Pranoterapia e massaggio: I rischi a cui si sottopongono terapeuta e cliente

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Pranoterapia e massaggio

I rischi a cui si sottopongono terapeuta e cliente

Claudio Viacava (08/2002)

La pranoterapia ed il massaggio, se usati senza precauzioni e competenze
possono nuocere gravemente alla salute dell’operatore e del paziente.

Premesso che la vera causa della malattia risiede sempre nel malato stesso è
opportuno sottolineare che gli errori del passato e del presente ricadono,
inevitabilmente e legittimamente, sul corpo causandone indebolimenti e
patologie più o meno gravi.

Il corpo fisico è una perfetta copia di quello eterico; quest’ultimo veicola
nel corpo fisico, in concordanza con le leggi ed energie cosmiche, le forze
spirituali e biofisiche necessarie alla sua conservazione ed evoluzione.

Ogni cellula od organulo del corpo fisico possiede, come risaputo, un
doppione eterico; se la “cellula od organulo eterico” è sano, anche quello
corrispondente materiale lo sarà.
I pensieri, i sentimenti, i desideri e le aspirazioni influiscono
continuamente sul nostro corpo vitale, Feuerbach diceva infatti: “noi siamo
quello che mangiamo e diventiamo quello che pensiamo”.

Quando un organo si ammala o subisce un trauma, il corrispondente organo
eterico ne soffrirà similmente. L’organismo intraprende sempre un tentativo
naturale di guarigione tanto che anche Goethe, grande osservatore della
natura dell’uomo affermava nei suoi scritti: “la più grande fortuna, sulla
terra, non è essere sano ma riuscire a guarire”.

La sofferenza, la paura e l’indebolimento bioenergetico condurranno il
malato ad un percorso di purificazione mentale e morale che stimolerà la
produzione, tramite le vibrazioni di sofferenza, di specifiche e particolari
biofrequenze di risonanza (che chiamerò di risonanze di guarigione) che
stimoleranno particolari siti cerebrali e ghiandole neuro-secretrici atti a
stimolare la psicobiologia del processo di guarigione.

La malattia fornirà lui, quindi, la possibilità di ristabilire lo stato di
salute ed equilibrio anche nel doppione eterico che è quello che, in fin dei
conti, gestisce i processi vitali.
Se il tentativo non fallisce e cioè il corpo eterico si riequilibra, la
guarigione fisica è solo questione di tempo, a meno che gli organi non siano
troppo danneggiati o mancanti (attenzione quindi alla facilità con cui si
eseguono interventi chirurgici superflui, suggeriti troppo spesso da coloro
che non conoscono la vera “arte medica”).

Un Medico olistico od un Naturopata possono essere di grande aiuto nel
processo di ristabilimento delle funzioni biologiche, consigliando al
paziente una dieta, terapie naturali, rimedi biologici ed altri mezzi,
tratti dal mondo della natura, che non indeboliscano i processi vitali
fondamentali, ma anzi li rafforzino.

L’intelligenza e la consapevolezza sono le principali armi che possono
aiutare il paziente a guarire, insieme alla forza vitale insita in vari
gradi, in ciascuno di noi.
Quando qualcuno, sia medico o naturopata, pranoterapeuta o ciarlatano oppure
profano, interferisce nei meccanismi di interfaccia fisico-eterica, cioè
nelle funzioni oscillatorie fondamentali e più delicate dell’uomo, in quelle
relative allo stato bioelettronico informativo e frequenziale, commette
sempre un errore, anche se le conseguenze non appaiono immediatamente, o non
sono visibili.
Riferimenti in:”Onde Elettromagnetiche, l’invisibile e la nostra salute”,
Ed. Xenia di Claudio Viacava e “Medicina Vibrazionale”, Ed. Lampis di
Richard Gerber.

Un vero terapeuta “guaritore” può, certamente, fare molto per un malato ma
non commetterà mai l’errore di interferire, utilizzando i propri, con i
codici bioinformativi evolutivi e personali del sofferente, con le sue
funzioni vitali fondamentali nonché con le forze eteriche del suo stato
d’essere.

Un pranoterapeuta o massaggiatore ignaro ed inconsapevole “imponendo le
mani” su di una persona in realtà mette sempre in contatto e
pericolosamente, i propri codici bioinformativi, le proprie oscillazioni
personali vale a dire la propria struttura bioelettronica con i codici
vitali e personali, leggi codici di collegamento con il proprio corpo
astrale, causale ecc… (sarebbe come consegnare ad un hacker la password
del proprio PC), con quelle del malato.

In pratica il terapista introduce, con le tecniche di massaggio od i passi
pranoterapici, nel corpo del malato, le proprie vibrazioni eteriche e riceve
dal malato stesso (vedi le leggi di biorisonanza e le leggi
elettromagnetiche codificate dalla biofisica quantistica), le vibrazioni
patologiche e le informazioni malate e disarmoniche dello stesso.

Senza la comprensione diretta e profonda di queste leggi e senza una
conoscenza dei codici vitali fondamentali, delle cause profonde e dei perché
della malattia, il pranoterapista ed il massaggiatore vanno incontro a
grossi pericoli producendo danni a se stesso ed al malato (ed anche alla
comunità).

Il corpo eterico dell’operatore, in un certo senso, si sostituirebbe al
corpo eterico del paziente e in questo modo andrebbe a forzare ed a
manomettere, a vari livelli d’intensità e secondo la potenza bioenergetica
individuale, le sue oscillazioni ed i suoi codici bioinformativi
intervenendo quindi prepotentemente nei meccanismi di guarigione ed
evoluzione sia fisici che spirituali.

Questo evento provoca sempre un’importante interferenza e perturbazione
nelle oscillazioni biologiche e vitali del malato e vi è la possibilità di
creare con lui un legame perverso ed indesiderabile; il pranoterapeuta ed il
massaggiatore andrebbero inoltre incontro al pericolo di caricarsi, nel
miglior dei modi delle disarmonie del malato ma nel peggiore del karma dello
stesso e dovrà, presto o tardi, pagar caro questa pratica con sofferenze,
malattie e tribolazioni.

Il metodo di intervento terapeutico praticato dal pranoterapista
“magnetizzatore”, comune con quello del massaggiatore bioenergetico, in
parole povere, consiste praticamente nell'”estrarre” dal paziente il “fluido
malato” e nel sostituirlo col proprio “fluido sano” come è stato
evidenziato, di certo scenograficamente, nel film “Il miglio verde” di
Stephen King.

Secondo i principi fondati su antiche sapienze mediche, rilette fra l’altro
da R. Steiner e dalla medicina antroposofica, si può affermare che “il
fluido malato, composto da eteri, sale lungo le braccia del terapista e si
mescola con la sostanza eterica del suo organismo”.

In pratica le oscillazioni biofrequenziali del malato, con informazioni
secondo il codice biologico, vanno ad incrociarsi con quelle dell’operatore
e vi sarà una sovrapposizione ed interferenza di informazioni, prevarranno
ovviamente quelle con un “segnale” più forte e interferiranno nelle funzioni
elettromagnetiche vitali.

Il pranoterapista ed il massaggiatore tenterebbero, secondo l’insegnamento
ingenuo e banale di alcune scuole di formazione, di disfarsi di una parte
del fluido malato scotendosi e lavandosi lebraccia in acqua corrente.
Il risultato di questo scotimento delle mani e delle braccia è però solo
parziale, giacché il “fluido” malato (cioè le frequenze parassite di una
certa influenza e potenza), non può più essere eliminato tanto facilmente
perché si diffonde nelle cellule deputate a decifrare le oscillazioni con
codici biologici, sparse per tutto il corpo creando un meccanismo a cascata.

Il terapista, grazie alla forza di biocompensazione naturale, dovrà
ingaggiare una lotta contro i miasmi e le vibrazioni nocive introdotte nel
suo organismo; quest’ultimo tuttavia, per quanto robusto e vitale possa
essere, finirà infallibilmente per divenire vittima di questo continuo e
sottile avvelenamento biologico ed informativo.

Tutti i pranoterapeuti ed i massaggiatori, senza eccezione, saranno, prima o
poi, vittime della loro professione. Gli effetti più comuni sono depressioni
e malattie nervose, insonnie, paure immotivate, patologie respiratorie e
polmonari fino ad arrivare, con il tempo, anche a malattie degenerative e
tumori.

Solo una grande pratica spirituale, la conoscenza e l’utilizzo della
medicina vibrazionale e delle strumentazioni biofisiche di protezione,
potranno abilitare questi terapiti a tal genere professione dai grandi
rischi biologici e spirituali.

Considerando il fine a volte altruistico di tali professioni, potremmo anche
testimoniare una certa ammirazione per questi “guaritori”, proponendoli per
benemerenze civili o religiose se queste pratiche non implicassero anche un
grave pericolo per il malato.

Ragionando secondo i dettami delle medicine animistiche (alle quali, fra
l’altro, si ricollegano quasi tutte le scuole di pranoterapia e massaggio)
ed i principi antroposofici, si può affermare che il fluido malato è
estratto dal paziente con l’imposizione delle mani; tale fluido non è mai
allo stato semplice, ma è sempre mescolato con i cosiddetti eteri sani, che
vengono estratti continuamente dall’atmosfera (etere) e trasmutati dalle
ghiandole a secrezione interna in una vibrazione appropriata ad ogni
individuo per essere da questo assimilati.

Il fluido del paziente tolto dal pranoterapeuta o massaggiatore é, di
conseguenza, mescolato con forze eteriche che devono ancora compiere il loro
naturale lavoro nell’organismo e da questo ne consegue che gli organi a
secrezione interna sono forzati e sovraccaricati.
Inoltre, le forze eteriche che il terapista “magnetizzatore” trasferisce dal
suo organismo a quello del paziente sono così specifiche, individuali e
graduate ed il loro modo vibratorio è così particolare, che non potranno mai
alleviare le funzioni degli organi a secrezione interna del malato, ma
causeranno una totale disorganizzazione.

Verrà creato, quindi, un vincolo assolutamente indesiderabile fra il
terapista ed il malato che potrà generare un’associazione innaturale dei due
corpi eterici e dei loro codici informativi fisici e spirituali con
spiacevoli conseguenze per entrambi.

Altri pericoli potenziali, per i malati e per gli operatori, provengono dai
locali adibiti a studio professionale nei quali i pranoterapisti ed i
massaggiatori credono di aiutare e curare i loro pazienti; questi locali,
anche se costruiti ed arredati secondo i sani principi della bioarchitettura
diventano presto dei depositi di onde di forma malate ed insalubri.

Una semplice investigazione radioestesica ed esoterica rivela
istantaneamente che gli eteri estratti dal paziente e rigettati dal
biopranoterapeuta nell’atmosfera formano una massa nebulosa e spessa, di un
colore simile al grigio-ferro che ricopre, come un tappeto, il pavimento
delle stanze e si addensa negli angoli del soffitto, angoli che si possono
notare essere sempre più scuri e sporchi del resto delle pareti per un
processo fisico di addensamento, a causa della loro geometria, di ogni
genere di particelle e di ioni.

In questa massa, che è misurabile e può arrivare talvolta al ginocchio,
brulica una grande quantità di “germi eterici” molto pericolosi e sono
misurabili frequenze ed oscillazioni basse e patologiche il cui valore in
Unità Bovis, a volte, non supera 1.500 o 2.000 U.B..

Qui verrebbero “curati” i malati che, magari guariti da un disturbo lieve,
si portano a casa come “regalo” i germi o le bioinformazioni di altri mali,
ai quali eventualmente sono organicamente predisposti; quando più tardi si
riammalerano, chi farà loro comprendere che sono vittime del sistema di
guarigione pranoterapeutico o massoterapeutico?

Le stesse conseguenze sono possibili anche quando il pranoterapeuta od il
massaggiatore opera a domicilio. I terapeuti che hanno una grande clientela
possiedono un corpo eterico molto inquinato.
L’esposizione a tali pericoli è causata soltanto dall’ignoranza del pubblico
utente e delle scuole di formazione, privata o statale, per tutto ciò che
riguarda le leggi esoteriche e biofisiche più elementari.

Ognuno, ovviamente, ha diritto di farsi aiutare o rovinare da chi vuole, fa
parte del suo Karma ma tali pratiche possono causare danni e minare la
salute pubblica.
L’utente, non sospettando nulla di male in queste pratiche, corre pericoli a
causa dell’immondizia eterica riversata in tal modo sulla comunità.
Questo pericolo è tanto più sinistro in quanto nessuno può controllarne gli
effetti e nessuno può, in caso di malattia contratta per i motivi elencati,
scoprire la minima traccia della causa effettiva.
La più primitiva forma di medicina ortodossa è preferibile a simili
pratiche.

I metodi e le tecniche dell’imposizione delle mani e del massaggio
spirituale e bioenergetico non possono essere insegnati nella vita profana
ed universitaria, né si possono studiare culturalmente ed intellettualmente;
questi insegnamenti sono di competenza di Illuminati Maestri Spirituali
oppure di Scuole di Iniziazione in cui nessuno può entrare senza la dovuta
preparazione e la dignità richiesta.

Viene richiesto l’impegno di un lungo e duro lavoro di ricerca e studi in
anatomia, fisiologia, patologia organica ed esoterica, biofisica e biologia
ma soprattutto è obbligatorio, per tutti i futuri terapisti, un percorso
interiore verso una vera spiritualità.

estratto dal sito: www.omeonet.info/index.htm

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