nel giornale di oggi o al telegiornale di stasera. Guarda cosa stanno facendo; questi tipi
sono bravi!

Scienza in affitto

Le società di PR sono diventate molto sofisticate nella preparazione dei comunicati stampa.
Hanno imparato come collegare i nomi di famosi scienziati a ricerche che quegli scienziati non hanno
nemmeno visto.(Stauber, p 201) Questa è una cosa che succede di continuo. In questo modo gli editori
dei giornali e i direttori dei telegiornali spesso non sono consapevoli che quel singolo comunicato
è stato completamente fabbricato dalle PR. O almeno possono smentire, giusto?
Stauber racconta l’incredibile storia di come la benzina al piombo fece la sua apparizione. Nel
1922, la General Motors scopri che aggiungendo piombo alla benzina le automobili sviluppavano più
cavalli vapore. Quando c’era qualche faccenda riguardo alla salute, la GM pagava il Dipartimento
delle Miniere per fare qualche “test” fasullo e pubblicare delle ricerche falsificate che
«provavano» che l’inalazione di piombo non era dannosa.

Qui entra in gioco Charles Kettering

Fondatore del Sloan-Kettering Memorial Institute per la ricerca medica, famoso in tutto il mondo,
Charles Kettering era anche un dirigente della General Motors. Per qualche strana coincidenza, dopo
breve tempo il Kettering institute pubblica rapporti che dichiarano che il piombo esiste
naturalmente nel corpo e che possiede la capacità di eliminare bassi livelli di contaminazione da
piombo. Associandosi con la Fondazione per l’Igiene industriale e con il gigante delle PR Hill &
Knowlton, Sloane Kettering contrastò per anni tutte le ricerche «anti-piombo». (Stauber p 92). Senza
una opposizione organizzata, nei successivi 60 anni sempre più benzina fu prodotta con additivi al
piombo, fino al 1970 quando il 90% della benzina conteneva piombo.
Alla fine divenne troppo ovvio che il piombo è uno dei maggiori cancerogeni che non fu più possibile
nasconderlo, e la benzina al piombo fu gradualmente eliminata verso la fine degli anni ’80. Ma
durante quei 60 anni, si stima che 30 milioni di tonnellate di piombo sotto forma di vapori furono
riversate nelle strade e autostrade Americane. 30 milioni di tonnellate. Questo è PR amici miei.

Scienza spazzatura

Nel 1993 un tipo di nome Peter Huber scrisse un nuovo libro e coniò un nuovo termine. Il libro era
La rivincita di Galileo e il termine era scienza spazzatura. La tesi superficiale di Huber sosteneva
che la vera scienza supporta la tecnologia, l’industria e il progresso. Tutto il resto era scienza
spazzatura. Senza sorprendere Stauber spiega che il libro di Huber era sovvenzionato dal Manhattan
Institute che a sua volta è sovvenzionato dall’industria.
Il libro di Huber fu generalmente abbandonato non solo perché era scritto malamente, ma soprattutto
perché fallì di dimostrare un fatto e cioè che: La vera ricerca scientifica inizia con nessuna
conclusione. I veri scienziati cercano la verità perché non sanno quale sia la verità. Il vero
metodo scientifico funziona in questo modo:
1. Forma un’ipotesi
2. fa una previsione per quell’ipotesi
3. verifica la previsione
4. rifiuta o corregge l’ipotesi basandosi sui ritrovamenti della ricerca

Lo scienziato Dr. David Ozonoff spiega che le idee nella scienza sono come «organismi viventi, che
devono essere nutriti, supportati, e coltivati con delle risorse per farle crescere e prosperare».
(Stauber p 205) Grandi idee che non ottengono questo supporto perché gli interessi commerciali non
sono immediatamente ovvi – queste idee appassiscono e muoiono.
Un altro modo per distinguere la vera scienza da quella fasulla è che la scienza autentica richiama
l’attenzione sugli errori nella sua ricerca. La scienza fasulla vuol far credere che non esistono
errori.

La vera scienza spazzatura

Compara questo con le moderne PR e alle sue continue affermazioni riguardo alla scienza autentica.
Le ricerche sponsorizzate dalle società, sia nell’area dei farmaci, dei cibi OGM, o della chimica
iniziano con conclusioni predeterminate. E’ poi compito degli scienziati dimostrare che queste
conclusioni sono vere, dovuto al riscontro economico che tale prova porterà alle industrie che
pagano per tale ricerca. Questo oltraggio alla scienza ha spostato completamente l’orientamento
della ricerca in America durante gli ultimi 50 anni, cosa che qualsiasi vero scienziato non avrà
difficoltà ad ammetterlo. Stauber documenta che la sponsorizzazione industriale della ricerca
universitaria è in aumento. (206) Questo non ha nulla a che fare con la ricerca di conoscenza. Gli
scienziati si lamentano che la ricerca è semplicemente diventata un’altra merce, qualcosa da
comprare e vendere. (Crossen)

I due obiettivi primari della «vera scienza»
E’ scioccante quando Stauber mostra come la maggior parte delle PR associate oggi si oppongono a
qualsiasi ricerca che cerchi di proteggere:
la salute pubblica
l’ambiente

E’ divertente vedere che la maggior parte delle volte che sentiamo la frase «scienza spazzatura» è
in un contesto in cui si difende qualcosa che può minacciare l’ambiente o la nostra salute. Questo
fa senso quando si realizza che il denaro cambia di mano solo vendendo l’illusione di salute e
l’illusione della protezione ambientale. La vera salute pubblica e la vera preservazione
dell’ambiente della terra hanno un basso valore di mercato.
Stauber pensa con ironia che gli auto-proclamatisi smascheratori della scienza spazzatura di solito
non sono scienziati essi stessi. (255) Di nuovo qui vediamo che possono fare ciò perché la questione
qui non è la scienza, ma la creazione di immagini.

Il linguaggio dell’attacco

Quando le società di PR attaccano i gruppi ambientalisti legittimi e le persone della medicina
alternativa, anche lì usano parole che colpiscono a livello emotivo: scandalo, scienza, spazzatura,
allarmante, fobia, allarmista, scienza autentica, ragionevole, responsabile, imbroglio, isteria.
La prossima volta che leggi un articolo di giornale riguardo ad una questione ambientale o riguardo
alla salute, nota come l’autore mostra la sua inclinazione usando i termini di cui sopra. Questo è
il risultato di un addestramento molto specializzato.
Un’altra tecnica standard delle PR è quello di usare lo stesso linguaggio degli ambientalisti per
difendere un prodotto pericoloso e non sottoposto a test che costituisce un’effettiva minaccia per
l’ambiente. Questo possiamo vederlo costantemente dietro lo schermo fumoso delle PR che circonda i
cibi geneticamente modificati. Loro affermano che gli OGM sono necessari per produrre più cibo e per
porre fine alla fame nel mondo, quando in realtà la produzione degli OGM per acro è inferiore a
quella dei prodotti naturali. (Stauber p 173) L’intero disegno appare chiaro una volta che si ha
realizzato che tutti i cibi OGM sono stati creati dai produttori di erbicidi e pesticidi perché
possono sopportare più grandi quantità di erbicidi e pesticidi. (The Magic Bean)

Il miraggio della recensione autorevole
(PEER REVIEW)

Pubblica o perisci è il classico dilemma di ogni ricercatore. Questo significa che chi si aspetta di
ricevere fondi per il prossimo progetto di ricerca sarà meglio che ottenga la pubblicazione di
quella attuale sui migliori giornali scientifici. E tutti sappiamo che i migliori giornali
scientifici come JAMA, New England Journal, British Medical Journal, etc. ricevono la recensione
autorevole. Recensione autorevole significa che ogni articolo che viene pubblicato, in mezzo a tutti
quei coloratissimi inserti pubblicitari di farmaci e intere pagine di propaganda delle case
farmaceutiche è stato rivisto e accettato da qualche tipo molto intelligente con un sacco di
credenziali. Il presupposto è che, se l’articolo ha superato la revisione autorevole, i dati e le
conclusioni della ricerca sono stati interamente verificati e sono attendibili.
Ma ci sono alcuni piccoli problemi in questa circostanza. Prima di tutto i soldi. Anche se i
prestigiosi e venerabili giornali medici pretendono di essere così obiettivi, scientifici e
incorruttibili, in realtà si trovano di fronte ad un fattore importante che accomuna tutte quelle
riviste dalle pagine patinate di cui devono tener conto: non contrastare i tuoi inserzionisti.

Tutte queste intere pagine di pubblicità di prodotti farmaceutici nei migliori giornali costano
miliardi. Per quanto tempo ancora una casa farmaceutica pagherà per lo spazio pubblicitario
dell’intera pagina centrale in una rivista che pubblica una ricerca scientifica autentica che
attacca inequivocabilmente la dichiarata sicurezza del farmaco pubblicizzato nella pagina centrale?
Pensaci. Gli editori non sono stupidi.
Un altro problema è il famoso conflitto di interesse. Tutti i giornali che trattano gli argomenti
della medicina devono avere un requisito formale: qualsiasi legame finanziario fra l’autore e
un’azienda produttrice deve essere reso noto nell’articolo. Uno studio fatto nel 1997 su 142
giornali medici non ha trovato nemmeno un riferimento di tali legami. (Wall St. Journal, 2 Feb 99)
Uno studio del 1998 fatto sul New England Journal of Medicine ha rilevato che il 96% degli articoli
recensiti da autorità in materia avevano legami finanziari con il farmaco che stavano studiando.
(Stelfox,1998) Brutta sorpresa, vero? Diventa tutto chiaro ora? Direi di sì. Questo studio dovrebbe
essere reso noto ogni volta che qualcuno inizia a diventare troppo enfatico riguardo alla
obiettività delle recensioni autorevoli, come loro fanno spesso.
Poi c’è il vero e proprio acquisto dello spazio. Una società farmaceutica può semplicemente pagare $
100.000 a un giornale per far stampare un articolo ad essa favorevole. (Stauber, p 204)

Le frodi nelle recensioni autorevoli non sono una novità. Nel 1987, il New England Journal pubblicò
un articolo che si atteneva alla ricerca di R. Slutsky MD che copriva un periodo di sette anni. In
tale periodo il Dr. Slutsky pubblico 137 articoli su diversi giornali che fanno le revisioni
autorevoli. Il New England Journal scoprì che in almeno 60 di questi 137, c’erano evidenze di
considerevoli frodi scientifiche e travisamenti incluso:
– riportare risultati di esperimenti mai fatti
– riportare esami mai eseguiti
– riportare analisi di statistiche mai fatte
o Engler Dean Black, PhD, chiama Effetto Babele ciò che avviene quando dati scientifici fraudolenti
molto comuni e non individuati nei giornali di recensione autorevole vengono citati da altri
ricercatori, che poi vengono ri-citati da altri ancora e così via.
Vuoi vedere qualcosa che riassume questa intera discussione? Esamina la pubblicità che spesso appare
sul Journal of the American Medical Association, senza scordarti che questa è la stessa
pubblicazione che per almeno 50 anni ha pubblicato riquadri pubblicitari delle sigarette che
proclamavano i benefici effetti del tabacco. (Robbins)
Molto scientifico, vero?

Fai a pezzi il televisore?

Spero che questo capitolo ti abbia dato dei suggerimenti utili per leggere i giornali e le riviste
in maniera un po’ diversa, e che ora forse inizi a guardare i telegiornali con un diverso
atteggiamento rispetto a prima. Domandati sempre, cosa stanno vendendo qui? e chi sta vendendo? E se
davvero mettessi in pratica il contenuto del libro di Stauber & Rampton e verificassi alcune delle
risorse elencate in fondo alla pagina potresti intravedere la possibilità di elevare di un gradino
la tua vita semplicemente smettendo di sottomettere il tuo cervello ai mass media. E’ così – non più
giornali, non più telegiornali, non più la rivista Time o Newsweek. Si può farlo davvero. Pensa cosa
potresti fare con il tempo che avanzi.

Davvero senti il bisogno di dedicare alcune ore al giorno per «rilassarti» o scoprire «cosa succede
nel mondo»? Pensa un minuto alle notizie dei passati due anni. Pensi davvero che le principali
vicende che hanno dominato nelle prime pagine dei giornali e nei telegiornali costituiscano «ciò che
succede nel mondo»? Davvero pensi che non succeda altro oltre le inventate crisi tecnologiche,
l’inventata scarsità energetica, i rifiltrati resoconti di violenza e disastri dall’estero, e le
altre non-storie che i burattinai fanno penzolare davanti ai nostri occhi ogni giorno? Per non
parlare di quando ottengono una grossa notizia, come Monica Lewinsky o le bombe di Oklahoma, o
l’attentato dell’11 Settembre? Abbiamo davvero bisogno di conoscere i dettagli giorno per giorno?
Abbiamo modo di verificare tutti quei dettagli se volessimo? Qual’è lo scopo delle notizie?
Informare la gente? Non proprio.
Il solo scopo delle notizie è quello di mantenere il pubblico in uno stato di paura e incertezza
così che guardi di nuovo domani e riceva lo stesso annuncio pubblicitario. Troppo semplice?
Naturalmente! Questo è il marchio della maestria dei mass media – semplicità. La mano invisibile.
Come Edward Bernays disse la gente deve essere controllata senza che lo sappia.

(…)

tratto da www.newmediaexplorer.org/ivaningrilli/index.htm

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *