Prova a chiedere a un tacchino cosa pensa del Natale

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Prova a chiedere a un tacchino cosa pensa del Natale

( L’articolo di Stefano Cagno e’ ripreso
da Promiseland promiseland.it )

Come diceva Roberto Benigni qualche anno fa:

“Prova a chiedere a un tacchino cosa pensa del Natale”.

Con l’avvicinarsi delle feste natalizie tutti ci sentiamo piu’ buoni, almeno
cosi’ si dice. In realta’ Natale non e’ una festa cosi’ benevola per gli
animali.
Ecco quindi un decalogo natalizio su come comportarsi con gli animali.

Il Natale stimola la gente a mille buoni propositi che sono di solito
rivolti agli esseri umani e si esauriscono, spesso, a Santo Stefano o nel
migliore dei casi con l’inizio dell’anno nuovo.

Mi sono cosi’ chiesto cosa potrebbe fare un animalista o in generale una
persona di “buona volonta’” per comprendere nella festa del Natale anche
tutte le altre specie.

E’ cosi’ venuto fuori questo decalogo che sicuramente non e’ esaustivo su
quanto noi possiamo fare per gli animali, ma comunque puo’ risultare una
semplice traccia che ognuno puo’ personalizzare come meglio crede.

1) Salviamo il tacchino

Benigni ha assolutamente ragione: il Natale per tacchini e polli e altre
specie ancora, spesso rappresenta la fine della loro vita. La nascita di
Gesu’ diventa la morte per milioni di animali solo in Italia. Lo stesso
risultato lo otteniamo anche a Pasqua, o negli USA per la festa del
Ringraziamento o nei paesi mussulmani per la festa del montone. Una semplice
maniera per celebrare il Natale e’ pranzare vegetariano, rinunciando a tutti
i prodotti che derivino dalla morte degli animali, primo tra tutti il pate’
di fegato d’oca, ottenuto inchiodando al terreno questi animali e
ingozzandoli fino a fargli scoppiare il fegato.

2) Ricerca senza animali

La bonta’ stimolata dal Natale, spesso, si manifesta con piu’ o meno
generose offerte alle associazioni per la ricerca, dimenticando che parte
dei soldi sono impiegati per esperimenti con animali. Il risultato e’ un
mare di sofferenza e un’ingente quantita’ di soldi sprecati per esperimenti
che non hanno nessun’attinenza con quanto succede nella nostra specie. Cosi’
sarebbe altamente auspicabile chiedere alle associazioni per la ricerca
garanzie serie e documentate che nessun soldo sara’ impiegato per la
vivisezione, in caso contrario astenersi da questa inutile generosita’
inzuppata di sangue.

3) Un cane per una vita

Nessun periodo dell’anno e’ cosi’ favorevole per gli acquisti degli animali:
cuccioli di cani e gatti, ma non solo, sono venduti in grande quantita’ per
fare felici soprattutto i bambini. Dopo sei mesi, pero’, questi animali sono
diventati grandi e in vacanza molti alberghi non li vogliono. Cosi’ le
strade si riempiono di questi esseri disperati che muoiono investiti e, in
parte, provocano anche la morte degli automobilisti coinvolti, oppure
finiscono nei canili o nei gattili. E anche nei casi migliori in cui trovano
una famiglia piu’ coscienziosa, il trauma rimarra’ per tutta la vita.
Evitate di acquistare animali, poiche’ non sono oggetti. Se veramente volete
regalare a vostro figlio un animale, pensateci bene e da adulti riflettete
anche sull’impegno che tale scelta implica. Se la decisione sara’ per
accogliere un animale in casa, andate nei canili e nei gattili e ridate una
vita dignitosa a questi esseri che hanno avuto la sfortuna di avere trovato
sulla loro strada qualche essere umano di poco cervello e nullo cuore. In
caso contrario astenersi.

4) Il circo della tristezza

Ogni anno nel periodo natalizio nelle grandi citta’, arriva un circo. Cosi’
molte famiglie decidono di andare con i figli a vedere questo spettacolo che
insegnera’ ai bambini che la vita e’ fatta di soprusi e che, spesso, i piu’
forti dispongono a piacimento dei piu’ deboli, fino al punto di umiliarli,
perche’ nei circhi di questo si tratta. Un leone che salta nel cerchio di
fuoco e’ un insulto alla sua fierezza, l’elefante che si alza sulle zampe
posteriori, schiacciando l’intestino e provando forte dolore, e’
un’umiliazione della potenza di questo stupendo animale. Genitori astenetevi
da mettere a contatto troppo presto i bambini con le brutture che gli adulti
sono in grado di creare.

5) Un morbido cappotto di sangue

Natale cade sempre il 25 dicembre, in pieno inverno. Regalare un caldo
cappotto puo’ essere un’ottima idea che, in qualche modo, trasmette anche un
senso di calore umano. Per gli animali che hanno dato la loro vita per
creare una pelliccia, la visione della questione e’ parecchio differente. E
in generale trovo, di solito, l’approccio un po’ schizofrenico. La gente
s’intenerisce per i cuccioli di cane e gatto, tanto da regalarli, ma
acquista capi di abbigliamento che sono derivati dallo scuoiamento di altri
cuccioli che hanno avuto la sfortuna di nascere nelle specie sbagliata. Non
siamo al Polo Nord e comunque anche li ormai esistono capi di abbigliamento
che scaldano molto di piu’ delle pellicce. Lasciate la pelle ai legittimi
proprietari.

