Perchè le tue preghiere abbiano successo

pubblicato in: AltroBlog 0

PERCHE’ LA PREGHIERA ABBIA SUCCESSO

di Sri Daya Mata

Talvolta ci viene chiesto: «Qual è il modo migliore di pregare per gli
altri?». Sri Daya Mata ha detto:
«Pregare per gli altri è giusto ed è bene…. chiedendo, soprattutto,
che essi siano ricettivi a Dio, e ottengano quindi aiuto fisico, mentale
e spirituale direttamente dal Medico divino. Questa è la base della
preghiera. La grazia di Dio è sempre presente; la ricettività è ciò che
spesso manca. E la preghiera aumenta la ricettività….

Quando nelle vostre affermazioni volete che un’altra persona o voi
stessi siano guariti, visualizzate l’enorme forza del potere risanante
di Dio come una LUCE BIANCA che circondi voi o la persona per cui
pregate. Sentite che questa luce sta dissolvendo ogni imperfezione e
infermita’. Ogni pensiero elevante che concepiamo, ogni preghiera che
pronunciamo, ogni azione generosa che compiamo sono pervasi dal potere
di Dio. Possiamo manifestare questo potere in misura sempre maggiore man
mano che la nostra fede si rafforza e il nostro amore per Dio si fa più
profondo ».

Negli insegnamenti della Sell-Realization Fellowship, Paramahansa
Yogananda guida ogni studente passo a passo alla realizzazione della
presenza di Dio dentro di se’, attraverso tecniche scientifiche di
concentrazione e meditazione. Il suo grande desiderio era vedere gli
studenti di questo sentiero servire gli altri mossi da una
consapevolezza sempre crescente della presenza di Dio in tutti, dalla
concreta realizzazione che il mondo è una sola famiglia.

L’efficacia del Circolo Mondiale di Preghiera dipende non soltanto dalla
sincera partecipazione del maggior numero possibile di persone che
abbiano interesse verso gli altri, ma anche dalla profondita’ della
divina comunione raggiunta da ciascun membro del Circolo di Preghiera.
Perché la preghiera porti la risposta di Dio, è essenziale sapere come
pregare. I punti cruciali per rendere la preghiera efficace sono
descritti brevemente nelle pagine seguenti.

LA CONCENTRAZIONE

Il successo della preghiera dipende in grande misura dalla capacità di
concentrarsi – la capacità di liberare la mente dalle distrazioni e di
porla in maniera esclusiva su qualsiasi cosa si voglia. I raggi diffusi
del sole possono venir fatti convergere per mezzo di una lente per
produrre un calore bruciante, e così il sottile potere latente
nell’energia di pensieri, sentimenti e parole può venir focalizzato in
una preghiera potente per mezzo di un metodo specifico di
concentrazione. Per mezzo della concentrazione si può attingere a vaste
riserve di forza mentale -energie che possono venir usate per
raggiungere obiettivi esteriori o per avere l’esperienza interiore del
nostro immutabile legame con Dio.

L’IMPORTANZA DELLA MEDITAZIONE

Meditazione e’ la concentrazione usata per conoscere Dio. Paramahansa
Yogananda ha insegnato che prima di pregare e’ bene meditare, per
raggiungere la consapevolezza che siamo fatti «a immagine di Dio ».
Tecniche di concentrazione e di meditazione come quelle insegnate dalla
Self-Realization Fellowship interiorizzano la mente, rivelando la
presenza di Dio in noi. La concentrazione su questa sacra presenza
interiore conduce alla diretta percezione del Sé come anima, una con
Dio.

Dio non desidera che preghiamo come dei mendicanti», diceva
Paramahansaji, « blandendolo per ottenere da Lui cio’ che vogliamo. Come
un padre che ami i suoi figli, è felice di soddisfare i nostri legittimi
desideri. Percio’ stabilite per prima cosa la vostra identita’ con Lui
attraverso la meditazione. Potrete poi chiedere al vostro Padre cio’ di
cui avete bisogno con la fiduciosa aspettativa di un bambino, sapendo
che la vostra richiesta sarà soddisfatta ».

LA FORZA DELLA VOLONTÀ

La forza di volonta’ è un elemento essenziale della preghiera. L’uso
continuo, calmo, dinamico della volonta’ scuote le forze che reggono la
creazione e porta la risposta dell’Infinito », ha detto Paramahansaji:
«Quando persistete, rifiutando di accettare la sconfitta, ciò che volete
non puo’ fare a meno di materializzarsi.
Quando infondete con continuita’ questa volonta’ nei vostri pensieri e
nelle vostre attività, cio’ che desiderate deve prodursi. Anche se non
c’e’ nulla al mondo che sembri poter assecondare il vostro desiderio,
quando la vostra volonta’ insiste, il risultato voluto si manifestera’
in qualche modo. In una volonta’ come questa e’ insita la risposta di
Dio, perche’ tale volonta’ viene da Lui, e una volonta’ che non si da’
per vinta è una volonta’ divina».

Nella preghiera e’ necessario fare una distinzione tra l’atteggiamento
passivo secondo cui Dio provvedera’ a ogni cosa e l’estremo opposto di
ignorare totalmente il nostro rapporto filiale con Lui. «Bisogna
raggiungere un equilibrio tra l’idea medievale della dipendenza totale
da Dio e il concetto moderno di far affidamento solo su di se’ »,
spiegava Paramahansa Yogananda.

Quando, prima di sottomettersi alla prova della crocifissione, Gesù
pregò: « Sia fatta la Tua volontà », egli non stava rinunciando alla
propria volonta’. Al contrario, gli fu necessario avere un completo
controllo della sua volonta’ per potersi abbandonare a quello che Dio
aveva stabilito per la sua missione. Poche persone hanno sviluppato la
propria volonta’ fino a questo punto. Ma Dio si aspetta che noi, Suoi
figli, facciamo l’uso migliore dei Suoi doni della ragione, della
volontà e del sentimento in tutto cio’ che facciamo. Pur adoperando
tutti i mezzi a nostra disposizione per raggiungere i nostri obiettivi,
dovremmo al medesimo tempo cercare di consultarci con la divina Presenza
che vive dentro di noi. Questo atteggiamento equilibrato produce calma,
comprensione, e armonizza le facoltà umane e divine dell’uomo, ponendo
la volontà umana in sintonia con quella divina.

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *