Piano di realtà, creatività e respiro

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Piano di realtà, creatività e respiro

di Rita Massarenti

Questi prossimi anni saranno anni importanti nella storia dell’Uomo. Sta avvenendo un importante
cambiamento energetica. Cambiamento a livello di consapevolezza individuale e consapevolezza a
livello di coscienza collettiva. Gli avvenimenti ci stanno chiamando ad essere sempre più presenti e
a manifestare la nostra individuale unicità. Un ricoprire la propria individuale responsabilità
rispetto alla propria esistenza, il senso della propria esistenza. Trovare e percorrere il proprio
filo rosso della vita.

L’opera di martellamento incessante e della distorsione degli avvenimenti operato dei mass media
non aiuta. Questo enorme sistema mantiene l’individuo sempre nella paura restringendo i valori in
ambito puramente esteriore, sul come apparire, sul come comportarsi, su simboli legati solamente al
possesso nel senso più esteriore, su quello che è giusto e su quello che è sbagliato, bianco o nero,
omologando un ristretto numero di comportamenti e/o gruppi.

Questo fenomeno lo vedo come un’immane e potente corsa, in prima battuta, per creare una spiccata e
vorace insoddisfazione, stimolando bisogni privi di senso sempre più, mantenendo così in piedi
l’aspetto di business, ma allontanando l’uomo dal proprio centro esistenziale. E’ così necessario
avere tanto per poter veramente essere se stessi? Il valore degli oggetti ha a che fare con il
valore della persona?

In seconda battuta altera la percezione della realtà. La percezione è che se si ha successo, e si
possiedono status symbols, si diventa importanti e potenti. Potenti nel senso di avere sindromi di
onnipotenza. Di poter controllare e decidere su eventi che sono completamente al di fuori dalla
nostra portata. Uno di questi è la natura.

Si perde il contatto con questo grande ciclo di cui noi facciamo parte, che è ben più potente di
qualunque uomo, che è necessario rispettare, è la nostra vera casa. Gli equilibri della terra, una
volta cambiati, provocano reazioni o trasformazioni che possono danneggiarci. Avvenimenti come lo
Tsunami o l’uragano Katrina, sempre esistiti, ma oggi in particolare ci insegnano che paesi più o
meno industrializzati vengono colpiti allo stesso modo. Vengono messi in ginocchio. E noi,
nonostante la civilizzazione, siamo impotenti.

Si pensi a New Orleans, i mass media non ne parlano più ma la città impiegherà un mese prima di
essere svuotata all’acqua. E poi che sarà della città? Ma di questo non se ne parla più, questo
aspetto non fa notizia… E’ tempo di trasformazioni perchè il “vecchio sistema” sta sempre più
scricchiolando. Comincia a risultare sempre più farraginoso, falso, e soprattutto non a favore
dell’umanità, ma di interessi da cortile, anche se questo cortile potrebbe essere una coalizione fra
più nazioni.

Allora perchè creatività e piano di realtà. Perchè l’uomo tende ad essere abitudinario e a
dimenticare. Questi sono due meccanismi insiti della natura umana. Tendiamo a dimenticare che siamo
dotati di un libero arbitrio, che ci dà la possibilità di valutare e scegliere; tendiamo a
dimenticare che abbiamo prerogative, valori e talenti unici e irripetibili, e che non usiamo. E’
necessario ascoltare, a due vie e non passivamente, tutto ciò che ci circonda, con attenzione, e
cogliere quello che ha veramente a che fare con noi, lasciando andare il resto e creare così il
nostro personale percorso di vita. Unico e irripetibile.

E’ necessario riprendere in mano i nostri sogni e non dimenticarli, ma coltivarli. Invece di vedere
televisione spazzatura magari ascoltare Mozart o i Pink Floyd e pensare cosa vogliamo veramente
ottenere alla nostra esistenza. Invece succede che ci dimentichiamo che abbiamo un corpo, che non
usiamo. Addormentiamo l’odorato, l’intuito, la vista, il respiro, la percezione soffocati da troppo
cibo e poco nutritivo, troppi vestiti, troppe auto, troppo inquinamento che ci fa perdere il
contatto con noi stessi e tutto ciò che ci circonda e che è fonte di incredibile bellezza e senso.
Il grande ciclo di Madre Terra.

Ci sono spettacoli della natura che ci mettono in contatto diretto con la nostra parte più intima,
ci sono emozioni che ci fanno sentire vivi, ci sono silenzi che parlano al nostro cuore, ci sono
gioie profonde che nascono da gesti o avvenimenti impalpabili. Ci dimentichiamo dei nostri sogni e
di ciò che abbiamo desiderato fortemente e non realizzato.

La televisione e tutti i connessi dei media fanno tacere tutto questo intangibile così prezioso,
fanno morire o spegnere spinte intuitive, emotive e di talento facilitando alla passività..
Mantenendo le persone nella paura, coltivando solo questo tipo di emozioni. Allora è probabile che
sia tempo di operare cambiamenti a nostro favore, e portare l’animo umano in un’età aurea, per
riprendere possesso della propria esistenza,.

Creatività e fantasia sono due incredibili strumenti che stiamo disimparando ad usare, più ci
allontaniamo da questi spazi e più ci allontaniamo dal nostro centro. Creatività e fantasia hanno a
che fare con il talento di ognuno di noi, che incide in maniera sostanziale sulla qualità di vita,
sulla consapevolezza che è elemento portante di un bellissimo gioco chiamato vita.

Le persone restano intrappolata in routine quotidiane e depauperanti per l’anima. Ma l’idea falsa di
avere bisogni materiali in continuazione fa si che le persone restino intrappolate in questo tipo di
vita. Il sistema economico come è strutturato attualmente non è nè fantasioso nè creativo ma
ripetitivo, continua a tirare sempre più lo stesso elastico che si sta frastagliando. Stessi
meccanismi, più veloci, finalizzati ad un mero guadagno monetario, e non in un ottica di vero
servizio. Un esempio positivo può essere la Banca del Tempo.

Se questo tipo di sistema non cambia, quando la Cina avrà esaurito la sua spinta propulsiva, cosa
succederà? E’ probabile che ci troveremo con le risorse della Terra più esaurite, con gli stessi
insaziabili, ancora più insaziabili bisogni, senza sapere più come fare, creando probabilmente una
crisi epocale. Perchè non mettere la fantasia a favore della Terra? Fantasia a favore della nostra
vita?

Perchè allora il respiro? Il respiro è uno dei più potenti mezzi a nostra disposizione, e senza
ombra di dubbio il più naturale, per aprire nostre porte interiori a noi sconosciute, perchè non
cercate. Culturalmente non si ha l’educazione a sviluppare questa funzione e rinforzarla, sebbene
sia sempre più colpita dall’inquinamento. In genere si comincia a considerarla quando si hanno già
disfunzioni piuttosto che anticipare eventuali problemi, sempre più numerosi.

Cominciarlo a praticare, prima di tutto rinforza l’apparato respiratorio, evitando in primis
malattie. In più acquieta il nostro mondo delle emozioni sotterraneo, forte, controllato e spesso
sconosciuto anche ai diretti proprietari; questa sfera spesso viene vissuta come una minaccia
perchè non è conosciuta, e la percezione è di rischiare perchè se se ne perde il controllo non si
sa più cosa fare.

Equilibrio emozionale, la cui conseguenza successiva è maggiore pace interiore; se siamo più
tranquilli, sappiamo rispondere ai martellamenti esterni senza subirli, e conquistiamo pace
interiore. In pace, possiamo cominciare ad ascoltarci prendendo contatto con Chi Siamo Noi
Veramente. Iniziare a dare un senso alla nostra esistenza e praticando ognuno la strada di sua
individuale proprietà e non la strada dell’omologazione, del guadagno fine a se stesso e del branco
con regole che depauperano, sviliscono e fanno perdere le qualità della vera natura umana.

A fronte di un’osservazione del nostro piano di realtà, che ci mostra uno spaccato di umanità
frastornata, annebbiata e impaurita, un modo potente può essere quello di usare il respiro
acquisendo consapevolezza del proprio corpo, risvegliando creatività, intuizione ed equilibrio
aprendo le porte ad una nuova modalità di vita, che può portare verso un benessere profondo
dell’anima e scoprendo così un senso alla nostra vita in termini di evoluzione umanistica
spirituale.

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