Presenza di Dio

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Presenza di Dio

La pratica della presenza di Dio

di Swami Kriyananda

Dimentica il passato!

Sono molto felice che siate tutti qui e spero che questo sia un meraviglioso anno, che vi porti tante cose bellissime.

Non posso augurarvi soltanto cose belle, perchè questo sarebbe sperare un po ‘ troppo e noi vogliamo essere realisti – la vita è lunga. C’ è un detto americano che recita: “Oggi è il primo giorno del resto della nostra vita”. Questo è come dobbiamo essere, come dobbiamo sempre pensare. Il passato non è importante: da oggi in avanti noi possiamo cambiare.

Yogananda diceva spesso, “Dimenticate il passato”: non vogliamo vivere nel ricordo degli errori passati che ci portano in basso. Le persone vivono troppo anche nelle loro vittorie; con orgoglio dicono, infatti, “Oh, ho fatto questo e quello,” ma questa è storia passata.

La Bhagavad Gita ci dice di offrire i risultati delle nostre azioni a Dio. Così quando le nostre azioni non sono buone, possiamo offrirGli la responsabilità.

Fui sorpreso quando sentii Yogananda dire: “Dio è compiaciuto quando gli offri i tuoi errori” Sei più in sintonia con Lui, quando Gli dai i tuoi errori , e così puoi gradualmente migliorare. Ma se indugi sul pensiero che, “Io ho fatto un errore”, chiudi quella porta.

Noi viviamo in un epoca in cui si potrebbe dire che la religione di oggi è la scienza. Questo è buono nel senso che la scienza afferma che, “Se è vero, dobbiamo provarlo”. Se la religione è reale, allora è dimostrabile: può essere sperimentata.

Pensa a Dio e parlaGli

Quest’anno vi suggerisco di sperimentare dentro voi stessi la religione o la spiritualità. Provate per un anno a pensare a Dio e a parlarGli. Fatelo semplicemente come fosse una prova, un esperimento. Provate a pensare a Dio come a voi stessi, dentro voi stessi e pensate in ogni cosa che fate , “Faccio questo con Te”. Ogni più piccolo pensiero che vi viene, condividetelo con Lui. Se si tratta di un pensiero brutto, condividetelo con Lui dicendo, “Dio aiutami, cambia questa idea, perchè non mi piace.” Condividere ogni cosa con Lui non è facile, ma decidete di farlo.

Sembra che sia un’ antica tradizione che il proposito che si fa il primo di gennaio venga abbandonato il secondo giorno dell’anno. Perciò piuttosto che prendere una decisione che potrebbe essere presto dimenticata, decidete di pensare a Dio ogni giorno per cinque minuti. Quando sarete in grado di fare questo, allora proseguite e fatelo per dieci minuti, e poi per più e più tempo ancora.

Questa è una cosa piacevole da fare. Trovo di grande ispirazione quando cammino, provare a condividere ogni momento, ogni movimento, ogni pensiero, e suono con Dio.

Se sentite una macchina suonare il clacson, potete pensare: “Dio sta producendo quel suono”, se udite un uccello cantare su un albero, allora pensate che è Dio che sta cantando e poco alla volta vedrete che tutto è divino. Provate a pensare, “Il divino sta muovendo le mie gambe e si sta muovendo attraverso me.”

Mentre parlate con gli altri, lasciate che questo canto a Dio risuoni dentro di voi, “Oh Dio, ti amo così tanto. Guru, ti amo così tanto.”

Gradualmente svilupperete il pensiero che Dio sta parlando a voi attraverso il piccolo uccello o il vento tra gli alberi. Vedrete che tutta la vita è una sinfonia e che ognuno, in un modo o nell’ altro, esprime Dio attraverso questa forma.

Quando darete questa possibilità a Dio, Lui vi parlerà; Lui vi darà i suoi messaggi, come in quella piacevole storia di un uomo di colore in America, George Washington Carver. Era un uomo dall’animo semplice e voleva fare qualcosa nella sua vita per Dio. Così pregò intensamente e Dio gli rispose rivelandogli oltre 300 pratici impieghi di una semplice nocciolina. Quando dai a Dio l’opportunità di parlarti, Lui può guidarti attraverso ogni cosa che vedi e di cui fai esperienza.
Fai l’esperienza della presenza di Dio

C’è una bella storia che ho raccontato molte volte, a proposito del santo Datatreya, che visse molti secoli fa, e che diceva di avere 24 guru. Uno era un ape. Perchè un ape? Perchè aveva notato che le api volano soltanto sui fiori e non sull’immondizia, come fanno, invece, le mosche. Aveva imparato dall’ape a cercare nella vita, che è un misto del buono e del cattivo, soltanto le cose buone e belle.

Aveva, anche, detto che la roccia era il suo guru; la roccia è calma, solida e immobile, persino quando c’è movimento attorno ad essa. E quindi, il santo pensava,

“Così è come voglio essere: centrato in me stesso.” Perchè non essere perfettamente calmi nella meditazione e non turbati dalle piccole cose che capitano nella vita? Perchè non rimanere sempre nella pace?

