PSICHIATRIA: ” SCIENZA ESATTA ” PER LO STERMINIO MENTALE DI MASSA.
(attraverso gli psicoformaci, chirurgia invasiva e filosofia materialista di sottomissione
all’Autorità)
PARTE I – GLI PSICOFARMACI
PROZAC: “LA PILLOLA DELLA FELICITA'”… DEI PORTAFOGLI DEGLI PSICHIATRI
A cura di Archangel
Il Prozac (Fluoxetina) è stato commercializzato nel lontano 29 dicembre 1987, la Eli Lilly
produttrice del Prozac, pagò alcuni influenti psichiatri e giornalisti senza scrupoli affinché si
creasse nei mass media l’illusione che fosse il farmaco dei miracoli. Questi eminenti psichiatri
abusando di tutta la loro autorità accademica, lo elogiarono omettendone l’estrema pericolosità
scoperta durante gli studi randomizzati nei test del farmaco, i giornalisti fecero il resto
coniandolo con associazioni di parole tipo: “la pillola della felicità”. Il Prozac in breve tempo
divenne lo psicofarmaco più venduto in USA, dai 6 ai 10 milioni di ignari consumatori. Tragicamente,
nel decennio successivo si è visto che questo anti-depressivo, preso per un periodo prolungato,
porta le persone che l’assumono, ad una marcata tendenza a togliersi la vita; diventando una sorta
di amplificatore chimico in pasticca che amplifica idee di suicidio e/o di aggressività. Oltre alle
ormai migliaia di suicidi di pazienti sotto questo farmaco, il Prozac e stato collegato anche ai
fatti di sangue accaduti soprattutto nelle scuole statunitensi. Ma nonostante la mole di decessi,
peggioramento dei sintomi psichici con comparsa di patologie fisiche e di cause legali, contro la
Eli Lilly da parte delle associazioni delle vittime del Prozac, questo farmaco è ancora in vendita.
Ma c’è un motivo, ed ha a che vedere con un occulto disegno di matrice ideologica, i suoi altolocati
protettori vogliono che resti in commercio al di là dei meri riscontri economici. Ma brevemente
accenniamo la storia, non certo isolata, di questo particolare farmaco killer.
Già nel 1982, la società farmaceutica Eli Lilly diede 1,4 milioni di dollari a David Dunner,
dell’Università di Washington per le sue ricerche e seminari. Dunner fa approvare una
sperimentazione con questo nuovo farmaco su 100 pazienti . Tre anni dopo le deludenti ricerche
portano che il Prozac non ha alcun effetto terapeutico maggiore a un comune placebo, ma a differenza
di quest’ultimo si scopre una preoccupante serie di controindicazioni. Ma non ci si perde d’animo e
si decide di falsificare i risultati dei test, omettendone soprattutto gli effetti negativi
nell’assunzione a lungo tempo. Il farmaco viene presentato alla FDA (Food and Drugs Administration)
l’ente che controlla i requisiti, la qualità ed eventualmente la pericolosità di qualsiasi alimento
o farmaco destinato ad essere commercializzato in USA.
Dunner ed altre 7 persone “stipendiate occultamente” dalla Eli Lilly, fanno parte del comitato
governativo per la consultazione sui prodotti psicofarmacologici dell’FDA. Non c’è bisogno di dirvi
che proprio grazie a loro viene dato il benestare alla commercializzazione di questo farmaco a base
di fluoxetina nonostante la pericolosità ben documentata. Come ho già accennato sopra, l’impatto di
questo farmaco all’interno della società statunitense è stato profondamente tragico e pieno di
lacrime. Molti pazienti sono stati licenziati, arrestati o si sono visti chiedere la separazione da
parte del proprio coniuge a causa dell’aggressività indotta con l’assunzione del Prozac. Vi
ricordate la strage nell’88 quando J.Wesbecker sotto gli effetti del Prozac, uccise 8 suoi colleghi
di lavoro e ne ferì altri 12 prima di togliersi la vita; la strage di Columbine in Colorado dove
vennero uccisi un insegnante e 12 studenti, dal diciottenne Eric Harris sotto cura antidepressiva
con il Luvox, farmaco simile al Prozac.
Tutto questo fa riflettere, molti hanno fatto notare che la psichiatria all’interno delle scuole è
estremamente dannosa per la salute e l’equilibrio mentale dei ragazzi. La sconsideratezza con qui lo
psichiatra perscrive farmaci altamente discutibili perfino a bambini di età inferiore ai 7 anni
(Ritalin, negli asili) fa inorridire.E’ da notare che, i dirigenti della Eli Lilly si difendono
asserendo che è solo una mera campagna contro il Prozac e che quest’ultimo è un medicinale sicuro.
Curioso detto da loro, che avevano prodotto e venduto il Des (un farmaco che provoca il cancro), e
che nel lontano 1985 non avevano denunciato la morte di 4 persone che assumevano l’Oraflex, un altro
loro farmaco.
Inoltre, e qui arriva il bello, la Eli Lilly ha prodotto il metadone commercializzato sotto il nome
di Dolophine in onore di Adolf Hitler. Ha lavorato con la CIA (l’Intelligence che ha portato i
gerarchi nazisti in USA e che ha continuato i loro sperimenti sul controllo mentale) su come
produrre grandi quantitativi di LSD, la droga psichiatrica che ha “cancellato” gli scomodi “Figli
dei fiori” grazie a Laing e Leary i due psichiatri promotori della moda di usare questo allucinogeno
per realizzare sè stessi. Negli anni ’60, l’LSD è stato il trampolino d’avvento e di diffusione
delle altre droghe tra i giovani. L’associazione tra Eli Lilly, la CIA, la psichiatria, Hitler ed il
nazismo, non è un caso. Uno dei primi allievi americani di Freud era stato un graduato della marina,
l’intelligence statunitense successivamente ha patrocinato l’espansione della psichiatria in suolo
americano per secondi fini. Hitler stesso era sotto cure psichiatriche, e gli psichiatri che lo
curavano erano affiliati ad una loggia esoterica simile a quella degli “Illuminati di Baviera”. La
loro ideologia d’allora è la stessa di quella degli odierni Illuminati, Templari, Skull&Bones,
ecc… di cui fanno parte i vertici della CIA, NSA e NATO, i presidenti americani (Eisenhower,
Reagan, Bush, Clinton, Bush), ed i reali europei. Ed al vertice di questa piramide di potere ci sono
i principi della finanza come Rothschild, Merovingi, Rockfeller, ecc… (chi pensate abbia il
maggior pacchetto azionario della Eli Lilly!?!). L’ideologia di cui si fa menzione è il controllo e
potere assoluto attraverso l’instaurazione del “Grande Reich” o per meglio dire: del Nuovo Ordine
Mondiale. E gli psicofarmaci sono una delle loro armi silenziose per arrivare alla delirante ed
ambita meta.
METADONE: DALLA GERMANIA CON FURORE.
A cura di Archangel
La Germania ha dato i natali ai più grandi musicisti e poeti che la storia ricordi, dal suo grembo è
partorito anche il Comunismo e successivamente il Nazismo e la Psichiatria. E’ stata anche colei che
grazie a quest’ultima ideologia, ha sintetizzato per prima l’eroina, pubblicizzandola come un
farmaco che non dà assuefazione, da usare per il trattamento dei tossicodipendenti da morfina. Poi i
“Doktor” nazisti crearono il metadone che come sapete inizialmente fu chiamato Dolophine in onore di
Adolph Hitler. A quei tempi, nella Germania di Hitler, il metadone veniva prodotto dall’industria
chimica I.G.Farben, controllata dall’americano Rockfeller. La I.G.Farben produsse fra le altre cose,
anche il tristemente famoso Zyclon B: il gas usato nei campi di concentramento. La Fondazione
Rockfeller, già attiva a quei tempi, sollecitò i governi euroamericani ad usare il metadone nella
disintossicazione da eroina. Ironico, creano un farmaco che dovrebbe curare la dipendenza, ed alla
fine questo crea un ulteriore dipendenza, così si crea un nuovo farmaco per curare questa nuova
dipendenza…oddio sembra un cane che si morde la coda! Cosa non si fa per i soldi! A fine guerra,
entrò in gioco la Eli Lilly che lo importò negli USA. Purtroppo anche il metadone fallì, e tutti noi
conosciamo le atroci sofferenze che patiscono le persone in astinenza da metadone, probabilmente è
già uscito un nuovo farmaco che cura questa nuova dipendenza! Negli Stati Uniti è quasi uscito di
scena questo farmaco perché ritenuto fallimentare, ed incredibilmente nello stesso momento è stato
adottato qui in Italia, nonostante si conoscessero le cattive referenze del metadone.
Ora se tutto ciò non è per avere un nuovo “mercato” dove smerciare questo prodotto farmaceutico (del
cartello della “Farmacupola”), spiegatemi qual’è il motivo!
Il sottoscritto ha avuto la sgradevole esperienza di vedere con i propri occhi, l’odissea di un
ragazzo tossicodipendente curato con il metadone all’interno di una casa di cura italiana, a vedere
inoltre i pazienti-larva sotto il trattamento chiamato “cura del sonno”, mentre si bruciavano le
dita quando fumavano, da tanto erano intontiti e imbottiti di psicofarmaci, a vedere la propria
madre colpita da un forte esaurimento nervoso, venir malmenata fisicamente da questi macellai della
psiche, solo perché si rifiutava di prendere una pasticca. Da quei tragici mesi a contatto con
questa degradante realtà, è nata la mia personale ricerca. Non per un senso di vendetta ma di
giustizia. Per i troppi soprusi, abusi, torture, esperimenti immorali, violenze carnali e
psicologiche, di qui molti dottori, in camici bianchi puri come gigli , giornalmente si macchiano
d’infamia e di lacrime dei pazienti, a causa della loro bestialità. Tutto questo, sotto la cinica
protezione a volte imbarazzata della “scienza” medico/psichiatrica.
RITALIN: LA NUOVA “CARAMELLA” PER BAMBINI TROPPO VIVACI.
A cura di Archangel
Il RITALIN (metilfendilateo) è il nuovo “prodigioso” farmaco a stelle e strisce, assunto da un
milione di bambini nei soli Stati Uniti, per controllare l’iperattività e i disturbi da deficit
dell’attenzione (ADD). Il 12% di tutti i ragazzi statunitensi tra i 6 e i 14 anni viene prescritto
il RITALIN per trattare i loro presunti disordini comportamentali. Nel 1990, la produzione mondiale
superava già le tre tonnellate; nel 1994 la produzione mondiale superava la vertiginosa soglia delle
nove tonnellate. Si è stimato che quasi il 90% delle ricette era per i bambini americani.
Un team di ricercatori del Comitato Internazionale del Controllo dei Narcotici degli Stati Uniti, ha
verificato le registrazioni di circa 400 pediatri che avevano prescritto il RITALIN ed ha scoperto
che la metà dei bambini che erano stati diagnosticati per un deficit di attenzione non avevano
ricevuto alcun test psicologico o educativo prima di assumere il farmaco. Le Nazioni Unite sono
arrivate alla conclusione che genitori, educatori e dottori frustrati erano troppo frettolosi
nell’etichettare da subito come ADD le “comuni” difficoltà comportamentali.
La ben pianificata propaganda dei suoi promotori che affermano che questa anfetamina (Ritalin)
corregge gli squilibri biochimici nel cervello (fra l’altro non documentata a livello scientifico)
ha portato nelle tasche della Ciba- Geigy (produttrice) e dei suoi “promoters” (psichiatri)
centinaia di milioni di dollari. Infatti come per il PROZAC la truffa è evidente perchè non solo non
ci sono prove e studi a lungo termine sulla sicurezza del RITALIN, ma ci sono per assurdo studi
documentati che ne dimostrano la pericolosità (anoressia, disturbi alla vista, insonnia,
rallentamento della crescita, disturbi nervosi e psicosi tossica).Nel suo libro Toxic Psychiatry
(Psichiatria tossica ed. Fontana), Peter Breggin fa notare che un uso a lungo termine del RITALIN
provocano iperattività e irritabilità…proprio i problemi che questo farmaco invece dovrebbe
curare.
Vale la pena ricordare che questo farmaco fa parte della categoria di classe II, come morfina,
barbiturici ed altri, a causa dell’alto potenziale di dipendenza e di abuso. Si è inoltre venuto a
sapere che i ragazzini trattati con psico-stimolanti avevano una maggior percentuale di arresti e di
internamenti in istituti. Ma quello che più sconcerta è che si sono verificati numerosi casi di
suicidio dopo la sospensione del farmaco, ma nonostante ciò ancora si continua a somministrarlo per
la gioia della Ciba-Geigy, degli psichiatri, dei genitori frustrati (ma inconsapevoli) e di una non
ben classificata “lobby”. Non so voi, ma di certo se avessi un figlio lo terrei a distanza di
sicurezza dai “premurosi e disinteressati” negozianti in camice bianco e dalle loro “caramelle”.
PSICHIATRIA E LE MULTINAZIONALI FARMACEUTICHE
“I NUOVI SPACCIATORI DELLA STRADA”
A cura di Archangel
Gia parecchi anni fa un articolo nell’edizione americana della rivista FREEDOM, “Ritalin nelle
strade” ha fatto scalpore a livello internazionale.
