Pulizie di Pasqua, per purificare
e armonizzare la propria casa
(di Annalisa Antodicola)
Anche se la nostra mentalità occidentale moderna ci spinge spesso a
considerare la casa come un luogo in cui si tengono le proprie cose, che
deve essere pratico, decente e abbastanza comodo da permetterci di dedicarci
a ciò che vogliamo fare, sono molte le persone che non intendono dimenticare
che la casa, ben lungi dalle sue funzioni utilitaristiche, è un’espressione
di noi stessi.
La casa è il luogo della nostra anima; rappresenta ciò che noi riteniamo più
importante nella nostra vita, ha una sua esistenza e un suo carattere
specifici: può essere accogliente e calda, come scostante e fredda;
armoniosa e bella, come sgradevole e sciatta. Tutto dipende dall’energia e
dalla mentalità di chi abita. Spesso, si comprendono molte più cose di una
persona vedendo il luogo in cui vive. O meglio, percependolo.
Sì, perché una casa non si rivela soltanto nella disposizione dei mobili e
degli elementi architettonici, ma, come per gli esseri umani, si manifesta
più palesemente attraverso le sensazioni e gli umori che ci procura,
attraverso l’energia che vi fluisce (o vi ristagna) all’interno. Chi non è
in grado di cogliere e riconoscere questi segnali nella propria casa, è
certo che sta nascondendo a se stesso sentimenti e verità che non vuole
affrontare, né dentro, né fuori di sé.
Se invece, avete un gran voglia di “capire” i messaggi così ben manifesti
nella vostra abitazione e vi accorgete di volere più armonia e bellezza in
essa, allora significa che siete pronti ad affrontare e cambiare qualcosa di
voi. Cominciate pure dalla vostra casa, e lasciate che questa purificazione
si estenda ad altri ambiti disarmonici della vostra coscienza.
Questi giorni di primavera, in cui spesso si sente la voglia di fare “le
grande pulizie”, possono essere il momento giusto per purificare anche
l’atmosfera e l’energia della nostra casa, oltreché pavimenti e vetri.
Per farlo, seguiamo i consigli di un’esperta, Denise Linn, che nel suo
bellissimo libro “Lo spazio magico” (Mondadori, € 7,23) ci spiega con
competenza e semplicità le quattro fasi fondamentali per una completa e
corretta purificazione del luogo in cui abita la nostra anima.
PRIMA FASE: LA PREPARAZIONE
Per prima cosa, bisogna sempre chiarire quali sono le vostre intenzioni. E’
un passo fondamentale (non soltanto nella pulizia della casa!) perché
l’energia segue sempre le intenzioni, consce e inconsce. Siate il più
possibili sinceri con voi stessi e comprendete lo scopo generale per cui
state per fare questa “liberazione”.
Oltre ad un’intenzione generale, definite anche delle intenzioni specifiche
e dei risultati a lungo termine. Per esempio: l’intenzione generale è una
casa che favorisca l’evoluzione spirituale di chi ci vive. Le intenzioni
specifiche possono essere allora la creazione di un luogo per la
meditazione, di un altare, oppure la disposizione di oggetti o altri
elementi (colori, profumi, suoni) che ispirino la riflessione spirituale. I
risultato a lungo termine sarà quindi che chi vi abita svilupperà maggior
coscienza della propria fonte e natura spirituale.
Altro elemento di base della preparazione è che, il giorno prima del rituale
di liberazione, si purifichino le energie della casa pulendola a fondo.
Ricordate di non tralasciare angoli e luoghi riposti, perché è lì,
soprattutto, che l’energia tende a stagnare.
La sera prima del rituale, mangiate poco o, meglio ancora, nulla. Preparate
gli strumenti per la cerimonia. Purificateli, passandoli nel fumo di un
incenso, o di un fascetto di salvia secca, oppure lasciandoli al sole per
qualche ora. Purificate allo stesso modo anche gli abiti che indosserete,
perfettamente puliti, e, prima di addormentarvi, invocate Dio, la Fonte,
l’Io Sono, perché vi assista durante i sogni preparatori alla purificazione.
Al mattino del rituale, alzatevi prima che sorga il sole o all’alba.
L’energia della Terra è più potente a quest’ora. Meditate, chiedendo
assistenza; poi, fate un bagno, aggiungendo mezzo chilo di sale all’acqua e
restandovi per almeno 20 minuti (se avete solo la doccia, strofinatevi
completamente col sale, anche sotto i piedi, lasciate sulla pelle qualche
minuto, poi risciacquate). Vestitevi, prendete gli strumenti e date inizio
alla cerimonia.
