Precetti dell’Ordine dell’Interessere

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Precetti dell’Ordine dell’Interessere

di Thich Nhat Hanh

(Essere pace, Ubaldini, Roma 1989)

1.Non adorerò ciecamente e non mi vincolerò a nessuna dottrina o ideologia, compreso il Buddhismo.
Considero ogni sistema di pensiero una guida lungo la via, e non ritengo nessuno di essi la verità
assoluta.

2.Non penserò che la conoscenza che attualmente possiedo sia la verità assoluta e immutabile.
Eviterò di avere una mente ristretta, legata alle mie opinioni attuali. Praticherò il
non-attaccamento alle opinioni per rimanere aperto al punto di vista degli altri. La verità si
trova nella vita, non nelle nozioni intellettuali. Mi manterrò sempre disponibile a imparare dalla
vita, osservando costantemente la realtà in me stesso e nel mondo.

3.Non costringerò con alcun mezzo Persone, compresi i bambini, ad adottare le mie opinioni, né con
l’autorità, né con la minaccia, il denaro, la propaganda e nemmeno con l’educazione.
Invece,attraverso il dialogo, aiuterò gli altri ad abbandonare il fanatismo e la chiusura mentale.

4. Non eviterò il contatto con la sofferenza, non chiuderò gli occhi davanti al dolore. Non perderò
mai la consapevolezza che la sofferenza è ovunque presente nel mondo. Cercherò di stare vicino a
tutti quelli che soffrono, con ogni mezzo: contatti personali, visite, immagini, suoni. Così
risveglierò me stesso e gli altri alla realtà della sofferenza nel mondo.

5. Non accumulerò ricchezza mentre milioni di uomini soffrono la fame. Non porrò come scopo della
mia vita la fama, il profitto, le ricchezze o il piacere dei sensi. Vivrò in modo semplice,
condividendo tempo, energia e risorse materiale con quelli che ne hanno bisogno.

6. Non alimenterò rabbia ed odio. Non appena rabbia ed odio insorgeranno, praticherò la meditazione
sulla compassione allo scopo di comprendere profondamente la persona che li ha causati. Mi
eserciterò a guardare gli altri esseri con gli occhi della compassione.

7. Non mi disperderò nella distrazione e nei molteplici stimoli esterni. Praticherò la respirazione
allo scopo di ricomporre corpo e mente, di sviluppare la consapevolezza, la concentrazione e la
comprensione.

8. Non pronuncerò parole che possano creare discordia e causare fratture nella comunità. Farò il
possibile per riconciliare e risolvere i conflitti, anche il più piccolo.

9. Non dirò parole non veritiere per interesse personale o per impres- sionare gli altri. Non
pronuncerò parole che causino divisione e odio. Non diffonderò notizie di cui non ho io stesso
certezza. Non criticherò e non condannerò ciò di cui non sono sicuro. Parlerò sempre in modo
veritiero e costruttivo. Avrò il coraggio di pronunciarmi apertamente in tutti i casi di
ingiustizia, anche quando ciò possa minacciare la mia sicurezza personale.

10. Non userò la comunità per mio personale vantaggio o profitto, e non cercherò di trasformarla in
un partito politico. In quanto membro di una comunità religiosa, prenderò comunque ferma posizione
contro l’oppressione e l’ingiustizia, e mi sforzerò di cambiare la situazione senza cadere in
conflitti di parte.

11. Non eserciterò una professione dannosa agli uomini o alla natura. Non investirò denaro in
attività economiche che privino altri delle risorse vitali. Sceglierò un lavoro in armonia con la
realizzazione del mio ideale di compassione.

12. Non ucciderò e non permetterò ad altri di uccidere. Mi adopererò con tutti i mezzi per
proteggere la vita e prevenire la guerra.

13. Non mi approprierò di quello che di diritto appartiene ad altri. Rispetterò la proprietà altrui,
ma mi batterò perché nessuno si arricchisca provocando sofferenza agli uomini e agli esseri viventi.

14. Non maltratterò il mio corpo ma lo tratterò con rispetto, senza considerarlo un semplice
strumento. Conserverò le energie vitali (del sesso, del respiro e dello spirito) per la
realizzazione della Via. Mi asterrò dalla sessualità disgiunta da amore e impegno reciproco.
Considererò i rapporti sessuali in relazione alla sofferenza che potrebbero provocare. Rispetterò la
libertà e gli impegni assunti con gli altri, per preservarne la felicità. Sarò pienamente
consapevole della responsabilità di mettere al mondo nuove vite, e mediterò sul mondo in cui intendo
far nascere nuovi esseri.

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