Mi ricordo di un discepolo di Yogananda in India. Era un uomo molto semplice, tranquillo e molto devoto. Rispondeva a tutto ciò che gli veniva detto con due sole parole, “Guru, Guru”: era molto ispirante. Ho saputo che nei suoi ultimi anni levitava.

Quanto è vero ciò, quando la tua mente realizza che Dio è sempre con te. Questo non può essere raggiunto concentrandosi sul parlare o sulle questioni di poca importanza. Non prestare interesse ai pettegolezzi e alle piccole cose che non ti riguardano. Cerca di diventare più caritatevole e calmo. Dobbiamo lasciare le piccole cose dietro di noi. L’unica responsabilità che l’universo ha posto sulle nostre spalle è di cambiare noi stessi e di cercare la Verità nelle nostre vite. Se comprendiamo questo, possiamo comprendere tutto della vita, l’universo infinito. Ogni cosa può essere capita in questo modo. Il poeta William Blake disse:

“L’Infinito può essere trovato in un granello di sabbia, e l’eternità in una clessidra”. Possiamo trovare l’eternità in un istante.

Penso che stiamo per andare incontro a tempi molto difficili. Ma se tu sei con Dio, vedrai che nulla può toccarti: tu manterrai sempre la pace. Il mondo è ciò che noi creiamo, perchè non creiamo un mondo bellissimo? Sapete che se solo poche persone facessero così, il mondo ne risulterebbe cambiato? E’ la cosa migliore che possiamo fare per il mondo.

Dovunque viviate, cercate di offrire maggiormente la vostra mente e la vostra anima a Dio. Non dite: “Non sono un santo: non ho il diritto e il potere di benedire gli altri” No! Voi dovete benedire gli altri e dovete anche meditare per gli altri.

Quelli tra voi che si sentono piccoli, voi non siete piccoli: voi siete il più grande mistero dell’universo! Ogni persona ha l’abilità di servire, come anche gli angeli fanno, se è consapevole della presenza di Dio e se vuole farlo.

Quando viaggiate in autostrada o andate per negozi, provate coscientemente a benedire gli altri. Vedrete molti volti tristi, ma inviate le vostre benedizioni a coloro che vi sembrano sofferenti, infelici o bisognosi di incoraggiamento. Inviate a costoro la vostra pace e vedrete che queste benedizioni possono creare una nuova realtà.

Vedrete che quanto più vi sentite in Dio, sempre minore importanza avrà il fatto che conosciate o meno le persone che sono attorno a voi o con le quali parlate. Il fatto è, che quanto più vivete nella coscienza della presenza di Dio, tanto più le persone attorno a voi si sentiranno trasformate. Ho visto questo molte volte nella mia vita e nella vita di altre persone e soprattutto nella vita di Yogananda. Dovunque andasse, le persone lo trattavano come un vecchio amico.

Lascia entrare Dio nella tua vita

Tutto inizia lasciando entrare Dio nella propria vita. Più aprite la vostra mente a Dio, più vedrete che qualsiasi cosa succeda sarete colmati da una gioia sempre più grande – così grande che qualche volta non saprete come contenerla!

Cominciate con questo piccolo esperimento, perciò vi consiglio in quest’anno di essere uno scienziato spirituale. Solitamente impiegate un minuto o due a lavarvi i denti e cinque o dieci minuti per fare il bagno, per cui perchè non dedicare cinque minuti del vostro tempo a Dio? Condividete con Dio ogni sentimento, ogni pensiero. Certamente, diventa difficile dopo cinque minuti, poco alla volta vedrete che questo diventa un abitudine e che gradualmente sarete in continua conversazione con Dio.

Se il prossimo anno ritornerete ad Ananda, vorrò vedere ciò che già vedo, la vostra spiritualità. Siete già esseri spirituali, altrimenti non sareste qui, ma il prossimo anno voglio vedere angeli. Perchè no? Ognuno di voi può farlo, perchè ognuno è un raggio della luce divina. Siete tutti una parte di Dio, e se guardandovi allo specchio vedete qualcun altro, forse è meglio non farlo più, perchè voi sapete che non siete ciò che vedete nello specchio.

Vivete più dall’interno che non dall’esterno. Non pensate troppo alle reazioni degli altri: non è importante. Solitamente le opinioni degli altri sono comunque sbagliate. Cercate prima di tutto di soddisfare la vostra coscienza interiore, la voce di Dio dentro di voi. Non fate paragoni poichè Dio può dire una cosa attraverso di voi ed un’altra cosa attraverso qualcun’ altro.

Dio è infinito, ha molte voci e usa molti strumenti ed ognuno di noi deve cantare il proprio canto. In questo modo Dio può fare bellissime cose attraverso di noi. Ciò che Dio vuole alla fine è di godere Sè stesso in noi. Questo è lo scopo di Dio: dateGli questa possibilità.
E così allora, in questo senso, posso augurarvi un bellissimo anno.

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