L’articolo, denunciava il diffondersi dell’uso illegale di Ritalin da parte di tossicodipendenti e
di “pushers” (spacciatori) nelle città statunitensi, è stato il risultato di un’estesa indagine a
livello nazionale, condotta dai ricercatori di FREEDOM, sui danni provocati da questo psicofarmaco.
I cronisti di questa coraggiosa rivista, diretti da Richard Wieland e da Michael Lashawag, hanno
intervistato persino alcuni individui che si iniettano il Ritalin come surrogato dell’eroina.
L’argomento ha destato un grande interesse soprattutto nei mass-media americani, ma anche in
Svizzera, sede della Ciba-Geigy, l’industria di prodotti chimici che produce il Ritalin. Negli Stati
Uniti l’interesse dei mass-media su questo triste argomento ebbe inizio ad una conferenza stampa
tenutasi a Washington (D.C.) dove fu annunciata l’uscita della rivista FREEDOM.
L’agenzia Associated Press (A.P.) riportò un servizio sulla conferenza stampa che fu poi diffusa a
livello nazionale.
L’agenzia citò le parole di poliziotti di diversi stati che confermavano che, nelle loro città, il
Ritalin aveva avuto un impatto distruttivo e che questa sostanza creava dipendenze.
I giornali di molti stati, inclusi,la California, l’Ohio,il Connecticut, la Georgia, l’Iowa, il
South Carolina, la Pennsylvania e il Tennessee hanno pubblicato l’articolo dell’A.P. con titoli come
“La droga ‘psichiatrica’ Ritalin venduta nelle strade”, “Ritalin nuovo problema di droga” e “Una
Organizzazione mette in guardia sul cattivo uso del Ritalin nel controllo del comportamento
infantile”.
John Bacon, giornalista della rivista nazionale USA Today, ha scritto un articolo al vetriolo contro
l’abuso di questo “pericoloso psicofarmaco” (ma c’è ne uno che non lo sia?) Una delle fonti citate
nell’articolo di USA Today, un sergente della polizia di Cedar Rapids, che era stato intervistato da
FREEDOM, ha dato una lugubre immagine dei “tossicomani da Ritalin”, tossicodipendenti che
preferiscono iniettarsi nelle vene Ritalin invece di eroina o cocaina. Questo sergente ha visto di
persona le tragedie causate dal Ritalin, inclusi bambini
introdotti nel gioco mortale dello spaccio della droga. Grazie a questo ufficiale di polizia, la
rivista FREEDOM aveva avuto modo di intervistare un ragazzo di 13 anni arrestato per spaccio di
Ritalin su un autobus della scuola. In questa intervista, si denuncia l’orribile realtà di bambini
che diventano dei “baby criminali” dopo essere stati sottoposti dagli. psichiatri a cure a base di
psicofarmaci (guarda caso Ritalin in primis) che creano dipendenza e che alterano la mente.
La crociata della rivista FREEDOM sul pericolo del Ritalin hanno avuto come risultato che molti
mass-media nazionali si sono uniti alla campagna contro la somministrazione di psicofarmaci ai
bambini in età scolastica.Molti genitori dopo aver letto la documentazione su i pericoli del Ritalin
hanno boicottato l’immagine dello “psicologo
della scuola” ed hanno fatto smettere l’assunzione di questo psicofarmaco ai propri figli. Ma quello
che mi chiedo è: e per i figli (sotto cura con psicofarmaci) di tutti gli altri genitori che non
hanno avuto accesso a queste informazioni?
Libri consigliati:
ROBERTO CESTARI, L’Inganno Psichiatrico, 1994, Sensibili alle foglie.
SZASZ THOMAS, I manipolatori della pazzia, 1981, Feltrinelli.
SZASZ THOMAS, Il mito della malattia mentale, 1966, Il Saggiatore.
SZASZ THOMAS, Disumanizzazione dell’uomo, 1977 Feltrinelli.
ANTONUCCI GIORGIO, Critica al giudizio psichiatrico, 1993, Sensibili alle foglie.
BUCALO GIUSEPPE, Dietro ogni scemo c’è un villaggio-
itinerari per fare a meno della psichiatria, 1990, Ed. Sicilia Punto L.
BREGGIN R. PETER, Toxic Psichiatry, 1991 St. Martin’s Press.
COCKS GEOFFREY, Psicoterapia nel terzo reich, 1988, Bollati Boringhieri.
WERTHAM FREDRIC, A Sign for Cain, 1983, Amnesty International.
tratto da www.alfa.it/collabor/velodimaya/
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