Puntare sull’intuito!

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Puntate sull’intuito!

Intuito: un concetto complicato da spiegare, ma facile da capire, basta nominarlo. Quante volte abbiamo risolto un problema basandoci soltanto sull’intuito?

Sappiamo tutti di che cosa si tratta. E, se ci riflettiamo, scopriremo che l’intuito ci ha aiutato in numerose occasioni, soprattutto quando non avevamo informazioni sufficienti su un problema della nostra vita a cui dovevamo trovare una soluzione.

Pensateci: di sicuro l’intuito vi ha traditi ben poche volte. Moltissime domande che ci poniamo nella vita, come la scelta del partner, la decisione di fidarci o meno di una persona che abbiamo appena conosciuto, propendere per un lavoro o per l’altro, ecc. sono state risolte nel modo giusto grazie all’intuito.

Quest’immagine positiva che la maggior parte delle persone ha dell’intuito è stata di recente confermata da un importante neuroscienziato tedesco, Gerd Gigerebzer. Se non fosse per l’intuito, la parte “inconscia” del nostro cervello, dovremmo riflettere così a lungo che finiremmo per non fare nient’altro, afferma.

Gerd Gigerebzer è uno psicologo e al momento ha 67 anni. Oltre a dirigere l’Istituto Max Planck per lo Sviluppo Umano a Berlino, è un esperto nello studio della presa di decisioni e ha pubblicato diversi libri, alcuni di ampia portata, tra cui spicca Gut feelings, tradotto in italiano come Decisioni istintive e disponibile in ben 18 lingue.

Secondo Gigerebzer, l’intuito ha la sua origine nell’evoluzione, come tutto nella vita. Il nostro cervello nel corso di migliaia di anni ha imparato regole generali a cui facciamo ricorso quando abbiamo bisogno di risposte rapide. Interessante, vero? È ciò che l’autore chiama “regola generale” o “euristica”.

L’euristica agisce ignorando le informazioni che ha a disposizione, per prendere una decisione più velocemente. Secondo Gigerebzer, l’intuito ci permette di decidere più in fretta e in modo più efficace, molto spesso più di quando razionalizziamo troppo.

Il neuroscienziato ci racconta un divertente aneddoto che lo prova, riguardante la scelta del partner.

Se quando conosciamo una persona nuova iniziassimo a immaginare il possibile futuro che ci aspetta con lei, probabilmente non inizieremmo mai una relazione. Di fatto, Gigerebzer dice di conoscere soltanto una persona che razionalizzava fino a questo punto la scelta del partner: “Ho conosciuto soltanto una persona che ragionava in questo modo, era un economista. E oggi è divorziato”.

In un’intervista per un programma televisivo spagnolo, Gerd Gigerebzer ha raccontato:

Ci sono molti esempi a sostegno dell’importanza dell’intuito, ve ne voglio citare uno molto semplice. Immaginate di essere a “Chi vuol esser milionario?”. Arriva la domanda da un milione di euro, ed è la seguente: “Quale città ha più abitanti, Detroit o Milwaukee?” Che cosa ne pensate? Il tempo scorre… Abbiamo fatto questa domanda a un gruppo di statunitensi, e c’è stata una netta divisione: il 60% ha optato per Detroit (risposta corretta!) e il 40% per Milwaukee. Perché credete che sia così? Pochi si sono fidati dell’intuito, hanno cercato di ricordare qualche nozione che avevano imparato. Abbiamo fatto la stessa domanda a un gruppo di tedeschi, e indovinate qual è stato il risultato? Il 90% ha risposto correttamente!

“In mare, come in amore, è spesso più opportuno seguire l’intuito che obbedire ai libri” (John R. Hale)

Di: Marta Rota Núñez

 

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