6) La bellezza che uccide

La vanita’ e’ femmina, almeno un tempo si diceva cosi’. Oggi non ne sono
cosi’ convinto. Comunque, che sia uomo o donna, a Natale tra i regali piu’
gettonati vi sono cosmetici e prodotti di bellezza. Ancora troppo poche
persone sanno che per sperimentare la maggioranza di questi prodotti sono
presi dei conigli, messi in apparecchi di contenzione, spalmato il cosmetico
negli occhi e tenuti per giorni in queste condizioni. La cura della persona
e’ un aspetto positivo che dimostra autostima, la vanita’ e’ una sua
estremizzazione di solito criticabile. Comunque sia, cerchiamo di iniziare a
Natale a scegliere quei prodotti che non sono stati testati sugli animali e
che risultano cosi’ piu’ in sintonia con una festa di pace.

7) Un grande sogno che avanza

La difesa degli animali e’ un tema che coinvolge sempre piu’ persone e gli
ideali animalisti sono fatti propri ormai da una discreta fetta della
popolazione. A portare avanti queste istanze in maniera organizzata esistono
ormai molte associazioni che per sopravvivere e, soprattutto, per operare in
maniera incisiva, hanno bisogno di soldi. Facciamoci un bel regalo di
Natale: prendiamo la tessera di un’associazione vegetariana o animalista e,
possibilmente, l’anno successivo non dimentichiamoci di rinnovarla.

8) Il cibo della speranza

L’estate e’ la stagione piu’ nefasta per i canili e i gattili perche’, come
ho gia’ ricordato, si riempiono di tutti gli ex cuccioli acquistati per il
precedente Natale e diventati troppo ingombranti per le ferie. Il periodo
natalizio e’, pero’, anche quello piu’ rigido e la vita degli sfortunati
animali nei canili e nei gattili diventa precaria per il freddo. Se non
potete o non scegliete di dargli una nuova casa, potete comunque fare molto.
Portate cibo, coperte o qualsiasi cosa che possa aiutare a passare
l’inverno. Alcuni canili permettono alla gente di andare nelle giornate di
festa a prendere un cane e portarlo fuori a correre. Provate a farlo anche
voi, magari potrebbe anche scoccare una scintilla tra voi e questo animale.

9) Sani guastafeste

Anche se saremo disposti a comportarci nella maniera piu’ adeguata possibile
per evitare sofferenze agli animali, saremo comunque testimoni di
innumerevoli esempi in cui parenti, amici, conoscenti o perfetti sconosciuti
metteranno in atto comportamenti diametralmente opposti ai nostri. Alcuni di
loro lo fanno a ragion veduta, molti lo fanno invece per ignoranza o
superficialita’. Proviamo a essere un po’ rompiscatole: a Natale, in fondo,
essendo tutti piu’ buoni difficilmente qualcuno ci picchiera’! Nei molti
pranzi cui parteciperemo proviamo a fare presente alcuni comportamenti
sbagliati o contraddittori. Ricordiamoci di farlo in maniera decisa,
convincente, possibilmente documentata e ragionata, ma soprattutto garbata.

Non c’e’ bisogno di essere aggressivi, la ragione sta dalla nostra parte.
Aiutiamo gli altri a riflettere, se lo vogliono, e se non lo vogliono non
rimaniamoci male: ogni evento ha il suo tempo e quello della piena
realizzazione degli ideali animalisti e’ ancora lontano. Al contrario e’ da
evitare, ovviamente, di essere guastafeste per gli animali, che hanno gia’
abbastanza guai durante l’anno. Non dimentichiamoci, ad esempio, che i botti
che divertono tanto alcuni esseri umani, sono un trauma per la maggior parte
degli animali che non sono in grado di prevedere lo scoppio e che quasi
sempre lo vivono con terrore. Ci sono molti altri modi, anche piu’
intelligenti, per divertirsi durante le feste natalizie.

10) Il nostro futuro

I bambini sono il nostro futuro, sono la nostra speranza per un mondo
migliore. I genitori sono depositari di una grande responsabilita’: quanto
viene da loro fatto o detto lascia delle impronte indelebili nella memoria e
anche nell’inconscio dei piccoli. Nel periodo natalizio non esistono pero’
sono le azioni da non farsi (come ad esempio non andare al circo o non
acquistare un animale se la scelta non e’ ben ponderata), ma esistono anche
i comportamenti che sarebbe auspicabile che i genitori tenessero. In questo
periodo, magico per i bambini, fate a loro presente che anche gli animali
posso vivere serenamente, se noi lo vogliamo. Regaliamo magari un libro o un
video che insegni ai nostri figli cosa siano gli animali e perche’ hanno il
diritto di essere rispettati.

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