SECONDA FASE: LA PURIFICAZIONE
L’energia di una stanza, ci spiega la Linn, è simile all’acqua di un
ruscello: la purificazione equivale alla rimozione dei detriti (foglie,
rami, etc.) da qualche sua ansa, in modo che l’acqua pura possa di nuovo
fluire liberamente.
Prima di iniziare, mettetevi in ascolto: lasciate che la stanza vi parli la
sua lingua. Rilassatevi in ogni parte del corpo, per divenire più ricettivi
alla sua energia (a questo scopo, è bene bere un bicchier d’acqua fresca
solarizzata, per favorire il flusso di energia biolettrica attraverso il
corpo).
Acquietate la mente, sintonizzatevi con il linguaggio muto della stanza,
camminateci dentro, fino a che percepirete i campi energetici stagnanti e
cosa fare. Per purificare la casa ci si può servire dell’energia di ognuno
dei quattro elementi, come è diffusamente spiegato nel libro. Noi vi
consigliamo il rituale di purificazione attraverso l’acqua, ideale per
questo periodo dell’anno.
Per questo, sono necessari una coppa di acqua di fonte o solarizzata e un
ramoscello (di pino, se l’energia è molto pesante, densa; di cedro, simile
al pino, ma più adatto per purificazioni spirituali; di verbena, stimolante,
per i blocchi di energia e per dissipare la confusione) o un fiore, che dà
dolcezza e luminosità alla stanza.
Mettete la coppa con l’acqua al centro della stanza, tenetevi sopra le mani
e invocate benedizioni su voi e su di essa con una preghiera, come ad
esempio: “Possa quest’acqua impregnarsi dello Spirito e questa stanza essere
purificata e liberata grazie al potere dell’acqua. Poiché l’acqua rinnova e
guarisce, possa questa stanza essere rinnovata e risanata. Così sia”.
Sollevate la coppa, spostatevi nell’angolo più orientale della stanza.
Immergete il ramoscello per un minuto e, poi, aspergete acqua in ogni angolo
della stanza e ripetete: “Acqua, Acqua. Lava questa stanza finché sia pulita
e splendente. Acqua, Acqua. Purifica questo spazio e riempilo di amore e di
luce”. Proseguite muovendovi in circolo in senso orario, spruzzando acqua
tutt’intorno.
Si intende che bisogna usare pochissima acqua. Niente deve risultare
inzuppato. L’aspersione è una tecnica molto potente che “non solo
neutralizza le cariche emotive di una stanza con effetto quasi immediato, ma
crea anche una speciale aura ricca di ioni negativi”. La si può usare anche
quotidianamente, servendosi di uno spruzzatore, con fiori di Bach, rimedi
omeopatici, o olii essenziali, adatti alla situazione.
Quando sentirete che l’energia della stanza è decisamente più fresca,
leggera, luminosa, passate alla fase successiva.
TERZA FASE: L’INVOCAZIONE
E’ importante invocare l’energia nella stanza dopo averla purificata
(altrimenti, secondo la Linn, sarebbe come lavare un vaso di cristallo senza
porvi, poi, dentro, fiori freschi). Dedicate la casa intera a un unico fine
(intenzione generale) e poi dedicate ogni stanza a uno scopo specifico.
Potete farlo pregando, invocando Dio, o gli angeli, visualizzando l’energia
che desiderate mentre scende e inonda la stanza. Consacrate ogni stanza,
ogni luogo, ogni angolo della casa.
QUARTA FASE: LA CONSERVAZIONE
“Una volta liberata la casa dalle energie stagnanti e invocata nuova
energia”, ci spiega la Linn, “occorre conservarla”. Come? Usando dei
“custodi” di energia per mantenere i campi energetici invocati.
Ad esempio, si può mettere un cristallo di quarzo purificato in una stanza
centrale e dedicarlo a mantenere e irradiare in tutta la casa pace e
armonia. Oppure si possono scrivere le intenzioni generali su un foglio di
carta, prendere una pianta da appartamento appositamente acquistata, e
sotterrarlo vicino alle sue radici.
Si possono anche accendere candele (da scegliere nei colori analoghi alle
nostre intenzioni) e dedicarle al mantenimento delle armoniose e gioiose
energie che abbiamo richiamato sulla nostra casa.
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